File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Elezioni Usa, sostenitori di Trump in Pennsylvania: ''Non è finita"

Intelligenza Artificiale e finanza: applicazioni e cybersecurity - AI newsAve o Maria - Le preghiere - Vatican NewsAngelo di Dio - Le preghiere - Vatican News

post image

Canada: uomo infettato da influenza suinaIn Il sublime astratto Pietro Conti,investimenti docente di estetica alla Statale di Milano, ha raccolto i testi fondamentali di una querelle in cui emerge come il messaggio dell’espressionismo astratto, e l’opera di Newman in particolare, sia stato accolto con difficoltà tanto nella mentalità comune, quanto nell’ambito accademicoErwin Panofsky pensava che Kandinsky avesse scelto l’astrazione solo dopo essere stato bocciato a un esame di disegno, e che le opere degli espressionisti astratti potessero essere considerate del tutto simili ai disegni della scimpanzé Betsy, che divertiva i visitatori dello zoo di Baltimora.Nel 1957, in una lettera allo storico dell’arte William Heckscher, Panofsky scriveva inoltre che i segni di Betsy non erano poi tanto diversi dai dripping di Pollock, il quale, se avesse avuto più tempo, aggiungeva con sarcasmo, avrebbe cominciato a dipingere anche con i piedi. La differenza tra l’“arte” della scimpanzé e quella umana consisteva, a suo avviso, nella capacità di rappresentare oggetti.La ritrosia di Panofsky verso l’arte aniconica fa comprendere perché, quando nel 1961 il critico George Kubler recensì sulla rivista ARTnews il saggio Rinascimento e rinascenze nell’arte occidentale, declinando il metodo iconologico all’arte contemporanea, la reazione dello storico dell’arte non si fece attendere.Nell’accostarsi ai modi in cui il Medioevo e il Rinascimento hanno ripreso la tradizione classica, Panofsky aveva rilevato come per gli artisti medioevali le forme antiche assumevano un significato cristiano, mentre per i rinascimentali venivano ricondotte alla sensibilità contemporanea.Questa “disgiunzione”, secondo Kubler, poteva rappresentare una chiave di lettura per interpretare in termini di Rinascita il linguaggio dell’arte americana, che elaborava un radicale ripensamento di temi già presenti nella tradizione artistica europea.Panofsky non gradì affatto questo tentativo di applicare il suo modello all’arte contemporanea e in una lettera alla rivista non mancò inoltre di muovere le sue critiche nei confronti di Robert Rosenblum, che, sempre su ARTnews, aveva pubblicato un saggio sull’opera di Barnett Newman Vir Heroicus Sublimis.In una didascalia appariva, per errore, la forma sublimus, puntualmente stigmatizzata dal cattedratico di Princeton come un grossolano errore di grammatica. La questione si spostò così su un piano in cui il rigore filologico prese il predominio sulla reale posta in gioco.In questa contesa Panofsky non mancò di evidenziare il suo peso scientifico e Newman il suo vigore polemico. Rimase però ai margini la ragione profonda che stava alla base di un contrasto difficilmente sanabile.Il dibattitoIn Il sublime astratto (Johan & Levi, 2024) Pietro Conti, docente di estetica alla Statale di Milano, ha raccolto i testi fondamentali di una querelle in cui emerge come il messaggio dell’espressionismo astratto, e l’opera di Newman in particolare, sia stato accolto con difficoltà tanto nella mentalità comune quanto nell’ambito accademico.Secondo il criterio interpretativo delineato da Panofsky, un’opera priva di immagini riconoscibili non consente di giungere a una descrizione iconografica, né a una lettura iconologica che possa collocarla in un determinato contesto.La grande tela monocromatica di Newman non poteva non apparire a Panofsky priva del soggetto che il titolo indicava, dal momento che la rappresentazione del vir sublimis era del tutto assente. Come scrive Conti, il carteggio Panofsky-Newman conferma il disagio di uno storico dell’arte che cerca un uomo eroico ma si trova dinnanzi a una superficie rossa solcata da linee.Cosa avrebbe dovuto indurlo a considerare sublime un soggetto che non si mostra? Insieme al carteggio Panofsky-Newman e al saggio del 1948 Il sublime è ora, dello stesso Newman, il libro raccoglie saggi di Robert Rosenblum, Max Imdahl, Jean-François Lyotard, Gottfried Boehm e Arthur Danto, testi che ci consentono di cogliere i tratti dell’eroe e del sublime contemporaneo che sembrerebbero a Panofsky i grandi assenti nell’opera.Nella convinzione che l’astrazione fosse incentrata esclusivamente sull’aspetto formale dell’opera, Panofsky non prendeva in seria considerazione il fatto che per Newman la questione del contenuto (What to paint) era fondamentale. Newman riteneva che l’arte europea si fosse dimostrata incapace di pervenire al sublime in quanto ancorata alla realtà sensibile.Anche le forme astratte degli artisti europei rivelavano, per lui, solo una retorica di puri principi matematici che dimostravano una assoluta inadeguatezza rispetto al sublime. La loro ricerca della perfezione formale e della bellezza dimostrava come non fossero riusciti, in realtà, a tagliare i ponti col Rinascimento. Ecco perché Newman si sentiva lontano dal geometrismo di Mondrian.Cézanne però avrebbe potuto rappresentare un interlocutore privilegiato per gli espressionisti astratti. Coglieva infatti, come scrisse Merleau-Ponty, il paesaggio