Rincari, bollette del gas aumentano dell'8%Samsung, previsto ancora uno sciopero dei dipendentiEstate 2024, aumenti in vista per gli italiani: rincari su sdraio, lettini e pedalò
Sicilia, bonus bollette superiore ai mille euro: come richiederloCommentando il senso delle proteste dei trattori,analisi tecnica su questo giornale Walter Siti ha espresso dubbi sull’utilità delle politiche europee. Secondo Siti, sarebbe necessario ammettere il fallimento delle politiche green per concentrarsi su altre questioni su cui la politica ha ancora margine di interventoIl recente articolo di Walter Siti su questo giornale connette la protesta dei trattori ad altre sfide sociali. La tesi implicita è che, in un quadro di cacofonia europea e sanremese, la probabile vittoria politica dei trattori non dovrebbe essere vista soltanto come una vittoria corporativa rispetto all’interesse generale.Secondo Siti, sulla questione climatica la politica europea dovrebbe avere un sussulto di onestà e riconoscere l’impossibilità di limitare l’innalzamento della temperatura media. Ma questa ammissione, secondo Siti, non dovrebbe implicare una rinuncia a incidere su altre questioni sociali (la prossima rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale, il governo delle disuguaglianze, ecc.).La conclusione del ragionamento (una sconfitta su un tema seppur importante non deve comportare la rinuncia ad agire politicamente su altri) è in generale corretta. Ma le premesse e gli argomenti sottesi non funzionano e tradiscono un pessimismo solo apparentemente realista.Profezie e fallimentiIn primo luogo, forse è vero che anche implementando le politiche di riduzione delle emissioni sforeremo i 2°C di aumento di temperatura globale, termine oltre il quale, sostiene l’assoluta maggioranza dei climatologi, il cambiamento climatico comporterebbe danni irreversibili e ancora più significativi di quelli che già viviamo.Anche se questo fosse indubbiamente vero, però, si tratterebbe della più classica delle profezie che si autoavverano: si pensa che non sia possibile raggiungere un certo risultato e il pessimismo stesso determina il fallimento di ogni tentativo di ottenere il risultato. Rimestare nella sfiducia, quindi, non è un esercizio di disincanto critico di fronte a un presunto radicalismo ambientalista. È invece un atteggiamento che colposamente affossa l’iniziativa.Inoltre, sebbene attualmente non possiamo conoscere precisamente di quanto si innalzerà la temperatura, sappiamo di certo che c’è molta differenza tra uno sforamento limitato della soglia dei 2°C e uno sforamento significativo. Quindi anche se fossimo destinati a superare la soglia abbiamo ottimi motivi per sforarla di poco invece che di molto.Anche da un punto di vista materiale, la posizione di Siti è argomentativamente problematica, perché isola una questione (le politiche climatiche) che non può essere realmente isolata da molte altre.Così come il peggioramento dei raccolti degli ultimi anni è in molti casi dovuto al cambiamento climatico, altri fenomeni epocali (migrazioni, distribuzione della ricchezza, evoluzione tecnologica) sono connessi alle politiche attuali sul clima. Essere rinunciatari su quest’ultima implica di fatto una rinuncia ad affrontare anche le altre.Infine, c’è un problema di eccessiva generalità di questa idea rinunciataria sulle politiche climatiche.La mitigazione non bastaFino a pochi anni fa, si tendeva a distinguere nettamente tra le politiche preventive – quelle che cercano di limitare l’innalzamento della temperatura – e le politiche di adattamento – quelle che, considerando l’innalzamento inevitabile, cercano di rendere compatibile la vita in una situazione climaticamente cambiata. I conservatori ragionevoli, cioè non negazionisti, hanno spesso flirtato con l’adattamento pur rifiutando le politiche preventive (ritenute futili). Attualmente, però, è chiaro a tutti che dobbiamo perseguire entrambe le politiche perché anche variazioni marginali fanno una certa differenza, e perché lo sviluppo delle tecnologie e delle pratiche sociali di limitazione delle emissioni è di fatto tanto preventivo quanto di adattamento.Sostenere che le politiche green europee siano futili e colpevoli della crescita del populismo di destra, come ha sostenuto anche Lorenzo Castellani, sembra l’ennesima edizione di un realismo politico che giustifica l’atteggiamento rinunciatario e si preclude ulteriori margini di manovra politica. Un atteggiamento che parte dal disincanto critico e finisce per adagiarsi alla logica di chi grida più forte.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico ZuolofilosofoFilosofo, si occupa di filosofia politica e di etica applicata. È ricercatore presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Storia dell'Università di Genova.
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 20Costo voli, drastico crollo del prezzo dei biglietti dopo le feste
Carlo Napoleoni: "L'impegno verso il settore turistico è fornire una consulenza al passo con il mercato"
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 15Suicidi in carcere: 5 milioni di euro per la prevenzione
Quota 104: le novità sulle pensioniBonus sposi: a chi spetta e a quanto ammonta
Scontrino dell'energia in arrivo: cos'è e come funzionaCoronavirus, bilancio del 2 agosto 2022: 64.861 nuovi casi e 190 morti in più
La teoria sul Papa: “Bergoglio non è affatto il Pontefice”Ex Ilva, ipotesi di accordo tombale per liquidare i MittalIl ristorante il Veliero di Misilmeri chiude per sempre: il fallimento di CannavacciuoloBonus animali domestici: cosa prevede il decreto
Fmi sulla manovra: "Italia sia più ambiziosa e pensi anche a crescere"
Il bonus di 100 euro in busta paga non sarà automatico: come richiedere l'indennità
Pensione anticipata, ipotesi Quota 41: la novitàFamiglie escluse dall'Assegno di inclusione. Ecco le motivazioniIndennità di maternità: a quanto ammonta e come funzionaApple getta la spugna sulle auto elettriche a guida autonoma: licenziate più di 600 persone
Come rateizzare una cartella di pagamento con Agenzia delle entrate: la guida 2024Bonus e agevolazioni: tutte le richieste da fare entro giugno 2024Bonus e agevolazioni: tutte le richieste da fare entro giugno 2024Tredicesima 2023: il calendario completo dei pagamenti