File not found
trading a breve termine

Ubriaco, 23enne inglese uccise una 16enne: la palpava durante una corsa folle

La stretta di Johnson sui siti porno, saranno vietati ai minorenniUsa, il rapper J Stash uccide la compagna e si suicida: i tre figli chiamano la poliziaCipro, dieci preti ortodossi rifiutano il vaccino: sono stati sospesi

post image

Donna sopravvive per due giorni su un materasso galleggiante su un lago ghiacciato a -10°Attilio Bolzoni racconta a Nello Trocchia degli insegnamenti che il maxiprocesso aveva dato a chi faceva il mestiere di cronista: dal pool antimafia al garantismo dei giudici. Lezioni poi ritrovate quarant’anni dopo in un viaggio in MessicoPubblichiamo un estratto del libro di Attilio Bolzoni “Controvento. Racconti di frontiera” edito da Zolfo editore (2023). Le interviste video sono disponibili a questa pagina.La strada deserta corre in mezzo ai cactus e finisce su un ponte. Sotto c’è un fiume,criptovalute da questa parte lo chiamano Rio Bravo e dall’altra Rio Grande. Diego, dove stiamo andando? «Stiamo andando a Roma». Nella contea di Starr, Roma è il primo villaggio texano dopo il Messico. Una piccola telecamera inquadra l’occhio sospettoso del poliziotto di frontiera che si avvicina, un gringo che non fa domande. Nessuno fa mai domande sul confine più carogna del Tamaulipas, il nuovo regno dei narcos.Le insegne al neon dei motel di Roma sono già lontane e l’auto torna verso il pueblo abbandonato, soffocato da una nuvola di polvere. Fino a quattro anni fa c’erano ventimila abitanti, in questa primavera ne sono rimasti solo mille. Tutti gli altri se ne sono andati via da Ciudad Mier che oramai è prigioniera dei Los Zetas.C’è una via lunga e stretta, le persiane chiuse, porte sbarrate, il campanile della chiesa crivellato dai proiettili delle mitraglie, la fabbrica di botas più famosa del Messico ancora aperta per miracolo. Stivali di tutti i colori, neri, rosa, arancio, verdi, bianchi, di pitone e di lucertola, di cervo, di squalo, rospo, anguilla, razza, di collo di toro. Per raggiungere il paese fantasma siamo partiti da Monterrey alle sette del mattino.Sul pick-up c’è il fotografo Victor Hugo Valdivia, c’è il documentarista Massimo Cappello e poi c’è lui, il nostro amico Diego Enrique Osorno, uno dei giovani grandi talenti del nuevo periodismo latino-americano, autore di bestseller pubblicati in tutto il mondo, narratore della Gomorra messicana, uno dei coraggiosi reporteros che per Juan Villoro «appartengono a quella stirpe di grandi testimoni che scrivono la storia perché non si ripeta».L’abbiamo seguito per due giorni Diego, dal Nuevo León al Tamaulipas, il più pericoloso dei trentuno Stati di uno sterminato Paese che sopravvive nel terrore, settanta omicidi nel mese di aprile 2014 fra Matamoros e Nuevo Laredo, cadaveri fatti a pezzi e ritrovati in fosse comuni, trafficanti che fanno affari con governatori e governatori che si mischiano ad assassini, ufficiali di polizia corrotti, stragi di mafia e stragi di Stato che si confondono nel sangue.È quasi mezzogiorno e Diego, che è qui per scrivere un reportage per la rivista Gatopardo, sale le scale del piccolo municipio di Ciudad Mier e chiede di parlare con il sindaco Roberto González. Ma il sindaco, come tanti altri amministratori dei comuni vicini, fanno i sindaci in Messico e vivono in Texas godendosi i privilegi delle loro complicità. «Non c’è, sta facendo shopping a Roma, nei magazzini Toys R», informa la solerte segretaria Nereida. Non c’è oggi e non ci sarà domani, non c’è mai per incontrare Diego che si trascina in una piazza assolata e poi scompare dentro la parrocchia dell’Immacolata Concezione.Inginocchiato davanti all’altare, padre Calendario sta pregando. È appena arrivato a Ciudad Mier e ha già schivato le pallottole dell’ultimo agguato, riparandosi dietro un albero. Don Juan Calendario Rios è un missionario della Natividad de María che ha passato due anni anche nella regione dei Cinco Manantiales, altra terra di guerre e di saccheggi. Il suo vescovo, Alonso Garza, un giorno l’ha convocato in diocesi e gli ha raccomandato prudenza: «Non voglio martiri». Quando è entrato per la prima volta nella sua nuova chiesa di Ciudad Mier non l’hanno accolto come si fa in tutti pueblos, con gli abitanti che si radunano intorno alla chiesa per salutare il parroco. «Non è venuto nessuno», ricorda.Hanno paura. Hanno paura di tutto. Dei conoscenti e dei forestieri. Anche