nella sua totalità e nella sua pienezza assoluta, “germinava” con il paesaggio, inteso come “un organismo nascente”, in cui può manifestarsi il sublime.Le categorie kantianeNella Critica del giudizio, del 1790, Kant aveva distinto il bello, che si identifica con la forma e i limiti di un oggetto, dal sublime, che ha i caratteri dell’informe e dunque dell’illimitato.Se di fronte alla bellezza avvertiamo un sentimento di serenità e di equilibrio, il sublime produce in noi emozioni contrastanti, di attrazione e insieme di terrore, come quando siamo dinnanzi a una eruzione vulcanica o a una tempesta.Rosenblum accosta l’opera del pittore inglese James Ward (1769-1855) Gordale Scar, in cui è rappresentato un paesaggio naturale dello Yorkshire molto vicino alla sensibilità romantica, a una tela di Clifford Still del 1956, PH-45(1956-D). In entrambi i casi il critico americano coglie quella grandezza di dimensione che Edmund Burke nella sua Inchiesta del 1757 indicava come “una potente causa del sublime”.I dirupi di Ward, commenta Rosenblum, si trasformano nell’opera di Still in formazioni geologiche astratte, schiudendo spazi infiniti. Analoghe riflessioni suscitano in lui opere come Light Earth over Blue, del 1954 di Mark Rothko, in cui il “sublime astratto” ricorda le Tempeste di Turner e il Monaco in riva al mare di Friedrich.La tonalità emotiva che affiora nei paesaggi di Friedrich e di Turner assumerebbe così, nel nostro tempo, la forma delle “fluttuanti fasce orizzontali di luce diafana dipinte da Rothko” nel suo linguaggio astratto, e il Monaco in riva al mare di Friedrich potrebbe rappresentare ciascuno di noi dinnanzi all’infinità della natura. Still, Pollock, Rothko, come Newman, dimostrerebbero allora che “la perturbante eredità dei romantici non è ancora esaurita”.Friedrich, scrive Max Imdahl, dipinge il mare, il cielo e l’uomo che in solitudine li contempla. Nei suoi quadri lo spettatore è chiamato a identificarsi con la figura rappresentata, in Newman, invece, è lo stesso osservatore ad assumere il ruolo del protagonista.La scelta di dipingere tele di grande formato e di invitare a osservarle da vicino era legata, in Newman, all’esigenza di rendere particolarmente empatico il rapporto con l’opera.Immergersi e perdersi nei campi di colore, del tutto privi dei limiti formali della bellezza, apre al sublime (Sublime now), inteso come un evento, che Lyotard accosta all’Ereignis heideggeriano, una condizione semplice e originaria, cui si accede quando il pensiero arretra, divenendo un domandare che non esige risposte categoriche.Su un piano filosofico l’esperienza del sublime appartiene pienamente alla cultura americana, al mito della frontiera come al trascendentalismo. Per Emerson, nonostante tendiamo a vivere «divisi in parti e in particelle», avvertiamo la presenza dell’Anima del tutto. In questo luogo privilegiato «l’atto del vedere e la cosa vista, lo spettatore e lo spettacolo, il soggetto e l’oggetto sono tutt’uno». La filosofia della natura, ripresa da Goethe e da Schiller, riviveva così in forme nuove nel pensiero americano.La spiritualità, connaturata a molti aspetti dell’espressionismo astratto, rinvia anche a un sentimento del sublime che precede l’Età romantica e trova riscontro nell’ebraismo, un orizzonte comune a molti astrattisti, che avrebbero sicuramente condiviso quel passo della Critica del giudizio in cui Kant scrive che il sublime trova la sua massima espressione nel comandamento biblico che vieta di fare immagini di ciò che è in cielo, in terra o sottoterra.Newman distingueva nettamente le immagini (pictures) dalle pitture (paintings). Se l’immagine, scrive Danto, si connette a uno spazio in cui sono rappresentati oggetti diversi, e l’osservatore guarda “come attraverso una finestra”, la pittura è invece una superficie opaca, con la quale intratteniamo una relazione reale e non illusoria.L’immagine svolge una funzione di mediazione tra l’osservatore e un oggetto collocato nel quadro, la pittura rappresenta invece sé stessa ed è «un oggetto con cui l’osservatore si relaziona senza nessuna mediazione».L’astrazione non può dunque essere considerata un’arte priva di contenuto, sostiene Danto, proprio perché presenta un contenuto «senza i limiti propri di qualunque immagine». In Onement I, del 1948, il riferimento di Newman all’unità del divino ci pone di fronte a «qualcosa che può essere detto ma non mostrato».Il confronto tra Panofsky e Newman è stato segnato da equivoci e incomprensioni in cui le contrapposizioni hanno avuto la prevalenza sulla volontà di trovare un terreno di dialogo. È accaduto così, come scrive Gottfried Boehm, che è stata scritta una brutta pagina nella storia dell’arte, «quando uno dei più grandi studiosi del Novecento incontrò uno dei più grandi artisti del Novecento, ma non lo riconobbe».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedielio cappuccioElio Cappuccio (Siracusa 1954) è presidente del collegio di Filosofia siciliano. Insegna Filosofia moderna e contemporanea all’Istituto superiore di scienze religiose San Metodio. Già vicedirettore della rivista d’arte contemporanea Tema Celeste, è autore di articoli e saggi critici in volumi monografici pubblicati da Skira e da Rizzoli NY. Collabora con il quotidiano Domani e con il blog della Fondazione Luigi Einaudi.

