Carolyn Smith in ospedale non perde il sorriso. I fan: «Sei una guerriera»Formula 1, Carlo Vanzini incontra Mara Sangiorgio ma lei sbuffa scappa via: «Siamo in diretta». La scena surreale a SkyTerrore in spiaggia, la scogliera crolla dove le famiglie prendono il sole: «Sembra che la città stia sprofondando in mare»
Cellulari in classe, il ministro ha firmato: stop da settembreÈ sbagliata la domanda di fondo: «come facciamo a diminuire i processi?investimenti». Nella nostra costituzione nessuna menzione al valore “minimo” per cui si può ricorrere alla giustizia. Basta con il dire che la denegata giustizia è auspicabile. Avevamo abbandonato questa idea secoli fa, quando iniziavamo a considerare illecito il giudizio di non liquet. Sul Dubbio di martedì 7 dicembre è apparso in prima pagina un articolo del Presidente UNCC, Antonio de Notaristefani, che poneva la domanda, immaginariamente rivolta ai giudici della Cassazione, «se non si stiano confondendo le cause con gli effetti: si fa poca nomofilachia perché ci sono troppi processi, o ci sono troppi processi perché si fa poca nomofilachia? Da tempo i giudici della Corte dedicano una parte considerevole delle loro energie a risolvere conflitti di giurisprudenza che loro stessi hanno creato: come si può pretendere che un soccombente non tenti la sorte, se ha una ragionevole speranza di vedersi dare ragione da un collegio che la pensa diversamente da quello precedente?». La domanda è sbagliata La domanda è ben posta, ma parte dal problema sbagliato. La domanda di fondo è sbagliata. Perché la domanda di fondo è: «come facciamo a diminuire i processi?». Il Presidente ha indicato qualche precedente criterio che gli era sembrato ragionevole (il danno bagatellare non lo risarciamo, come avevano detto le Sezioni Unite del 2008) e qualche altro che gli era sembrato invece irragionevole (l’autosufficienza in Cassazione). Dovremmo chiederci prima, però, se il problema a cui stiamo cercando una soluzione sia giusto porselo oppure no. La Costituzione, fino a prova contraria, sembra deporre in senso contrario, nella misura in cui, almeno per ora, garantisce all’art. 24 che «tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi» e che «la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento». Nessuna distinzione di valore, quindi, come fanno invece altre costituzioni democratiche. Quella americana, ad esempio, con il settimo emendamento, garantisce il processo con giuria solo per le cause civili di valore superiore a venti dollari. Invece da noi niente, nessuna menzione al valore “minimo” per cui si può ricorrere alla giustizia. L’organizzazione Il problema dei troppi processi, semmai, è un problema di organizzazione: forse mancano le risorse, i giudici sono pochi, forse si potrebbero devolvere più risorse o forse in qualche caso di chiedersi anche, come faceva ben sperare il titolo del pezzo già citato, “e se il problema fossero i giudici?”, ma in un senso diverso da quello esposto nell’articolo. Comunque, non importa, qualsiasi sia la causa, la soluzione non può più essere la denegata giustizia. Basta con il dire che la denegata giustizia è auspicabile. Avevamo abbandonato questa idea secoli fa, quando iniziavamo a considerare illecito il giudizio di non liquet (cioè che il giudice si rifiutasse di decidere), e la consideravamo giustamente un’idea barbara e deprecabile. Ora, invece, chissà perché questa idea torna a piacerci. Torna a piacere l’idea che il giudice non debba decidere solo di accogliere o rigettare, ma anche se sia opportuna oppure inopportuna dal punto di vista economico la domanda. Questo è e resta solo un errore terribile. Il numero dei processi non c’entra In un paese dove c’è giustizia i cittadini dovrebbero poter adire un giudice anche se è stato sottratto loro un solo euro o una matita. Mentre dire il contrario è disprezzo per il popolo, per i poveri e per gli «affamati e assetati di giustizia», che, invece, come al solito, vedranno la loro beatitudine solo un giorno nel regno dei cieli. Se poi si vuole dire che una maggiore coerenza negli orientamenti giurisprudenziali sarebbe comunque auspicabile, questo va bene ed è un giudizio condivisibile. Anzi, si potrebbe anche dire che ormai si potrebbe andare persino verso un più sensato sistema di stare decisis, così da ridurre le incoerenze. Il numero dei processi però non c’entra nulla. Se il meccanico ha troppi clienti, deve prendere un’officina più grande, non tentare di dissuaderli a riparare la macchina. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRiccardo Fratini Avvocato del lavoro a Roma e assegnista di ricerca in diritto del lavoro presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di lunedì 29 luglio 2024: i numeri vincentiDelpini: rivoluzione morale contro mafie e usura. «Dio è alleato del bene»
Oroscopo di martedì 30 luglio 2024: Ariete, l'amicizia è tutto. Nuovo amore per i Cancro. Chi sale e chi scende
Tra partite Iva e "carriere non lineari"Olimpiadi 2024, Nada Hafez gareggia incinta di 7 mesi senza dirlo a nessuno. L'annuncio dopo la vittoria: «Eravamo in 3»
Marina La Rosa alla follower incinta abusata dal marito: «Ora prendi la tua valigia ed esci da quella ca*** di casa»Raccordo Y, tutto tace anche a Castellanza: «E per noi resta un progetto anacronistico» - ilBustese.it
Chiara Ferragni come Ilary Blasi, in arrivo un docufilm sulla sua vita: «Già scelta la piattaforma»Zuppi e Baturi hanno incontrato alcune vittime e i loro familiari
Il biografo di Ratzinger: «Era pieno di progetti, fino alla fine»Ryanair, rissa tra passeggeri per il posto: l'aereo torna indietro, un uomo colpito da malore. La vacanza finisce in un incubo«Ghosting? Sempre più persone lo fanno anche se fa male. Ma alcune volte sparire è indispensabile: ecco quando»Aggredisce la compagna e accoltella tre persone: arrestato un 22enne, era ubriaco. Panico in ospedale a Milano
Carolina Stramare e Pietro Pellegri futuri genitori, la confessione: «Lui ha scoperto in modo brutale che sarebbe diventato papà»
Ghali: «Ho sempre paura che a mamma possa tornare il tumore, ci scriverò una poesia o una canzone»
Prendevano il reddito di cittadinanza, ma erano familiari dei camorristi: il sussidio erogato per 2 anniL'Azienda Trasporti Milanesi non trova autisti: «Cerchiamo 300 persone, ma nessuno vuole fare questo lavoro»Precipita dalla cascata e muore annegata a 14 anni: è scivolata mentre scattava un selfie per i socialSarah Scazzi, la serie tv della Disney fa infuriare gli abitanti di Avetrana: «Lasciateci in pace. Michele Misseri? Una brava persona»
Vacanze last minute: consigli ed errori da evitare nella prenotazioneVacanze last minute: consigli ed errori da evitare nella prenotazioneL'arcivescovo Ghizzoni: «Con le vittime degli abusi, sempre»«Scuola di preghiera» verso il Giubileo. Fisichella: cammino di spiritualità