Paura non fa rima con guadagno: mai azzardare mosse difensive durante i picchi di volatilitàBollette, il taglio dell'Iva frena i rincari: si pagheranno solo i consumiBonus assunzioni under 36: come funziona e i requisiti per accedere
Enasarco, Alfonsino Mei è il nuovo presidente dell'Ente: "Questo incarico per me è un onore"Jeremy Yap/unspalsh COMMENTA E CONDIVIDI Da più di un secolo Santa Sede,VOL conferenze episcopali, diocesi e parrocchie utilizzano la musica, il cinema, la video art, l’animazione e tantissime altre forme artistiche: per documentare la vita di papi, vescovi, preti, comunità e per indicare alla gente modelli di santità e di vita cristiana. Oggi tutti quei supporti rappresentano un patrimonio da censire, conservare e valorizzare, al pari delle fonti archivistiche cartacee e membranacee. Ne è convinto Gianluca Della Maggiore, livornese, docente di Cinema, fotografia, televisione e nuovi media all’Università telematica UniNettuno. Della Maggiore è co-autore, insieme a Dario Edoardo Viganò, del volume La storia del cattolicesimo contemporaneo e le memorie del cinema e dell’audiovisivo» (Mimesis, pagine 394, euro 32,00) che raccoglie gli atti di un convegno di due anni fa, cui parteciparono archivisti, conservatori, studiosi ed accademici, solleticati dall’invito di papa Francesco, che disse: «Dobbiamo essere bravi custodi della “memoria per immagini” per trasmetterla ai nostri figli, ai nostri nipoti».Quale atteggiamento ha assunto la Chiesa nei confronti del cinema? «Di diffidenza ed apertura, fin dall’inizio. Esemplare una vicenda restituita dagli Archivi vaticani: Leone XIII nel 1898 si concesse con fiducia alla macchina da presa dell’American Biograph per poi fare una repentina marcia indietro. Per la Santa Sede “la benedizione filmata” si trasformò in uno scandalo planetario perché la nuova immagine in celluloide del Papa divenne oggetto di un’imprevista speculazione commerciale. Tant’è che corse ai ripari provando a stringere un accordo con i fratelli Lumière per un utilizzo controllato dei film sul Papa e il Vaticano».Una doppia pedagogia, in bilico tra ammonimento e incoraggiamento... «La Chiesa comprese di essere di fronte a un mezzo di inedita e straordinaria potenza per la trasmissione della fede, ma anche per il suo esatto contrario: un soft power capace di alterare stili di vita e quadri mentali, di creare miti e modellare le coscienze, secondo schemi che assai spesso non contemplavano l’idea di Dio. Pio X vietò le proiezioni dei film negli spazi sacri; per Pio XI, che al cinema dedicò un’enciclica, la campagna per la moralizzazione di Hollywood fu una delle questioni più rilevanti del pontificato. Con l’avvento della tv e le trasformazioni del Concilio il quadro è cambiato, ma negli anni di Pio XII il problema del cinema era ancora nei primi posti dell’agenda vaticana».Quanti cinema parrocchiali, nel periodo di massima diffusione, si contavano in Italia? «Nel 1958 erano oltre 5200. Nello stesso periodo in Francia erano 1500, in Spagna circa 1000. La presenza della Dc al governo favorì la costruzione di un sistema di sale capace di far concorrenza alla rete commerciale per influire sugli standard di produzione».Quali le case cinematografiche cattoliche? «Negli anni Trenta si coltivò l’idea di una grande casa di produzione cattolica, per tenere testa a Hollywood e al cinema sovietico. Un progetto nato in Olanda, sposato anche dalla grande imprenditoria cattolica tedesca, e che in Vaticano si pensò di foraggiare con l’obolo di San Pietro. Quel piano ambizioso fallì, ma almeno in parte fu ripreso negli anni di Pio XII con case di produzione italiane legate in modi diversi alla Santa Sede come l’Universalia, la San Paolo Film o la Orbis. Quest’ultima, nata in seno all’Ac di Gedda, produsse anche La porta del cielo (1944) di Vittorio De Sica, di cui Uninettuno ha promosso il restauro. Ma in 130 anni di storia del cinema, si contano molte altre vicende produttive cattoliche in tutto il mondo, col cinema missionario a recitare spesso un ruolo da protagonista».Cosa è rimasta di quella stagione? «È rimasto un patrimonio poco conosciuto tanto ingente quanto fragile che attende solo di essere valorizzato». Già nel 2005 l’Unesco segnalava con allarme che gran parte del patrimonio audiovisivo mondiale era stato irrevocabilmente perso. Per la Chiesa occorre agire in fretta per non impoverire ulteriormente uno dei patrimoni storici fondamentali per capire cosa sia stato il cattolicesimo nel Novecento».Il sogno: una mediateca apostolica vaticana... «Papa Francesco ne ha più volte parlato. E forse oggi i tempi sono maturi per realizzarlo. Un segnale incoraggiante: la nascita - lo scorso anno - della Fondazione memorie audiovisive del cattolicesimo, presieduta da monsignor Viganò, e guardata con interesse dal Papa. Da più parti del resto è sentita l’esigenza di un’istituzione centrale che guidi questa urgente operazione di salvataggio della memoria».
Natale 2021, rincari previsti per pranzi, regali e viaggiFitch alza il rating dell'Italia a BBB con outlook stabile: "Effetto della crescita sui conti"
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 96
Nuova Irpef 2022, chi ci guadagna e avrà più soldi in busta paga?Dl Aiuti, bonus trasporti pubblici per studenti e lavoratori: come funziona?
Lavorare con gli animali: gli sbocchi lavorativi per seguire la passione petAvere delle pompe funebri non è mai stato così conveniente
Ita compra il marchio Alitalia per 90 milioni di euro: cosa cambia per i passeggeri?Rottamazione ter, oggi la scadenza della nuova rata: come effettuare il pagamento
Assegno di mantenimento: quali novità con il bonus genitori separati?Nostalgia di Futuro 2021, attesa l'1 dicembre a Roma la 13esima edizioneCanone Rai fuori dalla bolletta: verso l'ipotesi per pagarlo col 730Caro bollette, Consiglio dei ministri alle 16: verso il nuovo decreto
Quanto costano la benzina e il diesel oggi e perché sono aumentati di nuovo
Come cambierà il settore insurance? Le tendenze da aspettarsi nei prossimi anni
Sanzioni, stop nuovi aerei alla Russia: Putin confisca 500 aerei presi in leasing da società estereIl rebranding di MGvision: facciamo il punto sui nuovi obiettivi dell’azienda con il CEO Marco GradariRincari, aumenta anche il prezzo del caffè: da novembre fino a 1,50 euro a tazzinaCanone Tv non pagato in bolletta: rischio di sanzioni fino a 600 euro e due anni di carcere
Bonus psicologo nel Decreto Milleproroghe: cos'è e in cosa consisteCome cambierà il settore insurance? Le tendenze da aspettarsi nei prossimi anniBollette, l’annuncio del ministro Cingolani: “Entro fine anno previsto un calo prezzi del gas”Limite pagamenti denaro contante: dal primo gennaio 2022, la soglia scende a 1000 euro: le regole