File not found
Capo Analista di BlackRock

Notizie di Politica italiana - Pag. 108

Trovata fossa comune all’ospedale al-Shifa con 49 corpi. Israele riapre il valico di Kerem ShalomSecondo un’inchiesta giornalistica Israele spiava i membri della Corte penale internazionaleCnn, Israele ha ammassato abbastanza truppe per l’assalto a Rafah a sud di Gaza

post image

La visita di Giorgia Meloni in Algeria sulle orme di Draghi, e del gasDopo un anno il campione spagnolo è tornato in campo,criptovalute ma ha fermato la sua corsa ai quarti a Brisbane. Non è abbastanza per esprimere un giudizio risolutivo su quale versione di sé stesso potrà tentare di rovinare la caccia ai grandi titoli al resto della truppa «Poteva essere un disastro», ha sibilato con un ghigno il quasi geronte Rafa Nadal, tirando su il sopracciglio nella sua espressione protetta da diritto d’autore. È passato un anno, lui non pare invecchiato, l’abbronzatura è ancora quella Manacor-style e, soprattutto, disastro non è stato. Poteva, sì: in effetti, il suo rientro in campo dopo più di 300 giorni di latitanza, sulla quale è calato un lungo silenzio di attesa e di incertezza per la gravità dell’infortunio al muscolo psoas, e concorrente il tic-tac delle lancette (lo spagnolo è nato nel 1986, ha due anni in più del Lazzaro Federer del 2017), si sarebbe ben potuto risolvere in un patatrac. Un dolente Rafa terminò, e solo per puro spirito sportivo di rispetto per torneo e avversario, l’ultimo match del 2023 a stagione appena partita, all’Open d’Australia, da campione in carica, contro un avversario di quelli che solitamente manda ai matti tra spinta e rotazioni, Mackenzie McDonald. Tempo dilatato Era il 18 di gennaio dello scorso anno, e le cose si mettevano male per il fenomeno spagnolo. Il suo anno appena trascorso è stato un tempo dilatato e inconcludente. Nelle ultime cronache, si legge che il periodo di sosta forzata è stato «tra i peggiori della mia vita», e c’è da crederci, se si pensa alla quantità di tempo e di pensieri che l’imperatore della terra battuta ha dedicato, fin da ragazzino, al suo amore più grande. Ci sono stati mesi in cui era impensabile anche solo una strategia o un piano di lavoro, perché più di qualche minuto in campo o in palestra il suo corpo rammendato e cicatrizzato non permetteva di sostenere. Un tempo nel quale abbiamo assistito alla ennesima conferma della tirannia senza età di Novak Djokovic, capace di allungare in maniera definitiva sulla concorrenza di Federer e dello spagnolo con altri primati: 24 Slam, 40 tornei Master 1000, otto stagioni chiuse al numero uno, 400 settimane in vetta al ranking. Ma anche alla consacrazione di Carlos Alcaraz, a segno nello Slam storicamente più indigesto agli spagnoli, Wimbledon, e di Jannik Sinner, il tennista più in forma di fine 2023, in altre parole il campione che l’Italia aspettava da sempre. Anche in assenza del toro di Manacor, da cui più volte è uscito il concetto che «lo sport è più grande dei suoi campioni», il tennis è andato avanti, sebbene senza clamorosi rivolgimenti: ha accolto energie fresche, come quelle imbizzarrite di Holger Rune nei top dieci; e ha dato il benvenuto a nuovi potenziali attori protagonisti, come lo statunitense Ben Shelton e il francese Arthur Fils, un marcantonio nato quando Nadal già sculacciava grandi campioni sulla terra rossa (2004) e scelto proprio da Rafa per rifinire la preparazione invernale nella filiale della sua accademia in Kuwait, a dicembre. La ripresa È che riprendere daccapo, alla sua età, somiglia a uno di quei progetti in cui gli scienziati stanno col naso in su a seguire la traiettoria del razzo: noi i conti e il lavoro li abbiamo fatti giusti, ma ce la farà? Durerà? C’è qualcosa che non abbiamo considerato? Nel discorso di arrivederci a lungo termine, ritardato fino all’ultimo momento per tentare – fu tutto inutile – di recuperare una condizione accettabile all’ultimo Roland Garros, Nadal chiarì che non avrebbe voluto terminare una carriera da 22 Slam e valanghe di trionfi collaterali con un microfono in mano e una schiena bloccata, ma che nulla poteva garantire potesse andare diversamente. Che ci avrebbe