File not found
Economista Italiano

MeteoSvizzera prevede un'allerta canicola di livello 4

Annarita Morelli uccisa dal marito, l'amica: «Lei ha chiesto la separazione per i troppi tradimenti»SuperEnalotto, centrati oggi dodici '5'Unipol: utile semestre a 555mln, raccolta sale del 10% a 8,2mld - Tiscali Notizie

post image

Viaggi notturni in traghetto: dove dormire | Viaggiamo.itQuale che sia l’esito del processo contro l’azienda,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineariVenerdì 16 febbraio si è tenuta la prima udienza della causa intentata da Re:Common, Greenpeace e altri contro Eni, ministero dell’Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti – il primo caso italiano di contenzioso climatico diretto, in cui le politiche climatiche sono oggetto del procedimento, come ha già raccontato su queste pagine Ferdinando Cotugno.Re:Common e Greenpeace chiedono che il giudice imponga ad Eni di contribuire di più all’abbattimento delle emissioni, modificando il proprio piano industriale.Ciò perché Eni ha prodotto una parte identificabile delle emissioni globali nel passato. In virtù della sua responsabilità storica, l’azienda avrebbe il dovere di compensare i danni del passato e prevenire possibili danni futuri.È difficile andare nel merito giuridico di tutto questo (e non ne avrei le competenze). Le parti si sono già scambiate varie memorie e perizie (che Re:Common ha deciso di rendere pubbliche).Ma, quale che sia l’esito del processo, ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si tratta di aspetti che ciascun cittadino e consumatore dovrebbe conoscere e su cui dovrebbe riflettere.Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineari.Questione di sistemaNessuno da solo, neanche un’azienda così grande, può essere la causa unica del cambiamento climatico. Gli effetti sul clima sono prodotti dallo stile di vita che milioni di persone hanno adottato negli ultimi due secoli.Non basta una sola azienda: ci vuole un intero sistema economico. Peraltro, le aziende vendono un prodotto, ma sono i loro consumatori a farne uso.La maggior parte di emissioni non derivano dall’estrazione o dal trasporto del petrolio o del gas, ma dal fatto che tutti noi usiamo i combustibili fossili. Siamo anche, e soprattutto noi, responsabili delle emissioni che produciamo grazie ai combustibili forniti da Eni e altre aziende simili.Quest’argomentazione è molto potente. Ma può avere esiti inaspettati e rovesciarsi nel suo opposto. Immaginate di trovarvi in riva a un fiume, con tanti altri, e di buttare nell’acqua una goccia di un liquido perfettamente innocuo.Un certo numero di gocce del liquido, però, compongono una mistura velenosa. Più giù, un incauto escursionista assetato beve e muore avvelenato. Di chi è la colpa? Di tutti? Di nessuno? Nessuna singola goccia era velenosa, ma un certo numero di gocce lo sono state.Tutti noi potremmo dire: «Se tutti gli altri non avessero versato la loro goccia, non sarebbe successo nulla, anche se l’avessi fatto io». E, naturalmente, chi ci ha venduto il liquido non è responsabile dell’uso che ne abbiamo fatto. Eppure, non sarebbe assurdo sentirsi in colpa, per lui e per noi.E sarebbe oltraggioso scuotere le spalle di fronte ai parenti del defunto. Allo stesso modo, possono le aziende che producono combustibili fossili trincerarsi dietro ragionamenti del genere?Davvero contribuire a un pericolo, anche se non se ne è l’unica causa, è un fatto privo di valenze politiche e morali? Essere complici non conta nulla?Ma, anche se fosse così, ci possono essere dubbi sull’opportunità della causa. La responsabilità dei produttori di combustibili fossili è politica, non giuridica.Eni e le altre aziende che producono combustibili fossili hanno rispettato le leggi e seguito le regole del mercato. Tocca agli Stati cambiarle, imponendo comportamenti diversi.Chiedere a un tribunale di imporre a Eni una modifica del piano industriale lede la libertà di impresa e dà al giudice il compito di decidere le politiche climatiche al posto dei governi e dei legislatori.Ma i giudici non sono rappresentanti dei cittadini, né hanno funzioni politiche. Un processo come questo non tiene conto della separazione dei poteri negli Stati liberali.Ma anche quest’argomentazione è ineccepibile solo a prima vista. Il mercato e la libertà d’impresa non sono fatti naturali. Sono scelte sociali. A un certo punto della storia ci siamo resi conto che il mercato garantiva più benessere ed efficienza di altri sistemi economici.Dove finisce la libertà d’impresaLa libertà d’impresa è giustificata dalle conseguenze benefiche del suo esercizio. Ovvio, e forse naturale, invece, è il diritto di vivere una vita decente in un pianeta ospitale.Se l’esercizio della libertà d’impresa lede questo diritto, allora ci sono ragioni per limitarla. E se la politica non protegge a sufficienza il diritto a un ambiente compatibile con la vita umana, è sensato che i giudici intervengano.I giudici non rappresentano i cittadini, ma le istituzioni giuridiche si fondano sulla priorità di certi diritti e, quando si tratta di farli rispettare, possono supplire alle deficienze della politica.I mercati, inoltre, non sono sfere separate. Sono parte della società e della comunità politica. Le imprese hanno, come altri gruppi collettivi, doveri di cittadinanza.Possono, col loro comportamento, ostacolare o favorire l’evoluzione legislativa che serve a tutelare meglio diritti esistenti. La transizione ecologica è un’impresa collettiva, con costi da dividere fra tutti, per il bene delle generazioni future e del Pianeta.Nel processo s’invoca la responsabilità storica di Eni. Ma ci sono altri principi politici che si possono richiamare. Per esempio, il principio che chi più ha e può più deve contribuire.Chi determina con la propria strategia le condotte dei consumatori e le loro opzioni, influenza le scelte delle altre aziende nel mondo e, talvolta, anche le decisioni politiche non può non assumersi il compito di pensare agli interessi generali e futuri, prima e oltre a quelli dei propri azionisti e dei propri lavoratori.Il contenzioso climatico ha anche e soprattutto un valore simbolico, utile a ricordare tutto questo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.