In Venezuela vince Maduro tra le contestazioni delle opposizioni - Vatican NewsCosa farà Biden nei suoi primi cento giorni da presidente?

USA, uomo armato arrestato fuori un seggio elettorale

Focus Live 2023: la guida con palinsesto, ospiti e installazioni - Focus.itÈ morta la scrittrice irlandese Edna O'Brien - Il Post

Il Venezuela al voto, tra incertezza politica e speranze di riconciliazione - Vatican NewsArriva un gemello digitale per migliorare la nostra salute - Focus.it

Sotto la tua protezione - Vatican News

L'intelligenza artificiale previene le frodi: il modello di Mastercard - AI newsElezioni Usa, cosa stava facendo Trump alla vittoria di Biden?

Ryan Reynold
Alle Cinque Terre è stata infine riaperta la Via dell'Amore - Il PostBeata Vergine Maria del Monte Carmelo - Vatican NewsCanada, i vescovi a due anni dal viaggio papale: verità e trasparenza per gli indigeni - Vatican News

Economista Italiano

  1. avatarChe cos’era il gulag di Nazino, noto anche come l’isola dei cannibali? - Focus.itMACD

    OpenAI lancia GPT-4o: multimodalità nativa e prestazioni superiori - AI newsIl Venezuela al voto, tra incertezza politica e speranze di riconciliazione - Vatican NewsRussia, imprenditore ucciso con una balestra nella sauna di casaThailandia, protesta contro la chiusura dei siti a luci rosse

      1. avatarFrancesco: lo scandalo delle armi contraddice lo spirito di fratellanza delle Olimpiadi - Vatican NewsCampanella

        Due leoni hanno battuto il record di nuoto - Focus.it

  2. avatarTutte le tappe verso l'insediamento di BidenGuglielmo

    Gloria al Padre - Le preghiere - Vatican NewsMacchine al lavoro: applicazioni e limiti dell’intelligenza artificiale - AI newsIn Sicilia l'acqua è sempre più razionata - Il PostUn farmaco rivoluzionario anti HIV potrebbe essere venduto a 40 dollari l'anno - Focus.it

  3. avatarUsigrai: «Il Coni silenzia gli atleti alle Olimpiadi» | FNSI - Usigrai: «Il Coni silenzia gli atleti alle Olimpiadi»Capo Analista di BlackRock

    L'IA scende in campo sui social contro gli hater degli sportivi - Focus.itSan Michele Arcangelo - Vatican NewsChe ne sarà dei minori ucraini ospitati in un paesino della bergamasca - Il PostLe cortecce degli alberi assorbono metano - Focus.it

Note Legali del Vatican News - Vatican News

Danimarca sviluppa potenziale vaccino contro Covid nei visoniFurti su YouTube, antitrust in agguato e la nuova generazione di AI alle porte | Weekly AI #115 - AI news*