File not found
Economista Italiano

Tredicenne scomparsa a Tarquinia, l’appello del padre

Dieci centesimi in più per un cappuccino senza schiumaSicilia, "Non mangiate carne, uova e latticini": ordinanza anti-diossina a PalermoDonna morsa sul gluteo da un cane, il referto del medico : "Animale buongustaio"

post image

Terremoto in Basilicata: sisma di magnitudo 3.2 nella notte di FerragostoIl casoIl legale del sacerdote: «Siamo in una fase complessa e preferiamo non esprimerci»Due mesi di carcere preventivo per il religioso accusato di abusi – Il giudice dei provvedimenti coercitivi Paolo Bordoli ha confermato la richiesta della Procura - Don Rolando Leo è stato già trasferito alla Farera - Emerge che l’inchiesta della magistratura è stata aperta alcuni mesi fa dopo la denuncia della presunta vittima,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock oggi maggiorenneIl Collegio Papio di Ascona è tuttora sotto shock dopo l’arresto del cappellano, don Rolando Leo, accusato di atti sessuali con fanciulli. © CdT / Chiara Zocchetti Alan Del DoneDario Campione09.08.2024 22:21Il giudice dei provvedimenti coercitivi Paolo Bordoli ha confermato oggi pomeriggio la carcerazione preventiva chiesta dalla Procura per don Rolando Leo, il sacerdote fermato mercoledì scorso con l’accusa di atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e pornografia. Don Leo è stato trasferito al carcere giudiziario della Farera dove potrebbe rimanere almeno per i prossimi due mesi.Il provvedimento cautelare era tanto atteso quanto sostanzialmente scontato. Ed è giunto al termine di un’inchiesta, si è appreso oggi, durata alcuni mesi. La prima segnalazione al Ministero pubblico, fatta dall’amministratore apostolico della diocesi di Lugano, monsignor Alain de Raemy, risale infatti a marzo, quando il prelato era stato informato dei presunti abusi direttamente dalla presunta vittima. Quest’ultima, ormai maggiorenne, aveva raccontato al vescovo di aver subito attenzioni improprie negli anni precedenti, quindi in età minore, e aveva confermato la volontà di far emergere la vicenda proprio per raccogliere l’appello lanciato dallo stesso de Raemy dopo la pubblicazione del rapporto sugli abusi in àmbito religioso redatto dall’Università di Zurigo.Una domanda inevitabileUna domanda è sorta subito, inevitabile: il fermo del sacerdote è avvenuto, come detto, mercoledì mattina all’alba, al Collegio Papio di Ascona. Don Rolando Leo era tornato la sera prima da un pellegrinaggio di una decina di giorni a Medjugorje, in Bosnia Erzegovina. Un viaggio, organizzato dalla Pastorale giovanile diocesana (e ampiamente documentato con servizi e fotografie sul portale catt.ch), a cui aveva partecipato un folto gruppo di ragazzi. Alla luce di quanto raccolto dal vescovo, e sapendo che la magistratura aveva aperto un fascicolo d’inchiesta su fatti sicuramente da accertare, ma comunque potenzialmente molto gravi, perché la Curia ha lasciato che il sacerdote accompagnasse i giovani, molti dei quali minori, a Medjugorje? «Una domanda lecita», hanno ammesso dalla Diocesi. Alla quale, tuttavia, non è stata data, almeno per il momento, alcuna risposta. Resta il fatto, e va sottolineato, che monsignor de Raemy ha in ogni caso applicato senza remore le nuove regole del Codice di diritto canonico, sospendendo il sacerdote da tutti i suoi incarichi.Un analogo provvedimento potrebbe prendere, nelle prossime settimane, anche il DECS in relazione al ruolo di don Leo come docente liceale e come direttore dell’Ufficio insegnamento religioso scolastico. In questo senso le autorità cantonali hanno annunciato un approfondimento di natura amministrativa.Risalire al passatoCiò che appare chiaro, in questo momento, è che per fare chiarezza e far emergere la verità occorrerà andare a ritroso nel tempo, con tatto e delicatezza. Che, in questi casi, non sono mai abbastanza. Ciò che attende la procuratrice pubblica titolare dell’inchiesta, Valentina Tuoni, non nuova a indagini così complesse - ricordiamo, su tutte, quella riguardante l’istruttore di yoga del Luganese - è un lavoro di cesello; un lavoro nel quale, alla fine, ciascun particolare potrebbe fare la differenza. Fermo restando il principio della presunzione d’innocenza, dal quale ogni possibile ragionamento deve necessariamente prendere le mosse, se qualcosa c’è stato va ricercato nel passato dell’uomo di fede il quale, in questi anni, ha girato in lungo e in largo il Ticino nell’àmbito del suo ministero. Sarà compito degli inquirenti, partendo dalla segnalazione fatta dalla presunta vittima, raccogliere ulteriori testimonianze da mettere poi a confronto con la tesi del sacerdote. E capire se ci si trova di fronte a un caso isolato o se vi siano altri episodi e altre persone coinvolte. Questa sera il Corriere del Ticino è riuscito a mettersi in contatto telefonico con il difensore di don Rolando Leo per raccogliere la versione dell’indagato. «Sono stato con il mio cliente a lungo, oggi, al momento siamo in una fase complessa e molto delicata, preferiamo per questo evitare ogni dichiarazione», ha detto il legale, rinviando ai prossimi giorni un eventuale nuovo passaggio. «Fatti non avvenuti al Papio»Chi, oggi, ha vissuto un’altra giornata difficile è stato sicuramente il rettore del Papio, don Patrizio Foletti, al quale molti si sono rivolti per capire quanto accaduto al cappellano del Collegio. In una lettera inviata alle famiglie degli allievi, don Foletti - insieme con il suo vice Paolo Scascighini - non ha nascosto i fatti, ma ha anche tentato di rassicurare sul futuro dell’istituzione. «Desideriamo prendere contatto con voi a seguito delle notizie che ci hanno raggiunto» e «concernenti don Rolando - si legge nella lettera -. Precisiamo soltanto che, a tutt’oggi, i fatti non sembrano toccare l’attività di don Rolando in Collegio. Siamo ovviamente sconcertati e addolorati come voi, e stiamo già facendo quanto possibile per iniziare in modo sereno l’anno scolastico. Dignità e rispetto della persona restano, come sempre anche in passato, al centro delle attenzioni del Collegio. In attesa di rivedervi restiamo a disposizione per ascoltare il vostro disagio». Al CdT, il rettore ha ripetuto i propri sentimenti di costernazione e di sconforto. Ma ha pure sottolineato come «le prime reazioni» interne alla scuola siano state positive. «Di una cosa sono certo - ha aggiunto don Foletti - il Collegio è estraneo a quanto accaduto». Se il Papio ha scelto di scrivere alle famiglie, la Diocesi - almeno per il momento - si è limitata al comunicato stampa diffuso giovedì pomeriggio. Ogni altra richiesta di commento è stata sin qui cortesemente respinta, «nel rispetto - dicono dalla Curia - della privacy delle persone coinvolte». Nessuna conferenza stampa è in programma nei prossimi giorni. In questo articolo: don Rolando LeoDiocesi LuganoAbusiChiesa cattolicaAlain de Raemy

