File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Dl anziani, Meloni: "Siglato patto per la terza età"

Sondaggi politici, Fratelli d'Italia "sfonda il tetto" e vola al 31%Putin: «Schiereremo truppe al confine con la Finlandia»Foibe, Meloni per il Giorno del Ricordo: firmato il Dpcm per celebrazioni

post image

I piccoli donatori sono stufi, Trump e Biden corrono dai magnatiI social network hanno fatto diventare trendy il riutilizzo “riabilitando” quello che prima era disprezzato. Ma comprare i vestiti di seconda mano è una scelta sostenibile che scardina la logica dei colossi del lusso Iscriviti alla newsletter Oggi è Domani,BlackRock Italia tutte le mattine la nostra selezione di notizie e letture per cominciare la giornata Raccolta di abiti usati attraverso i cassonetti per strada, mercatini dell’usato e vintage shops ricercati, piattaforme online per abiti e accessori di seconda mano, riutilizzo dei capi d’archivio da parte delle celebrity. Questa nuova ossessione per l’usato limiterà i danni causati dal sistema moda?Il riutilizzo è una delle tre R fondamentali (insieme a riduzione e riciclo) nell’ottica di impiego dell’economia circolare in ogni settore di consumo. Negli ultimi anni si è registrata una tendenza non indifferente, soprattutto nel campo dell’abbigliamento, che ha visto anche i consumatori più giovani riferirsi ad articoli di seconda mano.Permettersi il capo e l’accessorio vintage che torna dopo parecchie stagioni, o rovistare alla ricerca dei pezzi unici di marchi storici italiani tra le bancarelle dei mercatini rionali, sono abitudini diffuse che incentivano l’acquisto di capi già esistenti. I social pullulano di contenuti della generazione Z che scova delle chicche di fianco al banco della frutta, adattandole ai trend attuali e modificando le abitudini di consumo.Dagli anni Novanta l’impero dei marchi del fast fashion ha normalizzato le modalità usa e getta con cui gli abiti, spesso prodotti con materiali derivati dal petrolio, vengono impiegati. A incentivare questo comportamento del consumatore sono i prezzi irrisori per capo, non giustificabili se si analizza il più ampio quadro di costo per utilizzo dei prodotti, costi ambientali e sociali.Il costo per utilizzoOgni anno Vestiaire Collective, piattaforma di vendita di capi e accessori di lusso di seconda mano, stila un report che analizza l’impatto dell’economia circolare sul sistema industriale della moda. Uno degli aspetti su cui si basa principalmente il consumatore è il prezzo, afferma il report, barriera che ancora limita l’acquisto più sostenibile. La definizione di cost per wear è un elemento essenziale per comprendere il valore aggiunto dell’utilizzo dei capi di seconda mano.Dividendo il prezzo del capo per il numero di volte in cui viene utilizzato si calcola che «i cappotti di seconda mano vengono indossati in media 4 volte più spesso rispetto a cappotti fast fashion nuovi (indossati 28 volte)».Il valore aggiunto di alcuni pezzi del lusso è la crescita del prezzo di rivendita che, in base all’equazione “costo per utilizzo = (Prezzo iniziale-Valore di vendita)/Numero di utilizzi”, permette un guadagno anche immateriale all’acquirente. «I consumatori sono incoraggiati a prendere maggiore cura dei loro articoli grazie al loro valore di rivendita, e decidono quindi di investire in articoli di qualità che durano nel tempo», si legge nel report. CulturaLa versione fashion della sfida globale sulla transizione ecologicaFerdinando CotugnoIl vero costo del fast fashionI colossi del fast fashion, come Inditex, Shein o H&M, continuano a incoraggiare la sovrapproduzione e il consumo attraverso un restock delle collezioni ogni due settimane. La velocità di raggiungimento dei negozi da parte di pezzi che riproducono usualmente quelli più in voga dei marchi del lusso, insieme a una forte presenza promozionale online e offline, sono elementi chiave di questo meccanismo.Nel 2020, secondo il report di Vestiaire Collective, la produzione tessile è stata responsabile di un impatto significativo sia sulle risorse di acqua