File not found
trading a breve termine

Cuneo, 23 agenti del carcere indagati per violenze

Incidente sull'A4: 27enne travolto e ucciso da un mezzo pesanteFuga di gas in una scuola primaria a Lonate CeppinoTajani: "In arrivo a Pratica di Mare aerei con 200 italiani"

post image

Incidente a Lecce: sedicenne si schianta contromano contro uno spartitrafficoCinemaLa dolce vendetta dell'Anna traditaI retroscena,Campanella tra film e amori sotto il vulcano, dei rapporti tra Rossellini, Bergman e MagnaniDario Campione09.06.2024 15:15Abbandonata, tradita, ma tutt’altro che rassegnata. Anzi: pronta a prendersi un’immediata rivincita. Non soltanto sentimentale. Le carte inedite dell’Archivio del Gabinetto Vieusseux di Firenze cambiano, a quasi 80 anni di distanza, il finale di una storia che appassionò in modo quasi morboso milioni di persone: la storia della fine improvvisa e lacerante della relazione tra Anna Magnani e Roberto Rossellini. L’industria odierna del gossip, anche se alimentata dagli infiniti rivoli dei social media, impallidisce - per toni, durezze, capacità di invadere la vita privata - di fronte a quella che esplose nell’Italia del secondo dopoguerra. Un Paese allo stremo, uscito in macerie dal conflitto e da venti anni di regime totalitario, scoprì il fascino indiscreto della leggerezza: ovvero, il bisogno di allontanarsi in fretta dal dolore e di rifugiarsi nelle vite luccicanti, anche se talvolta tormentate, dei divi del cinema. E Anna Magnani, diva, lo era sicuramente. La diva più famosa del mondoSul finire degli anni Quaranta, l’attrice romana visse una tormentatissima storia d’amore con Roberto Rossellini, grande tra i grandi del neorealismo, il quale la rese immortale in una delle scene finali di Roma città aperta. I giornali dell’epoca seguirono in maniera talvolta ossessiva la burrascosa cronaca del rapporto Rossellini-Magnani. Soprattutto quando sulla scena apparve la bellezza algida e irresistibile di Ingrid Bergman, in quel momento probabilmente la diva più famosa del mondo, per tre anni di fila candidata all’Oscar come protagonista femminile e vincitrice della statuetta nel 1945 per Angoscia, di George Cukor.Nel 1949 Rossellini, legato alla Magnani ma ancora sposato con la costumista Marcella De Marchis, mollò tutto per volare negli Stati Uniti e incontrare la Bergman. Lo scandalo fu enorme, su entrambe le sponde dell’oceano. E divenne fragore quando, per suggellare la nascente storia d’amore con l’attrice svedese, Rossellini decise di assegnarle il ruolo di protagonista in Stromboli, terra di Dio un film pensato e scritto nei mesi precedenti proprio per Anna Magnani. Mentre nella piccola isola delle Eolie Rossellini girava con la sua nuova musa, a poche barche di distanza, a Salina, Anna Magnani, sotto la sapiente regia di William Dieterle, regista tedesco con passaporto statunitense, già candidato all’Oscar nel 1938 per il film The Life of Emile Zola, recitava i ciak di Vulcano, una storia molto simile per temi e ambientazioni a quella in cui era impegnato l’ex amante. La stampa, non soltanto quella scandalistica, ebbe gioco facile a titolare per settimane sulla «Guerra dei vulcani». E per decenni si è dato per scontato il cinismo di Rossellini a fronte del dramma umano vissuto da Anna Magnani. Tutto vero, in realtà. Ma fino a un certo punto. Perché, come detto, dagli archivi del Gabinetto Vieusseux sono emerse adesso alcune lettere che l’attrice scrisse al fotografo di scena di Vulcano, l’antropologo e orientalista di origini luganesi Fosco Maraini (al quale il MUSEC dedica fino al 19 gennaio del prossimo anno una gigantesca antologica).Racconta Patrizia Carrano, la biografa di Anna Magnani, che Rossellini, la Bergman e la troupe di Stromboli «avevano cominciato a girare quasi un mese prima di Vulcano, ma la lavorazione era andata per le lunghe e stavano ancora arroccati su quell’isola non lontana da Salina. Le Eolie, abbandonate nel blu, senza telefono, senza trasporti, quasi senza traghetti, non erano mai state tanto frequentate. A Stromboli c’era Rossellini con la Bergman e un nugolo di giornalisti e fotografi che li guatavano a ogni ora del giorno e della notte. A Salina, non troppo lontano, c’era la Magnani con Dieterle». L’attrice romana e il regista suo ex compagno, «anche se non si vedevano, annusando l’aria potevano quasi sentire l’odore l’uno dell’altra, una impercettibile sensazione d’imbarazzo e di vicinanza che finiva con l’accomunare le due troupe». Ma se è vero che Rossellini trascorreva le sue notti con la diva svedese, non è altrettanto vero che la Magnani si macerasse nella rabbia e nella gelosia. Tutt’altro. Era infatti nata, sul set, una passionale storia d’amore con Fosco Maraini, testimoniata - come detto - da alcune lettere. Un biglietto autografo, in particolare, in cui l’attrice scrive con il suo tratto ampio e inconfondibile: «Ciao amato mio. Che malinconia. Non lasciarmi troppo sola. Anna». E un successivo foglio, scritto a macchina e datato Roma 7 settembre 1949, in cui l’accento è invece del tutto diverso e le parole della diva esprimono animosità, risentimento per una storia che, evidentemente, si è conclusa. Anna è una donna impulsiva, passionale. Consapevole della propria personalità, talvolta ingombrante per chi le sta accanto. Non si vuole arrendere all’idea di una relazione passeggera. Ma è costretta a farlo. Distribuendo colpe e responsabilità un po’ su sé stessa, un po’ sull’uomo che ha pensato di poter amare. «Caro Fosco - scrive - ho ricevuto la tua lettera, e finalmente sono costretta ad ammettere che «insieme non potremo mai essere felici». […] Tu non hai bisogno di calore per vivere, e io tanto! Vicino a te morirei! Penso con profonda malinconia alla tua voluta solitudine. […] Tutto mi è stato concesso, se vogliamo, meno la gioia di vivere per qualcuno che vivesse di me e per me. Gli uomini non mi perdonano di essere troppo importante…». L’amore tra Rossellini e la Bergman non era stato quindi l’unico a germinare tra le brulle rocce delle Eolie. E oltre alle lettere, ne sono un’evidente testimonianza anche le foto in mostra a Lugano nell’antologica dedicata a Maraini. Negli scatti dell’antropologo fiorentino lo sguardo dell’attrice è complice, sensuale. La Magnani si offre alla luce della fotocamera non come diva ma come donna, con tutto il carico della sua gioia e della sua voglia di vivere. Il diluvio di dolore amaro che Anna aveva riversato su Fosco Maraini nel settembre del ’49, un mese e mezzo dopo era ormai scomparso. Il ricordo, da lacerante, si era fatto lieve. Scrive l’attrice il 22 ottobre: «Caro Fosco, dura ancora il temporale? a me è passato! Tardi, dirai, ma forse io sono più testona di te e devo di tutto convincermi di dentro». Come sempre, la Magnani dimostrava di essere una donna volitiva, appassionata e libera; una donna che non intendeva accumulare rimpianti, né nostalgie, ma vivere la propria vita, se possibile, in modo felice. Intanto le riprese dei due film erano terminate. La «Guerra dei vulcani» si spostò dai set alle sale, dove però entrambi i lungometraggi subirono pesanti sconfitte. Nonostante la contrapposizione delle due «dive», il pubblico non apprezzò i risultati finali. In una lotta senza vincitori (ma forse con qualche vinto), la «Guerra dei vulcani» resta come «traccia visiva di un momento», piccolo utilissimo tassello di una straordinaria, appassionante stagione del cinema italiano. Un mondo attraversato da grandi e piccole storie d’amore. Le prime passate alla storia, le seconde dimenticate. Ma non per questo meno belle e autentiche.In questo articolo: La Domenica

