Bonus auto elettriche in Italia: come funzionaCaro prezzi, tra mutui e benzina: tutti gli aumenti dell'autunnoProblema di pagamenti col bancomat in molte tabaccherie: cosa sta succedendo
Sanità: 15 regioni italiane con i conti in rossoDopo i governi,analisi tecnica anche l’Europarlamento in una risoluzione stigmatizza il modo di procedere «scoordinato» dei vertici Ue sui fatti di Israele e di Gaza. Il pasticcio porta il nome di Ursula von der Leyen, che con le sue mosse scomposte ha fatto deflagrare le debolezze interne dell’Unione europea «E sottolinea che azioni e dichiarazioni scoordinate da parte di vari esponenti dell’Unione europea ha ridotto all’inconsistenza il ruolo dell’Unione europea in questo conflitto». Non c’è bisogno di avventurarsi nei retroscena, nei mugugni sotto banco. Basta leggere l’articolo 15 della risoluzione che l’Europarlamento vota questo giovedì, per trovarsi davanti il dipinto di quel che ha combinato Bruxelles con la crisi in corso tra Israele e Gaza. «Insistiamo: che la Commissione e il Consiglio si coordinino fra loro! Che parlino con una voce sola!». Il pasticcio porta il nome di Ursula von der Leyen, che a detta di molti osservatori rischia di finire vittima di sé stessa. Il suo zelo, motivato dalle proprie ambizioni, finisce per diventare il principale intralcio a un suo bis nel 2024. Un boomerang per la presidente. «Una voce sola» C’è un motivo per il quale Josep Borrell è uomo di confine: presiede i Consigli con i ministri degli Esteri, e quindi ha a che fare coi governi; al contempo è vicepresidente della Commissione Ue, quindi nella squadra di von der Leyen. Il ruolo dell’alto rappresentante è stato a lungo noto come “il ministro degli Esteri dell’Ue” proprio in quanto figura riconoscibile che rappresenta l’Unione sul palcoscenico diplomatico. Se si negozia su un conflitto, è lui che parla. Questo almeno fino a quando von der Leyen ha cominciato a parlargli sopra. La presidente della Commissione europea ha issato la bandiera di Israele, poi vi si è recata, e mentre si temeva per le condizioni umanitarie a Gaza, von der Leyen su questo non ha fiatato, ma anzi, al fianco del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato il 13 ottobre: «So che le reazioni di Israele mostreranno che è una democrazia». Quando l’orbaniano commissario Ue all’allargamento Olivér Várhelyi ha annunciato che la Commissione avrebbe bloccato i fondi Ue verso i palestinesi, è successo il putiferio: gli altri commissari sono rimasti stizziti e presi alla sprovvista, il segretario Onu ha chiesto spiegazioni al Consiglio europeo, e a sua volta il consesso di governi si è domandato chi stesse prendendo il timone, e perché stesse visibilmente sbandando. Le reazioni irritate di molti governi hanno portato la Commissione al passo indietro, anche se von der Leyen non ha mai stigmatizzato Várhelyi, né lui ha fatto passi indietro. Borrell si è trovato nella situazione paradossale di invocare la de-escalation in Medio Oriente e andare all’escalation con von der Leyen: mentre chiariva che Hamas va condannato ma Israele deve rispettare il diritto internazionale e umanitario, Borrell prendeva le redini dei dossier; e annunciava che avrebbe verificato lui stesso che la Commissione non usasse alibi per congelare i fondi ai palestinesi. Riduzione dei rischi Borrell che cerca per l’Ue un ruolo risolutore del conflitto, von der Leyen che si schiera al fronte e va per conto suo. Non è la prima volta che la presidente se ne esce con prese di posizione frontali, prende competenze che non le spettano, e non consulta i governi: il patatrac più eclatante riguarda la sua visita a Washington in primavera, quando ha parlato di divorzio dalla Cina; poi i governi si sono infuriati e ha dovuto rimodulare con il “derisking”. Anche le modalità del memorandum tunisino hanno fatto storcere il naso al Consiglio. Su Israele, anche per correggere il tiro di von der Leyen, i governi hanno fatto una dichiarazione insieme domenica e poi si sono riuniti virtualmente martedì. Nel frattempo i bollettini europei sono infarciti di dichiarazioni non firmate di diplomatici europei che accusano von der Leyen di aver messo in pericolo la diplomazia europea, e il suo personale, con le sue uscite. Per certo ha messo in pericolo il suo bis. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Scrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter
Eni, assemblea azionisti approvano dividendo da 1 euro: quanto verrà pagato?Legge sul packaging: ecco quali prodotti non vedremo più
Superbonus, Bonus Ristrutturazione ed Ecobonus: la guida dell'Agenzia delle Entrate
Ora legale, quanto si potrebbe risparmiare se ci fosse tutto l'anno"Gara di mangiatrici di banane": scandalo per la "Festa degli uomini" in Friuli
Firmato il patto anti-inflazione: cosa prevedeNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 4
Istat, stime su produzioni industriali italiane in caloOCSE: le previsioni economiche del prossimo anno
Cambiamenti nei prezzi delle sigarette: le ragioni dietro all'aumento e le percentuali di incrementoDecreto Milleproroghe 2024: tutte le novitàPensioni, addio Opzione Donna: si va verso l'uscita dal lavoro a 63 anni mobiliCgil: "La Manovra del governo è sbagliata e inadeguata"
Incidente a Reggio Emilia, Marcello Esposito morto in moto a 40 anni
Decreto Superbonus, cala l'agevolazione: cosa cambia
Suicidi in carcere: 5 milioni di euro per la prevenzioneEcobonus 2024: ecco come richiedere i nuovi incentiviCome risparmiare sulle bollette per l'inverno 2023: installare una stufa a pelletDecreto PNRR, introdotte misure urgenti e di riforma
Coldiretti, pranzo di Pasqua a casa per l'86% degli italianiTajani sul Superbonus: "Ha premiato gli imbroglioni"Consumi, il 78% degli italiani pensa che non sia un buon momento per gli acquistiTredicesima: perché non è ancora arrivata e quando arriverà