Morta Michela Murgia, la scrittrice e attivista aveva 51 anniTredicenne in coma a Lecce dopo una caduta dal monopattino

Donna segregata dal compagno dal 2011: la scoperta in un appartamento

Trento, 92enne fugge dalla Rsa e si barrica in casa con la motosegaAlessandro Baricco dimesso dall'ospedale dopo il secondo trapianto di midollo

Perde il marito in un incidente e fa donare gli organi, l’e-mail ricevuta 10 anni dopoFregene, 14enne guida di nascosto il suv del padre e si schianta contro un muro

Lodi, scontro tra moto e autobus: morto il 64enne Massimo Pittiglio

Maranello, conto da 845 euro per gnocco fritto e tigelleGelera sull’sms dell’Inps per comunicare lo stop al reddito di cittadinanza

Ryan Reynold
Taranto, neonato abbandonato vicino a un cassonetto: trovato da una passanteFrane, alluvione e fango a Bardonecchia: le testimonianzeMorte Michela Murgia, chi è Lorenzo Terenzi: il marito sposato "in articulo mortis"

investimenti

  1. avatarUdine, a 2mila metri con ciabatte da mare: è polemicaCampanella

    Bimbo morto a Sharm el Sheikh, le conclusioni della consulenza medico-legaleNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 304Tragedia in Friuli, morti due finanzieri durante cordata: aperta un'inchiestaCameriere insegue cliente italiano a Saint Tropez, la mancia di 500 euro era troppo bassa

    1. Cosenza, centauro 22enne perde la vita in uno scontro tra auto e moto

      1. avatarMorto ex campione di motociclismo Mirko Giansanti: aveva 46 annianalisi tecnica

        Morto a 93 anni il sociologo e giornalista Francesco Alberoni: scrisse "Innamoramento e amore"

  2. avatarTraffico autostrade Ferragosto: previsioni e consigliProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Allarme caldo in Italia, quali sono le città con bollino rossoViolenza di gruppo a Palermo, il referto medicoPerde il marito in un incidente e fa donare gli organi, l’e-mail ricevuta 10 anni dopoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 293

    VOL
  3. avatarNola, 28enne accoltellato nel parcheggio di un centro commercialeProfessore Campanella

    Fregene, 14enne guida di nascosto il suv del padre e si schianta contro un muroAdrienne Vaughan: chi era la turista americana morta in CostieraScontro frontale tra una moto e un furgone a Caino, morto il centauroCosenza, incidente sul lavoro: due operai cadono dal tetto e rimangono feriti

Cambiamento climatico: come combatterlo?

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 304Castellammare, accoltella il genero: gli erano stati concessi i domiciliari*