File not found
BlackRock Italia

Chatbot e operatori virtuali: l’AI ha trasformato l’assistenza clienti - AI news

Il tempo dell'attesa - Il PostBiden è sempre più pressato - Il PostFesta a Parigi per celebrare Losanna capitale olimpica

post image

Ma Parigi 2024 sarà medaglia d'oro della sostenibilità?Da qualche anno vengono pubblicate a getto continuo monografie sul tema. La sua attualità dipende dal modo in cui le sue pagine hanno preso a risuonare con le nostre preoccupazioni. Difficilmente potremmo essere più distanti dal Machiavelli della «leggenda nera»,trading a breve termine consigliere di ogni nequizia e amico dei tiranni. Il successo politico, secondo Niccolò Machiavelli, ha a che fare con la precaria convergenza tra un carattere e una particolare condizione dei tempi. I cauti vincono quando il loro temperamento si adatta al contesto nel quale operano – e lo stesso succede, all’opposto, agli impetuosi. Ma basta che questo provvidenziale «riscontro» venga meno, perché le stesse azioni che hanno condotto al successo smettano di produrre i medesimi frutti. Tocca adesso a coloro che hanno un carattere contrario. Da cui l’instabilità perenne delle fortune umane.È possibile che qualcosa di simile valga anche per i classici. I pochi autori che contano davvero sono sempre lì: in attesa che qualcuno apra i loro libri in cerca di una parola di conforto o di un’illuminazione. A volte, però, è come se dal suo remoto passato uno scrittore cominciasse improvvisamente a parlare a una nuova generazione con speciale eloquenza. Rimane un classico, certo. E tuttavia, allo stesso tempo, le sue parole sembrano gettare luce su una particolare contingenza storica come gli altri classici non sanno fare. Per così dire, il classico “si accende” e, nonostante la distanza storica, riprende a suscitare passioni e ripulse alla maniera di un contemporaneo.È questo oggi specialmente il caso di Machiavelli, come suggerisce anzitutto il gran numero di monografie che da qualche anno vengono pubblicate a getto continuo su di lui (nel 2018 solo quelle in inglese sono state quindici!). L’attualità del Principe e dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio dipende però ancora di più dal modo in cui le loro pagine hanno preso a risuonare con le nostre preoccupazioni. Per usare lo stesso lessico di Machiavelli, da qualche tempo il «riscontro» tra i suoi scritti e il mondo di oggi sembra essersi fatto massimo.C’erano una volta la «separazione della politica dall’etica» e «il fine» che «giustifica i mezzi» – due formule che in realtà non appartengono a Machiavelli e che gli sono state appiccicate nel fuoco delle passioni ideologiche, la prima nella Francia della Restaurazione e la seconda dagli avversari dei Gesuiti (i quali nel Seicento avevano adottato come massima propria finis sanctificat medias). E – più fondatamente – c’erano una volta l’annuncio profetico dello stato moderno nel progetto antifeudale del Principe, gli insegnamenti sulle tecniche da utilizzare al momento della presa di potere e la riflessione sulla necessità di bilanciare e contenere le diverse magistrature cui si sono ispirati Montesquieu e i padri della costituzione degli Stati Uniti. Il Machiavelli che tutti, prima o poi, hanno incontrato sui banchi di scuola.Le nuove interpretazioniRispetto a queste letture, negli ultimi quindici anni la fisionomia dell’ex segretario fiorentino ha subito un ripensamento complessivo, con il risultato che il Machiavelli che ispira i teorici politici del XXI secolo ha tratti assolutamente inediti. È un Machiavelli preoccupato dallo strapotere dell’oligarchia finanziaria, che a Firenze sfruttava il debito pubblico per arricchirsi con interessi consistentissimi (in un tempo in cui il rendimento agricolo era di circa il 5% annuo e con il rischioso commercio internazionale si otteneva l’8%, i ricchi fiorentini riuscivano a farsi concedere il 14%). È un Machiavelli che identifica la forza degli stati nella loro capacità di trasformare i nuovi venuti e le popolazioni sottomesse in guerra in cittadini – e dunque soldati pronti a sostenere le guerre future (a differenza delle città greche, gelose invece dei privilegi della popolazione originaria e per questo, secondo i Discorsi, destinata a rovinare sotto il peso dei propri stessi successi). È un Machiavelli sensibile agli aspetti economici delle relazioni di potere e deciso a smascherare la finta virtù della liberalità dei principi che tassano l’intero popolo per colmare di regalie i pochi che vengono ammessi al loro “cerchio magico”. È un Machiavelli fiducioso nelle capacità di autogoverno del popolo – quando questo trova le giuste guide nella lotta contro i potenti e si sa dare le istituzioni adeguate ai propri