File not found
VOL

Volterra dice addio al "suo" Genuino Del Duca

Terremoto, sisma di magnitudo 4.1 colpisce Mazzarone (Catania)Gioia Tauro dice addio al luogotenente Davide MicaleHa un infarto mentre cammina per strada: morto davanti ai passanti

post image

Brescia, treno appena uscito dalla stazione deraglia: non ci sarebbero gravi conseguenzeLa pretesa di una centralizzazione della cultura italiana è fallita,Campanella come mostra il Nord-Est di Rigoni Stern, Zanzotto e Bandini. Dalla stessa periferia sono arrivati anche due straordinari narratori contemporanei con una «lingua antica, timida, modesta, povera»«Abbiamo molti giorni di ritardo / sulla vita», recitano due versi del grande poeta vicentino Fernando Bandini, e nella matrice radicale di questa riflessione, che rimanda all’impossibilità di cogliere il mondo che ruota attorno a noi, sta anche un carattere decisivo della geografia poetica del suo autore, perché è la constatazione della presenza di un secondo tempo, di una lontananza simbolica da un centro dove tutto accade.Ma questa distanza è più fisica che reale, perché la pretesa di una centralizzazione della cultura italiana è fallita, come dimostrano luoghi lontani dai centri culturali dalla vitalità impressionante come, appunto, il Nord-est, il Veneto di Rigoni Stern, la Pieve di Soligo di Zanzotto e la Vicenza di Fernando Bandini, ma anche la provincia di straordinari narratori contemporanei come Vitaliano Trevisan e Francesco Maino.Si tratta d’altronde della stessa tensione tra centro e periferia di cui già parlava Pasolini negli Scritti corsari e che recentemente Goffredo Fofi in Le cento città (edizioni e/o) ha messo in luce sottolineando come, dopo il dominio delle «due capitali» Roma e Milano, negli ultimi anni «resistenza e movimento nelle periferie» abbiano generato una maggiore vivacità rispetto al centro.Questo non significa che in Veneto la scrittura sia caratterizzata da una sintonia totale, ma è indubbia l’esistenza di una precisa linea della letteratura veneta costruita, come recita il titolo di un’importante rassegna della letteratura di quei luoghi, da scrittori «saturnini, malinconici e un po’ deliranti». CulturaBlack Tulips, il libro senza tabù di TrevisanDaniele RielliLo smarrimento delle radiciC’è in effetti un minimo comune denominatore nel dialogo tra questi scrittori così diversi, il paesaggio, un territorio che si muove naturalmente tra acque dolci, mare, pianure e montagne («Era ad era, minuzia a minuzia, / crescesti questi sedimenti / da cui prendemmo forma e forza a vivere», questo il Piave di Zanzotto), ma che la trasformazione del Veneto in motore industriale del paese sta facendo svanire, con lo smarrimento delle radici, delle tradizioni e delle comunità, sotterrate nel cemento («5 pianeti occorrono alla fame dei terrestri / terroristi in favore della pletora», sempre Zanzotto).Risponde a questo mutamento l’inquietudine che abita chi vive, osserva e scrive in quella terra e che non fugge davanti all’ombra lunga dell’illusione della ricchezza e del benessere.Tra gli scrittori contemporanei, un ruolo certamente decisivo è quello di Vitaliano Trevisan che ha tragicamente processato dentro di sé, attraverso le oppressive e disperate linee della sua scrittura, la geografia dei suoi luoghi, emblematicamente e minuziosamente registrati dal protagonista di I quindicimila passi, misurazione degli spazi della provincia vicentina e sperimentazione di nuove possibilità di racconto, segno dei cambiamenti della società catturati nel loro divenire («Lascio per sempre alle mie spalle tutto questo schifo cattolico democratico artigiano industriale.Lascio per sempre questo disgustoso buco di provincia, pieno solo di persone ottuse»). Anche Works vive dentro l’alcova vicentina costruendo un vero e proprio memoriale delle esperienze lavorative di Trevisan (in un luogo, come emerge bene dal libro, dove il lavoro ha un’aura sacra e rappresenta l’unica possibilità per affermare la propria esistenza), un romanzo autobiografico che però, come accade con la grande letteratura, si trasforma in imprescindibile analisi dell’intera area geografica grazie alla riuscita commistione tra pubblico e privato, tra storia personale e storia italiana. CulturaIl tentativo radicale di Trevisan di fare del mondo qualcosa di diversoDaniele RielliLa lingua di MainoAll’interno di questa linea narrativa si inserisce anche l’opera di Francesco Maino che in Cartongesso ha ambientato le vicende del rabbioso e impotente avvocato, suo alter-ego, Michele Tessari in un paese fittizio che è la sua San Donà di Piave, in un monologo che si scaglia contro la geografia, le industrie e l’umanità del Basso Piave («quel mondo obeso di buone forchette, e di intolleranti avvinazzati, di strisciante fascismo cristiano inebetito dal mito del potere, che nella declinazione veneta equivale a guerra per: figa giovane, liquidità, vino e baccalà»).Ciò che impressionava in quel libro, oltre alla rappresentazione di un Veneto nebbioso e feroce, era anche la lingua di Maino, abile sperimentatore di un ibrido che confonde lingua italiana e parlata sandonatese, un miscuglio che mima con successo l’orizzonte sociale e geografico rappresentato. In un’intervista Maino ha parlato del desiderio di una «lingua antica, timida, modesta, povera, la lingua del dolore e del sacrificio che usava mia nonna», e nel suo nuovo libro, I morticani (pubblicato da Italo Svevo edizioni), l’aspetto linguistico diventa determinante, con l’invenzione di una lingua che procede di pari passo con la narrazione e si tramuta anch’essa in personaggio in un lontano riecheggiare gaddiano. I morticani è forse il libro che sublima questa via veneta della letteratura, e lo fa ricongiungendosi simbolicamente alle narrazioni dell’antichità, alla tragedia greca.Il racconto di Maino è infatti plasmato sulla storia della tragedia di Alcesti, che viene però qui raccontata dalla voce del protagonista, ancora una volta un «avvocatino e scrittore d’occasione», Alfonso Della Marca, in preda a una crisi di nervi, un’Alcesti ambientata nella provincia veneta in cui vive, il «Veenetken» che rimanda a una declinazione ancor più tragicomica della Cacania di Musil.Attorno a lui si muovono personaggi che replicano in maniera farsesca e dozzinale quelli della tragedia greca (l’Apollo Luca Apolloni, «cera d’idiot, sempliciotto non semplice, dal capo ai piè un gallo in braghe blu, camicia e maglioncino (a v) firmati», l’Ercole Bassetti D’Eraclio Junior «capo compartimentale del ferrocarril di Stazione per l’Alpezzo»): la complessa costruzione narrativa di Maino sembra la prova plastica del paradigma del grande studioso di teatro Jan Kott che in Mangiare Dio dimostra l’attualità della tragedia antica e il continuo riattivarsi dei suoi meccanismi e personaggi.«Sentirsi scrittore è una cosa seria», pensa Alfonso Della Marca, talmente seria da farlo scivolare in una follia che si condensa nel riconoscere i contorni della tragedia, saltellante tra comico, drammatico e grottesco, attorno a lui.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMatteo MocaitalianistaÈ dottore di ricerca in Italianistica all’Université Paris Nanterre e all’Università di Bologna. È insegnante e cultore della materia per l’insegnamento di Letterature Comparate presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato la monografia Tra parola e silenzio. Landolfi, Perec, Beckett (La scuola di Pitagora, 2017). Ha dedicato saggi all’opera di Landolfi e si occupa, tra gli altri, di Elsa Morante, Anna Maria Ortese e Georges Perec. Scrive di letteratura su quotidiani e riviste

