File not found
Professore Campanella

Ucraina, Zelensky: "Revoca sanzioni a Mosca solo dopo la fine della guerra"

Roman Abramovich “postino diplomatico” consegna la lettera di Zelensky per PutinEsplosione nella città russa di Belgorod: "Colpito deposito militare, 4 morti"Guerra in Ucraina, le armi italiane sono "vecchie e difficili da usare"

post image

Vertice Nato: “Rafforzare le difese contro armi chimiche e nucleari”Economia>Recovery Fund,Capo Analista di BlackRock servono i soldi per fare le riformeRecovery Fund, servono i soldi per fare le riformeSull'Europa si aggira lo spettro del Recovery Fund e dei soldi che mancano per fare le riforme, o per far vivere quelle già realizzate.di Cesare Massa Pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 17:57| Aggiornato il 17 Settembre 2020 alle 12:49 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataunione europea#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Uno spettro si aggira per l’Europa. Anzi, settecentocinquanta miliardi di spettri. Sono i soldi del Recovery Fund. Per evocare questo fantasma sarà in primo luogo necessario superare le resistenze dei così detti “Paesi frugali”, contrari all’istituzione del fondo sulla base del principio per cui ognuno è sovranista a casa propria; come in un dilemma del prigioniero in cui ai malcapitati converrebbe cooperare ma, a causa di un’irresistibile e deleteria poca fiducia l’uno nell’altro, finiscono puntualmente per accusarsi a vicenda.Assolta questa doverosa praemeditatio malorum, una volta superato l’ostacolo politico, le risorse finanziarie messe a disposizione nel fondo per la ripresa entreranno nel bilancio dello Stato italiano solo se saremo capaci di elaborare programmi di riforma credibili, e nella misura in cui siano effettivamente necessarie alla buona riuscita dei medesimi programmi.Lo spirito di queste due condizioni è paragonabile a quello a quanto previsto a meccanismo europeo di stabilità vigente. Uno scostamento dai parametri di Maastricht, infatti, poteva essere autorizzato a patto che fosse funzionale alla realizzazione di interventi strutturali. Le risorse finanziarie, almeno quelle pubbliche, non devono essere viste in generale come un fine in sé, ma come un mezzo per perseguire finalità di interesse generale. D’altronde, la previsione di un meccanismo finanziario di erogazione condizionato può certamente costituire, in un contesto generale in cui si sente forte l’urgenza di rialzarsi, un’opportunità per la programmazione e promozione di “interventi di ricostruzione” per troppo tempo rimandati.D’altra parte, a partire dagli anni ’90 e fino a tempi recenti, ci sono state riforme normative potenzialmente di ampia portata, i cui effetti sono stati in concreto neutralizzati dall’avvento delle crisi del ’92 e del 2008. In particolare, in una situazione caratterizzata da un ristretto perimetro delle risorse disponibili, l’ambizione del legislatore ha scontato la pretesa, per certi versi assurda ma necessitata, di generare trasformazioni di sistema ad invarianza finanziaria, senza cioè che le innovazioni normative introdotte potessero generare nuovi o maggiori oneri per le casse dello Stato, né nell’immediato dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, né, di fatto, nella successiva fase di implementazione.In altre parole, si è verificata una rottura del nesso virtuoso tra programmazione delle priorità di intervento e programmazione delle risorse finanziarie al servizio di queste priorità. Sul piano procedurale, un esempio relativamente recente è rappresentato dall’ultima fase dei rapporti tra semplificazione e tutela degli interessi sensibili e diffusi. È un esempio calzante, perché sia la semplificazione delle procedure amministrative che una maggiore attenzione a valori quali ambiente e salute dovrebbero caratterizzare una ripresa che possa rivelarsi sostenibile anche sul medio-lungo periodo.Di fronte alle difficoltà di ricomporre ad unità il quadro organizzativo e normativo la scelta di semplificazione più diffusa è stata quella di gestire le complicazioni sul piano procedurale, ad esempio attraverso la “famosa” (o tristemente nota?) conferenza di servizi.In questa prospettiva, la Legge Madia ha esteso alcuni meccanismi di superamento dell’inerzia delle amministrazioni preposte alla tutela di interessi sensibili. Una scelta non incompatibile con una interpretazione delle norme che garantisse e una necessaria garanzia minima per una tutela minima di valori tanto importati. Ciò non è stato possibile a causa di ritardi strutturali nell’emanazione dei pareri da parte delle Sovrintendenze, ritardi trasformatisi da eccezioni – così come erano prefigurate nella mente del legislatore – in un vero e proprio fattore di contesto.La reazione inevitabile è stata l’inerzia delle stesse amministrazioni procedenti che avrebbero dovuto superare silenzi e assenze dei partecipanti alla conferenza, con un blocco del sistema. I ritardi delle amministrazioni preposte alla tutela degli interessi sensibili sono a loro volto la conseguenza di un depauperamento dei corpi tecnici, a seguito del quale queste strutture organizzative sono chiamate a gestire con poco personale il grande e importante carico di lavoro legato alla co gestione di importanti valori costituzionali.Portare al tavolo europeo alcune riforme già realizzate, valorizzandone l’ambizione e significando l’impossibilità di appagarla in assenza delle riforme disponibili a procedere, ad esempio, all’assunzione di nuovo personale, potrebbe essere un buon punto per ripartire. Oltre che un modo per allontanare il rischio di uno sterile protagonismo politico teso alla elaborazione di molte riforme in un tempo molto breve, o, peggio, nell’equivoco inquietante e volgare per il quale “bisogna fare le riforme altrimenti non avremo i soldi”, quando in realtà sono i soldi che servono per fare le riforme, o per fare vivere riforme già realizzate.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?

