File not found
BlackRock

Coronavirus: Renzi contro chi semina il panico per non riaprire

Coronavirus, il Veneto toglie altre restrizioniFase 2, Camera approva emendamento su ripresa delle messeMascherine di Fratelli d'Italia a Gaeta: è polemica

post image

Fase 2, Bonetti: "I congiunti sono anche coppie di fatto"Il libro Zona critica di Marco Pacini – Meltemi 2024 –  analizza le minacce che gravano sul pianeta,ETF le loro possibili cause e (più cautamente) i modi per contrastarle. Quali sono gli esercizi di futuro che il libro promette, dove sono gli antagonisti e dove scovare i responsabili del disastro, i cento o mille supermiliardari dalle cui decisioni e ubbie discende in gran parte il destino del PianetaDiversi anni fa, il grande storico della scienza Paolo Rossi Monti (1923-2012) propose una sintesi illuminante: a causa della nascita delle scienze sperimentali tra Sei e Settecento, la filosofia ha perduto buona parte dei suoi oggetti specifici, al punto che nell’epoca moderna è rimasta tecnicamente senza oggetto. Per sopravvivere, deve cercarsene di nuovi, visto che i suoi ambiti classici (la conoscenza, la natura, la fisica, la biologia, la matematica, la logica, ecc.) sono stati assorbiti da scienze a sé, dotate di metodi e strumenti propri.Questo fatto si osserva con chiarezza nella modernità: salvo alcune branche che sopravvivono anche in forza di un’antica tradizione (come la metafisica, l’estetica e la politica), la filosofia si applica a oggetti o eventi mondani, alcuni dei quali rispondenti a mode più o meno durature. Da qui, la filosofia del linguaggio ordinario, del genere, degli animali, degli alberi e delle piante, della cura, dell’ambiente, della comunicazione, della tecnologia… e altre se ne vedranno. Ciò che questi indirizzi hanno in comune è il fatto che quasi tutti si preoccupino del benessere del pianeta, degli umani e degli altri suoi abitanti, anzi più propriamente della sopravvivenza di tutto questo delicato insieme.Le minacceUn’influente linea di pensiero in questo campo è quella del filosofo francese Michel Serres (1930-2019). Secondo una delle sue tesi principali, gli umani hanno rispetto alla Terra la funzione biologica dei parassiti (un suo libro del 1980 si intitola infatti crudamente Il parassita) e vanno visti esattamente come tali: «L’uno prende tutto e non restituisce nulla, mentre l’altra dà tutto e non riceve nulla». Gli umani infatti sfruttano, sottraggono, lasciano dietro di sé distruzioni e rovine, senza pensare all’esito prossimo e meno ancora remoto, cioè al fatto che a lungo termine (cioè già oggi) i tesori da sfruttare si esauriranno e non potranno più dar nulla.In questa linea si inserisce Zona critica di Marco Pacini (Meltemi, 2024), giornalista culturale di vasta esperienza e di formazione filosofica, che da più tempo va analizzando le minacce che gravano sul pianeta, le loro possibili cause e (più cautamente) i modi per contrastarle.La Zona critica di cui si parla è il luogo in cui si svolgono quelle complesse interazioni tra suolo, aria, acqua e organismi viventi (umani inclusi) che determinano la disponibilità delle risorse necessarie alla vita, cioè la Terra abitata. Pacini compie, con animus risentito e con toni di forte allarme, un’estesa ricognizione dei motivi di guasto portati dalla modernità capitalistica globalizzata, col sostegno di un vasto e composito apparato di riferimenti internazionali. Confesso che non tutti questi riferimenti mi convincono: è difficile mettere scaltri pop-filosofi come Byung-chul Han o Slavoj Žižek accanto a grandi figure come Henri Bergson, Jürgen Habermas o Gunther Anders, anche se tutti colgono, ciascuno per il proprio tempo e dalla propria specola, segnali di inquietudine globale.Dissipazione o progressoMalgrado queste riserve, però, il libro discute con analitica efficacia, e col giusto tono di allarme, gli eccessi della modernità, la dissipazione spacciata per progresso, il mito delle tecnologie informatiche, che parevano poter alleviare le fatiche del vivere e invece ci controllano senza posa, la folle idea dello sviluppo illimitato, gli effetti catastrofici del non prendere sul serio gli allarmi che si ricevono ogni giorno, e tanti altri fenomeni che, pur sembrando “assolutamente moderni” (la famosa formula di Baudelaire), ci sospingono implacabilmente verso la Sesta Estinzione.A soffrire della combinazione infernale di questi fattori non sono solo la biologia e la chimica della vita, ma anche la nostra mente. La mediasfera (cioè il brodo di coltura online in cui viviamo: smartphone, social, second life, sorveglianza permanente, compulsione all’acquisto, inondazione dei fake) ci avvolge e domina, perturba i processi educativi e mentali, scambia la realtà vera con la sua rappresentazione, fa sembrare tutto finto. Inoltre, siccome costringe alla solitudine illudendoci di stare insieme (è la nota tesi di Sherry Turkle), cancella la capacità di immedesimarsi nella vita degli altri e distrugge il legame sociale. Inoltre inquina e spia.L’elettronica distribuita, dopo essersi spacciata per anni come immateriale e impalpabile, scopre il suo vero volto fisico: i computer che immagazzinano i nostri dati consumano immense quantità di energia, producono calore e inquinano come uno sterminato allevamento di bovini o di porci. Anche da spento, lo smartphone invia dati su quel che siamo e quel che facciamo (lo mostra in dettaglio Juan C. de Martin in Contro lo smartphone, Add, 2023).Pacini dà al suo libro il bel sottotitolo “Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia”. Aggiungerei a questa coppia l’etologia, la drammatica torsione metamorfica dei nostri comportamenti: drogati dagli smartphone e dagli altri device, gli umani, soprattutto gli adolescenti, sono spinti a prendere per reale lo schermo dei pixel, portando a compimento quello che una volta i filosofi chiamavano l’Ersatz, la sostituzione del vero con l’apparente. Non basta: Pacini rileva anche che nella vita di oggi si è imposto in tutte le attività un ingovernabile fattore di accelerazione. È singolare che più di un secolo fa Georg Simmel, l’acutissimo socio-filosofo tedesco, nel saggio La metropoli e la vita dello spirito (1903), avesse colto proprio questo aspetto, segnalandone anche una conseguenza, oggi drammaticamente accentuata: l’accelerazione del tempo porta con sé l’indifferenza alla vita degli altri.Il capitalismoAlle spalle di questo spettacolo, che sembra lieto e festoso e invece (Pacini suggerisce) è biblico, stanno i “Quattro Cavalieri dell’Apocalisse”: la sovrappopolazione fuori controllo, la crisi ambientale, le disuguaglianze, i consumi globali senza freno.A guidare la cupa schiera è, ovviamente, il capitalismo, che nella sua forma attuale ha preso diversi prefissi ed epiteti che ne sottolineano la novità e la dismisura: ipercapitalismo, supercapitalismo (come l’ho chiamato in Il Mostro Mite, Garzanti 2006), cybercapitalismo (come lo chiama Emanuela Fornari nel titolo del suo libro ora apparso da Bollati Boringhieri), capitalismo predatorio, ecc. Pacini sottolinea come questa forza dal nome sfuggente si nasconda dietro una trasparenza ingannevole, alla stregua degli arcana imperii dell’antichità, il che rende impossibile non solo la rivoluzione (se mai qualcuno la sognasse), ma anche semplicemente la protesta.Quali sono dunque gli esercizi di futuro che il libro promette? Dove sono gli antagonisti? E dove potrebbero mai scovare i responsabili del disastro, i cento o mille supermiliardari dalle cui decisioni e ubbie discende in gran parte il destino del pianeta, che si nascondono (come si argomenta alla fine del libro) nelle loro isole invisibili? La conclusione è inevitabilmente sospesa, anzi in suspense. La “decrescita felice” (Serge Latouche) è impossibile ad attuarsi globalmente. La decarbonizzazione smantellerebbe l’intero edificio delle nostre usanze (a partire dall’elettricità e dall’acqua calda). O forse bisogna aspettare che il capitalismo, come del resto prevedeva Karl Marx, crolli sotto il suo stesso peso?© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRaffaele SimoneRaffaele Simone è emerito di linguistica all’Università Roma tre. Oltre che di numerosi studi tecnici, è autore di saggi sulla modernità di vasta risonanza internazionale, come Il Mostro Mite e Come la democrazia fallisce. Il suo lavoro più recente è Divertimento con rovine. La nostra vita tra guerra e pandemia (Solferino 2022)

