File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Carte di pagamento, impossibile ridurre i costi di commissione

Eurostat, povertà in forte calo in Italia nel 2018Il Codacons boccia la manovra "non è del popolo, ma contro il popolo"Bonus mamma domani 2020: requisiti e come richiederlo

post image

In aumento le richieste di espositori ecologici in legnoNel nostro paese il prezzo dell’energia elettrica dipende da quello del gas. Per evitare i rincari bisogna investire sulle rinnovabili e aumentare i collegamenti elettrici col resto dell’Ue. Oggi una centrale elettrica che va a metano paga il suo combustibile 70 euro a megawattora contro i 20 euro di un anno fa,éserveunUnioneeuropeadellelettricitàEconomista Italiano l’elettricità che esce dall’impianto viene a costare circa 140 euro per megawattora, a cui vanno aggiunti una ventina di euro di certificati per le emissioni di CO2. Un meccanismo che sembra diabolico ma è costruito per favorire le fonti più pulite. Spinge infatti i consumatori a ridurre i consumi di energia quando la domanda e i prezzi sono molto alti (favorendo il risparmio energetico) e indirizza gli investimenti verso le fonti più efficienti e di conseguenza più pulite. Se il 40 per cento della produzione di energia elettrica in Italia proviene dalle fonti rinnovabili, perché il prezzo dell’elettricità all’ingrosso risente così tanto della quotazione del gas? E perché la Francia, che va principalmente a nucleare, e la Germania, che utilizza carbone, nucleare e rinnovabili, hanno lo stesso problema? I forti rialzi del prezzo dell’elettricità nelle ultime settimane in tutta Europa suscitano forti preoccupazione e spingono a porsi alcuni interrogativi sul funzionamento dei mercati dell’energia. Con una conclusione: per mettere al riparo l’Italia dal caro gas bisogna investire ancora di più sulle energie rinnovabili e aumentare i collegamenti elettrici con il resto d’Europa. Il boom del prezzo dell’elettricità all’ingrosso nelle contrattazioni dell’Ipex (Italian power exchange), la Borsa elettrica, rivela infatti i limiti e i paradossi di un sistema energetico imperfetto. La Borsa dell’elettricità è nata in seguito alla liberalizzazione del mercato varata nel 1999 con il decreto Bersani, è attiva dal 2004 ed è affidata al Gestore dei mercati energetici (Gme), società controllata indirettamente dal ministero dell’Economia. In genere i clienti che acquistano l’elettricità, cioè le compagnie distributrici o i grandi consumatori come acciaierie e cementifici, firmano contratti di fornitura direttamente con i produttori assicurandosi per una certa durata una certa quantità di energia con prezzi medi che in alcuni casi sono favorevoli a chi ha comprato, altre volte a chi ha venduto. Invece in Borsa gli operatori e i trader comprano di solito quote aggiuntive di produzione per coprire picchi di domanda o per approfittare di quotazioni basse. È un po’ come quando noi decidiamo di comprare un’auto che ci costa una certa cifra al chilometro e che usiamo per coprire molteplici esigenze. Ma poi siamo pronti a spendere di più prendendo un taxi in caso di necessità. Nel caso dell’elettricità il prezzo viene stabilito di ora in ora con un meccanismo simile a un’asta e il più alto vale per tutti. Se in una data ora la domanda è di 10 megawattora e i produttori sono più di uno, e il primo offre 5 megawattora a 150 euro, il secondo 4 megawattora a 280 euro e il terzo 1 megawattora a 300 euro, il totale delle unità domandate e offerte verranno pagate tutte al prezzo più alto, ovvero 300 euro. E in Italia il prezzo lo fa il gas. Anche se il settore italiano dell’energia usa anche eolico, solare e idroelettrico, quando la domanda è medio-alta come in settembre, il gas è la fonte marginale che interviene per ultima e che impone il prezzo all’ingrosso. La fonte più cara L’apparente anomalia del settore elettrico è che alcuni impianti di produzione, come nucleare, idroelettrico, eolico e fotovoltaico, utilizzano una materia prima che è gratuita o costa pochissimo e il prezzo di vendita dell’energia prodotta serve a remunerare gli investimenti e poco più. Il prezzo che si forma invece sul mercato e che è riconosciuto a tutti i produttori è fissato dalla fonte più cara necessaria a soddisfare il fabbisogno in quel particolare momento. In particolare, se il prezzo dell’elettricità è arrivato a toccare i 250 euro per megawattora, contro una media di 52 euro nel 2019, ciò è dovuto al forte rincaro del gas: oggi una centrale elettrica che va a metano paga il suo combustibile 70 euro a megawattora contro i 20 euro di un anno fa, l’elettricità che esce dall’impianto viene a costare circa 140 euro per megawattora, a cui vanno aggiunti una ventina di euro di certificati per le emissioni di CO2. Si arriva facilmente a superare i 170 euro, ai quali vanno aggiunti i margini di guadagno. Di conseguenza chi offre elettricità in Borsa in questi giorni, lo farà a questi livelli di prezzi. Uno potrebbe chiedersi perché non fissare un prezzo medio dell’elettricità, che tenga conto delle varie fonti, senza dover affrontare improvvise impennate dovute al rincaro di un singolo prodotto. La risposta è che un sistema simile non darebbe esiti differenti, perché nessuno accetterebbe di essere pagato meno del concorrente più costoso necessario a soddisfare la domanda per vendere lo stesso prodotto. Un meccanismo che sembra diabolico ma è costruito per favorire le fonti più pulite. Spinge infatti i consumatori a ridurre i consumi di energia quando la domanda e i prezzi sono è molto alti (favorendo il risparmio energetico) e indirizza gli investimenti verso le fonti più efficienti e di conseguenza più pulite. E con un parco di centrali solo eoliche, idroelettriche e solari e una piccola quota di produzione a gas, il prezzo dell’elettricità sarebbe più basso, e si impennerebbe solo nel caso in cui la domanda richiedesse l’accessione degli impianti a gas. Oggi l’Italia è in una fase di transizione, non ha abbastanza produzione di energia da rinnovabili e dipende ancora troppo dal metano. L’ideale, per livellare i prezzi, sarebbe avere un mercato europeo dell’elettricità sempre più integrato. Ma ci sono limiti fisici: sui cavi che collegano l’Italia alla Francia, alla Svizzera e all’Austria può passare una certa quantità di elettricità. Così come avviene, di più o di meno, ai confini dei vari paesi europei. Quindi per abbassare la bolletta che pagano gli italiani e aumentare la sicurezza dei sistemi elettrici ci vogliono più elettrodotti e più collegamenti internazionali. L’Unione europea dell’elettrone. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGuido Fontanelli

