Corna e vendetta a Torino: Massimo Segre respinge le accuse di violenzaRagazzo scomparso nel Lago Morto, ricerche con sottomarino: ritrovato il corpoGallarate, incidente tra auto e moto: muore il centauro Michele Valente
Militello in val di Catania, 65enne morto durante la festa del Santo Patrono: ferita la moglieL'udienza di papa Francesco con i referenti sei Servizi e dei Centri di ascolto per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili delle diocesi italiane - Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI "Nessun silenzio o occultamento può essere accettato in tema di abusi. Questa non è materia negoziabile". Così si è espresso questa mattina,trading a breve termine 18 novembre, il Papa nell'udienza ai referenti dei servizi e dei centri di ascolto diocesani della Conferenza Episcopale Italiana. Per Francesco "è importante perseguire l'accertamento della verità e il ristabilimento della giustizia all'interno della comunità ecclesiale anche in quei casi in cui determinati comportamenti non siano considerati reato per la legge dello Stato, ma lo sono per la normativa canonica"."La cura delle ferite - ha proseguito il Pontefice - è anche un'opera di giustizia. Proprio per questo è importante perseguire coloro che commettono tali crimini, ancor più se in contesti ecclesiali". "Loro stessi - ha sottolineato Papa Francesco - hanno il dovere morale di una profonda conversione personale che conduca al riconoscimento alla loro infedeltà" e all'"umile richiesta di perdono delle vittime per le proprie azioni".Dopo aver salutato il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, il segretario generale, monsignor Giuseppe Baturi e il vescovo incaricato di seguire l'attività di protezione dei minori, Lorenzo Ghizzoni, il Papa ha lodato l'impegno della Chiesa italiana su questo fronte. "Voi rappresentate - ha detto - l’impegno della Chiesa in Italia nel promuovere una cultura di tutela per i minori e i più vulnerabili. E mi congratulo anche perché avete risposto prontamente all’ invito con il rapporto sulla vostra rete territoriale" (rapporto presentato giovedì ad Assisi, a conclusione dell'assemblea straordinaria dei vescovi, ndr).Francesco ha poi indicato tre verbi per indirizzare l'azione di prevenzione e protezione anche in futuro. "Custodire, ascoltare e curare". Quanto al primo. ha spiegato: "Custodire è partecipare attivamente al dolore delle persone ferite e far sì che tutta la comunità sia responsabile della protezione dei minori e di chi è più vulnerabile. Tutta la comunità cristiana, nella ricchezza delle sue componenti e competenze, dev’essere coinvolta, perché l’azione di tutela è parte integrante della missione della Chiesa nella costruzione del Regno di Dio". Custodire, in sostanza, "significa orientare il proprio cuore, il proprio sguardo e il proprio operato a favore dei più piccoli e indifesi". E vuol dire anche, ha aggiunto il Pontefice, "prevenire le occasioni di male, e questo è possibile soltanto attraverso una costante attività di formazione, volta a diffondere sensibilità e attenzione alla tutela dei più fragili. E questo è importante anche fuori dal nostro mondo ecclesiastico. Pensate - ha specificato il Papa - che, secondo le statistiche mondiali, tra il 42 e il 46 per cento degli abusi si fanno in famiglia o nel quartiere. Zitto, si copre tutto: gli zii, i nonni, i fratelli, tutto. Poi, nel mondo dello sport, poi nelle scuole, e così via".Il secondo elemento è ascoltare, ha ribadito il Pontefice. "L’ascolto delle vittime è il passo necessario per far crescere una cultura della prevenzione, che si concretizza nella formazione di tutta la comunità, nell’attuazione di procedure e buone prassi, nella vigilanza e in quella limpidezza dell’agire che costruisce e rinnova la fiducia. Solo l’ascolto del dolore delle persone che hanno sofferto questi terribili crimini apre alla solidarietà e spinge a fare tutto il possibile perché l’abuso non si ripeta. Siamo chiamati a una reazione morale, a promuovere e a testimoniare la vicinanza verso coloro che sono stati