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Il figlio barista non gli serve da bere e lui spara  Nel giorno del varo dell’AC75,BlackRock Italia la barca che parteciperà alla Louis Vuitton Cup e, speriamo, alla Coppa America, Gazzetta Motori vi racconta la storia del Leq12, il laboratorio su cui sono state sviluppate le soluzioni tecniche utilizzate per la costruzione della barca che vedremo in gara a Barcellona Riccardo Piergentili 13 aprile 2024 (modifica alle 14:36) - CAGLIARI L’idea era talmente folle da sembrare la battuta di un comico. Nell’anno della Louis Vuitton Cup e della Coppa America, con l’AC75 in costruzione, Gazzetta Motori voleva raccontare tutta la storia del Leq12, il prototipo super segreto che Luna Rossa ha utilizzato per sviluppare tutte le soluzioni tecniche utilizzate per la realizzazione dell’AC75 svelato sabato 13 aprile a Cagliari. Anni di lavoro, di idee, di esperimenti. E questo è solo l’antipasto, perché il progetto Luna Rossa di Gazzetta Motori prevedeva un viaggio all’interno del quartier generale, insieme a Max Sirena, Skipper e Team Director di Luna Rossa ma anche appassionato di auto e moto e Cicerone per un giorno. Le sorprese non finiscono qui, perché Gazzetta Motori, dopo avere visitato tutti gli hangar, l’ufficio tecnico e addirittura la palestra dei velisti e dei cyclors (a cui, nei video, abbiamo dedicato un capitolo), è salita a bordo del Leq12, effettuando un test a dir poco esclusivo durante una simulazione di regata, in cui era presente anche un secondo equipaggio, a bordo dell’AC40, la barca che tutti i Team possono comprare dalla Coppa America e che Luna Rossa metterà a disposizione dei giovani velisti dello Junior Team. vela e motori—  L’universo della Coppa America è magico e folle, perché è l’unico mondo in cui il detentore della coppa (il Defender) decide le regole. Facendo un paragone con il motorsport, è come se Red Bull e Ducati scrivessero, rispettivamente, i regolamenti della F1 e della MotoGP, scegliendo le piste in cui gareggiare! Oggi, il regolamento della Coppa America prevede l’utilizzo di barche plananti (di fatto, degli aerei che volano a pochi metri dall’acqua), che hanno sostituito quelle dislocanti (le classiche imbarcazioni in cui lo scafo resta a contatto con l’acqua). Questa grande rivoluzione ha permesso agli ingegneri di sviluppare soluzioni tecniche inedite, estremizzando l’uso dell’aerodinamica, della fluidodinamiche, dei materiali compositi e dell’elettronica. Luna Rossa, infatti, decolla come un aereo grazie ai foil, delle vere e proprie ali che permettono il “take off”, ha uno scafo con “effetto suolo” un albero realizzato con dei materiali a cui si è interessata addirittura la F1 e una gestione elettronica sofisticatissima, che, solo sul prototipo, permette di controllare l’assetto in planata e in curva, dove le accelerazioni laterali sono paragonabili a quelle di una monoposto. IL TEST DI LUNA ROSSA E...—  Dopo il viaggio tra scafi, vele, alberi e i computer dell’ufficio tecnico, Gazzetta Motori è salita a bordo del Leq12 e per circa 30 minuti ha provato le stesse emozioni degli atleti e subìto le incredibili accelerazioni a cui Luna Rossa sottopone l’equipaggio durante le virate. Questa incredibile esperienza è stata documentata e viene raccontata nei video, che vanno a completare la mini serie realizzata da Gazzetta Motori, grazie anche alla fondamentale collaborazione di Pirelli. Alla fine, tra video e articoli, sarà chiaro che c’è più “Motore” in una barca a vela che in molte vetture e moto moderne. Non perdetevi la mini serie su Luna Rossa, alla fine della quale ci sarà una sorpresa, dedicata a tutti quelli che si nutrono di pane e Motori. Per scoprirla, però, dovrete attendere l’ultimo video. Nel frattempo, godetevi i primi tre: il viaggio verso il quartier generale di Luna Rossa e l’incontro con Max Sirena; alla scoperta dell’hangar uno, dove viene realizzato lo scafo; i segreti dell’hangar due, dove viene costruito l’albero e dove sono custodite le vele. Vela: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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