File not found
analisi tecnica

Vincenza Saracino, i risultati dell'autopsia: "Uccisa con 5 coltellate, non c'è stato stupro"

Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento EuropeoDonald Trump parla del ritiro di Joe Biden: "Colpo di Stato di Obama e Pelosi"Frana in miniera d'oro in Indonesia: 11 morti e 19 dispersi

post image

Sospetta peritonite su una nave da crociera: passeggero soccorso dalla Guardia CostieraParlava un italiano quasi passabile,MACD ed è una di quelle star che non hanno snobbato gli autori di casa nostra, anche quando non si chiamavano Fellini e Bertolucci, Giuseppe Tornatore o Paolo Virzì. Anche nella terza età non è scivolato in desolanti cameo, come hanno fatto tanti altri gigantiGuerra di Corea, 1951. Donald Sutherland (il Capitano Benjamin Franklin ‘Falco’ Pierce) sta sorseggiando il Martini che ha insegnato a mixare al ragazzo coreano della mensa. Nella tenda dei chirurghi arriva la new entry, un buffo tizio con un berretto più buffo di lui. È Elliott Gould (il Capitano John Francis Xavier ‘Razzo John’ McIntyre). E stappa una lattina di birra. «Vai a birra o preferisci bere Martini con noi?» gli chiede Sutherland. Ed Elliott Gould estrae inopinatamente dal taschino un barattolo di olive: «Non si può mica chiamare Martini un Martini senza olive. Altrimenti diventa un’altra cosa». L’espressione di Donald Sutherland è indimenticabile, esilarante. Due anime gemelle si sono riconosciute all’istante.Per oscure ragioni il film più citato dai nostri media dando notizia della morte di Donald Sutherland, a 88 anni, il 20 giugno, è Il Casanova di Federico Fellini. Dico oscure perché se pensi a questo canadese così statunitense, nato a Saint John e premiato solo in vecchiaia con un Oscar alla carriera, la prima cosa che ti affiora alla memoria è quell’inatteso, magico aggancio di M.A.S.H. tra le olive e il Martini. La mia devozione per Robert Altman finirà insieme a me nella tomba, su questo non si discute. CulturaI critici odiano la commedia? Non quella di Ficarra e PiconeTeresa MarchesiMa quella dissacrante guerra di Corea, che in quel 1970 suonava infallibilmente e polemicamente Vietnam, in un Mobile Army Surgical Hospital tappezzato di sangue e corpi dilaniati, ci ha consegnato quello spilungone dall’eterna smorfia ironica in una versione indelebile. Lasciamo stare la Palma d’oro a Cannes, ma la (finta) Corea di Altman ha cambiato il modo hollywoodiano di raccontare la guerra.L’irriverenza era di sceneggiatura (Oscar) ma per un buon cinquanta per cento era merito di Donald Sutherland ed Elliot Gould, circondati da un cast che sarebbe diventato iconico.Parlo da spettatrice, s’intende, ma indovinate quale, tra i tanti film di cui andava orgoglioso, Sutherland metteva in cima alla lista? Mi capitò di parlarci a lungo, a Venezia, nel ventennale (forse) del Casanova, probabilmente perché i controllori inflessibili della schedule per una volta avevano altro da fare. Ricordo che l’attore scherzava senza imbarazzo sulle forti obiezioni di Fellini alla scelta di un protagonista americano, fortemente voluto dalla produzione. «Una funebre marionetta senza idee personali, sentimenti, punti di vista», diceva del suo personaggio Fellini.Postura e movimenti meccanici, il volto modificato dal trucco per aderire ai lineamenti del vero Giacomo, la Venezia settecentesca interamente costruita nel Teatro 5 di Cinecittà: quanta autonomia è concessa a una prestazione d’attore? A doppiarlo in italiano, se non altro, avevano chiamato Gigi Proietti. CulturaAl cinema l’amore è solo amore, basta che sia raccontato beneTeresa MarchesiRicordava con molto più affetto, Sutherland, al suo ritorno sullo stesso mare, quel magnifico thriller diretto da Nicolas Roeg, A Venezia un dicembre rosso shocking, girato nel 1973, giusto a metà strada tra M.A.S.H. e Fellini (1976), con le calli notturne e le premonizioni da brivido.Era così intrigante quel quasi-horror che sono corsa a leggermi il racconto di Daphne Du Maurier da cui era tratto, Don’t look now. È uno di quei pochi, segnalati casi in cui il cinema surclassa la pagina scritta. Il cappuccetto rosso rincorso come il fantasma della figlia bambina perduta, quando rivela un feroce nano omicida armato di coltellaccio è uno dei colpi di scena più agghiaccianti di sempre.Ai tempi - probabilmente solo per titillare il pubblico ansioso di scene scabrose - si chiacchierò molto della realistica sequenza di sesso tra i coniugi in lutto (Sutherland e Julie Christie), sul fatto che nella camera fossero rimasti solo gli operatori e via spettegolando. Va da sé che interrogare in proposito l’interessato sarebbe stato di pessimo gusto.Comunque è vero che Donald Sutherland – così compassato nella vita reale - ha dato il meglio di sé su due corde agli antipodi. Si è mosso da vero gigante tra lato oscuro e ambiguità, da villain in agguato dietro un sorriso sbilenco (Quella sporca dozzina di Robert Aldrich, naturalmente, ma anche Il giorno della locusta di John Schlesinger e La cruna dell’ago di Richard Marquand, Novecento di Bernardo Bertolucci, il suo ‘cattivo’ più ripugnante ). E quanto a oscurità tormentata si può aggiungere degnamente alla lista Una squillo per l’Ispettore Klute di Alan J.Pakula, anche se lì era buono. Nero-nerissimo o autoironia dichiarata: non dimentichiamo il suo ruolo di prof in quella pietra miliare di John Landis che è Animal House e il sarcastico patriarca della famiglia Bennet di Orgoglio e Pregiudizio. IdeeNelle immagini di Golino la lavica scrittura di Goliarda SapienzaTeresa MarchesiParlava un italiano quasi passabile, ed è una di quelle star che non hanno snobbato gli autori di casa nostra, anche quando non si chiamavano Fellini e Bertolucci, Giuseppe Tornatore (La migliore offerta, 2013) o Paolo Virzì (Ella & John-The Leisure Seeker, 2017). Gli va reso onore anche perché nella terza età non è scivolato - come tanti giganti par suo quando il lavoro scarseggia - in quei desolanti cameo da cinecomics Marvel che sfruttano ex nomi illustri e ti mettono malinconia.La sola franchise che si è concesso è Hunger Games: Il canto della rivolta, uscito in due parti. E a giudicare da quello che ha trasmesso a noi spettatori, ha anche l’aria di essersi divertito.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediTeresa MarchesiCritica cinematografica e regista. Ha seguito per 27 anni come inviata speciale i grandi eventi di cinema e musica per il Tg3 Rai. Come regista ha diretto due documentari, Effedià - Sulla mia cattiva strada, su Fabrizio De André, presentato al Festival del Cinema di Roma e al Lincoln Center di New York, premiato con un Nastro d'Argento speciale, e Pivano Blues, su Fernanda Pivano. presentato in selezione ufficiale alla Mostra di Venezia e premiato come miglior film dalla Giuria del Biografilm Festival.

