File not found
criptovalute

Maria Elena Boschi replica agli insulti di Matteo Salvini

Assemblea Nazionale Pd, Zingaretti: "Siamo l'unica alternativa"5 stelle: Di Battista frontman e Di Maio registaDi Maio: "No a condoni. Autonomia solo se non spacca il paese"

post image

Procedura Ue, Conte: "Il Cdm slitta a dopo il G20"Se non si presta attenzione per tempo a tale restringimento,Economista Italiano si corre il rischio che un giorno si arrivi al soffocamento di quelli che sono i principi cardine per il buon funzionamento della giurisdizione a garanzia e tutela del cittadino Le ragioni dello sciopero che è stato proclamato per il prossimo 16 maggio dall’Assemblea Generale dell’Associazione Nazionale Magistrati probabilmente appaiono alla gran parte dei cittadini poco comprensibili. Non si sciopera per il rinnovo dei contratti o per negoziare sui livelli salariali. La magistratura sciopera perché le norme contenute nella riforma appaiono suscettibili di ridurre gli spazi di autonomia e indipendenza della giurisdizione, in qualche caso in maniera impercettibile, in altri più significativa, ma comunque in modo inesorabile e progressivo. Se non si presta attenzione per tempo a tale restringimento, si corre il rischio che un giorno si arrivi al soffocamento di quelli che sono i principi cardine per il buon funzionamento della giurisdizione a garanzia e tutela del cittadino. Tale rischio, in uno Stato con una democrazia matura, non si può assolutamente correre, anche perché in assoluta controtendenza rispetto all’evoluzione del modello europeo del potere giudiziario. Non è scelta di corporazione L’opposizione alla riforma viene propagandata come una scelta corporativistica, se non illegittima. Nel migliore dei casi come una scelta inopportuna, richiamando le non poche patologie che affliggono la giustizia. Queste valutazioni non possono essere condivise perché è indubbio il pieno diritto, costituzionalmente garantito, anche dei magistrati di scioperare. Si tratta, inoltre di una decisione adottata non senza sofferenza in seguito ad ampie valutazioni effettuate in assemblea, dove si sono confrontate le diverse visioni. Oggi è principio acquisito che il potere giudiziario è un potere diffuso, che ogni giudice decide secondo la propria  coscienza nel rispetto della legge e questo a garanzia delle parti più deboli del processo. Non è sempre stato così. Prima che si affermasse il modello di giurisdizione disegnato dalla Costituzione, grazie soprattutto alle battaglie portate avanti dall’Anm e dalla magistratura associata, la concezione burocratica della giurisdizione era dominante e si accettava che vi fosse una magistratura alta e una magistratura bassa. Una concezione che portava con sé un evidente conformismo della giurisprudenza, la quale non era capace di andare incontro ai mutamenti della società che anche legislatore non sempre è in grado di cogliere tempestivamente. La salvaguardia della giurisdizione La concezione della giurisdizione come potere diffuso ed orizzontale ha quindi rafforzato la garanzie delle parti, soprattutto quelle più deboli, e assicurato la vitalità della giurisprudenza. La riforma, con l’introduzione di nuovi ed evanescenti illeciti disciplinari, l'esportazione del modello gerarchico anche negli uffici giudicanti, la separazione di fatto delle carriere tra pm e giudici, rischia di riportare indietro la magistratura di decenni. Scegliere oggi di protestare vuol dire, quindi, non accettare che vengano compiuti passi indietro verso la naturale tutela di un’eguaglianza sostanziale dei cittadini e non condividere che si proceda verso una giustizia  da esercitare in maniera difensiva e conformista. Le riforme occorrono, certo, ma occorre, prima di tutto, che si tratti di riforme coerenti con gli obiettivi proclamati di una migliore gestione della macchina giustizia e che non ne comportino lo snaturamento. La proclamazione dello sciopero, infine, è stata una scelta della base dei magistrati che si è espressa in una assemblea nazionale aperta a tutti gli iscritti, decisione legata alla necessità di far sentire la propria voce in un dibattito inquinato da rivendicazioni che nulla hanno a che fare con l’efficienza della giustizia, ma sembrano più manifestare un senso di rivalsa a discapito di autonomia e indipendenza che invece sono la garanzia di una giustizia equa e a servizio del cittadino. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMariarosaria Savaglio Segretario Nazionale Unicost

Orfini sul caso Sea Watch: "Avrei fatto lo stesso della capitana"Toninelli su Borsellino, il tweet dedicato al magistrato

Sea Watch, nuova ipotesi di reato per Matteo Salvini

Tutte le misure del decreto crescita: è leggeInstagram dei politici: Salvini segue la pesca, Di Maio i motori

Riforma della Giustizia, Salvini frena il M5S: "È acqua fresca"Di Maio assicura: "Movimento 5 Stelle resta no Tav"

Fondi russi Lega, Fico attacca Salvini: "Mancanza di rispetto"

Stasera Italia, duro scontro tra Liguori e MolinariCarabiniere ucciso, Scalfarotto in carcere: l'ira di Salvini

Ryan Reynold
Sondaggi politici, si a Tav e Autonomia differenziataBeppe Grillo: "Su TAV deciderà il Parlamento"Migranti, accordo Italia-Malta: "Bisogna rivedere le regole Ue"

analisi tecnica

  1. avatarGoverno, tensione su Flat Tax e Manovratrading a breve termine

    Matteo Salvini: l'indiscrezione sul piano della ProcuraGiovanni Toti su Berlusconi dopo l'addio a Forza ItaliaMigranti, continua lo scontro al GovernoBibbiano, Laura Pausini contro M5S: "Non mi strumentalizzate"

    VOL
    1. Salvini firma la direttiva sul taglio delle scorte

      1. avatarAutonomia, l'ira di Zaia e FontanaBlackRock Italia

        Strage di Bologna, si indaga ancora sulla pista palestinese

  2. avatarMigranti, il sindaco di Livorno: "Sea Watch può approdare qui"Economista Italiano

    Armando Siri, altri guai: indagato per autoriciclaggioAutonomia, l'ira di Zaia e FontanaPerizia Ponte Morandi, Di Maio: "Avviare al più presto la revoca"Salvini dj al Papeete, le cubiste ballano sull'Inno di Mameli

  3. avatarAlessandra Locatelli, chi è il nuovo ministro della famigliaGuglielmo

    Salvini a Sabaudia e quella citazione su MussoliniM5s, Paola Nugnes espulsa dal gruppoInsulta Laura Boldrini su Facebook, anche le scuse via socialI barbieri della Camera: privilegio o luogo da frequentare?

A Treviso spunta un murales del "diabolico" Matteo Salvini

Fontana: "Von der Leyen? Non escludo il voto della Lega"Fondi russi e Lega: Conte chiarisce il legame con Savoini*