File not found
MACD

Coronavirus, la lettera di una bambina a Conte

Notizie di Politica italiana - Pag. 52425 aprile, tutti in piedi in Aula tranne Fratelli d'Italia e LegaCoronavirus, Gori: "Reso conto tardi dell'emergenza a Bergamo"

post image

Coronavirus: restrizioni per altre due settimane?Anche nell’èra della digitalizzazione,VOL secondo le ricerche ci sarà bisogno di professionisti della formazione. Diventa quindi cruciale immaginare le prossime direttrici di sviluppo di tutte le scienze cognitiveIl 2023 è stato l’anno dell’esplosione commerciale dell’intelligenza artificiale, con OpenAi e ChatGpt come esempi emblematici di questa trasformazione. Questa esplosione ha posto certamente le basi per un futuro in cui l’Ia non è solo una risorsa tecnologica, ma un fattore centrale nella riorganizzazione del lavoro.Sarebbe molto semplice cavalcare questa narrativa portandola all’estremo, come fatto da alcuni importanti autori del nostro tempo: Harari nel suo Homo Deus si spinge fino ad immaginare un futuro in cui le competenze umane, superate dall’intelligenza artificiale avanzata, siano sostituite e diventino superflue a tal punto da obbligare l’uomo a porsi domande etiche e dubbi sulla perdita di senso della vita stessa.Crediamo invece che l’esplosione dell’intelligenza artificiale, portando l’automazione e le “macchine” in ogni ambito umano e non più solamente nel contesto industriale, renda ancora più evidente la centralità del fattore umano, e conseguentemente della cura del capitale umano. FattiForse l’intelligenza artificiale può soccorrere la democrazia in crisiStefano BalassoneL’area dell’apprendimento Se infatti interrogare basi di conoscenza e sviluppare codice informatico sta diventando sempre più semplice, se davvero maneggiare tecnologia e interrogare algoritmi può diventare una commodity a vantaggio di molti, allora diventa cruciale padroneggiare la grammatica umana, per poter creare nuove forme di lavoro e sviluppo.Le continue scoperte delle neuroscienze cognitive stanno indirizzando l’apprendimento verso nuove consapevolezze e nuove strade di efficacia, a cui la pedagogia normalmente non potrebbe accedere. Le scienze del management stanno proponendo nuove pratiche e forme di organizzazione del lavoro, più orizzontali e adatte alla creatività, più consone alla Generazione Z e più vicine ai nuovi equilibri tra vita e lavoro, al benessere.Il design e la psicologia comportamentale stanno dando nuove idee e nuovi strumenti alla progettazione dei processi di apprendimento, dalle piccole scuole alle grandi organizzazioni internazionali.I codici emergenti della comunicazione e della visual literacy – pensiamo ai podcast, alle serie tv, alle docuseries, alla creatività dello storytelling sui media sociali – stanno offrendo nuove strade ad un mondo in cui il confine tra intrattenimento e apprendimento è sempre più labile.Le scienze e le tecniche che hanno reso il gioco un medium potentissimo stanno entrando con prepotenza nella formazione e persino nel lavoro.Le tecnologie educative (EdTech) stanno accelerando queste dinamiche e facilitando una convergenza di intenti, offrendo con forza formati nuovi e sempre più efficaci, dalla realtà aumentata alle app educative, dai chatbot agli algoritmi di personalizzazione. Una fioritura di innovazioni che ora sarà ulteriormente accelerata dall’intelligenza artificiale.Parafrasando il sociologo urbanista Richard Florida, esiste una comunità, chiamiamola “Learning Creative Class” composta da tutti i professionisti dell’apprendimento e del capitale umano che giocherà un ruolo cruciale proprio in questa fase storica. MondoL’America alla guerra delle news: giornali e tv sono i grandi sconfittiLuca CiarroccaUn capitale da investire Non siamo solo noi a dirlo, lo dicono da qualche tempo alcuni numeri interessanti che spesso passano inosservati. Il Future of Jobs Report del World Economic Forum, ad esempio, mostra come le professioni dell’area “Human Resources and Talent Acquisition” siano nettamente tra le più in crescita su Linkedin (superate solo dall’area “Sales”) e ben sopra all’area Ict. In modo simile, ma citando altre professioni, il famoso rapporto Nesta-Pearson Il Futuro delle competenze: l’occupazione nel 2030 mostra come le occupazioni che, pur con abbondanti volumi di impiegati, siano le più sicure di crescere anche nei prossimi anni siano proprio quelle dell’istruzione e della formazione e le altre professioni della cura del capitale umano e della persona. Più ancora delle professioni del digitale.La notizia più interessante, poi, non è solo il fattore numerico. È l’idea che esista un filo tra tutti i professionisti della formazione, dell’apprendimento e del capitale umano, siano essi nella scuola, nelle cooperative sociali, nelle università, nelle agenzie formative, nella libera professione o nelle imprese.In un’epoca di insicurezza lavorativa, quelle legate all’apprendimento sono indubbiamente le professioni del futuro.Dalle scienze cognitive alla pedagogia, dalle scienze dell’organizzazione all’evoluzione dei codici comunicativi e visuali, dalle scienze comportamentali alla gamification, sta emergendo una scienza dello sviluppo umano, un meta-ambito di costruzione di futuro.Serve costruire un manifesto progettuale per cogliere le opportunità di questa fioritura, per promuovere una nuova agenda di pensiero e di lavoro sulla cura e la crescita del capitale umano. Iniziative come