se portano la tonaca. Sussurra don Calendario: «Quello che mi impressiona di più non sono i corpi smembrati e appesi dappertutto ma che ci siano omicidi fra parenti: tra padri e figli, tra cugini e zii, tra fratelli, si ammazzano solo per il fatto che fanno parte di gruppi criminali diversi. Ogni tanto anch’io ho un incubo: di essere sequestrato e di subire torture».Nel paese che sta scomparendo per colpa dei narcos c’è solo silenzio. «Ciudad Mier non è ancora famoso come Tijuana o Ciudad Juárez ma lo diventerà, ne sentirete parlare presto anche in Europa», dice Diego mentre il suo pick-up attraversa campi che circondano una base dell’esercito. Un avamposto contro i trafficanti, mezzi corazzati, aerei da combattimento, filo spinato, bunker. A pochi chilometri da questo fortino un paio di anni fa cinquantotto uomini e quattordici donne sono stati sotterrati, tutti ammucchiati in una fossa, migranti clandestini per lo più provenienti dall’Ecuador e dal Brasile. Non avevano accettato di fare i manovali per i boss. Se li sono contesi quelli de Los Zetas e quegli altri del Cartel del Golfo, poi per non fare torto a nessuno qualcuno ha preferito eliminarli.Questo è oggi il Messico di Diego Enrique Osorno che spiega cosa vuol dire fare il giornalista fra il Tamaulipas e il Nuevo León, cosa significa scrivere la verità nel Guerrero, nel Chihuahua, nello Jalisco, a Saltillo, a Guadalajara. Dal 2000 qui sono stati uccisi 79 reporter – più di quanti ne siano caduti durante tutta la Seconda guerra mondiale (68), più che in Vietnam (66), più che in Iraq (71) – e altri 16 sono scomparsi.Non c’è un solo colpevole in carcere. Né come esecutore né come mandante. A ordinare gli omicidi sono raramente i narcos, la maggior parte dei delitti è commissionata da sindaci, governatori, ufficiali di polizia e dell’esercito, da forze speciali dello Stato. Alcuni cronisti sono stati strangolati per avere denunciato gli scandali del potere, come Regina Martinez. Altri sono stati ritrovati in un sacco di immondizia, come Gregorio «Goyo» Jimenez. La mattanza più grande nello Stato di Veracruz, la vera tonnara dei reporteros messicani. Tutti corrispondenti di guerra a casa loro.Perché Diego, perché i giornalisti muoiono? «Perché facciamo tremare con le parole». Diego Osorno torna nella sua casa che è nel barrio vecchio di Monterrey. Racconta e si racconta. Figlio di rancheros e nipote di rancheros («Sono il primo che ha studiato nella mia famiglia»), nato nel 1980, ha cominciato la sua carriera di giornalista abbandonando presto il mestiere di cronista puro di «nera» per scegliere il giornalismo narrativo («Non mi bastava più contare le vittime»).Scrive sceneggiature per il cinema, elogiato da Gabriel García Márquez per il suo stile e il suo coraggio, ha pubblicato una mezza dozzina di libri di successo in tutta l’America Latina – Oaxaca sitiada (2007), El Cartel de Sinaloa (2009); Nosotros somos los culpables (2010); País de muertos. Crónicas contra la impunidad (2011); La guerra de los Zetas (2012) – e fra qualche settimana uscirà in Italia, per la casa editrice La Nuova Frontiera, Un vaquero cruza la frontera en silencio.È la storia dello zio sordomuto di Diego, un allevatore che insieme a un gruppo di amici era entrato una trentina di anni fa clandestinamente negli Stati Uniti. Ha lavorato duramente, dopo aver raccolto un gruzzolo voleva rientrare nel suo Messico per comprarsi un pezzo di terra e un ranch tutto suo. È tornato ma il suo sogno è svanito, i narcos hanno conquistato tutto quello che c’era da conquistare nelle pianure del Nuevo León.Lo zio, che si chiama Gerónimo González Garza, l’abbiamo conosciuto nella casa di Diego a Monterrey, davanti a una bottiglia di mezcal e dopo un incontro con Eliseo Robles, uno dei più noti narcocorridos del Messico, artisti che cantano le gesta dei criminali più popolari. Un’esibizione di musica «cattiva» dal vivo.Poi Diego Osorno è entrato all’università di San Pedro, dove ogni settimana per un’ora e mezzo si siede nella penombra di uno studio radiofonico davanti a un ospite per parlare di crimini di mafia e crimini di Stato. Il suo programma l’ha voluto chiamare Los perros románticos, «i cani romantici». Un bel nome. Diego sorride: «Proprio come dovrebbero essere tutti i giornalisti. Cani, duri, decisi che non mollano mai la presa. Ma anche con una grande passione e un cuore grande».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

