La crociata moralizzatrice di Putin contro il “dissoluto” occidente liberaleTunisia, la repressione di Saïed contro la società civile a difesa dei rifugiatiDecreto Milleproroghe: cosa prevede il testo
Terremoto di magnitudo 7.4 a Taiwan: almeno 9 morti e oltre 934 feritiUn gruppo di famiglie sudanesi ha presentato ricorso al Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite contro i trasferimenti forzati. Ma il paese di Saïed,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock sostenuto politicamente e finanziariamente da Italia ed Europa non si fermaRespinti, incarcerati o scaricati al confine. È l’incubo che stanno vivendo da un mese alcune famiglie di origine sudanese, anche con bambini e bambine piccoli, in Tunisia. Quella stessa Tunisia sostenuta - politicamente e finanziariamente - da Italia ed Europa e ritenuta dal governo guidato da Giorgia Meloni "paese sicuro" in cui rimandare le persone. Nel limbo e in pericolo, nonostante le Nazioni unite continuino a chiedere al governo di Kaïs Saïed di fermare le persecuzioni. MondoTutti gli accordi tra Ue e paesi arabi: così von der Leyen fa leva sui migranti per essere rielettaLo sgomberoL’incubo incomincia il 3 maggio scorso a Tunisi: alcuni accampamenti informali di fronte alla sede dell’Agenzia Onu per i rifugiati e dell’Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, a Lac 1 Tunisi e vicino al Jardin Public Lac 1, vengono sgomberati con la forza dalla polizia tunisina.Secondo le segnalazioni arrivate ad alcune associazioni del paese, almeno 500 persone vengono arrestate: sono prevalentemente di nazionalità sudanese, sud-sudanese e ciadiana, chiedono protezione internazionale e alcune di loro si sono registrate per i servizi di Unhcr e Oim.All'alba vengono «caricate con la forza su almeno sette autobus e trasferite verso destinazioni sconosciute, probabilmente nelle regioni di Jendouba e Medjez el Bab, secondo le ultime coordinate gps ricevute».Una settantina di loro - tra cui anche 9 bambini e bambine e 7 donne - vengono scaricati in mezzo al nulla, a 25 km dal confine algerino, senza cibo né acqua. Un altro gruppo viene lasciato da cinque autobus oltre la frontiera, vicino alla città algerina di Sidi Abdelaziz. MondoArresti di migranti e repressione. Così Tunisi riduce le partenzeYoussef Hassan HolgadoLa battaglia legaleÈ a questo punto che alcune persone del gruppo, tutte di origine sudanese, presentano un ricorso di urgenza al Comitato per i diritti umani delle Nazioni unite con il sostegno delle avvocate di Asgi, l’Associazione per gli studi giuridici sull'Immigrazione e la collaborazione di diverse associazioni tra cui Refugee in Libya.Il Comitato, pochi giorni dopo, interviene dichiarando una situazione di pericolo per i migranti. E chiede alla Tunisia di fornire loro l'assistenza necessaria, compresa quella medica: nel gruppo ci sono anche bambini piccoli. Chiede anche di non espellerli dal paese «mentre il loro caso è all'esame del Comitato e di prevenire qualsiasi minaccia, atto di violenza o rappresaglia a cui potrebbero essere esposti in seguito alla presentazione della richiesta al Comitato», in attesa della decisione definitiva sulla effettiva violazione delle convenzioni internazionali ratificate anche dalla Tunisia.Richieste che il governo di Saïed ignora: un gruppo di persone, minori inclusi, tornano a piedi verso Tunisi ma vengono arrestati e detenuti per circa una settimana e processati per ingresso irregolare nel paese. «Eppure ci sono famiglie e bambini piccoli, e vengono tutti dal Sudan, paese con un altissimo tasso di riconoscimento della protezione internazionale», racconta Lucia Gennari, una delle avvocate che per Asgi sta seguendo il caso. «I ricorrenti sono registrati all’Unhcr in Tunisia come richiedenti asilo, e avevano con loro i tesserini: un dato quindi disponibile alle autorità tunisine». EuropaElezioni europee, i programmi dei partiti italiani su migranti e accoglienzaYoussef Hassan HolgadoDopo il processo e la scarcerazione alcuni di loro, soprattutto gli uomini in viaggio da soli, vengono deportati in Algeria. Gli altri, comprese le famiglie con bambini, restano comunque nel limbo: bloccati in Tunisia, un paese che non li vuole, in attesa della decisione del Comitato delle Nazioni unite. Decisione che, tra l’altro, non arriverà prima di un anno, visto che la Tunisia ha tempo fino a novembre per mandare le proprie considerazioni rispetto al caso.