File not found
criptovalute

Beach&Love 2019, intervista a Paolo Verdiani

Beach&Love 2019, intervista a Diego ParassoleEurospin e le nuove capsule di caffè premium e compostabiliConti pubblici, Tria parla delle riforme fiscali

post image

Donazioni, nel 2017 le imprese italiane più generose di quelle USALo scrittore norvegese Jon Fosse,Campanella premio Nobel per la Letteratura 2023 - Epa/Hakon Mosvold Larsen COMMENTA E CONDIVIDI Da Meister Eckhart a Samuel Beckett passando attraverso Agostino, Nicola Cusano, Kafka, Wittgenstein e Heidegger: sono questi alcuni dei grandi scrittori e pensatori cui si ispira Jon Fosse, premio Nobel della Letteratura del 2023. Ma è soprattutto la mistica il territorio preferito dall’autore norvegese, addirittura sin da bambino, quando all’età di 7 anni ebbe un’esperienza di morte imminente che definisce «la più fondamentale della mia vita». Parole che fanno parte del volume Le mystère de la foi. Jon Fosse, una lunga conversazione con il giornalista Eskil Skjeldal appena uscito in Francia per le edizioni Artège (pagine 176, euro 18,90). Allora al piccolo Jon si era rotta un’arteria: «Avevo perduto molto sangue e ricordo come fosse ieri che, seduto sull’automobile, sul percorso che mi portava all’ospedale, guardavo le case attorno con la convinzione che fosse l’ultima volta che le vedevo. Una vicenda che mi ha segnato, un’esperienza che portava con sé una verità indefinibile sul mio corpo e sul mio spirito e che non posso che qualificare come mistica». In quegli anni i genitori l’avevano fatto partecipare alla vita parrocchiale della Chiesa di Stato norvegese, protestante, ma proprio quanto accaduto gli fece constatare l’assenza del mistero. Un pensiero che in seguito lo portò ad abbandonare la Chiesa a causa del suo formalismo: «A poco a poco ho scoperto più verità per quanto riguarda la vita umana nei miei compagni di bevute che nell’ambiente cristiano». Una ribellione verso l’establishment politico e religioso del suo Paese che l’avrebbe condotto a scelte sempre più radicali ma anche a scivolare nell’alcolismo. Finché è avvenuta una vera e propria conversione. «Non ho paura a riconoscerlo, la sofferenza e la disperazione m’hanno portato alla fede. Sono passato attraverso la depressione e l’angoscia per arrivarvi». Grazie alla moglie, cattolica, e alla lettura delle opere di Meister Eckhart e Nicola Cusano Jon Fosse si è avvicinato al cattolicesimo e nel 2013 è entrato ufficialmente nella Chiesa.La mistica negativa gli ha dato la spinta, la lettura delle opere di Heidegger e Wittgenstein l’hanno aiutato molto. Nel libro-intervista i due pensatori del Novecento tornano spesso. Fosse cita due frasi famose che l’hanno segnato: “Di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere” di Wittgenstein e “Perché esiste qualcosa piuttosto che il niente?” da cui muove lo sforzo speculativo di Heidegger riprendendo Leibniz. Fosse li considera “filosofi-poeti”, i suoi veri “eroi intellettuali” in campo filosofico, mentre in quello letterario cita Kafka e Beckett in primis. E si dice convinto che la vera letteratura svela qualcosa che non può essere detto né mostrato: «Esprime l’indicibile». I racconti di Kafka ne sono l’esempio più chiaro: «Dio è visto come una legge invisibile e incomprensibile, come incomprensibile è l’esistenza umana. Ma l’opera di Kafka nella sua oscurità è malgrado tutto luminosa». Allo stesso modo Aspettando Godot di Beckett e l’Ulisse di Joyce sono vere e proprie epifanie. L’opera teatrale di Beckett è anzi per Fosse «la pièce moderna più cristiana che sia stata scritta». Altri autori che vengono richiamati sono Georg Trakl (»il più grande poeta cristiano che conosco»), Paul Celan e Emil Cioran. Al fondo c’è la convinzione profonda che fede e letteratura sono intrecciate quando parlano delle cose invisibili: «Quando ho letto che Kafka considerava la sua scrittura come una preghiera, sono rimasto colpito perché era quello che facevo anch’io. Una sorta di preghiera. Soprattutto i miei primi libri, i libri neri, sono come delle preghiere». Ma anche leggendo i suoi romanzi più noti, Settologia e Melancholia, e persino il suo ultimo breve romanzo, Un bagliore, tutti in Italia tradotti dalla Nave di Teseo, si coglie al fondo l’incontro con la trascendenza, che in realtà è ineffabile. Nel dialogo con Skjeldal, Jon Fosse dice di pregare tutti i giorni, recitando spesso il Padre nostro e l’Ave Maria: «Ciò che cerco di più nella preghiera è il silenzio, un soffio sulla mia esistenza. Faccio il segno della croce spontaneamente, quando sono solo e sento il bisogno di un sostegno, e ciò mi aiuta. C’è del potere nel segno della croce». Va spesso a Messa («Dà al corpo il riposo e all’anima la pace») e non ha particolari problemi verso i dogmi della Chiesa cattolica e le sue posizioni sulla morale, è solo critico su certe chiusure riguardo alla partecipazione all’eucarestia, che vorrebbe aperta a tutti, anche ai non credenti: «Non è compito della Chiesa erigere barriere fra Dio e l’uomo». Sull’aldilà sostiene di credere che «il regno di Dio è per tutti noi. Il male scomparirà e il bene tornerà a Dio. Il male andrà all’inferno ma ciò non significa che questo sia il destino dell’essere umano, che è a volte buono a volte cattivo ma fondamentalmente buono». Dice di sentirsi vicino anche al movimento della gnosi perché l’adesione alla fede cristiana è un processo di conoscenza, ma non sulla separazione fra corpo e anima, spirito e materia, bene e male. E all’intervistatore che gli dice di non trovare molto più in lui un’anima ribelle e antidogmatica, Fosse può ben replicare che «se c’è un atto di vera ribellione oggi in Norvegia – e non solo, ma anche negli ambienti intellettuali europei – è proprio il fatto di convertirsi al cattolicesimo e di dirsi cristiani».

