File not found
Professore Campanella

Massimo Cacciari: “Io filo-Putin? Chi lo dice è un idiota”

Accordo sul gas, gaffe del premier Draghi che confonde l’Algeria con l’ArgentinaDenuncia dei redditi in Parlamento, svetta Berlusconi, che incrementa l’imponibileCovid, Speranza: "Si apre una stagione nuova, oltre il 90% ha ricevuto la prima dose"

post image

Per togliere il Green Pass Salvini “si affida a San Marco”Cei COMMENTA E CONDIVIDI Il distillato di circa 50.000 gruppi sinodali,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock che hanno coinvolto mezzo milione di persone. Un lavoro coordinato da più di 400 referenti diocesani insieme alle loro équipe. Il tutto confluito in 200 sintesi diocesane e 19 elaborate da altri gruppi, per un totale di più di 1.500 pagine pervenute alla Cei a fine giugno. C’è tutto questo nella Sintesi nazionale della fase diocesana del Sinodo 2021-2023 “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione” che la Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha consegnato il 15 agosto alla Segreteria Generale del Sinodo (in vista della fase universale in programma nel 2023) e che da ieri è online sui siti camminosinodale.chiesacattolica.it e www.chiesacattolica.it.Un documento frutto dunque di un ascolto capillare del popolo di Dio (parrocchie e diocesi, gruppi, movimenti e associazioni) naturalmente armonizzato con il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, che sta interessando sempre di più i diversi territori con proposte e progetti. «La Sintesi – viene perciò sottolineato – offre anche una panoramica del primo anno di quel Cammino».Quanto ai contenuti, essi sono organizzati in dieci aree tematiche: ascoltare, accogliere, relazioni, celebrare, comunicazione, condividere, dialogo, casa, passaggi di vita e metodo. Vediamoli più da vicino.Ascoltare. Va colmato il «debito di ascolto come Chiesa e nella Chiesa, verso una molteplicità di soggetti». I giovani, che non chiedono che si faccia qualcosa per loro, ma di essere ascoltati; le vittime degli abusi sessuali e di coscienza, crimini per cui la Chiesa prova vergogna e pentimento ed è determinata a promuovere relazioni e ambienti sicuri nel presente e nel futuro; le vittime di tutte le forme di ingiustizia, in particolare della criminalità organizzata; i territori, di cui imparare ad accogliere il grido, grazie all’apporto di competenze specifiche e all’impegno di “stare dentro” a un luogo e alla sua storia». L’ascolto, infatti, «chiede di far cadere i pregiudizi, di rinunciare alla pretesa di sapere sempre che cosa dire, di imparare a riconoscere e accogliere la complessità e la pluralità. E perciò diventa «già annuncio della buona notizia del Vangelo». «Il Signore si lascia incontrare nella vita ordinaria e nell’esistenza di ciascuno, ed è lì che chiede di essere riconosciuto».Accogliere. La Sintesi chiede di «superare la distinzione “dentro-fuori”». Si parla di «ministero di prossimità». «Vivere l’accoglienza significa armonizzare il desiderio di una “Chiesa in uscita” con quello di una “Chiesa che sa far entrare”, a partire dalla celebrazione dell’Eucaristia». Di conseguenza «si riconosce il bisogno di toccare ferite e dare voce a questioni che spesso si evitano». Tante sono le differenze che oggi chiedono accoglienza: «generazionali (i giovani che dicono di sentirsi giudicati, poco compresi, poco accolti per le loro idee e poco liberi di poterle esprimere; gli anziani da custodire e da valorizzare); generate da storie ferite (le persone separate, divorziate, vittime di scandali, carcerate); di genere (le donne e la loro valorizzazione nei processi decisionali) e orientamento sessuale (le persone Lgbt+ con i loro genitori); culturali (ad esempio, legate ai fenomeni migratori, interni e internazionali) e sociali (disuguaglianze, acuite dalla pandemia; disabilità ed emarginazione)».Relazioni. «Le persone vengono prima delle cose da fare e dei ruoli». È il principio risuonato più volte nella consultazione. «I sacerdoti, per primi, sono chiamati a essere “maestri di relazione”». Ma anche loro vanno accompagnati dalle comunità. E tuttavia «le relazioni hanno bisogno di tempo e di cura costante: sono un bene fragile. Vanno accettate fatiche e sconfitte». L’incontro con le persone non va vissuto come un corollario, ma come il centro dell’azione pastorale, per «riconoscere e prendersi cura delle diverse forme di solitudine e di coloro che vivono situazioni di fragilità e marginalità».Celebrare. La celebrazione