File not found
Guglielmo

Terza dose vaccino Covid, esperti FDA contrari: avanti solo con over 65 e fragili

Covid, in Germania stop allo stipendio per i non vaccinati in quarantena da novembreCovid, Fauci elogia l'Italia: "Sta andando meglio degli Usa, è un esempio per il mondo"Crolla una palazzina in Spagna: ci sono due dispersi

post image

Bambina di 10 anni muore di cancro dopo aver realizzato il sogno di cucinare con Gordon RamseyQuale che sia l’esito del processo contro l’azienda,VOL ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineariVenerdì 16 febbraio si è tenuta la prima udienza della causa intentata da Re:Common, Greenpeace e altri contro Eni, ministero dell’Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti – il primo caso italiano di contenzioso climatico diretto, in cui le politiche climatiche sono oggetto del procedimento, come ha già raccontato su queste pagine Ferdinando Cotugno.Re:Common e Greenpeace chiedono che il giudice imponga ad Eni di contribuire di più all’abbattimento delle emissioni, modificando il proprio piano industriale.Ciò perché Eni ha prodotto una parte identificabile delle emissioni globali nel passato. In virtù della sua responsabilità storica, l’azienda avrebbe il dovere di compensare i danni del passato e prevenire possibili danni futuri.È difficile andare nel merito giuridico di tutto questo (e non ne avrei le competenze). Le parti si sono già scambiate varie memorie e perizie (che Re:Common ha deciso di rendere pubbliche).Ma, quale che sia l’esito del processo, ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si tratta di aspetti che ciascun cittadino e consumatore dovrebbe conoscere e su cui dovrebbe riflettere.Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineari.Questione di sistemaNessuno da solo, neanche un’azienda così grande, può essere la causa unica del cambiamento climatico. Gli effetti sul clima sono prodotti dallo stile di vita che milioni di persone hanno adottato negli ultimi due secoli.Non basta una sola azienda: ci vuole un intero sistema economico. Peraltro, le aziende vendono un prodotto, ma sono i loro consumatori a farne uso.La maggior parte di emissioni non derivano dall’estrazione o dal trasporto del petrolio o del gas, ma dal fatto che tutti noi usiamo i combustibili fossili. Siamo anche, e soprattutto noi, responsabili delle emissioni che produciamo grazie ai combustibili forniti da Eni e altre aziende simili.Quest’argomentazione è molto potente. Ma può avere esiti inaspettati e rovesciarsi nel suo opposto. Immaginate di trovarvi in riva a un fiume, con tanti altri, e di buttare nell’acqua una goccia di un liquido perfettamente innocuo.Un certo numero di gocce del liquido, però, compongono una mistura velenosa. Più giù, un incauto escursionista assetato beve e muore avvelenato. Di chi è la colpa? Di tutti? Di nessuno? Nessuna singola goccia era velenosa, ma un certo numero di gocce lo sono state.Tutti noi potremmo dire: «Se tutti gli altri non avessero versato la loro goccia, non sarebbe successo nulla, anche se l’avessi fatto io». E, naturalmente, chi ci ha venduto il liquido non è responsabile dell’uso che ne abbiamo fatto. Eppure, non sarebbe assurdo sentirsi in colpa, per lui e per noi.E sarebbe oltraggioso scuotere le spalle di fronte ai parenti del defunto. Allo stesso modo, possono le aziende che producono combustibili fossili trincerarsi dietro ragionamenti del genere?Davvero contribuire a un pericolo, anche se non se ne è l’unica causa, è un fatto privo di valenze politiche e morali? Essere complici non conta nulla?Ma, anche se fosse così, ci possono essere dubbi sull’opportunità della causa. La responsabilità dei produttori di combustibili fossili è politica, non giuridica.Eni e le altre aziende che producono combustibili fossili hanno rispettato le leggi e seguito le regole del mercato. Tocca agli Stati cambiarle, imponendo comportamenti diversi.Chiedere a un tribunale di imporre a Eni una modifica del piano industriale lede la libertà di impresa e dà al giudice il compito di decidere le politiche climatiche al posto dei governi e dei legislatori.Ma i giudici non sono rappresentanti dei cittadini, né hanno funzioni politiche. Un processo come questo non tiene conto della separazione dei poteri negli Stati liberali.Ma anche quest’argomentazione è ineccepibile solo a prima vista. Il mercato e la libertà d’impresa non sono fatti naturali. Sono scelte sociali. A un certo punto della storia ci siamo resi conto che il mercato garantiva più benessere ed efficienza di altri sistemi economici.Dove finisce la libertà d’impresaLa libertà d’impresa è giustificata dalle conseguenze benefiche del suo esercizio. Ovvio, e forse naturale, invece, è il diritto di vivere una vita decente in un pianeta ospitale.Se l’esercizio della libertà d’impresa lede questo diritto, allora ci sono ragioni per limitarla. E se la politica non protegge a sufficienza il diritto a un ambiente compatibile con la vita umana, è sensato che i giudici intervengano.I giudici non rappresentano i cittadini, ma le istituzioni giuridiche si fondano sulla priorità di certi diritti e, quando si tratta di farli rispettare, possono supplire alle deficienze della politica.I mercati, inoltre, non sono sfere separate. Sono parte della società e della comunità politica. Le imprese hanno, come altri gruppi collettivi, doveri di cittadinanza.Possono, col loro comportamento, ostacolare o favorire l’evoluzione legislativa che serve a tutelare meglio diritti esistenti. La transizione ecologica è un’impresa collettiva, con costi da dividere fra tutti, per il bene delle generazioni future e del Pianeta.Nel processo s’invoca la responsabilità storica di Eni. Ma ci sono altri principi politici che si possono richiamare. Per esempio, il principio che chi più ha e può più deve contribuire.Chi determina con la propria strategia le condotte dei consumatori e le loro opzioni, influenza le scelte delle altre aziende nel mondo e, talvolta, anche le decisioni politiche non può non assumersi il compito di pensare agli interessi generali e futuri, prima e oltre a quelli dei propri azionisti e dei propri lavoratori.Il contenzioso climatico ha anche e soprattutto un valore simbolico, utile a ricordare tutto questo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.