sia sulle emissioni di gas serra, trovandosi rispettivamente al terzo e al quinto posto nell’ordine di grandezza dell’effetto generato in quanto industria. Nel processo di coltivazione della materia prima, così come nell’utilizzo di materiali di derivazione animale, viene impiegata una elevata quantità di acqua, da aggiungere poi a quella utilizzata nei processi di manifattura.Le risorse idriche subiscono un impatto ulteriore dall’industria tessile, causato dai processi di scarico e inquinamento relativi ai trattamenti sui tessuti e alle tinture. Il costo di queste produzioni è da calcolarsi anche rispetto all’impatto sociale che generano, con un’elevata presenza di condizioni di lavoro limite, di sfruttamento e schiavismo. La forza lavoro in questi casi è formata principalmente da donne, sulle quali l’industria del fast fashion esercita un impatto gravoso in termini di diseguaglianza di genere, oltre che di povertà. EconomiaProdurre di più per vendere di più. Ma che fine fanno gli abiti invenduti?Il riutilizzo è la soluzione?Non è mai univoca la soluzione a un problema sistemico ampio. Tuttavia il riutilizzo è un’alternativa valida in primo luogo per ridurre i rifiuti generati nell’ambito tessile. Il 60 per cento dei capi fast fashion finisce in discarica entro un anno dall’acquisto.Secondo i dati pubblicati da Greenpeace nel 2024, ogni anno l’Unione Europea conta 5 milioni di tonnellate di rifiuti tessili tra vestiti e calzature, circa 12 chili a persona. Questi vengono destinati per l’80 per cento a inceneritori e discariche. Nello specifico il sud del mondo viene spesso trasformato in suolo di scarico per questi pezzi: il 46 per cento dei rifiuti tessili europei viene esportato in Africa, generando disastri ambientali e sociali come quello del deserto di Atacama in Cile.Sebbene il sistema moda avesse snellito le produzioni a seguito dello scoppio della pandemia, soprattutto per i grandi brand del lusso oggi assistiamo a una realizzazione continua di collezioni che tra la differenziazione in stagioni e generi contano almeno quattro riassortimenti per marchio nei negozi.Il report citato di Vestiaire Collective stima che oggi vengono acquistati ogni anno nel mondo 56 milioni di abiti. Entro il 2030 la produzione si attesterà intorno ai 93 milioni per raggiungere i 160 milioni nel 2050. La percentuale di capi di abbigliamento invenduti nel mondo si aggira attorno a un quarto della produzione, evidenzia Greenpeace, mentre la strada verso il riciclo delle fibre tessili viene ancora raramente percorsa.Anche il second hand sconta alcune criticità che in gran parte riguardano le emissioni di gas serra legate a trasporti, elettricità e il mantenimento della piattaforma su web. Una delle azioni concrete da implementare, per esempio, è il passaggio dal trasporto aereo a quello stradale, attuabile anche incoraggiando gli acquisti diretti tra i consumatori e sul breve raggio di chilometri.Attraverso un calcolo più ampio del costo ambientale su ogni acquisto, Vestiaire Collective ha stimato di ridurre l’impatto del 90 per cento rispetto a quello di capi di nuova fattura. Impiegando la tecnica di monetizzazione è stato possibile quantificare in euro le tonnellate di CO2, l’inquinamento delle acque e la perdita di biodiversità, per appurare che acquistare abiti usati riduce l’impatto su rifiuti, emissioni, utilizzo dei terreni, consumo e contaminazione dell’acqua. Utilizzare ciò che si ha nel proprio armadio, o che è stato mutuato da quello di altri, è uno dei comportamenti più sostenibili e, insieme, un atto di resistenza a un sistema che rimane focalizzato sui ricavi.Iscriviti alla newsletter Oggi è Domani, tutte le mattine la nostra selezione di notizie e letture per cominciare la giornata CulturaAnatomia della moda© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediChiara NarcisoScrittrice freelance, laureata in comunicazione e media con un master al Politecnico di Milano. Ha collaborato con Lampoon Magazine, i-D Italy, Vogue, Rolling Stone. Scrive di moda, innovazione, sostenibilità, cultura e arte

