File not found
investimenti

Lega, fondi russi: avviate le indagini

M5S attacca Maurizio Landini: "Sindacalista che fa politica"Villa di Umberto Bossi in vendita: 430 mila euroMigranti, nuovo accordo per il ricollocamento senza l'Italia

post image

Salvini contro gli insulti di Toninelli: "Non si può lavorare così"Il trattamento di sostegno vitale previsto dalla sentenza della Corte costituzionale perchè si realizzi la causa di non punibilità per il reato di aiuto al suicidio non è altro che un requisito fortuito che irragionevolmente oggi discerne il diritto dal reato,analisi tecnica come se la dipendenza da una certa terapia fosse indispensabile per affermare il diritto a scegliere come e quando morire. Lo scorso primo agosto, Marco Cappato ha accompagnato in Svizzera Elena Altamira, una signora di 69 anni affetta da una forma molto aggressiva di tumore polmonare in fase terminale. La disobbedienza civile di Marco Cappato arriva dopo una campagna referendaria eversivamente arrestata dalla Corte costituzionale, a una proposta di legge del tutto inadatta a riconoscere e affermare diritti non discriminatori in tema di fine vita, e alla difficoltà di poter concorrere ad armi pari alle prossime elezioni politiche vista la negazione della firma digitale - almeno finora - per la presentazione delle liste elettorali. Le questioni sono tutte estremamente connesse e rivelano l’incapacità dei partiti attuali di prendere decisioni ragionevoli e non discriminatorie su temi che dovrebbero essere prioritari nelle agende politiche, ovvero le libertà civili e i diritti umani. E l’accesso non discriminatorio alla democrazia è un aspetto preliminare rispetto all’affermazione di diritti e libertà. La discriminazione L’aiuto fornito da Marco Cappato a Elena Altamira ha l’obiettivo di abbattere una discriminazione oggi in atto: quando la Corte costituzionale dichiarò l’illegittimità parziale del reato di aiuto al suicidio in occasione della vicenda Cappato/Antoniani, aprì un varco al diritto di essere aiutate a morire per le persone in certe condizioni di malattia. In quell’occasione, la Corte costituzionale, dovendosi esprimere in relazione al caso specifico di Fabiano Antoniani, che era cieco e tetraplegico a causa di un incidente stradale e respirava con l’aiuto di un respiratore, aveva individuato 4 condizioni di non punibilità: la presenza di una malattia irreversibile; che produca sofferenze fisiche o psichiche intollerabili; la presenza di un trattamento di sostegno vitale e la volontà libera e consapevole. La presenza di una malattia irreversibile che causi sofferenze intollerabili rappresenta l’unico parametro comune alle varie legislazioni internazionali. Non vi è mai traccia del requisito del trattamento di sostegno vitale, che è privo di una definizione univoca.  Il requisito del sostegno vitale è stato già messo in dubbio dalla giurisprudenza, in particolare dalla Corte d’Assise di Massa e poi dalla Corte d’Assise di Appello di Genova, nell’ambito della vicenda di Davide Trentini, per la cui morte erano imputati Marco Cappato e Mina Welby. La Corte d’Appello di Genova, assolvendo in via definitiva Marco Cappato e Mina Welby, si limitò a estendere il significato di “trattamento di sostegno vitale” anche alle terapie farmacologiche al fine, appunto, di farvi rientrare la condizione di Davide Trentini. Elena Altamira, però, non aveva neppure terapie farmacologiche, a parte una cura di cortisone non certo “vitale”, e dunque nel suo caso, come quello di tanti pazienti oncologici in fase terminale, la discriminazione si esprimeva nella sua massima violenza. Il requisito del sostegno vitale A seguito della prima ordinanza della Corte costituzionale del 2018, proprio sul requisito del sostegno vitale, si espresse un anno dopo il Comitato nazionale per la bioetica. Secondo l’orientamento dominante del CNB, “ritenere necessaria la dipendenza da tecnologie di sostegno vitale creerebbe una discriminazione irragionevole e incostituzionale fra quanti sono mantenuti in vita artificialmente e quanti, pur affetti da patologia anche gravissima e con forti sofferenze, non lo sono o non lo sono ancora”. Il trattamento di sostegno vitale, dunque, non è altro che un requisito fortuito che irragionevolmente oggi discerne il diritto dal reato, come se la dipendenza da una certa terapia fosse indispensabile per affermare il diritto a scegliere come e quando morire. In questi giorni, si pone al centro dell’emergenza democratica la questione della firma digitale, il “trattamento di sostegno vitale” della democrazia, senza il quale le prossime elezioni rischiano di violare i diritti civili e politici di tutti i cittadini italiani. Non consentire la sottoscrizione delle liste elettorali attraverso la firma digitale, uno strumento che è già previsto dallo stesso Rosatellum e che non è mai stato implementato, per ragioni di opportunità partitica e non certo per una casualità, significa sancire definitivamente la morte della democrazia e con essa ogni prospettiva di mettere al centro della discussione parlamentare i temi, come quello del fine vita, necessari ad affermare e difendere i diritti umani. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca Re avvocato dell'Associazione Luca Coscioni

Carola Rackete querela Salvini: cosa dice il testoMaria Elena Boschi replica agli insulti di Matteo Salvini

Senato, violenza sulle donne: approvato il ddl "codice rosso"

Cdm, dl imprese: tutte le norme approvate dal governoLuigi Di Maio, la foto che crea polemiche

Fondi russi e Lega: Conte chiarisce il legame con SavoiniChiusura del Cara di Mineo, via gli ultimi 68 migranti

Autonomia, Di Maio parla di "nuovo testo": l'ira della Lega

Rai, la proposta di abolire il canone da parte del M5sCarabiniere ucciso, Renzi: "Mi hanno attribuito responsabilità"

Ryan Reynold
Virginia Raggi: "Ho chiuso con il Movimento 5 Stelle"Migrante Sea Watch: "Carola brava ma Salvini ha ragione"Migranti, Matteo Renzi attacca Matteo Salvini

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarSea Watch, Carola Rackete: il Viminale si prepara all'espulsioneEconomista Italiano

    Olimpiadi invernali 2026, M5s Lombardia: “Vittoria dei 5 Stelle”Riforma della Giustizia, Salvini frena il M5S: "È acqua fresca"Trieste, Salvini incontra il ministro degli Esteri unghereseBruxelles, Conte sul deficit: "Italia rispetta le regole"

    VOL
      1. avatarSea Watch: senatore De Falco chiede liberazione della Racketetrading a breve termine

        Notizie di Politica italiana - Pag. 701

  2. avatarSea Watch, Carola contro Salvini: "Non ho tempo per lui"trading a breve termine

    Consigliere Vercelli, Giorgia Meloni si dissocia da frasi omofobeSalone dell'auto da Torino a Milano: Appendino furiosaSilvia Sardone contro la cena abusiva al LeoncavalloDi Maio lancia il "mandato zero", ma Appendino non si ricandida

  3. avatarAborto in Lombardia, la Lega vuole l'obbligo di seppellire il fetoProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Intercettato Paolo Arata, novità nelle indagini sul caso SiriFondi Lega, Salvini: "Riferirò in Parlamento"La lettera di Conte sulla situazione politicaDl Sicurezza bis, Salvini annuncia emendamenti della Lega

Autonomia, Di Maio parla di "nuovo testo": l'ira della Lega

Tremore Angela Merkel, la cancelliera assicura che sta beneManovra, Conte attacca Salvini: "Scorrettezza istituzionale"*