scopi (come a Roma antica i tribuni della plebe). Ed è un Machiavelli che esalta il conflitto quale elemento indispensabile della vita politica, molto prima che liberali e marxisti (o per lo meno alcuni liberali e alcuni marxisti) cominciassero a sostenere qualcosa di simile nel XIX secolo. Mentre infatti per il grande paradigma politico antico (Aristotele) e per il grande paradigma politico moderno (Thomas Hobbes) ordine e conflitto si escludevano a vicenda, i Discorsi hanno teorizzato per primi un ordine conflittuale, dove la concordia perfetta non è possibile ma nemmeno desiderabile, e solo dalla lotta tra le diverse classi (o, come scrive Machiavelli, i diversi «umori») può nascere la libertà di tutti.Difficilmente potremmo essere più distanti dal Machiavelli della «leggenda nera», consigliere di ogni nequizia e amico dei tiranni, ma anche dal Machiavelli un poco esangue di quanti, nel nome di una comune predilezione repubblicana, lo hanno confuso con autori notoriamente filo-oligarchici quali Cicerone, Leonardo Bruni o Francesco Guicciardini. Il Machiavelli che oggi tiene banco fa infatti di lui niente meno che il pensatore europeo più radicale prima della Rivoluzione francese.In meraviglioso dissensoLe nuove letture non si esauriscono tuttavia in questa rilettura del Principe e dei Discorsi in chiave plebea e in generale filo-popolare. Esiste ancora una scuola gramsciana, così come nel mondo anglofono continuano a uscire libri e articoli ispirati al magistero di Leo Strauss e all’interpretazione repubblicana della così detta “Cambridge School” di John G.A. Pocock e di Quentin Skinner – i tre grandi indirizzi che hanno orientato gli studi nella seconda metà del Novecento. E non mancano nemmeno interpretazioni di stampo cattolico (dopo secoli di censura da parte dell’Indice dei libri proibiti).La moltiplicazione dei filoni di ricerca minaccia, paradossalmente, di rendere più difficili gli scambi, se a prevalere saranno lo specialismo e i linguaggi settoriali. Proprio col proposito di favorire il dialogo tra le tante famiglie del “machiavellismo” contemporaneo, nel 2019 è stata costituita così una International Machiavelli Society sul modello delle associazioni analoghe che già esistono per i maggiori pensatori della tradizione occidentale. E ora, dopo diversi rinvii dovuti all’epidemia di Covid-19, dal 13 al 16 dicembre si riuniranno finalmente a Roma (tra il Campidoglio e l’Università di Roma Tre) oltre 120 studiosi in arrivo da cinque continenti. Un evento senza precedenti anzitutto per le sue dimensioni e per la provenienza geografica degli oratori coinvolti.Beninteso, i convegnisti non vengono a Roma per mettersi d’accordo su un’interpretazione unitaria di Machiavelli. Le conferenze degli umanisti non funzionano infatti come quelle che all’inizio del secolo scorso, grazie all’impegno dell’industriale belga Ernest Solvay, tennero a battesimo la fisica moderna facendo discutere per giorni le migliori menti dell’epoca sulla teoria della relatività o sul principio di indeterminazione. Tutti i presenti – quelli ai quali basta prendere un autobus e quelli che sfidano nove o dieci fusi orari – condividono però l’idea che valga la pena confrontarsi con gli altri, verificando le proprie ipotesi attraverso la critica e, per così dire, imparando a “dissentire meglio”. Per chi conosce un poco questo campo, appassionato e qualche volta eccessivamente litigioso, non è un obiettivo modesto come potrebbe sembrare. Fino al prossimo «riscontro».Convegno in CampidoglioTra il 13 e il 16 dicembre si terrà in Campidoglio e a Roma Tre il primo convegno della International Machiavelli Society, organizzato da Mario De Caro, Sean Erwin, Ioannis Evrigenis, Gabriele Pedullà e Vickie Sullivan. Tra i 120 oratori da tutto il mondo: Alissa Ardito, Jérémie Barthas, Alessandro Campi, Guido Cappelli, Marta Celati, Cristopher Celenza, Nicola Di Cosmo, Romain Descendre, Francesco Erspamer, Roberto Esposito, Giulio Ferroni, Cristina Figorilli, Jean-Louis Fournel, Judith Frömmer, Carlo Galli, Marco Geuna, Giovanni Giorgini, Andrea Guidi, Gaetano Lettieri, Harvey Mansfield, John McCormick, Vittorio Morfino, Nadia Urbinati, Camila Vergara, Maurizio Viroli, Yves Winter, Jean-Claude Zancarini e Cornel Zwierlein. Tutto il programma.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGabriele PedullàSaggista e narratore, si è occupato di letteratura partigiana curando diverse opere di Beppe Fenoglio, Cesare Pavese e Giuseppe Berto e allestendo un’antologia di Racconti della Resistenza (Einaudi, 2005). Il suo ultimo libro è la raccolta di racconti Biscotti della fortuna (Einaudi, 2020). È l’ideatore e il curatore della Festa della Resistenza del Comune di Roma (23-25 aprile 2023).

