Lecce, i pompieri salvano un gattino con un massaggio cardiacoInvestono un capriolo per strada e lo macellano: fermati dai carabinieriIncidente a Portogruaro: perde la vita un giovane di 18 anni
Sicilia, scossa di terremoto di magnitudo 3.3 ad AlicudiNella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere,BlackRock Italia ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Delfini ha perseguito per tutta la vita un ideale che possiamo chiamare, malvolentieri, sacro. Questo ideale sacro però consisteva in una fondamentale dissacrazione di tutto. Perciò egli era condannato alla goffaggine del pudore: come succede spesse volte, coloro che sono investiti di uffici sacrali ne provano una specie di vergogna. Nella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere, ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Non soltanto, ma sentiva il bisogno di un alibi, che consisteva per lui, oltre che in una serie di falsi miti – l’irregolarità, l’aristocraticità, la provincia ecc. –, nel mito fondamentale del culto del passato, che in lui era totalmente originale, poiché chi ha l’abitudine e la vocazione di dissacrare sa che è soprattutto sul passato, quale fonte delle istituzioni, che bisogna compiere una tale operazione. In questo passato, reso tuttavia perfettamente laico, non c’erano che gli dèi della poesia, gli inventori cioè dei cursus e delle clausole, dei tic dei personaggi, dell’humour, dell’epos. Ma guai a perdere l’equilibrio in un simile culto! Un occhio a tutti i classici, a tutti i grandi romantici: ma sempre, nella coda di quell’occhio, l’ironia, la sgomenta ironia. E il suo contrario, il virginale pudore. PodcastScoprire Finzioni e ribellarsi all’algoritmo – di Francesco Pacifico con Nicola Lagioia Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Il passato di Delfini non è il passato della tradizione. Se solo per un mo mento egli si fosse sentito tradizionale, si sarebbe imposto un silenzio, esso si definitivo. Egli doveva amare il passato senza essere tradizionale: è una specie di scommessa tremenda, per vincere la quale egli ha dovuto trascorrere una delle vite più assurde che si siano verificate nel nostro scorcio di secolo. Notti passate in contese pretestuali, in contraddizioni retoriche, in cui al limite doveva rischiare piuttosto di fare il mimo di se stesso che di tradirsi. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Perciò è stato uno scrittore cosi avaro, egli per natura, per vocazione, uomo tanto prodigo. Dovette scontare con l’avarizia una grazia che egli non osava considerare suo diritto, ma solo uno sgomentante ideale. Per arrivare alla sua pagina, che è pagina di classico, doveva trovarsi continuamente nello stato dell’apprendista, dello scolaro, del clandestino, del dilettante. Quanto forzato masochismo per pagare l’assolutezza dolcemente aggressiva con cui disegnava i suoi personaggi nel fondo assoluto del tempo! Quante anticamere per ottenere un sorriso, contagioso, radioso, di Stendhal o di Mozart! PodcastFinzioni: segni e racconti di scrittura – con Beppe Cottafavi Questo testo di Pasolini è stato pronunciato, e registrato da Mario Molinari, un amico di Delfini, a Modena il 27 ottobre 1963 presso la Sala di cultura in occasione della commemorazione promossa dal comune per onorare la memoria del vincitore del premio Viareggio del 1963. La registrazione contiene gli interventi del sindaco di Modena Rubes Triva, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Alfonso Gatto, Ennio Lauricella, Giambattista Vicari, Vanni Scheiwiller. Erano presenti Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Guido Cavani, Giansiro Ferrata, Carlo Emilio Gadda, Ugo Guandalini (l’editore Guanda), Mario Tobino, Giuseppe Ungaretti. Pubblicato per la prima volta in Antonio Delfini, a cura di Cinzia Pollicelli, Mucchi, 1990. Per gentile concessione degli eredi © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPier Paolo Pasolini
Omicidio Matteuzzi, la legale di famiglia: “Padovani era lucido”Morto Michele Sica: era un campione di pattinaggio artistico a rotelle
Gara tra moto e Porsche finita male: il video sta facendo il giro del web
Meteo, in Italia previste piogge e temporali: rischio nubifragiUsa, bambino non ancora nato viene operato al cervello direttamente nell'utero
Precipita per oltre 40 metri lungo una ferrata: studentessa 24enne perde la vitaLo striscione dei tifosi del Napoli fuori dal cimitero: il messaggio geniale
Lo striscione dei tifosi del Napoli fuori dal cimitero: il messaggio genialeMilano, truffa all'esame per la patente: alcuni avevano attaccato cellulari alle gambe
Mariantonietta folgorata dal cellulare nella vasca da bagno: il ricordo della migliore amicaLecce, Antonio Manno si schianta in moto muore a soli 22 anniTalenti, scende dal suv e spara contro scooterMassimiliano Vlacci trovato morto a Trieste: era scomparso da giorni
La famiglia la voleva in un matrimonio combinato: 19enne scappa di casa
Emergenza migranti, l'hotspot di Lampedusa è al collasso
Nuoro, sparatoria con inseguimento in centro: ferito un poliziottoIncendio Milano, salvo l'autista del camion: aumenta il bilancio dei feritiRoma, incidente sul raccordo anulare: muore motociclista 75enneMaltempo a Bologna, casa crollata a Fontanelice: morto un uomo di 78 anni
Torremaggiore, il padre killer: "Jessica si è trovata lì nel momento sbagliato"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 429Napoli, tifoso accoltellato davanti allo stadio: "Ho creduto di morire"Morto sulla nave da crociera poco dopo aver fatto la proposta di matrimonio alla sua compagna