Learning More, festival tenutosi a Modena nel novembre 2023 e che quest’anno giungerà alla sua terza edizione (8-10 novembre 24), e il lavoro di Future Education Modena (Fem), centro internazionale per la ricerca e sviluppo educativa, vanno in questa direzione: mettere l’enfasi sulla grammatica del capitale umano, ridefinendo le frontiere ed espandendo l’agenda verso territori più ambiziosi.Dove va la materia Diventa cruciale quindi conoscere e sviluppare le direttrici di questa scienza. Quali sono?Partiamo dal rapporto tra tecnologia e apprendimento. Un tema ormai dibattutissimo, passato da “ancora di salvataggio” dei sistemi educativi durante il Covid-19 a primo indiziato del “learning loss” a seguito del lockdown. Il recente rapporto Unesco An EdTech Tragedy? ha posto l’enfasi sulle difficoltà del post-Covid lanciando una importante critica: la tecnologia nell’apprendimento è inefficace? Perché paesi come la Svezia stanno compiendo passi indietro dopo aver scelto tempo fa di dare un computer ad ogni studenti?Si tratta, prima di tutto, di atti politici.La soluzione, se ne è discusso a Learning More Festival con rappresentanti di Finlandia, Svezia, Danimarca, è in rigorosi protocolli di validazione per l’efficacia pedagogica delle tecnologie. Se le tecnologie sono “validate”, allora l’impatto documentato nell’educazione è molto positivo.Un semplice parallelo è fornito da un altro settore particolare centrale per l’umano. Come avviene per l’introduzione di farmaci, per cui esistono protocolli di validazione codificati e razionali, perché non dovrebbe essere promosso un approccio simile per l’introduzione di nuovi strumenti nell’educazione?I modelli organizzativiUn altro tema che ha riscosso grande interesse è quello legato al cambiamento delle organizzazioni e del lavoro. Cosa significa mettere le persone al centro delle organizzazioni in un tempo in cui l’attrattività del lavoro per le nuove generazioni, nei fatti, è ai minimi storici?Una ricerca di Great Place to Work, che ha preso in analisi oltre duemila lavoratori e lavoratrici appartenenti alla GenZ, mostra come flessibilità del lavoro, senso di “purpose” e identità sono i tre temi chiave che determinano la permanenza di questa generazione in azienda.Che sia dunque un metodo di lavoro flessibile o un modo per esprimersi nei progetti, senza la possibilità di dare spazio alla propria identità circa il 23 per cento dei GenZ maturano la decisione di abbandonare l’azienda entro due anni dal loro ingresso nella stessa.Servono nuovi modelli organizzativi, adatti a questo presente e pronti al futuro, che riconoscano un’inversione del modello tradizionale per cui è il lavoratore ad avere bisogno dell’azienda. Per questo, ascolto e sistemi di feedback sono fondamentali: come evidenziato da Federica Pizzini, Responsabile DE&I di Unipol, la concezione del welfare ha subito un forte spostamento verso quella di wellbeing, lo “stare bene” richiede un rispetto delle esigenze della persona al di fuori del contesto lavorativo.Un altro elemento importante è la capacità delle aziende di re-immaginarsi, strutturandosi come un sistema di persone: Alberto Gangemi, partner di Kopernicana, ha mostrato come il cambiamento organizzativo può emergere tramite strumenti di visualizzazione e rappresentazione delle strutture informali dell’impresa, spesso più importanti delle strutture formali.Possono le organizzazioni auto-formarsi e in un certo senso essere una Humanocracy, per citare il testo dell’autore Michele Zanini? Assolutamente si. Infine, in uno scenario di rapidissima evoluzione tecnica, quali sono le competenze per il XXI secolo? La risposta a questa domanda è tutt’altro che scontata.In un’èra di grandissima disponibilità tecnologica, emergono con forza, ibridandosi con la macchina, competenze di pensiero elevato. Tra tutte i Future Studies, o studio dei futuri, insegnano a investigare e immaginare futuri plausibili, futuri possibili e futuri preferibili. Roberto Poli, cattedra Unesco all’università di Trento, chiarisce ad esempio come quella di “immaginare futuri” non sia più solo una competenza degli esperti di foresight, ma debba diventare bagaglio di tutti, a partire dal livello scolastico. E poi, in ultimo, c’è la nostra capacità di convivere con l’Ia. Da questa relazione passa tantissimo del nostro futuro.Secondo Maurizio Corbetta, professore di Neurologia all’università di Padova, l’intelligenza artificiale rischia di “svuotare il cervello”, eliminando lo sforzo cognitivo e quindi conseguentemente riducendo la nostra capacità di creare e pensare. Secondo Giovanni Corazza, presidente del Marconi Institute for Creativity e professore ordinario all’università di Bologna, la creatività è un processo che può essere consapevolmente allenato.La risposta andrebbe quindi trovata sperimentando e confrontandosi – senza preclusioni, perché è un cambiamento irreversibile – con le potenzialità delle macchine, per capire come le nostre (le competenze umane) possono dialogare, collaborare, aggiornarsi e rendersi uniche al tempo dell’Ia generativa.Per questa e altre risposte, e per tracciare il futuro del fattore umano, ci vediamo alla prossima edizione di Learning More Festival. A Modena, l’8-10 novembre 2024.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDamien Lanfrey e Donatella SoldaDamien Lanfrey e Donatella Solda dirigono il Future Education Modena (FEM) e organizzano il  Learning More Festival