USA, Louisiana: uomo di 71 anni aggredito da un alligatore, moglie denuncia la scomparsa del corpoAfghanistan, centinaia di persone ammassate all'aeroporto di Kabul all'indomani degli attentati

Afghanistan, i Talebani vietano lo sport alle donne perché "Islam non permette di esporre i loro corpi"

Usa, bimba di 2 anni incastrata con la testa nel finestrino mentre gioca: mortaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 653

Arabia Saudita, bimba muore per il morso di un serpenteBambina di 10 anni muore di cancro dopo aver realizzato il sogno di cucinare con Gordon Ramsey

L'assassino di Robert Kennedy sarà liberato dopo 53 anni di carcere

"Mio figlio autistico non ha amici": rispondono in 122mila, anche Russell CroweNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 654

Ryan Reynold
India, bambine sfilano nude durante una parata per propiziare la pioggia: è polemicaUsa, 13enne morto per covid: il virus lo ha ucciso dopo due giorniPACS francesi, il significato: cosa sono le unioni omosessuali di cui ha parlato Papa Francesco?

Professore Campanella

  1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 645criptovalute

    Uccide le tre figlie piccole, il marito la perdona: "Anche lei è una vittima di questa tragedia"Pakistan, bambina cristiana violentata in strada e colpita alla testa con una pietra: 18enne arrestatoIncendio in un ospedale Covid della Macedonia del Nord: almeno 15 morti e 20 feritiNo vax convince un 75enne a tornare a casa: l’uomo lascia l’ospedale e muore

      1. avatarAfghanistan, Biden al G7: le operazioni di evacuazione saranno ultimate entro il 31 agostoEconomista Italiano

        Bambina di 3 anni uccisa a coltellate e gettata nella spazzatura: fermata la madre

  2. avatarVietnam, 28enne positivo non rispetta la quarantena e contagia 8 persone: condannato a 5 anniMACD

    Afghanistan, Biden: “Finire la guerra era la decisione più saggia per l’America, ora si guardi al futuro”USA, il giallo della famiglia Murdaugh: madre e figlio uccisi; agguato al padreRaid degli Usa con un drone: ucciso un membro dell’Isis coinvolto negli attentati di KabulTerremoto in Messico, forte scossa di magnitudo 7.2: almeno un morto

  3. avatarTerza dose vaccino Covid, quali Paesi hanno deciso di somministrarla?criptovalute

    Suicida dopo lo stupro a 12 anni, bulli lanciano pietre e feci di cane contro la sua tombaAfghanistan, Pentagono: “Imminente minaccia Isis all’aeroporto di Kabul”Giappone, variante Lambda taciuta alla stampa e nuove mutazioni della DeltaMessico, morto Fabrizio Bianchini: era stato ricoverato per Covid

Perù, autobus precipitato in un burrone per 200 metri: 16 minatori morti

Australia, bimbo autistico di tre anni ritrovato in una zona rurale: era scomparso da tre giorniIsraele nega il green pass a chi non ha la terza dose: "Vaccino perde efficacia, serve richiamo"*