File not found
analisi tecnica

Trasporto merci su ferro e opportunità di lavoro

Convivenze e relazioni "complesse". Ma la voglia di matrimonio c'èInsegnante precaria senza stipendio da 3 mesi: «A 46 anni e con 2 figli, ho chiesto soldi a mia mamma malata di Alzheimer: è umiliante»Stellantis e la vendita di Maserati, cosa ha detto l'azienda

post image

In viaggio con Conrad alle origini del maleNon è obbligatoria e incontra molti ostacoli,èancorauntabùVOL tra mancanza di fondi e ostilità di gruppi politici. Educare al consenso e alle differenze, alla salute sessuale e ai diritti riproduttivi resta un’attività a macchia di leopardo nelle scuole. Con grandi differenze tra nord e sudTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSfide tra adolescenti che prevedono sesso senza preservativo: una notizia che ritorna ciclicamente sui media. Ma non ci sono dati, né fonti. La disinformazione crea allarmismo e alimenta stigma e pregiudizi oltre a rappresentare il sesso come qualcosa di spaventoso. Per non diffondere fake news e garantire un approccio positivo alla sessualità è necessario dare informazioni corrette. Un punto di partenza è l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. In Italia, però, queste attività non sono obbligatorie, quindi ogni scuola si organizza in modo diverso in base alle risorse disponibili.AutogestioneCi sono studentesse e studenti che sul tema della sessualità si autorganizzano per avere dei momenti di confronto con persone esperte. È il caso dell’associazione Selene, un gruppo di ostetriche, che tiene dei corsi di sessuo-affettività in alcune scuole di Roma. Molto spesso, però, si scontrano sia con il poco interesse verso il tema, ma anche con la mancanza di fondi da investire in questo tipo di progetti.I corsi di associazione Selene partono dall’anatomia perché «trattare determinati argomenti senza conoscere il corpo diventa difficile», spiegano le ostetriche a Domani. Si affrontano anche le infezioni sessualmente trasmesse e si parla di contraccezione. Una parte è dedicata al consenso ed è tenuta da un’antropologa. Inoltre, Giulia Ariani, ostetrica dell’associazione Selene, precisa che «si guarda alla sessualità mettendo al centro il piacere e non solo focalizzandosi sulle malattie che ti puoi prendere o sul rischio di una gravidanza». I percorsi organizzati dall’associazione sono interattivi e si focalizzano sulle persone, sul benessere e sulla salute creando dei momenti di dialogo. CulturaChi ha paura del gender? Intervista a Judith Butler: «La destra al potere sta erodendo i nostri diritti»Sofia MattioliFormazione dei docentiIl tabù e il silenzio su ciò che riguarda il sesso spingono le persone giovani a cercare da sè le informazioni che riguardano la sessualità. «Non se ne parla o se ne parla poco e male. Se se ne parla a scuola ai ragazzi o a delle persone più piccole il pensiero dominante è che cresceranno deviati», afferma con amarezza Federica Cocuzzoli, un’altra delle ostetriche dell’associazione Selene.Fare educazione sessuo-affettiva non può limitarsi a nozioni base sulla sessualità, «non può essere esclusivamente una chiacchierata con un’infermiera, una psicologa, un’ostetrica che vengono e ci insegnano a mettere il preservativo. È una cosa molto più grossa che riguarda le relazioni, la crescita delle persone e che riguarda l’idea di costruire una scuola dove tutte le persone possano sentirsi a proprio agio e dove ci si può esprimere liberamente», sostiene Elena Fierli, formatrice che fa parte dell’associazione SCOSSE che propone percorsi formativi per docenti che vogliono lavorare sull’educazione al genere e alle differenze. In questo quadro diventa fondamentale coinvolgere anche le docenti e i docenti. «C’è una nicchia di persone che lavorano dentro alla scuola e che sono consapevoli di quanto sia importante parlare di tutta una serie di temi; molte altre invece non li considerano importanti e si chiedono qual è il legame che possono trovare tra la loro materia e una prospettiva di genere», afferma Fierli. VociL’importanza di insegnare l’educazione sessuo-affettiva nelle scuoleProposte di leggeL’argomento dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole italiane è da tempo oggetto di dibattito. Risale al 1975 il primo disegno di legge sull’educazione sessuale in classe che venne proposto dal Partito Comunista, primo firmatario della proposta di legge il deputato Giorgio Bini. Quarantanove anni dopo la situazione