eucaristica è e rimane “fonte e culmine” della vita cristiana e, per la maggioranza delle persone, è l’unico momento di partecipazione alla comunità. Tuttavia, la Sintesi registra anche «una distanza tra la comunicazione della Parola e la vita, una scarsa cura delle celebrazioni e un basso coinvolgimento emotivo ed esistenziale». Di fronte a «“liturgie smorte” o ridotte a spettacolo», si avverte l’esigenza di ridare alla liturgia sobrietà e decoro per riscoprirne tutta la bellezza che tocca in profondità le nostre vite. Da riscoprire è anche il valore della pietà popolare, depurandola da «potenziali ambiguità».Comunicazione. «Risulta diffusa la percezione di una Chiesa che trasmette l’immagine di un Dio giudice più che del Padre misericordioso». Per cui serve un linguaggioi «non discriminatorio, meno improntato alla rigidità, ma più aperto alle domande di senso». Specie «per rendere la Chiesa più accessibile, più comprensibile e più attraente per i giovani e i “lontani”, più capace di trasmettere la gioia del Vangelo». Si chiede di prestare attenzione agli ambienti digitali, ma «senza assumere la logica degli influencer». Inoltre è necessaria la trasparenza, la cui mancanza «ha favorito insabbiamenti e omissioni su questioni cruciali quali la gestione delle risorse economiche e gli abusi di coscienza e sessuali».Condividere. La corresponsabilità appare come il vero antidoto alla dicotomia presbitero-laico. «La Chiesa appare troppo “pretocentrica” - riconosce la Sintesi – e questo deresponsabilizza». I laici sono «relegati spesso a un ruolo meramente esecutivo e funzionale». Attenzione poi all’emargnazione delle donne che non consente «alla voce femminile di esprimersi e di contare». Nche le religiose e le consacrate, «spesso si sentono utilizzate soltanto come “manodopera pastorale”». Da migliorare il funzionamento degli organismi di partecipazione. «Diverse comunità ne sono prive, mentre in molti casi sono ridotti a una formalità». Dialogo. Il confronto quotidiano con il mondo del lavoro, della scuola e della formazione, gli ambienti sociali e culturali, gli aspetti cruciali della globalizzazione fa emergere la consapevolezza che «la fede non è più il punto di riferimento centrale per la vita di tante persone: per molti il Vangelo non serve a vivere». Ma «i semi del Verbo sono presenti in ogni contesto». E bisogna imparare a dialogare: «Il processo sinodale ha svelato che molte realtà sociali, amministrative e culturali nutrono il desiderio di un confronto più assiduo e di una collaborazione più sistematica con le realtà ecclesiali. Una Chiesa sinodale è consapevole di dover imparare a camminare insieme con tutti, anche con chi non si riconosce in essa».Casa. Bisogna evitare di trasformare le parrocchie e le comunità in fan club, di cui chi è fuori fatica a percepire il senso. Più che una casa, la comunità viene pensata come un centro erogazione servizi, più o meno organizzato. «La Chiesa-casa non ha porte che si chiudono, ma un perimetro che si allarga di continuo».Passaggi di vita «Una comunità cristiana che vuole camminare insieme è chiamata a interrogarsi sulla propria capacità di stare a fianco delle persone nel corso della loro vita, e di accompagnarle a vivere in autenticità la propria umanità e la propria fede in rapporto alle diverse età e situazioni». Perciò la sintesi chiede «di ripensare i percorsi di accompagnamento perché siano a misura di tutti: delle famiglie, dei più fragili, delle persone con disabilità e di quanti si sentono emarginati o esclusi. Anche il camminino dell’iniziazione cristiana ha bisogno di transitare alla logica dell’accompagnamento».Metodo «Per dare forma e concretezza al processo sinodale è stato proposto un metodo di ascolto delineato secondo i principi della conversazione spirituale», con i suoi tre passi: la presa di parola da parte di ciascuno, così che nessuno resti ai margini; l’ascolto della parola di ognuno e delle risonanze che essa produce; l’identificazione dei frutti dell’ascolto e dei passi da compiere insieme». Non far spegnere l’entusiasmo suscitato da questa metodologia sarà una delle sfide per continuare il cammino. Specie nella fase in cui i dieci ambiti verranno raggruppati lungo tre assi, definiti “cantieri sinodali”: quello della strada e del villaggio (l’ascolto dei mondi vitali), quello dell’ospitalità e della casa (la qualità delle relazioni e le strutture ecclesiali) e quello delle diaconie e della formazione spirituale.IL TESTO INTEGRALE CLICCA QUI

