File not found
BlackRock

Il Fondo Monetario Internazionale avverte: "La lotta all'inflazione avrà un costo doloroso"

Nuovo record per il prezzo di gas ed energia: inverno da incubo per l'EuropaPensioni, con la crisi di governo si rischia il ritorno alla Fornero nel 2023Inflazione, i dati Istat sul balzo a ottobre: +11,9%, mai così dal 1984

post image

Bloccata la rottamazione delle cartelle esattoriali, si pagherà entro l’8 agostoSalerno,Professore Campanella il deputato dem, figlio del presidente della Campania, era accusato di far parte di una rete di scambi di favori tra politica e imprenditoria. Iscritto nel registro degli indagati nel 2014, rinviato a giudizio nel 2017 e assolto oggi perché «il fatto non costituisce reato»Il tempo è galantuomo e dopo sette anni di processo Piero De Luca, figlio del governatore della Campania Vincenzo e deputato dem, è stato assolto dall’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta. La procura di Salerno gli contestava di essere il socio occulto della società Ifil, amministrata di fatto da Mario Del Mese, nipote dell’ex sottosegretario democristiano Paolo, che pagò biglietti aerei (da e per il Lussemburgo) per 24mila euro a De Luca jr. In cambio Del Mese avrebbe fatto lavorare la società in parecchi cantieri appaltati dal Comune di Salerno senza mai partecipare a un bando pubblico.Le indagini sulla Ifil nacquero dall’inchiesta sul fallimento del pastificio Amato che pure vedeva Del Mese nel ruolo di “faccendiere” e che cominciò a svelare presunti legami tra potere politico e imprenditoriale. Piero De Luca venne iscritto nel registro degli indagati a giugno 2014 e non era di certo quello il momento giusto per far parlare di sé. Il padre era per la quarta volta sindaco di Salerno e stava già in campagna elettorale per le regionali del 2015, in più era imputato in vari processi (finiti tutti con un’assoluzione). Il figlio invece era referendario della Corte di Giustizia europea e come suo padre aveva anche lui velleità politiche, infatti mancavano quattro anni alle parlamentari. I tempi della giustizia non giocavano per niente a loro favore e, dagli atti di indagine, si capì subito che il processo non poteva essere evitato nonostante Piero De Luca avesse più volte ribadito agli inquirenti che aveva restituito i soldi dei biglietti in contatti e che lui con la Ifil non aveva mai avuto a che fare.L’accusa di bancarotta fraudolenta invece sì che si poteva evitare e derubricare ad appropriazione indebita. Difatti l’allora pm titolare dell’inchiesta, Vincenzo Senatore, aveva chiuso l’atto di conclusione indagini con una contestazione alternativa: tutto dipendeva dal tribunale fallimentare di Salerno a cui il sostituto aveva già chiesto il fallimento della Ifil. Ma il 19 dicembre 2012 la Fallimentare rigettò la richiesta perché riteneva che la Ifil dovesse incassare un credito di 178.000 euro dalla “Amato Re”, la società immobiliare che i proprietari del pastificio Amato avevano costituito per trasformare il vecchio opificio industriale in un complesso immobiliare i cui appartamenti dovevano essere venduti proprio dalla Ifil.In realtà però anche l’immobiliare dei pastai salernitani era stata dichiarata fallita e, scriveva il curatore, quel debito non avrebbe mai potuto onorarlo. La Ifil si salvò anche grazie all’Agenzia delle Entrate che non sapeva nulla dell’esistenza di Mario Del Mese e della società fino a quando, nel gennaio 2013, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria non richiesero copia dei documenti relativi alla società. Si scoprì così che il “faccendiere”, che aveva patteggiato la pena per il crac del pastificio Amato, non presentava una dichiarazione dei redditi dal 2005 e che la società aveva un debito di 251mila euro nei confronti dell’erario.Ma neanche questo bastò: il giudice Sergio Jachia si oppose per la seconda volta sostenendo che «ci troviamo di fronte ad un solo creditore sociale, l’erario, e quindi, non essendovi una pluralità di creditori, non vi può essere il rischio di una lesione dei suoi diritti». Non restò dunque che andare in appello, ma anche qui il procedimento si arenò e il pubblico ministero non poteva di certo depositare la sua richiesta di rinvio a giudizio con una contestazione alternativa.Tra richieste di rinvii, nomina di nuovi consulenti e proroghe per il deposito delle perizie trascorsero altri due anni, ma non senza colpi di scena. Il più eclatante scoppiò a metà 2013, quando i finanzieri su mandato della procura andarono in cancelleria per ritirare la perizia del consulente e non trovarono il fascicolo della Ifil. Era scomparso, salvo ricomparire misteriosamente poco prima che la polizia giudiziaria riconsegnasse copia degli atti.La Ifil fu dichiarata fallita a marzo 2015 e il pm riuscì così a depositare la richiesta di rinvio a giudizio con un unico capo di imputazione. Mario Del Mese aveva già patteggiato, mentre Piero De Luca si avviava verso il processo. Ma nuovi ostacoli erano all’orizzonte. Il tribunale fallimentare aveva nominato Ivan Meta curatore della Ifil, commercialista ma anche presidente di una municipalizzata del Comune di Salerno. Incompatibilità ambientale? Per il pm Senatore non c’erano dubbi e, dopo aver espresso le sue perplessità alla Fallimentare, Meta rinunciò al mandato.Ci vollero altri due anni per fissare l’udienza preliminare e poi il 2 marzo 2017, nell’aula del gup Sergio De Luca, il difensore del quasi deputato dem cercò di far tornare il fascicolo sulla scrivania del pm perché sosteneva che nell’avviso di conclusione indagini non compariva l’accusa di essere socio occulto della Ifil. Insomma, c’era da prendere ancora tempo: Piero De Luca a giorni sarebbe stato al Lingotto di Torino per sponsorizzare la sua prima candidatura alla Camera con il Pd. Ma il 17 marzo 2017 arrivò il decreto di rinvio a giudizio e il 29 maggio successivo cominciò il processo.Poi, dopo sette anni, l’assoluzione in primo grado «perché il fatto non costituisce reato».A volte anche i tempi lunghi della giustizia sono galantuomini. Ma non per tutti. Tre anni fa Mario Del Mese è stato coinvolto in un’altra inchiesta su appalti pubblici a Benevento e Caserta. Piero De Luca, invece, è stato eletto deputato per due volte proprio nel collegio blindato di Caserta e attualmente è membro dell’Assemblea nazionale del Pd e segretario del gruppo parlamentare dopo il declassamento da vicepresidente voluto da Elly Schlein, ma solo per ragioni di correnti interne al partito. Anche il giudice che si è opposto per due volte al fallimento della Ifil ha fatto carriera: da qualche anno è presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Salerno.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAngela Cappetta