Il video spot di Kim Jong-un sul lancio del nuovo missile nucleare Elezioni presidenziali in Francia: Macron e Le Pen si qualificano al secondo turno

Russia, Chubais lascia il Paese: il collaboratore di Putin era contrario alla guerra

I jet degli oligarchi russi continuano a volare ed evitano le sanzioniPatrick Zaky: "Sono sotto attacco informatico"

Guerra in Ucraina, Sasha morto a quattro anni mentre fuggiva con la nonnaLa Nato progetta una presenza militare permanente ai confini con l’Ucraina

Guerra in Ucraina: 20 mila soldati stranieri si sono arruolati con Kiev

Washington, la Polizia trova 5 feti nella casa dell'attivista anti-aborto Lauren HandyGuerra in Ucraina, Kiev: “La macchina della propaganda russa può colpire anche altri Paesi”

Ryan Reynold
Boeing 777 Air France, panico a bordo: "L'aereo non risponde ai comandi"Guerra Ucraina: ucciso un altro generale russo alle dipendenze di PutinTrincee scavate dai soldati russi a Chernobyl: le immagini riprese da un drone

Campanella

  1. avatarUcraina, ancora bombardamenti su Kiev. Usa: "Lasciate immediatamente la Russia"BlackRock Italia

    Modella di OnlyFans uccide il fidanzato in casa a coltellate dopo una liteA Putin credono 83 russi su cento e “se sapessero delle violenze gli darebbero ragione”Lugansk, ci sarà presto un referendum per l'annessione alla Russia?Guerra in Ucraina, aeroporto di Dnipro bombardato dai russi: “Completamente distrutto”

    ETF
    1. Guerra in Ucraina, Papa Francesco: "Disponibile ad andare a Kiev, si pensa a un incontro con Kirill"

      ETF
      1. avatarGuerra in Ucraina, oltre 30 bombardamenti a Kiev. Zelensky: “Tutti devono sapere cosa sta facendo la Russia”VOL

        Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 489

  2. avatarSanzionata dalla Gran Bretagna la figliastra del ministro di Putin LavrovCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Ucraina, Zelensky alla Norvegia: "Più energia all'Ue e a noi"La premier estone Kallas: “Raddoppiare gli sforzi per non far vincere Putin”Sospetta salmonella, Ferrero ritira da Inghilterra ed Irlanda gli ovetti KinderPolonia, il Ministero della Difesa invia lettere ai cittadini maschi per prepararsi alla guerra

  3. avatarLa Cina accusa Stoltenberg di diffondere fake news sul supporto a MoscaCapo Analista di BlackRock

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 502Il generale Graziano: “20mila uomini in Donbass per mantenere la pace”Oleksandr Hutsal, chi è il bambino eroe che ha salvato trenta personeIndia, scontro in funivia: una vittima e 40 persone bloccate nelle cabine

Ucraina, Enpa: "Missione compiuta, consegnati gli aiuti ad Andrea Cisternino"

Quando finirà la guerra in Ucraina? Per l'amministrazione Usa potrebbe durare almeno altri 2 mesiGelati ritirati dal mercato: i quattro marchi a rischio*