riprovato quest’anno e, probabilmente, per l’ultima volta, prima di far compagnia a Roger nel circolo dei fenomeni ad attività cessata. Certo: il torneo 250 di Brisbane, pur col suo degnissimo elenco di frequentatori tra gli ex leader del tennis – Andy Roddick, Roger Federer, Andy Murray, Lleyton Hewitt – non è abbastanza per esprimere un giudizio risolutivo su quale versione di Rafa Nadal potrà tentare di rovinare la caccia ai grandi titoli al resto della truppa. Un paio di punti si possono, tuttavia, provare a fissare: anzitutto la sua classifica attuale (da 660 Atp è già risalito a 450, con i match vinti a Brisbane) non dice nulla sulle sue attuali capacità, se non per mere considerazioni logistiche. Lo spagnolo userà la tutela sindacale del ranking protetto, che gli permetterà di entrare nei tornei con la classifica pre infortunio, per un massimo di nove tornei da scegliersi entro l’anno. Per tutti gli altri, se vorrà, otterrà wild card a piacimento, ma il regolamento vieta di usare il ranking vecchio per compilare le teste di serie. La morale è che, già all’Open di Melbourne, nulla vieterà di assistere a un primo turno Nadal-Djokovic, o Nadal-Alcaraz, o Nadal-Sinner. E così finché Rafa non avrà riottenuto una classifica “vera” pari al suo valore. Competitivo Che sarebbe? Beh, all’appassionato distratto suonerà male, ma il Nadal visto negli ultimi anni ha limato le qualità offensive rischiando col servizio, usando il rovescio bimane poco lavorato con il topspin e aumentando le discese a rete: insomma, un gioco adatto a cemento ed erba, più che alla terra. Giocando, per di più, scarico da responsabilità, il suo cammino in questa prima parte della stagione da disputarsi su cemento e superfici sintetiche ci dice già, dal cemento blu di Brisbane, che potrebbe riservare belle sorprese. Il tennis mostrato contro Dominic Thiem – o ciò che ne rimane, dopo i troppi stop per infortunio – e l’australiano Jason Kubler, recordman di interventi al ginocchio, rivelava che Rafa non ha perso la capacità di giocare i punti sotto pressione, ciò che in allenamento non si può fare, e che i mesi di ricondizionamento fisico lo hanno portato a un grado di competitività già molto alto. Anche se poi qualche dubbio è arrivato con la sconfitta, ai quarti, contro l’australiano Jordan Thompson, numero 43 del ranking Atp. La scommessa In mancanza di altri guai muscolari, la più ragionevole delle ipotesi è che, una volta esaurito l’esordio australiano, vorrà comunque spendersi il grosso delle energie per i mesi da aprile a luglio, sempre che non decida già di virare al terreno battuto a febbraio, in Sudamerica: Monte Carlo (vinto 11 volte), Barcellona (12), Roma (10), Parigi (14), e il rientro parigino di fine luglio per i Giochi olimpici. E questo perché la strategia del cannibale è permessa, tra i vecchi, al solo Novak Djokovic, alla prova dei fatti il più longevo nell’eccellenza dei tre alieni, il più bravo anche nel settare la sua macchina prodigiosa per funzionare ai massimi giri senza soste. Se non c’è torneo cui il serbo si possa iscrivere, anche nel 2024, senza ambizione di vittoria, per Nadal il discorso seguirà un altro filo. Al di là di quanto potrà raccogliere lontano dal terreno che lo ha consacrato tra i grandi di sempre. Vistosi affiancare e sorpassare nella corsa al maggior numero di Slam da Djokovic, impresa che ha commentato con una frase non felicissima sulla sua ambizione “sana” contrapposta, evidentemente, a una meno salutare del suo maggior rivale, Rafa Nadal – che con Djokovic non ha mai fraternizzato, e l’antipatia è ampiamente ricambiata – sa di non poter piazzare scommesse su tutti i tavoli. La buona notizia è che ha dei numeri da giocare, anche se, per ora, perlopiù ignoti. Sul colore, invece, c’è da scommettere tutto sul rosso. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico FerreroGiornalista, 1976. Commento il tennis su Eurosport dal 2005. Ho collaborato con l'Unità e l'Espresso. Scrivo di tennis un po' dappertutto; di vite altrui sul Corriere di Torino, di storie criminali per Sette. Un saggio su Mani Pulite per ADD nel 2012, la vita di Palpacelli per Rizzoli nel 2019.

