Informativa Conte, sospesa la seduta alla CameraCovid, De Magistris: "Napoli centro epidemia? Fuoco ai terroni"Stati generali, le parole di Conte: "Lavoriamo per il Paese"
De Luca annuncia la ripetizione dei tamponi ai guariti dal CovidLa più grande pop star del momento è nata come icona country,BlackRock Italia ma ha abbandonato il genere un decennio fa: ora un’altra regina del pop, Beyoncé, se ne riappropria con il nuovo album Cowboy Carter. Ma andando in una direzione politica del tutto oppostaÈ quasi un paradosso. Un’industria musicale dominata in maniera assoluta da una pop star che è nata come icona country. E l’altra regina del pop che invece dedica a questo genere il suo ultimo album. In un certo senso Taylor Swift e Beyoncé, che ha appena fatto uscire il disco country Cowboy Carter, si sono tardivamente scambiate genere musicale.Vite paralleleLe carriere delle due cantanti negli ultimi mesi sono state segnate da vari parallelismi. Il Renaissance tour (per il disco uscito nel 2022, primo capitolo di una trilogia di cui Cowboy Carter è il secondo atto) è stato il secondo tour di maggior incasso di sempre di un’artista donna: secondo solo all’Eras Tour di Taylor Swift. I film concerto Renaissance: A Film by Beyoncé e Taylor Swift: The Eras Tour sono stati entrambi importanti per salvare gli incassi dei cinema l’estate scorsa.Quando Usa Today l’anno scorso ha selezionato un reporter il cui compito fosse quello di seguire esclusivamente Taylor Swift, ne ha scelto uno anche che si dedicasse a Beyoncé.E ora, questo strano incrocio. Beyoncé dedica un disco mastodontico (27 canzoni, con tanto di cover di Dolly Parton e di duetto con Miley Cyrus) al genere che Swift ha abbandonato un decennio fa. Ma andando in una direzione, artistica e politica, completamente opposta. Radici country Per Swift l’allontanamento dal country e da un certo tipo di immaginario ha segnato il parallelo avvicinamento al mondo più liberal. A partire dalla New York che cantava già nel 2014, in 1989 (dove you can want who you want/boys and boys and girls and girls).È al country che Swift ha imputato la sua lunga riluttanza a parlare di politica, interrotta in maniera aperta solo a partire dal 2018 con l’endorsement antitrumpiano nelle elezioni del Tennessee. Proprio questo genere invece per Beyoncé diventa un mezzo di riappropriazione di uno spazio culturale dove lei e più in generale l’identità nera non sempre è stata fatta sentire a casa. Come spiegato da lei stessa, la genesi dell’album va cercata in «un’esperienza che ho avuto anni fa in cui non mi sono sentita accolta, ed era molto chiaro che non lo ero». L’episodio è stato identificato quasi subito con la performance di Daddy Lessons (da Lemonade, l’album che ha consacrato la cantante come icona antirazzista) con le Dixie Chicks, sul palco dei Country Music Association Awards a Nashville nel 2016. La reazione del pubblico non fu esattamente calorosa.C’entrava certamente la politica: le Chicks (come hanno scelto di farsi chiamare ora per prendere le distanze dall’eredità sudista del nome “Dixie”) sono diventate quasi paria, per aver detto nel 2003 di vergognarsi di provenire dallo stesso stato dell’allora presidente repubblicano George W. Bush a pochi giorni dall’invasione dell’Iraq. Ma, come hanno testimoniato alcuni presenti, c’entrava anche l’ostilità razzista. L’operazione di Cowboy Carter è quindi quella di rivendicare un posto per l’identità nera all’interno di ogni sfaccettatura del prisma culturale americano. Ed è in un certo senso un ritorno a casa, dato che la cantante più volte insiste sulla sua identità di “ragazza del Texas” con il papà dell’Alabama e la mamma della Louisiana. Quanto questa operazione sia riuscita divide i critici: per il New York Times, «Il country di Beyoncé è l’America». Per il New Yorker, il tentativo di presentarsi come «una sineddoche dell’America» non fa che «sottolineare la singolarità» dell’artista. E la cantante stessa ha avvertito che Cowboy Carter «non è un album country, è un album di Beyoncé». Ci sarà da vedere quanti e quali premi vincerà Beyoncé: nell’ultimo disco c’è una battuta sul fatto di non essersi aggiudicata mai il Grammy per album dell’anno. La prima volta che è stata nominata, nel 2010, perse contro un disco country pop: Fearless di Taylor Swift. CulturaLa divina Beyoncé: schierata, femminista e venerataChiara Tagliaferri© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMaria TornielliGiornalista, è laureata in Antichità classiche e orientali. Ha frequentato la scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano
Caso Regeni, domani audizione di Giuseppe ConteStati Generali, a Villa Pamphilj Conte incontra imprese e artisti
In Campania riaprono cinema, teatri e discoteche: l'ordinanza
Spostamenti tra regioni, escluse le zone ad alto rischio"Zero decessi in Lombardia": la spiegazione di Fontana
Salvini telefona a Mattarella, al centro gli attacchi dei magistratiZaia: "Porto il Decreto Rilancio in tribunale se non lo modificano"
Rita Dalla Chiesa loda Giorgia Meloni per l'intevista al MCSEnrico Mentana contro il premier Conte: "Ascolti il paese"
Governo vara il Family Act, aiuti e detrazioni fiscali alle famiglieSelfie alla manifestazione del 2 giugno: Salvini si difendeDecreto rilancio: 3 miliardi ad Alitalia ma solo 1,4 alla scuolaPiemonte, via libera alle visite ai congiunti fuori regione
Scuola in appartamento a Scampia? Il Miur ritratta
Piemonte, via libera alle visite ai congiunti fuori regione
Sgarbi rifiuta di mettere mascherina alla Camera: seduta sospesaFontana su FB: "100 giorni dal primo contagio a Codogno"Coronavirus, l'estate 2020 sarà un privilegio da ricchiVeneto, Zaia: "Discoteche e cinema riaprono dal 15 giugno"
Inchiesta Alzano e Nembro, Conte: "Decisione mia"Fase 2, Sileri: "Spostamenti tra Regioni? Forse dal 1 giugno"Di Martedì: Letta definisce Salvini totalmente inadeguatoConcorso Scuola, accordo nella Maggioranza: "Meritocrazia"