Coronavirus, Attilio Fontana contrario alle aperture scaglionateCoronavirus, Alessandra Mussolini: "Creato in laboratorio"

Coronavirus, Gallera valuta ordinanza per bloccare passeggiate

Coronavirus, Boschi: "Bonus 500 euro a famiglia per le vacanze"Coronavirus, l'ipotesi di Fontana: spalmare il lavoro su 7 giorni

Scontro governo-Regioni sulla fase 2, Conte: "Chi sbaglia paga"Fase 2 in Emilia, Bonaccini: "Possibile anticipo delle riaperture"

Coronavirus: possibile ripertura anticipata di bar e parrucchieri

Luigi Di Maio non ha capito come funziona app ImmuniGiorgia Meloni attacca Salvini: "Sbaglia sulla piazza"

Ryan Reynold
Bonaccini: "Chi ha reddito di cittadinanza può andare nei campi"Coronavirus, Franceschini annuncia: "Si alle vacanze"Mentana su Conte: critiche del Gip di Pesaro al giornalista

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarZingaretti: "Regolarizzazione dei migranti? Sì, è un'esigenza"VOL

    Fase 2, Salvini attacca Conte: "Riaprire subito, così falliamo"Gallarate, il sindaco: "Assembramenti? Esseri sottosviluppati"Coronavirus, Zaia: "Se si indebolisce vuol dire che è artificiale"Fase 2, Gallera: "Così cambiano gli ospedali in Lombardia"

    1. Coronavirus, Mattarella firma conversione del decreto Cura Italia

      1. avatarRiapertura Lombardia, perché Fontana deve avere l'ok di ConteBlackRock Italia

        Coronavirus: Marta Cartabia è risultata positiva ai test

  2. avatarCoronavirus, far ripartire la produzione con le scuole chiuse: il paradosso italianoMACD

    Coronavirus, Arcuri: "Prezzo mascherine? Polemiche sterili"Sondaggi politici, stabile Lega: scende il Pd, guadagna il M5SNotizie di Politica italiana - Pag. 518Coronavirus, nuovo decreto: cosa si può fare

  3. avatarCoronavirus, Attilio Fontana: "Ora inizia la parte più difficile"BlackRock

    Coronavirus, Zaia: "Con i guariti creiamo una banca del plasma"Coronavirus, grigliata fuori casa: capo di gabinetto di Zingaretti multatoLega, Gasperini: "Chiese aperte a Pasqua per i capifamiglia"Coronavirus, parla Bonaccini: "Decidere ora come ripartire"

Coronavirus, Salvini ringrazia l'Albania: nel 2013 era contro aiuti

Notizie di Politica italiana - Pag. 513Vittorio Sgarbi e l'attacco a Burioni a Quarta Repubblica*