File not found
MACD

Tredicesima 2019 per gli invalidi civili: quando arriva

Di Maio: "Lettera Ue assurda. L'Italia non si piega"Chiusura Whirlpool di Napoli: i dipendenti bloccano l'autostradaStangata sulla benzina, il governo aumenta le accise dal 2021

post image

Arcelor Mittal: scontro tra azienda e governoA nordest Zaia e Fedriga non ammettono intrusioni,investimenti in Lombardia FdI è dominante e il progetto nazionale è già fallito, con fastidio dei dirigenti del sud. Ma per ora i nemici interni del Comitato Nord fondato da Bossi non hanno le forze per competere, infatti si sono ritirati dalla corsa alle regionali in Lombardia. In questo quadro nessuno può ancora insidiare la segreteria di Salvini, che però rischia di rimanere a logorarsi un passo indietro a Giorgia Meloni. Una vittoria è una vittoria e in Friuli Venezia Giulia questo è stato per la Lega. Tuttavia, il partito di Matteo Salvini continua a ribollire e sotto la cenere rimangono le divisioni interne. La vittoria di Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia, infatti, è stata la certificazione che la Lega ormai abbia due facce anche al nord. La meno sorridente per Salvini è quella del nordest di Fedriga e Luca Zaia in Veneto. Qui i due governatori sono depositari della credibilità del partito e lo sorreggono dal punto di vista elettorale. Zaia con la sua lista nel 2020 ha preso un plebiscitario 44 per cento, lasciando il partito al 17 per cento. Il listino di Fedriga, invece, ha corso testa a testa con la Lega, rimanendo indietro di poco più di un punto con il 17,7 per cento. Poco più dei voti che sono mancati alla lista della Lega, che nel 2018 aveva totalizzato il 34 per cento e cinque anni dopo si è fermata al 19. ItaliaIl voto in Friuli-Venezia Giulia spiazza tutti i partiti tranne la LegaGiulia Merlo Il nordest Con due conseguenze: nel fortino del nordest la Lega regge all’onda di Fratelli d’Italia grazie ai due uomini forti, ma Salvini per entrare deve chiedere il permesso. Qui il segretario non può permettersi di dettare legge nelle candidature o nelle mosse politiche senza l’avvallo dei governatori. I quali fanno spesso sentire la loro voce perchè Roma ascolti. L’ultimo a farlo è stato Zaia, che considera Fedriga «un suo discepolo» e da sempre è il più loquace dei due sul fronte politico nazionale. A fronte dell’affermazione del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, secondo cui si dovrebbe «rinunciare a una parte dei fondi a debito» visto che c’è il rischio che non si riescano a spendere, Zaia ha risposto che «se qualcuno alla fine proprio non riesce a investire queste risorse, piuttosto che rimandarle indietro all'Europa è meglio girarle a chi le sa investire». Il Veneto, per esempio.  Per ora, tuttavia, nè Zaia nè Fedriga hanno dato segnali veri di volersi scontrare con il segretario. Tra i due il predestinato sarebbe il friulano, ma per ora – visto che la Lega nazionale perde consensi ma non ha subito veri tracolli – regge ancora una sorta di patto di non belligeranza e di coabitazione. Lasciando Salvini a logorarsi, un passo indietro a Giorgia Meloni. ItaliaLe purghe salviniane nella Lega. Chi critica il leader è fuoriStefano Iannaccone La Lombardia Diversa dal nordest è invece la Lombardia. Nulla a che fare coi profili dei colleghi triveneti: qui, nella culla del partito, il presidente Attilio Fontana è sì stato rieletto, ma la Lega che lo sosteneva è stata staccata di dieci punti da Fratelli d’Italia. Con la conseguenza che il partito di Giorgia Meloni, capitanato dal duo Ignazio La Russa-Daniela Santanchè, ha fagocitato i posti più pesanti nella giunta regionale.  Nonostante ne abbia mantenuto la guida con un suo fedelissimo, anche in Lombardia Salvini deve guardarsi le spalle. Dalla regione, infatti, è partita da mesi la guerriglia interna al partito con la nascita della prima corrente ufficiale, “Comitato Nord”, guidata dal fondatore Umberto Bossi. Obiettivo chiaro: riportare la Lega agli antichi fasti della questione nordista e disarcionare il segretario che ha sognato una lega nazionale e nazionalista, erodendo le sue fondamenta a partire dai congressi locali.  Per ora, tuttavia, l’operazione è in stand-by per decisione dello stesso Bossi. Prima delle regionali, il Comitato Nord – che raccoglie quattro ex consiglieri regionali che si erano ribellati alla linea di Salvini ed erano stati espulsi dal partito – era pronto a presentarsi con una sua lista autonoma rispetto a quella della Lega e si era addirittura svolto un tavolo con Fontana per convincerlo a farla entrare come lista aggiuntiva nella sua coalizione di centrodestra. Davanti al no perentorio di Salvini, il Comitato Nord era entrato in trattativa con Letizia Moratti e l’accordo era sostanzialmente chiuso, fino a quando Bossi non ha imposto a tutti di rinunciare alla corsa. Dietro la scelta del vecchio leader, ci sarebbe stato il fatto che «anche al loro interno quelli del Comitato erano divisi, con Paolo Grimoldi da una parte e Angelo Ciocca dall’altra», ha spiegato chi ha fatto parte delle trattative. Dunque, davanti alla prospettiva di liquefarsi subito, Bossi ha deciso di prendere tempo. Anche perchè candidarsi a sostegno di Moratti avrebbe voluto dire uscire definitivamente dalla Lega. «Al Comitato Nord manca uno Zaia», è l’ulteriore spiegazione. Ovvero, qualcuno con il carisma sufficiente da insidiare Salvini dall’interno. ItaliaDue per mille, FdI e Pd incassano più di tutti. La Lega crolla anche al nordStefano Iannaccone Il Sud Con questo scenario al nord, dunque, Salvini per ora non ha ancora un vero avversario da temere. Nell’equilibrio presente, con i governatori triveneti al loro posto e la Lombardia ancora presidiata dai suoi seppur ridimensionati, la sua sedia in via Bellerio non è formalmente in discussione. Tuttavia, nel partito è ormai chiaro come il vero fallimento di Salvini sia stato il progetto espansionistico al centro-sud della Lega nazionale. Perdendo la parola “nord” con la svolta sovranista, il segretario – galvanizzato dal 34 per cento alle europee – si era convinto di poter perdere il connotato regionale e ha imbarcato nel progetto numerosi esponenti locali, dal plenipotenziario in Sicilia Antonino Minardo al sottoregretario laziale, Claudio Durigon fino a Domenico Furguele in Calabria. Tuttavia, proprio con le regionali in Sicilia è definitivamente tramontato il progetto “Prima l’Italia”, che doveva imbarcare liste civiche e autonomiste nel nuovo contenitore targato Lega. Risultato: fastidi e lamentele da parte dei deputati leghisti del sud che si sentono ormai sempre più fuori dal progetto leghista, alcuni dei quali guardano con sempre maggiore interesse a FdI. Anche perchè le regionali nel Lazio con l’8 per cento e quelle in Sicilia con il 6 non lasciano ben sperare per il futuro. Salvini sta cercando di contenere questi movimenti: si è caricato sulle spalle il progetto del ponte di Messina, che «stima 100 mila posti di lavoro in cinque anni» ed è il «sogno di milioni di italiani». Soprattutto in vista del dossier Autonomia del leghista Roberto Calderoli che accenderà le ire del sud ma su cui Zaia e Fedriga non ammettono rinvii.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Lavoro, Istat: "Italia maglia nera in UE per produttività"StartupItalia Open Summit 2019: come raggiungere lo spazio Alcatraz Notizie.it

