File not found
VOL

Decreto Sostegni Ter pronto alla conversione in Legge: tutte le novità

Sabato 12 marzo, la rassegna stampa politicaMascherine al chiuso, il governo ha deciso e l’obbligo sarà prorogatoDi Maio, la portavoce del ministro degli Esteri russo: "Ha fatto un pasticcio come sempre"

post image

Renzi: “Ho scritto a Mancini. Quando perdi sei solo come un cane, lo so per esperienza”Limitare ai soli casi di particolare rilevanza pubblica le conferenze stampa non ha senso. Così il decreto legislativo sulla presunzione di innocenza limita immotivatamente lo spazio di comunicazione delle procure ed il conseguente esercizio da parte della stampa del diritto-dovere di informare. Dal 14 dicembre, limitanoildirittoallinformazione VOL è entrato in vigore il decreto legislativo 188 in attuazione della direttiva UE numero 343/2016 sulla presunzione di innocenza. Un provvedimento che ha suscitato molte polemiche. Cuore del citato decreto legislativo sono infatti alcune norme che mirano a limitare la diffusione di informazioni relative ai procedimenti penali e, in particolare, alle indagini in corso, e questo ha fatto parlare di bavaglio ai pubblici ministeri e di fine delle indagini-spettacolo. Come sottolineato nel recente convegno di Unicost dall'onorevole Caterina Chinnici, la direttiva europea non era diretta soltanto all’Italia, ma a tutti i 27 paesi, ed anzi l’Italia era tra i quanti presentavano un maggiore conformità della propria normativa ai principi europei. La sostanziale conformità della normativa italiana si rileva anche da una superficiale lettura del decreto legislativo, da cui si evince, icto oculi, che il legislatore ha ritenuto necessario dettare norme esclusivamente per l’attuazione degli articoli 4, 5 e 10 della norma UE. Passando all’esame del contenuto del provvedimento, etichettato da alcuni come bavaglio alle procure, in realtà esso inibisce non solo ai magistrati, ovvero ai pubblici ministeri, ma a qualunque pubblica autorità coinvolta nel procedimento penale, ivi compresi le autorità di polizia ed i ministri, di fare dichiarazioni che indichino qualcuno come colpevole in assenza di sentenza definitiva. In relazione, poi, al presunto bavaglio, è stata da taluni fortemente criticata la scelta di limitare l’utilizzo delle conferenze stampa da parte delle procure esclusivamente ai casi di particolare rilevanza pubblica dei fatti, a favore, invece, dei comunicati ufficiali scritti quale mezzo di comunicazione standard. Sotto questo profilo, va osservato che un comunicato ufficiale, tanto quanto una conferenza stampa o un’intervista, sono soltanto mezzi del tutto neutri, nessuno dei quali capace di costituire, di per sé, un pericolo per il principio della presunzione di innocenza. Limitare le conferenze stampa non ha senso Dunque, la scelta del legislatore a favore di un mezzo di comunicazione piuttosto che di un altro non sembra aver alcuna logica in funzione della tutela del principio di presunzione di innocenza, posto che ciò che può violarlo sono, invece, le parole usate in un comunicato scritto o in una conferenza. Per questo, non si comprende la decisione del legislatore di limitare, ai soli casi di particolare rilevanza pubblica, le conferenze stampa. Taluni hanno affermato che queste restrizioni servirebbero per limitare la sovraesposizione mediatica dei pubblici ministeri, ma anche questo è un falso argomento, che non ha alcuna attinenza con la direttiva europea. Infatti, un pubblico ministero potrebbe fare tutti i giorni conferenze stampa senza mai violare la presunzione di innocenza, perché, per esempio, utilizza sempre termini adeguati e ponderati per indicare gli indagati/imputati: viceversa, un altro pubblico ministero, in un solo comunicato stampa, potrebbe, utilizzando termini gravemente colpevolisti, violare palesemente i principi del garantismo. regole che non raggiungono il risultato Per questo, penso che questa normativa abbia introdotto, almeno in parte, regole che non sembrano in alcun modo funzionali al raggiungimento del risultato previsto dalla direttiva europea, che è quella di evitare che una persona indagata e/o imputata possa essere pubblicamente indicata come colpevole prima che sia intervenuta a suo carico una sentenza o un decreto penale di condanna irrevocabili. Queste regole, diversamente, sembrano destinate a limitare immotivatamente lo spazio di comunicazione delle procure ed il conseguente esercizio da parte della stampa del diritto-dovere di informare. Tenuto conto, come sottolineato sempre nel citato convegno di Unicost, che una corretta informazione, da parte dell’autorità giudiziaria, su importanti indagini ha anche un funzione sociale nel senso di dare sicurezza all’opinione pubblica sulla presenza dello Stato, soprattutto in territori dove è più forte la presenza di criminalità organizzata. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediStefano Latorre segretario nazionale di Unicost