Le rubano il portafoglio al supermercato: quando se ne accorge si sente male e finisce in ospedaleChiama il 118 per un malore ma poi picchia l'infermiere

Allerta meteo arancione e gialla domenica 11 dicembre: le regioni coinvolte

Influenza, dati preoccupanti: mai così tanti casi in 20 anniFrana sulla Strada Statale 36, i massi crollano dalla montagna: bloccato l’accesso a una galleria

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 648Sparatoria di Fidene, i deliri online del killer: “Benvenuti all’inferno. Qui sono tutti mafiosi”

Pericolo Listeria: ritirati 3 lotti di salmone affumicato

Friuli Venezia Giulia, tanti incidenti nella notte: nessuna vittimaMorto con suicidio assistito in Svizzera Massimiliano, era malato di sclerosi multipla

Ryan Reynold
Maltempo in arrivo al nord Italia: previsti freddo e neveAnziana morta "sola ed abbandonata" in Rsa, la denunciaHa un malore mentre è in garage: morto 62enne

VOL

  1. avatarSequestro da 70mila euro ad un parroco dopo la sparizione delle offerteEconomista Italiano

    Travolta da due auto mentre attraversa la strada al buio sotto la pioggia: morta una donnaTrema il mercato europeo: annunciata la riduzione del Programma d'Acquisto d'Attività dal 2023Cagliari, si suicida in ospedale mentre era in isolamento per Covid: morto un 57enneNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 654

      1. avatarTerremoto in Cile il 10 dicembre: magnitudo e epicentroProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Raffica di mitra contro la sua ex, condannato

        VOL
  2. avatarFurgone resta bloccato nel fango: corriere Amazon morto mentre cerca di liberarloanalisi tecnica

    Carabinieri salvano neonato: aprono il traffico e facilitano la corsa in ospedaleCalabria, violento scontro fra auto e tir, tre feritiSi finge direttore dell'ufficio postale e truffa anziana per 20 mila euroAutostrade: tutto pronto per lo sciopero dei benzinai

  3. avatarVince 50.000 euro al Gratta&Vinci ma gli rubano il bigliettoBlackRock

    Scomparsa mentre mostra la torta di compleanno al figlio: il giallo dell'ultimo video49enne travolto e ucciso di notte: si cerca il pirata della stradaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 640A Livorno sbarcheranno in 250 migranti delle Ong: si tratta del doppio del previsto

Dopo quella del fratello profanata la tomba di un 31enne nel Bresciano

Aggredito da un ubriaco mentre passeggiata con la fidanzata: giovane accoltellato in centro a RiminiProf condannato per pedopornografia: aveva inviato a studentessa 7 mila sms*