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 74Caro prezzi, viaggiare in aereo è sempre più costoso. La denuncia di Assoutenti

Superbonus 110, Poste sospende la cessione del credito: cosa succede adesso?

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 53Arriva il “tax day” e ci sono quasi 200 scadenze

L'allarme di Confindustria: cresce il rischio stagflazione per l'ItaliaGuerra in Ucraina, quanto costa il conflitto a ogni famiglia italiana?

Moody’s taglia l’outlook dell’Italia ma il Mef non è d’accordo

Pos, i falsi miti da sfatare: in Italia commissioni in linea con il resto d'EuropaCaro bollette, verso la fine del mercato tutelato: scatta l'allarme prezzi

Ryan Reynold
Bonus 200 euro: la dichiarazione serve se non si fa parte di NoiPABonus occhiali 50 euro: requisiti e come fare per presentare la domandaArriva il “tax day” e ci sono quasi 200 scadenze

Professore Campanella

  1. avatarCaldo record, si alla cassa integrazione se le temperature superano i 35 gradi: via libera dell'INPSEconomista Italiano

    Dicembre 2022, quando arriva la tredicesimaConfcommercio: aumenta il livello di disagio sociale a ottobre, colpa dell'inflazioneLa sovranità energetica svanisce come il gasInflazione, scatta l'allarme vero: per Codacons in Italia è emergenza nazionale

      1. avatarRincari d'estate: biglietti aerei raddoppiati, +30% per lettino e ombrelloneinvestimenti

        Bollette, ora si rischia davvero la stangata: "Pericolo aumenti del 60%"

  2. avatarRisparmiare su luce e gas: 3 suggerimenti praticiCampanella

    Nadef, dl Aiuti-quater: nuovo taglio accise carburanti e crediti imposta per impreseLa tassa occulta, ecco perché i nostri risparmi sono evaporatiLo spread vola ancora sopra quota 250 punti: l'aumento maggiore dal 2013Pensione di reversibilità e bonus 200 euro sono compatibili? Cosa c'è da sapere

    VOL
  3. avatarNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 51BlackRock

    Caro energia, quando diminuiranno le bollette di luce e gas?Johnson&Johnson: Gabriele Fischetto è il nuovo AdMade in Italy: ecco i paesi dove si concentra l'export delle aziende italianeSiccità, quali saranno gli alimenti più cari a causa del cambiamento climatico?

Superbonus 90% del governo Meloni: tutte le novità per la casa nel dl Aiuti quater

Ora solare, ecco cosa cambia tra risparmi, ore di luce ed abitudini quotidianeEcco come fare per recuperare il Bonus Renzi non pagato*