Giorgia Meloni si esprime su un eventuale viaggio in PoloniaElezioni, si pensa di inserire il voto anticipato negli uffici postali

Ucraina, Mattarella al Papa: "Spirito pasquale rinnova l'invito a mantenere viva la speranza"

Di Maio sulla missione russa in Italia: "Abbiamo avuto aiuti da tutto il mondo"Decreto Milleproroghe, il contenuto: dal bonus psicologico alla sperimentazione animale

Covid, Fontana: "Lombardia prima regione al mondo per somministrazioni della terza dose"Ucraina, Cangini (FI) contro Salvini: "Parla come il cugino scemo del Papa"

Renzi: “Ho scritto a Mancini. Quando perdi sei solo come un cane, lo so per esperienza”

Camera, bocciato per un voto l’emendamento soppressivo sulla riforma del catastoChe tempo che fa, Di Maio sull'Ucraina: "La guerra ha un nome e cognome: Vladimir Putin"

Ryan Reynold
Torna il testa a testa fra Letta e Meloni, sono gli unici sopra il 20%Torna l’idea di Giuseppe Conte di formare un suo partito dopo il caos M5sIl Senato vota la fiducia al Dl Ucraina: aiuti a Kiev e misure anti crisi

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarStato di emergenza, Governo pone la fiducia sulla proroga: le proteste dell’opposizionetrading a breve termine

    Notizie di Politica italiana - Pag. 231Zelensky, il discorso al Parlamento italiano: "Il nostro popolo è un esercito, serve la pace"Covid, l'annuncio di Mario Draghi: "Il governo non prorogherà lo stato d'emergenza"Comunali Milano, Paragone perde il ricorso sul riconteggio dei voti

      1. avatarSpesa militare, Fratoianni: "Aumento irragionevole, corsa al riarmo incomprensibile"ETF

        Come cambia il Superbonus: dal 2022 si potrà cedere il credito una sola volta

  2. avatarGiorgia Meloni: “C’è un problema politico se gli alleati preferiscono Pd e M5s”VOL

    Matteo Salvini vola in Polonia: si recherà a Varsavia e al confine con l'UcrainaDagli ostelli alle caserme, il piano dell'Italia per accogliere i profughi ucrainiMinacce di morte a Luigi Di Maio, due indagati a RomaNotizie di Politica italiana - Pag. 229

    VOL
  3. avatarChe tempo che fa, Speranza sulla fine dello stato di emergenza: "Non significa che il virus vada via"Guglielmo

    Manfredi e Draghi firmano il Patto per Napoli, il sindaco: "Ora non abbiamo più alibi"Notizie di Politica italiana - Pag. 235Letta: “Continue minacce di crisi dal centro destra, così non si va avanti”Mario Draghi positivo al Covid: non andrà in Africa

Garavaglia: “Tutto riaperto da aprile e da giugno via all’obbligo vaccinale”

Letta: “Continue minacce di crisi dal centro destra, così non si va avanti”Zelensky, il discorso al Parlamento italiano: "Il nostro popolo è un esercito, serve la pace"*