Berlusconi: zero tasse sui contratti dei giovani e mille euro di pensioni per gli anzianiLe reazioni alla vittoria di Putin tra amici e nemiciElezioni Regionali, trionfa il centrodestra ma preoccupa l'astensionismo
Dritto e Rovescio, Meloni è ferma su Cospito: "Lo Stato non tratta con mafia e terrorismo"Il momento è cruciale. L’epidemia virale che ha colpito il mondo nel 2020 sta scombussolando come non mai la stabilità politica,Guglielmo gli equilibri sociali, le priorità economiche; e impone a tutti – dai governi nazionali al singolo cittadino – una riflessione su dove siamo e dove vogliamo andare Non possiamo non osservare come tra Italia e Germania vi sia una straordinaria simbiosi economica, sorprendenti vincoli politici e anche culturali. La relazione italo-tedesca è un incredibile paradosso. I due paesi si comportano come quelle coppie che a cena bisticciano e si punzecchiano, quasi fossero sull’orlo del divorzio, ma che una volta salutati gli ospiti abbandonano il palcoscenico e tornano a una convivenza pragmatica e produttiva. l’aver condiviso la stessa moneta per vent’anni ha influenzato reciprocamente tedeschi ed italiani. In Italia, in compenso, il dibattito economico, su inflazione e debito, ha una innegabile impronta tedesca. Così come, per esempio, gli inaspettati progressi nel riciclo dei rifiuti. Le relazioni tra paesi possono essere sorprendentemente emotive. L’Italia e la Germania non fanno eccezione. Ai tedeschi, gli italiani rimproverano di essere rigidi, miopi, egoisti e anche prevaricatori. In Germania, l’opinione pubblica tende a volte a descrivere l’Italia come un paese inaffidabile e irriformabile, opportunista e sleale. Malgrado questi stereotipi, e provando per un momento a isolarci dal brusio quotidiano, non possiamo non osservare come tra questi paesi vi sia una straordinaria simbiosi economica, sorprendenti vincoli politici e anche culturali. Quanti italiani sanno che l’interscambio tedesco con la sola Lombardia è quasi il doppio di quello che la Germania coltiva con la Corea del Sud? Quanti immaginano che i legami commerciali della Germania con il Veneto siano superiori a quelli della Repubblica Federale con il Canada? E ancora: quanti italiani sono a conoscenza del fatto che i rapporti commerciali dell’Italia con la sola Baviera superano quelli dell’Italia con l’intera Polonia? Un grande paradosso La relazione italo-tedesca è un incredibile paradosso. I due paesi si comportano come quelle coppie che a cena bisticciano e si punzecchiano, quasi fossero sull’orlo del divorzio, ma che una volta salutati gli ospiti abbandonano il palcoscenico e tornano a una convivenza pragmatica e produttiva. D’altro canto, il loro percorso storico è straordinariamente simile. Entrambi i paesi, nati da unificazioni tardive, hanno scelto di superare le dittature del Novecento perseguendo fin dai tempi di Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi l’obiettivo dell’integrazione europea. In questo ultimo decennio, la crisi debitoria e quella finanziaria, l’emergenza migratoria e quella sanitaria sono state tutte occasioni per tensioni più o meno velate, dissensi più o meno aspri. In Italia, poi, la questione tedesca alimenta un dibattito pubblico tanto modesto quanto fazioso. Ancora recentemente, al governo Draghi è stato rimproverato di avere imitato Berlino nel sospendere brevemente la somministrazione del vaccino AstraZeneca per difendere presunti “interessi tedeschi”. Eppure, l’aver condiviso la stessa moneta per vent’anni ha influenzato reciprocamente tedeschi ed italiani. In Germania, ormai la gastronomia e la moda sono italiane. Una mostra che si è tenuta a Norimberga nel 2006, intitolata Was ist deutsch, ha sottolineato, più in generale, una progressiva Italianisierung des Alltags, una italianizzazione del quotidiano. In Italia, in compenso, il dibattito economico, su inflazione e debito, ha una innegabile impronta tedesca. Così come, per esempio, gli inaspettati progressi nel riciclo dei rifiuti. Gli autori