Omicidio a Sabaudia, ucciso con due colpi di fucile: fermato l'ex della compagnaAlessandro Parini morto nell’attentato a Tel Aviv: era un avvocato di 35 anni in vacanza con gli amiciLa madre di Andrea Papi ucciso da un orso scrive a Fugatti
Tir sbaglia l'ingresso in autostrada e fa retromarcia: sfonda guardrail e un palo della luceANSA COMMENTA E CONDIVIDI Lasciare in eredità ad altri un pezzo di se stessi,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella letteralmente. È la scelta dei donatori di organi e tessuti che viene presa ogni anno in Italia da sempre più cittadini e che nel 2023 ha permesso di arrivare al record di 4.466 donazioni e 1.667 trapianti: mai così tanti eseguiti a livello nazionale. Con questi numeri, rispettivamente in crescita del 15,2 e 14,2 per cento sul 2022, e un tasso di 28,2 donatori ogni milione di abitanti, l’Italia si aggiudica il secondo posto in Europa. La scalata della classifica dei Paesi più virtuosi nella donazione è stata certificata oggi dal report del Centro nazionale trapianti. Meglio di noi nel continente, l’anno scorso, ha fatto solo la Spagna con un tasso di 48,9 donatori ogni milione di abitanti. Dietro l’Italia restano invece Francia, Regno Unito e Germania.La classifica degli interventi per organo e ospedaleIn testa alla lista degli organi trapiantati nel nostro Paese c’è il rene. L’anno scorso in Italia ne sono stati impiantati 2.244, di cui 346 regalati da donatori in vita che – verificata la compatibilità con il ricevente – hanno subito l’intervento chirurgico per operare lo scambio. Al secondo posto delle donazioni riuscite è invece il fegato: i trapianti di quest’organo nel 2023 sono stati 1.701; mentre la terza posizione spetta al cuore, che l’anno scorso è stato impiantato a 370 persone: il 46,2 per cento in più rispetto al 2022. La struttura che ha realizzato il numero maggiore di interventi (457) è stata la Città della salute e della scienza di Torino, seguita dall’Azienda ospedaliera universitaria di Padova e il Policlinico Sant’Orsola di Bologna. «I dati – ha commentato il ministro della salute Orazio Schillaci – confermano la generosità degli italiani e l’eccellenza del nostro sistema trapiantologico per qualità degli interventi e sicurezza dei processi. Continuiamo a promuovere la cultura della donazione». In crescita anche la donazione di tessuti A trainare l’accelerazione dei trapianti è stata anche la messa a punto della tecnica di intervento da donatore a cuore fermo, che amplia la platea di organi disponibili rispetto al tradizionale trapianto da donatore a cuore battente. Con il nuovo metodo nel 2023 sono stati eseguiti 444 trapianti: praticamente il doppio rispetto al 2022. Numeri incoraggianti anche per quanto riguarda i trapianti di midollo e del microbiota intestinale, quest'ultimo in sperimentazione in 10 ospedali italiani che nel 2023 lo hanno impiantato in 214 pazienti. Si consolida anche la crescita dell’attività di donazione (15.327, +24,4%) e trapianto (24.944, +15,2%) di tessuti, più numerosi ma non meno preziosi di un organo. Le cornee indispensabili per riparare problemi visivi sono le più donate, seguita da tessuto muscolo scheletrico, pelle e membrana amniotica, particolarmente utile per le ustioni.Accorciate (di poco) le liste d'attesaIl rapporto fa il conto anche di quante persone hanno espresso una dichiarazione positiva alla donazione degli organi: si tratta di 12.778.291 italiani, di cui quasi 2 milioni e mezzo ha dato il suo assenso nel 2023 in sede di rinnovo della carta d’identità elettronica. L’ottima comunicazione tra le terapie intensive – che lo scorso anno hanno segnalato 3.092 potenziali donatori (+ 16,2% rispetto al 2022) e permesso a 1.400 organi di essere prelevati, trasportati e impiantati in ospedali di regioni diverse – ha fatto il resto e permesso di accorciare, anche se solo del 2 per cento, la lista di attesa dei 7.941 italiani che attendono un organo nuovo e compatibile. Pur celebrando i successi del sistema, il direttore del Centro nazionale trapianti Giuseppe Feltrin non nasconde ciò che non va: «Sull’ancora insufficiente disponibilità di organi per il trapianto pesano due fattori. Il primo riguarda il tasso di opposizione rilevato nelle terapie intensive e rianimazioni del nostro Paese, in crescita dell’1% rispetto al 2022 e, ormai da tempo, stabilme intorno al 30% dei casi. Il secondo fattore chiama in causa la donazione da vivente, ancora troppo poco sviluppata rispetto ad altri Paesi europei».
Grave incidente di Pasqua fra auto e moto, morto 72enneMilano, cammina nudo sui binari della metro: arrestato
Avellino, uomo trovato morto in casa: le indagini dei carabinieri
Berlusconi, seconda notte in terapia intensiva: "Reagisce bene alle cure"Tragedia a Scafati, bambino morto dopo aver gettato alcol nel camino
Muore a soli 17 anni, donazione multiorgano all'ospedale di LecceMilano, giornalista aggredito con un cacciavite: arrestato un egiziano
Lo Spid resta, ma il governo punta al risparmio e sulla Carta di identità elettronicaAllerta arancione meteo: significato, cosa fare
Pesaro, bimbo di 3 anni si punge con un ago nel parcoGabriele Longo morto in un incidente stradale: domani i funeraliRoma, incidente in scooter: grave la leggenda del futsal Salvatore ZaffiroPatrizia morta sbranata dal rottweiler del fratello che stava cibando
Messina, cade e muore carbonizzata nei ceppi ardenti del camino
Verbania, operatore ecologico travolto dal suo furgone: è grave
Neonata partorita in capannone e lasciata in ospedale: nuovo 'caso Enea' a MilanoIdentificato il "tuffatore" di Venezia: è un inglese con tre "complici"Lutto nella moda siciliana, si è spenta a 78 anni la stilista Sara Di MiceliOperaio 70enne precipita da un'altezza di 14 metri a Senago: è grave
L’ospedale lo dimette in 3 ore ma Antonio muore a casa dopo 2 giorniNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 479Sanluri, ritrovato il pastore 59enne scomparsoIncidente in autostrada sulla A14: coinvolti un autotreno e un'automobile