Astronomy Photographer of the Year 2024, le spettacolari immagini candidate | Wired ItaliaArriva l'abitacolo modulare – Il Tempo

Meteo, Giuliacci: "Prima del previsto". Quando e dove tornano i temporali – Il Tempo

Dna americano per Renegade e Compass – Il TempoChatGPT spopola online | Weekly AI news #36 - AI news

«Quella non era l'Ultima Cena, ma Dioniso che arriva a tavola»Un capitolo di “L'età fragile” di Donatella Di Pietrantonio - Il Post

Come si diventa alcolisti? - Il Post

Aurelia-Maxima Janzen ai quarti del singolo femminile di canottaggioLa strage di ragazzini fa temere il peggio

Ryan Reynold
Le divise più interessanti delle Olimpiadi di Parigi - Il PostLa Roma non vuole più vendere la tuta con l'inserto celeste - Il PostOtto cose che abbiamo comprato tra novembre e dicembre - Il Post

VOL

  1. avatarSpring leader della strategia green – Il TempoCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Nucleare, non è chiaro come il governo abbia calcolato i numeri per il ritorno | Wired ItaliaFabio Maria Damato e Chiara Ferragni si separano, lo storico manager ha lasciato il gruppo | Wired ItaliaLa sfida della cura degli anziani in TicinoAnalisi semiseria delle scuse di Gianmarco Tamberi

    1. Battiti Live, Ilary Blasi non si trattiene con Annalisa: "Sei una bella fisica ma...". Il siparietto – Il Tempo

      1. avatarUndici cose che abbiamo comprato a gennaio - Il PostEconomista Italiano

        Human in the Loop, l'uomo al centro dell'algoritmo - AI news

  2. avatarLa casa editrice Feltrinelli ha comprato il 10 per cento di Adelphi - Il PostVOL

    Parigi 2024, “le donne vanno in giro a truccarsi”. Bufera sul commentatore di Eurosport – Il TempoChatGPT riattivato in Italia - AI newsA quattro giornalisti della TASS russa è stato ritirato l'accredito di Parigi 2024Mazda: arriva la CX-80 che offre spazio infinito

  3. avatar«L'allarme bomba a Basilea-Mulhouse? La minaccia è arrivata via e-mail»Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Prime consegne per Polestar 3 – Il TempoFastweb: acceso il supercomputer NVIDIA. E a fine anno arriva MIIA, l'AI ufficiale - AI newsIl neurologo Rossini dell'IRCCS San Raffaele (Roma) su Neuralink (Musk): “Bisogna essere cauti, non ci sono ancora evidenze scientifiche” – Il TempoMicrosoft e Cisco insieme per creare un supercavo sottomarino - AI news

Alcuni grandi finanziatori stanno iniziando ad abbandonare Joe Biden - Il Post

«La nostra Città deve avere coraggio e deve credere nei propri mezzi»Ballando con le stelle, Milly svela chi è il secondo concorrente: il nome clamoroso – Il Tempo*