Parigi, 97 fermi e 513 multe ai manifestanti no-vaxIndia, bimbo "rapito" da una scimmia che l'ha gettato in un pozzo: morto annegato

USA, giovane di 23 anni conosce un uomo su un'app di incontri: trovata morta. Il caso è stato riaperto

Rubano l'urna con le ceneri della figlioletta morta: l'appello della madreChi è l'uomo più ricco al mondo? Nel 2021 "vince" Elon Musk con 270 miliardi di dollari

Incidente aereo in Islanda, addio allo Youtuber e skater Josh Neuman: 4 vittime in totaleBrasile, maltempo a San Paolo: almeno 24 vittime per le inondazioni | %

Vulcano Tonga, la devastazione sulle isole ricoperte di cenere: la più grande eruzione da decenni

Assistente di volo e ladro dell’identità di un ragazzo morto: arrestato dai federaliIncidente aereo in Islanda, addio allo Youtuber e skater Josh Neuman: 4 vittime in totale

Ryan Reynold
“Let’s go Brandon”: cosa significa il nuovo slogan di Trump e perché è un attacco a BidenColombia, forti precipitazioni causano una frana in un quartiere di Pereira: almeno 14 mortiCapodanno, festeggiamenti già iniziati in Nuova Zelanda e a Sydney

BlackRock

  1. avatarPerché Johnson & Johnson sospende la produzione del vaccino anti-CovidProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    La Spagna anticipa l’Italia sulle mascherine all’aperto: via dal 10 febbraioCapodanno, festeggiamenti già iniziati in Nuova Zelanda e a SydneyMyanmar, Aung San Suu Kyi condannata a 4 anni per aver importato walkie-talkieVariante Omicron, Sudafrica: superato il picco, il virus sarà endemico

    1. USA, il presidente Biden parlerà delle responsabilità di Trump nel primo anniversario di Capitol Hill

      1. avatarOlanda, piovono pesci morti: a cosa è dovuto lo strano fenomeno?Capo Analista di BlackRock

        Chi è l'uomo più ricco al mondo? Nel 2021 "vince" Elon Musk con 270 miliardi di dollari

  2. avatarCovid, Francia annuncia stop a mascherine all’aperto e a smart working ma aumentano contagi e decessiMACD

    California, treno si schianta contro aereo sui binari dopo un atterraggio di emergenzaMavaChou, chi è la youtuber francese suicida dopo la separazione dal maritoColombia, l'attivista ambientalista indigeno Breiner David Cucuñame ucciso a soli 14 anniIl vento spazza via un castello gonfiabile in Spagna: morta una bimba di 8 anni

  3. avatarDecapita la moglie e gira per le strade con la testa in mano: orrore in Irancriptovalute

    Covid: record di 368.149 contagi in Francia; trend in discesa nel Regno Unito con 120.821 positiviFebbre di Lassa in Inghilterra: cos’è e dovremmo preoccuparci?Variante Omicron negli USA: oltre un milione di contagi in un giornoUsa, chiesto il rinvio del 5G: si teme che interferisca con le strumentazioni aeree

David Sassoli ricoverato per una “grave complicanza” al sistema immunitario

Incendio nel Bronx, esplosione di gas provoca il crollo di una casa: un morto e sette feritiSud della Francia, brutto tempo e disagi: forti nevicate sui Pirenei e il Garonna straripa a Tolosa*