«Bisogna accendere i riflettori e creare giurisprudenza anche sulla Tunisia alla luce delle politiche xenofobe portate avanti nel paese da oltre un anno», aggiunge Gennari. «Poi lavoreremo con la società civile tunisina per la tutela dei diritti di queste persone: dal risarcimento del danno alla possibilità di richiesta specifica di protezione alle organizzazioni internazionali». MondoTunisia, contro gli arresti di Saied si mobilitano avvocati e giornalistiYoussef Hassan HolgadoLe condanne, pubbliche e reiterate, anche da parte delle Nazioni unite «continuano a non influenzare i rapporti tra l’Italia, l’Europa e la Tunisia», dice l’avvocata. Nel frattempo sono più di 4.700 le persone sbarcate sulle coste italiane ad aprile, nonostante il meteo prevalentemente avverso, secondo l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati.Dato che segna un calo di arrivi rispetto al mese precedente (6.857). Libia e Tunisia si confermano ancora una volta come principali paesi di partenza, ma proprio ad aprile il paese governato da Saïed è tornato a essere il primo paese di partenza per gli arrivi via mare in Italia dal settembre 2023, con il 73 per cento di tutti gli arrivi. «Sappiamo anche che chi viene intercettato in mare, magari grazie alle motovedette finanziate dall’Italia e l’Europa, viene mandato ai confini», conclude Lucia Gennari. In Libia come in Algeria, paese comunque ostile, «dove restano in mezzo al nulla, nel deserto. Abbandonati totalmente, rimbalzati tra un paese e l’altro o ulteriormente respinti a sud verso il Niger». FattiMigranti fantasmi dopo gli sbarchi: in tre anni 51mila minori scomparsi dai centri© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAngela Gennaro
Salvini torna a parlare della sua idea di Stato: "Federale e presidenziale"Caro bollette, l'annuncio di Meloni: “Sulle prossime ecco la riduzione del 34,2%”
L’Unione europea chiede a Israele di aprire più valichi per gli aiuti a Gaza. Schumer: «Netanyahu è un ostacolo alla pace»
Sciopero dei benzinai, Giustizia, autonomia: i nodi da sciogliere per il Governo MeloniDa Wikileaks al patteggiamento con gli Stati Uniti fino al ritorno in Australia: le tappe del caso Assange
Biden: «Basta armi se Israele invade Rafah». Netanyahu: «Avanti anche da soli»Johnson & Johnson, 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause sul tumore alle ovaie causato dal talco
Salvini: "Stop alla vendita di monopattini se sono troppo veloci"«Per il papa Hamas è il male». I parenti degli ostaggi a Roma
Iran, cinque giorni di lutto per la morte del presidente Raisi. Le reazioni dei leader internazionaliNel suo libro, Casini racconta lo sfogo di Draghi: "Io ho fatto tutto quello che dovevo fare"Sanremo 2023, Calenda su Zelensky: "Figuraccia della Rai"I silenzi di Netanyahu sull’Iran coprono il dissidio interno su Gaza. Agli alleati dice: «Decidiamo noi come difenderci»
Chi è Mohammad Mokhber, il sostituto di Raisi e presidente ad interim dell’Iran
Il Pd si svuota: al collasso il numero di iscritti, l'unico nuovo tesserato è la Boldrini
Pensioni, Landini: "Incontro con il Governo non positivo, serve riforma"Il piano della Bce per staccare le banche europee dalla RussiaIl ritorno fra le rovine di Gaza: l’Idf non se n’è mai andatoVon der Leyen in Libano per varare un accordo economico e fermare i migranti siriani
Papa Francesco alla messa pasquale: «La guerra è una sconfitta»Sul caro benzina gli italiani “bocciano” Giorgia Meloni: non sta facendo abbastanza Regionali, l'esultanza del centrodestra: "Voto di fiducia al governo"Gaza, sale il numero dei morti. Raid israeliani colpiscono il campo profughi di Nuseirat e la rotonda Kuwait