Manovra, quanto aumenterà il dieselBorsa, in apertura Milano perde l'1%

Stazione di Lagonegro, ferrovia del Sud chiusa nel 1987

Alitalia, data confermata: chiusura il 15 Luglio 2019Fattura elettronica carburante: come funziona

Quando e come fare il 730: i consigli utiliRoberto Saviano ospite al Web Marketing Festival 2019

Commissione Ue: probabile procedura d'infrazione per l'Italia

Dado Knorr verso il Portogallo: 76 licenziamenti in VenetoConti pubblici, Tria parla delle riforme fiscali

Ryan Reynold
Ue, stop alla procedura d'infrazione contro l'ItaliaDecreto fiscale 2019 è legge: che cosa prevedeEcco come e quando richiedere un risarcimento danni

Guglielmo

  1. avatarFincantieri, Salvini e la fiducia a Giuseppe Bonoinvestimenti

    Oper Fiber, l'assemblea approva il bilancio 2018Come disattivare Adblock su Chrome definitivamenteStima Istat per il Pil 2019: crescita dello 0,2%, in rialzo nel 2020Lavoro dipendente, i dati del primo trimestre 2019

    1. Tria, aumento IVA confermato. Manovra parte da 25 miliardi

      1. avatarReddito, la mappa dei comuni ricchi e poveriVOL

        Carte di pagamento, impossibile ridurre i costi di commissione

  2. avatarEurostat, povertà in forte calo in Italia nel 2018Economista Italiano

    Come fare per togliere il silicone dalle piastrelleL’ultima proposta del governo: una tassa sui depositi di liquidità degli italianiRottamazione ter, in arrivo 700mila lettere con cifre da pagareCina: il treno in grado di fare Milano-Roma in meno di un'ora

  3. Schiavon Sistemi: 50 anni di attività all’insegna dell’innovazioneCome alleviare il rossore da scottatura solareOlimpiadi 2026: le stime prevedono una crescita positivaIstat, rilevazione di febbraio: in Italia cresce la disoccupazione

Reddito di Cittadinanza, richieste inferiori alle previsioni

Terna, la nuova linea elettrica in Brasile è stata inaugurataStima Istat per il Pil 2019: crescita dello 0,2%, in rialzo nel 2020*