non è molto cambiata, infatti in Italia non esiste ancora una legge che introduce l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole nonostante a livello internazionale varie linee guida – come quelle dell’organizzazione mondiale della Sanità (Oms) – sottolineano l’importanza dell’educazione sessuale nel contesto scolastico.Spesso si torna a parlare della necessità di migliorare le attività di educazione sessuale e affettiva, soprattutto dopo casi di violenza e femminicidi. Ma sono interventi sporadici e che mostrano lacune. È in questo contesto che si inserisce il piano “Educare alle relazioni” del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. TecnologiaL’educazione delegata ai porno, tra sesso violento e traumiUno sguardo all’EuropaIn Italia è inevitabile scontrarsi con l’opposizione della chiesa cattolica, di determinati gruppi politici e di alcune famiglie che fanno da ostacolo all’implementazione dell’educazione sessuale. Parlare di educazione sessuo-affettiva nelle scuole, di salute sessuale e di diritti riproduttivi è ancora un tabù.L’Italia è uno dei pochi paesi europei dove l’educazione sessuale nelle scuole non è obbligatoria per legge. Oltre che in Italia, l’educazione sessuale a scuola non è obbligatoria in altri sei Paesi dell’Unione europea: in Ungheria, Bulgaria, a Cipro, in Romania, in Lituania e Polonia. Alcuni di questi Paesi (Ungheria, Bulgaria e Lituania) sono gli stessi che hanno ostacolato l’adesione dell’Ue alla Convenzione di Istanbul, ossia il trattato internazionale che pone come obiettivi fondamentali la prevenzione e il contrasto della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica. Ciò fa emergere come la lotta per la prevenzione della violenza di genere e le campagne per l’introduzione dell’educazione sessuo-affettiva siano intrinsecamente connesse.Materia obbligatoria?Fare educazione sessuo-affettiva a scuola non significa, però, rendere questi percorsi tutti uguali. «Nelle scuole i progetti e i laboratori di educazione alla sessualità e all’affettività non devono diventare delle materie di insegnamento perché una materia genera un giudizio, deve esserci un professore che te la insegna e cosa ti insegno? Ti insegno la scientificità del sesso? In realtà è più utile dare delle informazioni rispetto alla sessualità non stereotipate e improntate al rispetto», afferma Fabrizio Quattrini, sessuologo clinico e presidente dell’istituto italiano di sessuologia scientifica di Roma.Rendere obbligatoria l’educazione sessuo-affettiva permetterebbe da un lato di creare dei programmi uniformi sul territorio, dall’altro però «introdurla come una vera e propria materia può far venir meno il reale interesse e può cambiare il modo in cui ci si approccia alla sessualità», sostiene Ariani.Al di là di educazione sessuale obbligatoria sì o no, una cosa è certa: «Si devono cominciare a educare le persone molto piccole all’attenzione e al rispetto verso le altre persone; quindi lavorare sul consenso e sulla conoscenza del proprio corpo», afferma Fierli. Nonostante una maggiore consapevolezza, però, continua a esserci un forte conservatorismo etero patriarcale. CulturaLe gravidanze indesiderate? Sono un problema “da maschi”Alice Valeria OliveriPercorsi frammentatiOggi le attività di educazione sessuo-affettiva faticano ad affermarsi e sono lasciate alla buona volontà dei singoli e delle singole dirigenti scolastiche.Uno studio fa un quadro della situazione italiana tra il 2016 e il 2020: su un totale di 232 attività di educazione sessuale, 19 sono quelle svolte nelle scuole secondarie e 13 nelle scuole primarie. La maggior parte di questi percorsi (65%) è stata condotta da organizzazioni della società civile.In merito alla localizzazione di questa attività, l’analisi ha mostrato una distribuzione geografica che vede al primo posto l’Italia centrale con 94 attività (42,9%), 87 (39,7%) si sono svolte al nord e 38 (17,4%) nel sud.Come spiega Quattrini: «Negli anni ‘90 c’è stato il boom di informazioni soprattutto legate alle infezioni trasmesse sessualmente. Molti dei progetti che venivano fatti nelle scuole superiori, erano mirati alla prevenzione. Dal 2010 in poi c’è stato un crollo dell’interesse e purtroppo l’educazione sessuo-affettiva si fa a macchia di leopardo». Quello che emerge è un Paese che viaggia a due velocità con una netta contrapposizione fra nord e sud.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca PolizziGiornalista