Incidente nel Siracusano, auto si schianta contro un tir: morto 23enneTrovato il corpo senza vita di una donna nel lago di Garda

Gaza, raid israeliano a Zawaida: sei vittime e diversi feriti a Nuseirat e Khan Yunis

Campello, incidente sul lavoro: 44enne ferito gravementePiano segreto di Kiev contro la Russia? L'avvertimento di Mosca al Pentagono

Olbia, coppia di turisti sale sul traghetto e nasconde i nipoti nel bagagliaio per non pagare il biglietto: multa salataOperaio di 41 anni muore in incidente sul lavoro a Pieve Vergonte

Incidente mortale sull'autostrada A22: turista austriaca perde la vita a 24 anni

Francia, è morta la bimba che era scomparsa: arrestato il compagno della madreQuattro arresti a Monza: il gruppo ha occupato la casa di un disabile, usandola come centro di spaccio

Ryan Reynold
Lucia Borsellino parla della morte del padre: "Oltraggiato anche da morto"Roma, vasto incendio al quartiere Prenestino: bambini abbandonano il centro estivoMedio Oriente, nuovi raid di Israele a Gaza: 25 morti

analisi tecnica

  1. avatarTragico incidente a Copiano, morto un uomo di 51 anniProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Bimbo di sei mesi muore in ospedale: forse uno shock setticoConflitto in Ucraina, dalla Russia: "Kiev nella Nato è dichiarazione di guerra"Mantova, donna seguita e violentata mentre rientrava a casa: arrestato 24enneMilano, donna violentata nel bar in cui lavora: lei denuncia

    1. Bimbo morto in casa a Milano, la mamma: "Aiuto non respira"

      1. avatarCampello, incidente sul lavoro: 44enne ferito gravementeVOL

        12enne travolto dal trattore del padre: è morto in ospedale

  2. avatarJoe Biden ha il Covid, il presidente Usa assicura: "Sto bene"Campanella

    Venezuela, violenti scontri dopo le elezioniTraffico nel weekend: bollino rosso per il 20 e 21 luglioSparatoria a Capaccio Paestum: tre feritiMedio Oriente, riprendono i negoziati al Cairo: la situazione

  3. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 16Professore Campanella

    Omicidio Mollicone, confermata l'assoluzione per i cinque imputatiAuto nel Po, due vittime: la ricostruzione dei fatti26enne trovata morta in un canale: riconosciuta dai tatuaggiFrancia, il presidente Emmanuel Macron accetta le dimissioni del governo Attal

Tragedia a Realmonte, malore durante il bagno in mare: morto 13enne

Incidente a Lentini: morto ragazzo di 16 anniConflitto in Ucraina, dalla Russia: "Kiev nella Nato è dichiarazione di guerra"*