Napoli, donna bruciata viva dal vicino: ambulanza multata per eccesso di velocitàPiemonte, il Tanaro si gonfia: è allerta meteo

Torino, lanciava sassi dal cavalcavia: trovato con le molotov

San Nicomede, ha un malore in bici: trovato morto in un parcheggioStudentessa suicida a Lecce: indagato per violenza sessuale un 19enne

Chi l'ha visto, scomparsa 15enne dal napoletano. La mamma: "Lucia torna a casa"Divorzio lampo, la Cassazione approva: come separarsi in un solo giorno

Messina, si dimette il rettore dell'Università

Lucca, violenze su anziana: arrestata la badanteRoma, studenti in tenda davanti a Montecitorio: "Meloni ci deve ascoltare"

Ryan Reynold
Chi l'ha visto, caso Pierina Paganelli. Il figlio sulla moglie Manuela: "Eravamo in un periodo di riflessione"Kata, scomparsa a Firenze: dopo quattro mesi spunta una nuova registrazioneBari, sei misure cautelari per traffico di farmaci in un ospedale

Professore Campanella

  1. avatarTradimento su TikTok, uomo incontra per la prima volta l'amante: appuntamento finisce in lottaEconomista Italiano

    Lanuvio: insegnante alla guida si ribalta e muoreTragedia a Roma: studente di 19 anni morto nel suo lettoBrindisi, sorride mentre cuce un cadavere: polemica per la foto postata da un tecnico sanitarioPalermo, fuga di gas in una masseria: morto bambino di 3 anni

    1. Brindisi, sorride mentre cuce un cadavere: polemica per la foto postata da un tecnico sanitario

      1. avatarMinaccia di uccidersi: donna salvata dai carabinieritrading a breve termine

        Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 217

  2. avatarFuga di gas in una scuola primaria a Lonate CeppinoCapo Analista di BlackRock

    Meteo, flusso nordatlantico in arrivo sull'Italia: addio estate prolungataBologna, pesta nido di vespe e viene punto: morto 64enneFuga di gas in una scuola primaria a Lonate CeppinoDomenico Rajmondi travolto e ucciso da un'auto pirata: tragedia a Roma

  3. avatarTerremoto in provincia di Rovigo: magnitudo 4.5Capo Analista di BlackRock

    Genova, incendio al Terminal traghetti: persone intossicateDavide Ferrerio in coma, parla la cugina dell’aggressoreAnziana attaccata da ratto in ascensoreArrestato il rapper Shiva: è accusato di tentato omicidio

Pietra Ligure, auto si ribalta sul lungomare: 19enne ricoverato in ospedale

Uomo morto in una rissa ad Arezzo, arrestato l’aggressorePadre picchia un ladro dopo la rapina al figlio e alla fidanzata*