Rita Dalla Chiesa su Matteo Messina Denaro: "Necessario sapere perchè arrestato solo oggi"Notizie di Politica italiana - Pag. 108

Putin alla parata della Vittoria: «Nessuno può intimidirci. Le nostre forze strategiche pronte al combattimento»

Caso Ruby ter: Silvio Berlusconi è stato assoltoIsraele, Gantz presenta un disegno di legge per sciogliere il parlamento

Denise Ragusa, Autore a Notizie.itGaza, l’Idf bombarda una scuola dell’Unrwa: 37 morti. Ucciso un riservista italo-israeliano in un attacco di Hezbollah

Meloni in missione in Libia, attesa per sabato la firma dell’accordo Eni-Noc

G7, bilaterale Meloni-Tebboune: il più grande investimento italiano in Algeria in agricoltura sostenibile con B.F. SpaHunter Biden condannato, rischia fino a 25 anni. Il presidente Usa: «Accetterò l'esito»

Ryan Reynold
Medio oriente, attacchi israeliani su Gaza e in Siria. Netanyahu invia delegazioni a Doha e al Cairo per continuare i negoziatiLe reazioni alla vittoria di Putin tra amici e nemiciEquo compenso, il ddl firmato da Meloni scontenta i professionisti

Campanella

  1. avatarSanremo 2023, Calenda su Zelensky: "Figuraccia della Rai"analisi tecnica

    Minacce di morte al ministro Carlo Nordio: il sostegno di Giorgia MeloniGuasto blocca la metro A a Roma, Fdi: "Giornata di passione per i romani"Guasto blocca la metro A a Roma, Fdi: "Giornata di passione per i romani"Chi è Donatella Bianchi: tutto sulla candidata alle Regionali 2023

      1. avatarRita Dalla Chiesa su Matteo Messina Denaro: "Necessario sapere perchè arrestato solo oggi"analisi tecnica

        "Crisi finanziaria e carenza di personale nella sanità": le regioni lanciano l'allarme

  2. avatarMorto medico personale di Sergio Mattarella: aveva 71 anniVOL

    Allerta in Israele per il rischio di attacchi dell’IranGiorgia Meloni allergica alla Germania? La verità della premier: "Solo alla lingua"Caso Cospito, Meloni: "Non spetta a me la decisione sul 41bis"Regionali Lombardia, Moratti fuori dal Consiglio " Ma c'è spazio per nuova proposta politica"

    ETF
  3. avatarUltimatum di Israele ad Hamas: «Intesa in una settimana o entriamo a Rafah»Campanella

    Sanremo, Salvini: "Zelensky? Resti riservato alla musica"Donald Trump sfoga la tensione dei processi giudiziari nel junk foodFilini (FdI) deride Conte: “Impegnativo mantenere una Jaguar con 34 mila euro lordi l’anno”Uomo minaccia di farsi esplodere davanti al consolato iraniano di Parigi. Droni israeliani su Isfahan, in Iran

Equo compenso, il ddl firmato da Meloni scontenta i professionisti

Pichetto Fratin: "Le bollette del gas scenderanno"Il duro risveglio di Netanyahu. La sua operazione è andata bene, ma Israele è piena di tende e proteste contro di lui*