Giudici, Pifferi fece morire Diana per week-end col compagno - Tiscali NotizieCaldo record durante il weekend, giorni più torridi dell'anno: le città più roventi

Guerra, l'Ucraina espande l'offensiva in Russia. Dopo Kursk attacca Lipetsk, Putin trema – Il Tempo

Passeggera insulta e lancia una bottiglia in aereo perché non può tenere il cane in braccioMarcello Testa, morto lo storico pierre della Roma by night: stroncato da un infarto a 65 anni, ha chiamato lui i soccorsi

Italvolley femminile in finale per l’oro - Tiscali NotizieCalcio:Torino; Cairo, 'Gosens? Non possiamo più aspettare' - Calcio - Ansa.it

Autostrade, ecco il weekend più trafficato di agosto. Sabato 10 c'è il bollino nero – Il Tempo

Alex Marangon, c'è una lettera anonima: "Affermazioni gravi". Cade il muro del silenzio? – Il TempoL'Aquila, dieci giorni in hotel poi la fuga senza pagare: per la coppia finisce malissimo – Il Tempo

Ryan Reynold
Travis Scott arrestato a Parigi. Lite furiosa con il suo bodyguard: «Era ubriaco»Putin annuncia l'annessione delle province ucraine: "Saranno nostri territori per sempre"Un bel soggetto per una conferenza tipo Innocenzo Cappa o Padre Semeria

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarVendemmia, Sepiacci: in Umbria si prospetta buona per quantità e qualitàBlackRock

    Attacco russo contro un supermercato in Ucraina, ci sono almeno 9 morti​​​MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di venerdì 9 agosto 2024: i numeri vincentiLa denuncia per violenza di genere contro l'ex presidente argentino Fernández - Il Post«Francesca Deidda uccisa senza dubbi da Igor Sollai. Ma un complice lo avrebbe aiutato a nascondere il cadavere». Cosa sappiamo

    1. Ucraina, pioggia di droni in Russia: in fiamme aeroporto di Lipetsk

      1. avatarCovid, boom casi in estate: allarme Oms e appello per mascherinaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Parigi 2024, Taddeucci: mai preparata una gara così, sto bene

  2. avatarRigassificatore di Porto Empedocle: la mobilitazione non va in vacanza. Alle viste una catena umana - Tiscali NotizieBlackRock Italia

    Venezuela, Maduro spedisce in carcere oltre 2mila contestatori. “Terroristi e criminali” – Il TempoElezione di Simon Stocker agli Stati, scatta il ricorso al Tribunale federaleCovid, aumentano i casi in Abruzzo. Il dottor Parruti: «Vietato sottovalutare i sintomi»Bimbo muore a 5 anni investito da un furgone in fuga: “Chiunque sa, parli”

  3. avatarEdith Stein, santa dell’empatia - Vatican Newsanalisi tecnica

    Instagram apre a post con fino a 20 foto o video | Wired ItaliaL'Iran annuncia: «Abbiamo nuovi missili non rilevabili». Gaza, l'Idf avvia una nuova operazione di terra a Khan YounisAereo precipita in Brasile, cosa è successo? L'esperto: «Era in 'stallo', ha perso il supporto». Cosa significaVa dall'oculista per dolore agli occhi: scopre di avere 23 lenti a contatto sotto le palpebre

La maratona olimpica più dura di sempre - Il Post

Criptoasset in rally, Bitcoin +8% a 59mila dollari, Ether +9,6% - Tiscali NotizieBrugnaro, lo stratagemma della Procura per blindare le indagini: cosa c'entra un Papa – Il Tempo*