Airbnb fa pace con l'Ue: le nuove regole per tariffe più chiareBonus Befana manovra economica 2020: come funziona?

Black Friday 2019: i dati di vendita record e gli sconti

Beach&Love 2019, intervista a Paolo VerdianiMalta e la legislazione delle criptovalute

Unilever, accordo per i 76 dipendenti in esubero a SanguinettoNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 158

Reddito di cittadinanza, un errore nella legge rischia di bloccarlo

Growth Hacking Day 2019, una seconda edizione tutta da scoprireBonus famiglia 2020: come funziona, requisiti e a chi spetta

Ryan Reynold
Prestiti Findomestic: tutto quello che devi sapereLuca Telese su Ilva-ArcelorMittal: "Si studierà come Fake News"Nuovo nodo per il governo: l'etichetta segreta dell'Ue

investimenti

  1. avatarFarmaci da banco: da febbraio prezzi in aumentoBlackRock Italia

    Ilva, il piano esuberi di ArcelorMittal: no di ConteArredare con stile e comfort il bagno? I migliori sanitari a prezzi vantaggiosiFisco, arriva lotteria degli scontrini: vincite fino a un milioneAmmaraggio del razzo Vega, crollano le azioni di Avio

      1. avatarMercato libero luce e gas: messaggio in bolletta dal 2019Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Procedura Ue, ottimismo al Governo: "I dati sono buoni"

  2. avatarLavoro, Istat: "Italia maglia nera in UE per produttività"criptovalute

    Bonus affitto 2020: cos'è, a chi spetta e come funzionaPonte di Pasqua, scatta il caro benzina: stangata da 110 milioniReddito di cittadinanza: rischio stop alle domandeLettera Ue, Tria: "Nessuna manovra correttiva"

  3. avatarIl telescopio cinese FAST ha captato segnali radio dallo spazioCapo Analista di BlackRock

    Dati Inps, stipendi sotto i 9 euro l'ora molti lavoratori privatiEvasione fiscale delle grandi aziende maggiore delle piccoleOcse: Italia a rischio indebolimento con il Pil al ribasso nel 2019Beach&Love 2019, intervista a Simona Ruffino

Salario minimo, Ocse: "Cifra troppo alta"

Ecotassa auto 2019: le novità dal 1° marzoDigital Tax in Italia, Gualtieri: "In vigore da gennaio"*