Ucraina, Draghi in Senato: "Non ci volteremo dall'altra parte, italiani lascino il paese"Pace fiscale e scadenze, ecco chi vuole la rottamazione quater 

Garavaglia: “Tutto riaperto da aprile e da giugno via all’obbligo vaccinale”

Covid, il governo studia le nuove misure di riapertura tra Green pass, mascherine e isolamentiCarlo Calenda si preoccupa per la figlia. La giovane: "Mi fermo al confine"

Draghi: “Vogliamo eliminare le restrizioni al più presto”La senatrice Granato: “Putin sta combattendo una battaglia per tutti noi”

Notizie di Politica italiana - Pag. 224

Consiglio Supremo di Difesa convocato da Mattarella: cosa è e perché è stato convocatoUcraina, Salvini: “Orgoglioso di lavorare per portare in Italia donne e bambini in fuga dalla guerra”

Ryan Reynold
Crisi M5s, Grillo: "Conte leader? Non l'ho mai messo in dubbio"Dl bollette, fiducia approvata alla Camera con 422 voti a favoreGuerra in Ucraina, minacce di morte a Di Maio: individuati gli autori

MACD

  1. avatarDessì non ascolterà Zelensky alla Camera: "Solidarietà al popolo ucraino, non ai governanti"Guglielmo

    Riforma della giustizia, Silvio Berlusconi: "Può essere migliorata"Obbligo vaccinale over 50, via libera della Camera al dl: 189 sì, 44 no e 57 astenutiUcraina, ipotesi viaggio Draghi a Kiev: Governo lavora a nuovo decreto per invio di armiIl piano di Cingolani: “In un anno e mezzo stop al gas russo”

    1. “La guerra è un sacrilegio, no al riarmo”: le parole di Papa Francesco

      1. avatarBruxelles, Draghi: “Piano rigassificazione entro due settimane, in arrivo 15 mln di Gnl dagli USA”Economista Italiano

        Guerra in Ucraina, Salvini: "Sono pronto a ripartire, spero in buona compagnia"

  2. avatarObbligo vaccinale over 50, via libera della Camera al dl: 189 sì, 44 no e 57 astenutiBlackRock

    Di Maio sulla missione russa in Italia: "Abbiamo avuto aiuti da tutto il mondo"Caro bollette, Draghi: “Governo pronto per un nuovo intervento”Nuovo decreto Covid, road map del ritorno alla normalità: tutte le date più importantiMascherine al chiuso, stop all'obbligo dal 1 maggio: il governo ci sta ripensando?

  3. avatarComunali Milano, Paragone perde il ricorso sul riconteggio dei votiVOL

    M5S, Grillo sulla sospensione di Conte: “Le sentenze si rispettano”PD, Letta sul Governo: "È bene che vada avanti con la maggioranza"Aumento dei prezzi sui carburanti, Cingolani: "Colossale truffa, qualcuno ci guadagna"Manfredi e Draghi firmano il Patto per Napoli, il sindaco: "Ora non abbiamo più alibi"

Sabato 12 marzo, la rassegna stampa politica

Camera, bocciato per un voto l’emendamento soppressivo sulla riforma del catastoSabato 12 marzo, la rassegna stampa politica*