feriti da un abuso. Saper ascoltare è prendersi cura delle vittime".Infine "solo percorrendo la strada del custodire e dell’ascoltare è possibile curare". Le vittime, innanzitutto, ma anche i colpevoli. A tal proposito il Papa ha detto: "Loro stessi hanno il dovere morale di una profonda conversione personale, che conduca al riconoscimento della propria infedeltà vocazionale, alla ripresa della vita spirituale e all’umile richiesta di perdono alle vittime per le proprie azioni".Nell'ultima parte del suo discorso, papa Francesco è tornato a lodare l'impegno della Cei su questo fronte, aggiungendo anche una richiesta riguardo alla lotta contro la pedopornografia. "Esprimo apprezzamento per le realtà che voi rappresentate, Servizi per la tutela dei minori e Centri di ascolto, diffusi in tutto il Paese come luoghi cui riferirsi per trovare ascolto. Continuate a compiere ogni sforzo. E prendetevi cura anche di una cosa molto brutta che succede, che sono i filmati pornografici che usano i bambini. Questo succede, anzi, è a portata di mano di chiunque paghi, sul telefonino. Dove si fanno, questi filmati? Chi è il responsabile? In quale Paese? Per favore, lavorare su questo: è una lotta che dobbiamo fare perché si diffonde nei telefonini la cosa più brutta". Continuate a compiere ogni sforzo perché tutti coloro che sono stati feriti dalla piaga degli abusi possano sentirsi liberi di rivolgersi con fiducia ai Centri di ascolto, trovando quell’accoglienza e quel sostegno che possano lenire le loro ferite e rinnovare la fiducia tradita".Francesco si è soffermato pure sui risultati della rilevazione sulle attività dei Servizi e dei Centri. "Mettono in luce - ha sottolineato - proprio il bene che sapete compiere sul territorio, facendovi prossimi a chi ha patito una ferita lacerante. Quello che state facendo è prezioso sia per le vittime sia per tutta la comunità ecclesiale. Emerge da queste pagine la testimonianza di un impegno costante e condiviso. Questa è la strada per creare fiducia, la fiducia che porta ad un reale rinnovamento". Il grazie del Pontefice si è quindi esteso anche al "supporto che state fornendo ad altre Conferenze Episcopali; come pure per il sostegno ai piani della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori verso quei Paesi, specialmente in via di sviluppo, che dispongono di scarse risorse per la prevenzione e per l’attuazione di politiche di tutela. Andate avanti!", ha concluso.
Ragazza morta al lago di Garda per salvare il fratellinoTaranto, neonato abbandonato vicino a un cassonetto: trovato da una passante
Libro del generale Roberto Vannacci, dall’omosessualità alla Shoah: nessun ripensamento
Morta Michela Murgia, la scrittrice e attivista aveva 51 anniTerremoto in Sicilia: scossa di magnitudo 3.5 tra Palermo e Caltanissetta
Morto Roberto Biagiotti: grave lutto a PesaroLecco, rapina sul treno: minacciano passeggeri con un machete
Pescara, distributore non espone prezzo medio benzina: multa di 4mila euroColpito da un masso a Monte Legnone: muore Samuele Guagnano
Febbre Dengue, primo caso identificato in LombardiaMilano, maxi rissa in strada: 15 persone coinvolteTerremoto, sisma di magnitudo 4.3 tra la Croazia e la Slovenia: avvertito anche a TriesteBambina di 12 anni scomparsa a Bari, si cerca Gabriela Emanuela
Sabato da bollino rosso sulle autostrade: incidenti e rallentamenti, cos'è successo
Incidente vicino al policlinico Gemelli di Roma
Paura a Fuscaldo: si barrica in casa e tenta di farsi esplodere con la bombola del gasSciopero della fame da febbraio: detenuto in 41bis chiede suicidio assistitoLumino, percorre un tratto di autostrada contromano e provoca un incidenteLa Spezia, giochi molesti in spiaggia: bagnina richiama giovani e loro la colpiscono in testa
Cristina Seymandi replica alle accuse di tradimento: “Pensi a come si è comportato”Precipita durante un'arrampicata: morto militare 25enneStupro di gruppo a Palermo, minorenne confessa e gip lo scarcera: è in comunità, ma la procura fa appelloRieti, incidente fra tre moto: morti due centauri, l'altro è ferito