Truffa dell'amico su WhatsApp e Telegram, i messaggi a cui fare attenzione: «Ciao, non ci vediamo da un po'»Due bimbi uccisi in accoltellamento a Southport, 9 feriti

Stop a tirocinio infermieristico senza vaccino covid, protesta studenti a Lecce

Femminicidio Roma, pm contesta anche motivi abiettiVenezuela, arrestato leader opposizione. Maduro ordina espulsione diplomatici di 7 Paesi: cosa succede

Chandipura, dove è diffuso il “virus letale” che spaventaKimberly Cheatle, si dimette direttrice del Secret Service: "Flop sicurezza Trump colpa mia"

«Multa da 50 euro perché ero a petto nudo in strada appena andato via dalla spiaggia. Così allontanano i turisti, i problemi sono altri»

Gaza, leader politico Hamas ucciso in Iran: raid nella notteBambini rifiutati dalla scuola calcio: «I vostri figli non sono abbastanza forti». E i genitori protestano

Ryan Reynold
Chef dona l'acqua avanzata sui tavoli del ristorante ai cani randagi: «Ogni settimana ne finiscono 35 litri nel lavandino»Messori: Benedetto XVI la persona migliore che ho conoscutoDi Francisca contro Pilato, si scusa ma deve imparare da Antetokounmpo

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarRoma, al via 'In Musica per il sociale' per promuovere giovani artistiEconomista Italiano

    Arriva la stretta sugli affitti brevi, ma i Comuni vogliono più limitiTreni, ad agosto 2024 ritardi e cancellazioni per lavori sulle linee: ecco qualiFemminicidio Roma, pm contesta anche motivi abiettiArriva la stretta sugli affitti brevi, ma i Comuni vogliono più limiti

    ETF
      1. avatarFlavio Briatore ancora contro la Puglia: a Pomeriggio 5 la risposta del sindaco di Gallipoli dopo le critiche ai balneariBlackRock Italia

        Dl Infrastrutture, c'è ok della Camera: ora il testo al Senato

        VOL
  2. avatarMarcinelle, oggi il 68º anniversario della tragedia: le parole di Meloni e MattarellaVOL

    Decreto omnibus, via libera Cdm: le misureRagazzo tradito dal navigatore, si ritrova nel bosco al buio a 1000 metri d'altezza: salvato dai Vigili del fuocoRussell Crowe conclude il suo tour a Noto: «Ho origini italiane. Torno a casa per il mio antenato di Parma»Covid, disturbi dell'udito più frequenti tra i giovani dopo l'infezione: «Rischio sordità tre volte maggiore»

    ETF
  3. avatarMara Venier: «A 17 anni facevo la parrucchiera e sono rimasta incinta. Ho sposato il mio primo amore, ma la sera stessa mi ha mollata»trading a breve termine

    Camera, oggi question time con i ministri Salvini, Tajani, Calderone e BerniniAlla ricerca di talenti per far crescere la squadraParigi 2024, Italia da applausi: 3 medaglie per la storiaEscherichia coli: sintomi, cura e prevenzione dell'infezione che ha contagiato l'atleta Claire Michel dopo la gara nella Senna

    ETF

Controcorrente con un gran bel diesel: Skoda rilancia la Kodiaq

Taddeucci di bronzo: l'acqua della Senna alla fine è anche azzurraProcesso Attanasio, l'immunità per gli imputati e le parole di Tajani*