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Migranti, ministra Lamorgese apre ad una sanatoriaNole passa con un doppio tie break in una partita di livello altissimo. Completa il Golden Slam come Agassi,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Graf, Serena e Nadal dalla nostra inviata Federica Cocchi 4 agosto 2024 (modifica alle 21:18) - PARIGI Ce l'hai fatta, Nole. Novak Djokovic è campione olimpico di Parigi 2024. Un oro che voleva, che inseguiva da tutta la vita. E alla fine se l’è preso nel modo più spettacolare possibile, in un match contro il nuovo fenomeno che ha 15 anni meno di lui, Carlos Alcaraz battuto con un doppio tie break. Tre settimane lo spagnolo lo aveva castigato nella finale di Wimbledon, ma stavolta è il 21enne campione di Roland Garros e Championships consecutivamente che deve arrendersi al cannibale. Nole diventa dunque il quinto giocatore a completare il golden Slam ovvero a riuscire, nell’arco della carriera, a vincere tutti gli Slam e l’oro olimpico. E lo fa di fronte a una dei quattro ad aver compiuto l’impresa, Serena Williams, in prima fila a godersi uno spettacolo incredibile, il massimo livello possibile, degno di uno show che va in scena ogni quattro anni. NOle raggiunge la Williams, Graf, Agassi e Nadal nell'elite della storia. C’è il rammarico di non aver visto Jannik Sinner, già pronto a tornare in campo al Masters 1000 di Montreal, ma c’è la gioia di vedere sul gradino più basso del podio, con una medaglia di bronzo al collo Lorenzo Musetti. Leggi anche Sinner: "Saltare i Giochi per me è un colpo al cuore. Tonsillite dura, ma ora mi sento più forte" L'urlo di Musetti! Batte Auger-Aliassime ed è medaglia di bronzo IL MATCH— Primo set in cui si sente la tensione, la stessa che lo scorso anno aveva paralizzato le mani e le gambe di Carlos Alcaraz nella semifinale del Roland Garros, l'unico precedente sullo Chatrier tra i due fenomeni. Alcaraz vince il sorteggio e sceglie di rispondere, per provare a strappare subito la battuta Nole, impresa che non riesce. Anzi, è lui che rischia grosso dovendo annullare una palla break nel secondo game. Se la cava con una splendida palla corta fintata e poi, dopo un paio di passaggi ai vantaggi, tira fuori potenza e profondità per tenere il servizio. Col sole in fronte, Djokovic finisce 0-30 nel terzo game, ma Alcaraz regala sia col dritto che col rovescio, non controllando la potenza. Il serbo in missione per il suo Paese, si salva (2-1). Il quarto game vede Nole attaccare in risposta, profondo e veloce, arriva 0-40 ma Carlos si ricompone. Ritrova il servizio e la misura dei colpi, sempre diversi, segna il primo ace del match e sigilla il 2-2. Anche nel quinto la situazione è complicata per Djokovic che due volte rischia il break. È una battaglia ad alta intensità in cui lo spagnolo sembra un po' più in difficoltà con la risposta. Nessuno vuole cedere, e nel decimo gioco Nole deve cancellare cinque chance di break prima di salire 5-4 e liberare l'urlo "Idemo". Sul 5-5, nonostante un neonato che piange a dirotto, Djokovic mantiene il turno di servizio, si porta 30-30 nel turno di Alcaraz e poi ha un set point grazie alla volée in rete dello spagnolo. Il livello della partita è incredibile, nulla a che vedere con la finale di Wimbledon. Carlos si aggrappa al servizio e dopo 1 ora e 24 di gioco, si va al tie break. Ognuno gioca bene i propri punti fino a che Djokovic trova una risposta vincente incredibile e scatta avanti di un minibreak, 4-3. Nole chiude 7-3 e fa suo il primo set. Nole torna in campo centratissimo, per due volte tiene a zero Alcaraz mentre lo spagnolo si fa rimontare nel primo game e salva una palla break nel terzo. Ai vantaggi anche nel 5° game, con lo stadio che urla "Idemo", Nole non riesce a strappare il servizio ad Alcaraz e si innervosisce prendendosela con il suo angolo come sempre. La situazione non si sblocca, Djokovic è sempre più nervoso e polemizza con l'arbitro per il pubblico rumoroso, pure Alcaraz si altera perché non riesce a rispondere al servizio centrale del serbo. Sul 4-3 si va ai vantaggi ma Nole sigilla il 4-4 e ancora sottopone Alcaraz a uno stress pazzesco anche a livello mentale, nel 10° game, che va anche quello ai vantaggi, si va di nuovo ai vantaggi tra palle corte, recuperi e passanti. Carlos c'è, 5-5. Djokovic sempre perfetto alla battuta, si guadagna il tie break anche nel secondo set. Che parte con la zampata del serbo avanti di un minibreak, Carlos lo recupera ma Nole scatta ancora avanti, 4-2. Davanti a se vede solo un orizzonte coperto d'oro, i cinque cerchi per entrare nella leggenda. Alcaraz non lo riaggancia più. Djokovic, missione compiuta. Tennis: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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