Salvini: "Se scuola riaprisse 11 maggio ci manderei i miei figli"Coronavirus, Conte risponde alle accuse di Fontana

Andrea Ienco, Autore a Notizie.it

Coronavirus, Salvini tra i politici che diffondono più fake newsSalvini: "Feltri sui meridionali ha detto una caz**ta"

Sileri chiarisce: "Anche amici sono affetti stabili"Coronavirus, il premier Conte risponde a Von der Leyen

Coronavirus, governo pianifica la fase due: come avverrà?

Notizie di Politica italiana - Pag. 529Coronavirus, Mattia Mor: "Arriveranno aiuti per le Startup"

Ryan Reynold
Circolare del Viminale sulle passeggiate coi bambini: il testoCoronavirus: Conte commosso parlando delle vittimeCoronavirus, richiesta commissione d’inchiesta sulla Lombardia

investimenti

  1. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 517BlackRock Italia

    Coronavirus, De Luca protrebbe chiudere le spiagge libereNotizie di Politica italiana - Pag. 529Cateno De Luca imita Conte: "Astinenza per tutti!"Coronavirus: sindaco di Messina minaccia di bloccare lo stretto

    1. Coronavirus, fase due: via libera agli spostamenti tra Comuni

      ETF
      1. avatarConte, informativa in Parlamento: "Nulla di incostituzionale"BlackRock Italia

        Militanti Forza Nuova in marcia verso San Pietro: denunciati

        ETF
  2. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 526Guglielmo

    Coronavirus, Conte risponde alle accuse di FontanaFase 2, governo: "Dal 18 possibile stop al vincolo dei congiunti"Coronavirus, gli errori di Fontana secondo l'Ordine dei MediciLe tre fasi di Conte per uscire dall'emergenza coronavirus

  3. avatarFase 2, Gallera: "Così cambiano gli ospedali in Lombardia"investimenti

    Sindaco di Bacoli contro Barbara D'Urso: il motivoCalabria diffidata dal governo per le riaperture: cosa significa?Coronavirus, la bozza del Decreto ScuolaSalvini replica a Berlusconi: "Mes senza condizioni? Non esiste"

    ETF

Conte denunciato per alto tradimento dall'avvocato Peluso

De Luca: "Ospedali sicuri in Campania, non da altre parti"Giuseppe Conte dice no a governi tecnici: "Non mollo"*