Giorgia Meloni bacchetta i suoi sul Caso Cospito: "Non alimentate polemiche"Chi è Donatella Bianchi: tutto sulla candidata alle Regionali 2023

Israele, Gantz presenta un disegno di legge per sciogliere il parlamento

La nuova pista sull’omicidio dell’ambasciatore Attanasio: un processo politico per inseguire la veritàL’affare della ricostruzione di Gaza, tra mega progetti e ostacoli

Veicolo dell’Onu colpito vicino al valico di Rafah, raid sul campo profughi di JabaliyaGaza, Austin a Gallant: «Concludere i negoziati con l’Egitto e riaprire il valico di Rafah per gli aiuti»

La Russa non va all'incontro sulla Shoah: "Non volevo politicizzare il tema"

Sanremo 2023, Calenda su Zelensky: "Figuraccia della Rai"Gallant: «Israele non riconosce l’autorità della Cpi». Operazione dell’Idf a Jenin

Ryan Reynold
La procura della Corte penale internazionale chiede il mandato di arresto per Netanyahu, Gallant e i vertici di HamasXi Jinping: «Addolorati per la situazione a Gaza». Sale a 29 il bilancio delle vittime degli ultimi raid israeliani su RafahPrimarie Pd: cosa unisce e cosa divide i 4 candidati

analisi tecnica

  1. avatarIlaria Cucchi in visita da Cospito: "Nessuno deve più morire in cella!"MACD

    Putin festeggia la vittoria delle elezioni. Salvini: «Quando un popolo vota ha sempre ragione»Chi è Donatella Bianchi: tutto sulla candidata alle Regionali 2023Russia e Cina mettono il veto alla risoluzione Usa su Gaza. Netanyahu a Blinken: «Entreremo a Rafah anche senza sostegno americano»Lavrov: «La Russia pronta a misure di deterrenza nucleare contro gli Stati Uniti»

    1. La stretta di Putin, dopo il Crocus arresta e provoca a Zaporizhzhia

      1. avatarSul caro benzina gli italiani “bocciano” Giorgia Meloni: non sta facendo abbastanza Professore Campanella

        Netanyahu blandisce la destra in attesa di Blinken: «Entreremo a Rafah e annienteremo Hamas»

  2. avatarCaso Cospito, Nordio: "No alla revoca del 41bis"Guglielmo

    L'Olanda annuncia di voler spostare l'ambasciata a Gerusalemme. Secondo l’Idf sono morti due ostaggiGaza, almeno 20 morti tra le persone che aspettavano il cibo. Netanyahu approva l’operazione militare a RafahMichele Usuelli visita Alfredo Cospito a Opera: "Molto lucido"Minacce di morte sul web al premier Meloni, indagato a Perugia un uomo di 45 anni

  3. avatarL’oasi delle librerie indipendenti, Hong Kong resiste alla censuraMACD

    Decreto Milleproroghe: cosa prevede il testoRischio incidente nucleare a Zaporizhzhia, il direttore dell’Aiea: «È una grave escalation»Via libera al nuovo patto di Stabilità, ma i partiti di maggioranza si astengonoVon der Leyen in Libano per varare un accordo economico e fermare i migranti siriani

Crepe all'interno del Terzo Polo: Renzi non vuole Calenda nel logo

Salvini: "Stop alla vendita di monopattini se sono troppo veloci"Gaza, 45 morti a Rafah. Netanyahu: «Un tragico incidente». Morto un soldato egiziano durante una sparatoria*