File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

In arrivo ristori educativi "per i danni della Dad": cosa sono e chi può richiederli

Notizie di Politica italiana - Pag. 234La sfida di Cingolani: “L’Italia andrà avanti anche senza il gas russo”Come sta Draghi? "È asintomatico e segue l'attività del governo da remoto"

post image

Spesa militare al 2% del PIL, cosa succede se non si trova l'accordo?La delibera determina i carichi di lavoro che il dirigente dell’ufficio non può superare nella redazione dei programmi di gestione, laqualitàGuglielmo prevenendo il rischio che eventuali “fughe” produttivistiche possano pregiudicare la qualità dei provvedimenti Qui per iscriversi alla newsletter giuridica “In contraddittorio” Il Csm, ha approvato, in data 25 ottobre 2023 la delibera annuale in tema di programmi di gestione ex art. 37 del dl. 98/2011. La delibera – frutto del lavoro dei primi mesi della consiliatura della Settima Commissione, della Struttura Tecnica dell’Organizzazione e dell’ufficio statistico del Csm – determina, per la prima volta, i carichi esigibili di lavoro che il dirigente dell’ufficio non può superare nella redazione dei programmi di gestione. I programmi di gestione sono lo strumento attraverso cui gli uffici giudiziari pianificano la loro attività di smaltimento dell’arretrato e più in generale l’attività di definizione per le pratiche individuando i carichi esigibili ovvero il numero di procedimenti che ci si può ragionevolmente aspettare che un magistrato definisca. Dall’entrata in vigore della legge del 2011 e fino alla delibera, i carichi esigibili sono sempre stati indicati da ogni singolo ufficio in modo autonomo e in assenza di indicazioni da parte del Consiglio Superiore della Magistratura, mentre, con la delibera approvata il 25 ottobre 2023 la misura dei carichi esigibili di lavoro dei magistrati (togati) viene stabilita a livello centrale dal Consiglio stesso. I parametri Tale indicazione si fonda su un’esperienza decennale nella valutazione dei Programmi di Gestione redatti annualmente dai capi degli uffici nonché sulla disponibilità di un’ampia base di dati, la cui elaborazione ha consentito l’individuazione di carichi validi a livello nazionale. L’indicazione dei carichi si è resa, inoltre, necessaria, in coincidenza con l’entrata in vigore delle modifiche recate all’art. 37 con legge 71/2022, che, da un lato, introduce il concetto di “risultato atteso” (ancorato agli obiettivi PNRR e alle risorse aggiuntive messe a disposizione degli uffici giudicanti), distinto dal carico esigibile, e, per altro verso, stabilisce il carattere vincolante dei carichi esigibili individuati dagli organi di autogoverno delle singole magistrature. Attraverso l’indicazione dei carichi, si è voluto, inoltre, mettere a disposizione di tutti i magistrati, a partire dai Capi degli Uffici, un patrimonio conoscitivo, fondamentale al fine di conseguire non soltanto una maggiore efficienza nell’organizzazione, ma soprattutto il mantenimento di elevati livelli qualitativi della giurisdizione, prevenendo il rischio che eventuali “fughe” produttivistiche possano pregiudicare la qualità dei provvedimenti e l’indipendenza dei magistrati, finendo, in ultima analisi, per pregiudicare le legittime aspirazioni di giustizia della generalità dei cittadini. L’ufficio per il processo Allo stesso tempo, con la delibera si intende quantificare e valorizzare l’indispensabile apporto degli addetti all’Ufficio per il processo, che si auspica possano rappresentare un volano per la produttività degli uffici giudiziari, nell’ottica della progressiva eliminazione dell’arretrato. Proprio la necessità di valorizzare le differenze tra uffici, che possono derivare dalla diversa composizione del contenzioso o da scelte organizzative che spettano ai singoli dirigenti, si è resa indispensabile una indicazione articolata dei carichi esigibili, che risponde a principi di uguaglianza sostanziale. La variabilità delle situazioni degli uffici giudiziari sul territorio, infatti, si rispecchia nell’indicazione articolata dei carichi esigibili attraverso un range di valori, collocandosi all’interno della quale non è necessario motivare specificamente in ordine alla concreta determinazione del carico. Concettualmente diverso dal carico esigibile,  è il cosiddetto risultato atteso, che i dirigenti degli uffici, per espressa previsione di legge, devono indicare per sezione (salva l’eventuale assenza di articolazioni all’interno dell’ufficio). Tale risultato non è costituito, infatti da una mera moltiplicazione del carico esigibile per il numero di magistrati addetti a una determinata sezione, ma deve tenere conto anche dell’apporto dei magistrati onorari e, da ultimo, dell’incremento di produttività dei magistrati togati che il dirigente ritiene ascrivibile al lavoro del personale addetto all’Ufficio per il processo, assunto nel contesto del PNRR. In tal modo, sarà possibile, tra l’altro, ottenere una misura oggettiva dell’apporto di tale personale, anche in assenza di strumenti informatici destinati specificamente all’estrazione delle relative statistiche. La delibera del 25 ottobre 2023, quindi, non è che il primo risultato di un lavoro ininterrotto, che proseguirà con una progressiva raffinazione dei dati disponibili con l’allargamento della platea degli uffici interessati, e, da ultimo, con una più puntuale suddivisione del contenzioso, in modo da conseguire il risultato della cosiddetta ponderazione. *Marco Bisogni è presidente della Settima Commissione Csm, Edoardo Buonvino è coordinatore (settore civile) della Struttura Tecnica per l’Organizzazione del Csm © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarco Bisogni e Edoardo Buonvino*