Quando fare la domanda per la pensione anticipata

Procedura di infrazione, Ue: "Possibili soluzioni"Tredicesima 2019: quando arriva e come si calcola

Senard difende la fusione Fca-RenaultJean-Claude Juncker: "Italia a crescita zero"

Alitalia, nessuna offerta vincolante: rischio settimo rinvio

Assicurazione casalinghe Inail 2019: come funzionaImu e Tasi, ancora pochi giorni per saldare la prima rata

Ryan Reynold
Reddito di cittadinanza: presentate 50mila domandeNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 172Quando fare la domanda per la pensione anticipata

BlackRock Italia

  1. avatarInvestire in energiaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Chiesa, le offerte si pagano con la carta di creditoEx Ilva, proseguono gli incontri: oggi sciopero di Arcelor MittalReddito di cittadinanza, un errore nella legge rischia di bloccarloEx Ilva, proseguono gli incontri: oggi sciopero di Arcelor Mittal

    1. Regali incartati con carta di giornale per salvare il pianeta

      1. avatarNuovi televisori entro il 2022: pronto un bonus per gli italianiGuglielmo

        Come fare per togliere il silicone dalle piastrelle

  2. avatarManovra, stop alla flat tax sopra 65mila euroProfessore Campanella

    Huawei, arresto Meng Wanzhou: crollano borse Ue e UsaItalian Affiliate Expo: il successo della seconda edizioneTalco Johnson & Johnson ritirato dal commercio per amiantoCommissione Ue: probabile procedura d'infrazione per l'Italia

  3. avatarBlockchain Week Rome: alla scoperta delle criptovaluteGuglielmo

    Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 167Servizi per alberghi: perché conviene l’outsourcing?Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 158contouring naso: i trucchi e il miglior correttore nasale

Interruzione energia elettrica: arriva il rimborso per gli italiani

Come fare per chiudere un conto FinecoPiano del governo: bonus di 240 euro al mese per ogni figlio*