di questo libro hanno tutti e tre per motivi professionali e personali vissuto la Germania. Le loro carriere sono state segnate dall’incontro con una società, una lingua e una cultura che li ha sfidati, messi alla prova, e soprattutto completati. Da qui l’idea di capire se anche per l’Italia il contatto con il mondo tedesco possa risultare benefico in un momento in cui lo shock economico provocato dalla pandemia virale rimette in discussione i legami politici ma anche lo stesso futuro dell’Europa, e dei benefici che essa ci ha garantito in questi decenni. Più concretamente, il Fondo per la Ripresa da 750 miliardi di euro che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane non è solo un veicolo finanziario per aiutare i paesi a risollevare la loro economia. È uno straordinario banco di prova politico. Sappiamo che la Germania ha accettato malvolentieri di indebitarsi in solido con i suoi partner. Eppure, se il denaro verrà utilizzato in modo efficiente ed onesto, il nuovo strumento potrebbe rivelarsi il volano di una nuova integrazione europea. Questo volume ha tre obiettivi. Prima di tutto vuole offrire uno spaccato originale del rapporto italo-tedesco, smentendo molti pregiudizi, soprattutto sul fronte economico. È anche un vademecum sociale e culturale per gli italiani che intendono coltivare una relazione più costruttiva con il mondo tedesco. Infine, propone una riflessione sui nuovi luoghi di dialogo e di confronto tra due paesi i cui legami sono ben più antichi di quelli tra la Germania e la Francia. Il momento è cruciale. L’epidemia virale che ha colpito il mondo nel 2020 sta scombussolando come non mai la stabilità politica, gli equilibri sociali, le priorità economiche; e impone a tutti – dai governi nazionali al singolo cittadino – una riflessione su dove siamo e dove vogliamo andare. Chi scrive è convinto che l’Italia debba rilanciare la relazione con la Germania, per il bene dei due paesi e del progetto europeo. Questo articolo è un estratto rivisto del volume Italia e Germania – L’intesa necessaria (per l’Europa), edito da Bollati Boringhieri © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico Niglia, Beda Romano e Flavio Valeri
Gli Usa premono all’Onu per un cessate il fuoco a Gaza. L’ipotesi di una “entità” palestinese per gli aiutiLe condoglianze di Meloni alla famiglia di Angelo Zen: "Profonda tristezza"
Caso Cospito, Berlusconi: "L'Italia non si pieghi al ricatto di anarchici e mafiosi"
Sanremo, Tremaglia di FDI provoca: "Ma il limone di Rosa Chemical a Fedez era organizzato e consensuale?"Elezioni Regionali 2023: chi sono i candidati e come si vota
De Luca dice la sua sull'arresto di Messina Denaro e non piacerà a tuttiGaza, strage israeliana in una scuola dell’Unrwa. Tel Aviv: nell’edificio una base di Hamas
Serracchiani su Donzelli: "Sue parole di una violenza inaudita. Meloni non può fare finta di niente"Rimpasto di governo in Russia, Putin sostituisce il ministro della Difesa
Le anime belle e le anime belliche. Le narrazioni intorno alla guerra in UcrainaAttesa per la risposta di Israele all’Iran. Teheran: «Se attaccati useremo un'arma mai utilizzata»Delmastro sul caso Nordio: "Lascio solo se Donzelli me lo chiede"Russia, Putin firma il decreto per 150mila nuove leve. Arresti antiterrorismo nel Daghestan
«Si vada verso la distensione», l’Ue invita alla moderazione
Domani giorgia meloni incontrerà Zelensky
Pd, per ora Bonaccini "saluta" Schlein e gli altri: è in testa con il 49,11%Attentato a Fico, il premier slovacco è in pericolo di vita. Arrestato l’aggressoreTajani, la promessa di Forza Italia al governo: "Durerà 5 anni"Primarie del Pd: quando si vota e chi può votare il nuovo segretario
Giansanti (Confagricoltura): "Bisogna tornare a fare politica economica"Calenda a Meloni: "Giù le mani da presidenza della Repubblica, deprimente spiegarlo a semifascista"Biden presenta il piano, tre fasi per la pace in Medio Oriente ma diverse incogniteWeber accetta le scuse di Tajani ma ammonisce Berlusconi