Centrale nucleare ucraina, Draghi: "Attacco scellerato contro la sicurezza di tutti"Discorso di Zelensky alla Camera, il commento di Matteo Salvini: "Mi piace quando parla di pace"

Notizie di Politica italiana - Pag. 228

Guerra Russia Ucraina, Di Maio: “Putin non sta dimostrando di volere la pace”Ucraina, Guerini: "Italia aumenti spese militari, guerra potrebbe durare 10/20 anni"

Sulle armi all’Ucraina arrivano le prime defezioni: Petrocelli del M5s si sganciaLa candidata di FdI Laura Gaggero copia lo slogan di Nichi Vendola del 2005

Pd davanti a Fratelli d’Italia e la Lega è terza ma sale al 18%

Notizie di Politica italiana - Pag. 221Dl Milleproroghe, via libera della Camera: approvato con 320 voti a favore

Ryan Reynold
Guerra Ucraina, Meloni: "Giusto mandare le armi come supporto"Alessandra Ghisleri: "Italiani a un bivio, sostenere l'Ucraina o benessere economico"Ucraina, quali parlamentari non saranno in Aula per l'intervento di Zelensky

investimenti

  1. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 244Campanella

    Insegnanti no vax, Costa: “Contrario al rientro in classe”Referendum sulla giustizia, tutti i quesiti su cui saremo chiamati a votareUcraina, Cangini (FI) contro Salvini: "Parla come il cugino scemo del Papa"Guerra in Ucraina, Salvini parteciperebbe a una marcia per la pace nel Paese

      1. avatarGoverno, salta l’accordo sulla riforma del CSM: maggioranza spaccataBlackRock

        Ecco quanti sono i profughi ucraini che l’Italia può ospitare

  2. avatarTasse, Salvini: “È il momento di tagliarle, serve la pace fiscale”criptovalute

    La segnalazione della Lucarelli sull’incontro fra Berlusconi e Salvini nel locale di BriatoreChe tempo che fa, Di Maio sull'Ucraina: "La guerra ha un nome e cognome: Vladimir Putin"Il tentativo della Lega: stop al Green Pass già dal 31 marzoEmma Bonino, la senatrice viene rimproverata perchè fuma in diretta Tv

  3. avatarI virologi che si candidano alle elezioni: gli esempi di Viola e PalùVOL

    Cosa dicono le mail segrete della missione russa anti Covid in ItaliaCinque stelle nel caos, Conte: “La mia leadership non dipende da carte bollate”Letta: “L’Ue chieda una tregua a Putin e in Italia si smetta di parlare di crisi di governo”L’ultimatum di Draghi ai partiti: “Se non vi va bene trovatevi un altro governo”

Approvato emendamento al ddl sulle concessioni balneari: via libera dal CdM

Manfredi e Draghi firmano il Patto per Napoli, il sindaco: "Ora non abbiamo più alibi"Notizie di Politica italiana - Pag. 233*