Processo Consip, assolti Tiziano Renzi, Luca Lotti e Italo BocchinoHarris: 'Da Trump sempre lo stesso show, Usa meritano di meglio' - Tiscali NotizieViolenza sui minori, condannato don Rugolo: il caso fu insabbiato dal vescovo
Incontro governo-agricoltori, Meloni rivendica: «Vi abbiamo sempre difesi». I trattori rinunciano all’AristonLa riforma della ministra Bernini rende l’accesso alle giovanili delle nostre università frammentato,Guglielmo inutilmente precario e tendenzialmente arbitrario. Le persone ambiziose e promettenti faranno meglio ad andare all’esteroGuardando gli atleti italiani alle Olimpiadi e lasciandomi dietro polemiche, pettegolezzi, strumentalizzazioni, non posso che pensare al numero di giovani che in tutto il paese passano la loro vita facendo sport. Com’è ovvio, per ogni campione e campionessa ci sono migliaia di praticanti, amatori, allenatori, genitori, palestre, campi. E aspirazioni, sogni, fatiche. Il tessuto diffuso di sportivi, a tutti i livelli, è la condizione essenziale per produrre le eccellenze.A questo non si può non pensare considerando la riforma del reclutamento universitario appena approvata nell’ultimo Consiglio dei ministri. L’università funziona come lo sport, almeno come lo sport preso nella sua versione migliore.C’è un tessuto di persone che si dedicano alla medesima impresa – produrre ricerca scientifica e insegnamento, trasmettere un patrimonio culturale che la società si impegna a perpetuare. Si tratta di un tessuto ampio, che va dal ricercatore che dà piccoli contributi minimi alla ricerca e passa la sua vita tenendo buoni corsi in università medio-piccole in parti non centrali del paese a Giorgio Parisi. CommentiStabilmente precari, perché la controriforma universitaria di Bernini è un’altra occasione persaFederico ZuolofilosofoL’errore è pensare che il premio Nobel non abbia bisogno del ricercatore medio. La ricerca scientifica di punta e la didattica più innovativa, come le eccellenze sportive, sono il prodotto di un apparato diffuso di pratiche, in cui qualsiasi livello di prestazione contribuisce a fare vivaio, a determinare le condizioni per selezionare il campione e la campionessa.Detta altrimenti, e in termini ancora più semplici, senza buone giovanili non ci sono squadre vincenti.La riforma presentata da Bernini rende l’accesso alle giovanili delle nostre università frammentato, inutilmente precario e tendenzialmente arbitrario. Il numero e le modalità dei contratti di accesso alla carriera viene aumentato, senza chiarezza sulle retribuzioni e senza prevedere niente di diverso da incarichi a termine brevissimo.Dato che il governo ha appena varato tagli lineari al finanziamento delle università, non c’è da aspettarsi che i nuovi contratti avranno retribuzioni cospicue. A questo si aggiunge una nuova figura di professore che si può reclutare senza concorso. L’obiettivo è attirare professionisti che possano portare la loro esperienza nella didattica. Ma, nel contesto generale della riforma, l’effetto è dare alle università la possibilità di non assumere figure stabili e a tempo determinato, lasciando insegnare questi professori aggiunti.Senza andare nei dettagli, già presentati su questo e in altri giornali, il messaggio del progetto presentato da Bernini è che le giovanili dell’università italiana sono un luogo per chi si accontenta di lavorare per brevi periodi, senza la possibilità di lanciarsi in progetti di ricerca e formazione a lungo termine: un posto per gente non troppo ambiziosa, non troppo promettente.Le persone ambiziose e promettenti faranno meglio ad andare all’estero, cercando per esempio di aggiudicarsi le migliori borse europee, o di entrare nelle accademie degli altri paesi, dove forse c’è pari precarietà iniziale, ma con retribuzioni migliori e possibilità di inquadramento stabile.Poi, magari, dopo aver passato parte della vita all’estero, dando alle comunità di quei paesi i frutti del loro ingegno, potranno tornare a invecchiare in Italia, assistendo i loro genitori anziani, godendo del residuo di welfare state ancora presente. Questo vogliamo essere? Un paese di vecchie glorie, un paese di expat rimpatriati?L’accesso all’università dovrebbe essere il punto di massima attenzione, non il luogo dove scaricare esigenze di cassa o intenti punitivi. Anche se si ammettesse che chi lavora all’università debba avere contratti non ultra-garantiti, le tutele non dovrebbero essere crescenti, ma decrescenti.Perché si deve chiedere al ricercatore giovane, che ha un patrimonio di energie e di potenzialità, di esporsi al rischio, invece di venire coltivato dalla società, perché dia i suoi migliori frutti? Se qualcuno può esporsi al rischio, forse, potrebbe essere il lavoratore maturo, che ha magari accumulato tutele private, o che deve venire spronato a non fossilizzarsi. Non c’è anche un implicito pregiudizio ageista nel consegnare i giovani alla precarietà e al rischio, lasciando garantiti i più anziani?È singolare, e perverso, che un governo sovranista agevoli la fuga all’estero dei migliori cervelli italiani. È assurdo che un governo che si presenta come anti-sistema protegga i garantiti dal sistema universitario, scoraggiando il rinnovamento. Ci sarà del metodo in quest’ennesima follia?© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.
Marcello Lo Giudice si afferma anche a Sotheby’s ParigiTravolse e uccise un rider, arresti domiciliari per un 22enne - Tiscali Notizie
Fase 2 e rapporti: cosa cambierà? Il parere della sessuologa
Stati Uniti, allarme per il dossier d’intelligence sull’arma nucleare russa nello spazioFormula 1, Hamilton sulla scomparsa della piccola Isla: "Sono devastato"
La psicosetta delle fate e delle orge. Storia delle Bestioline di NovaraContro la povertà educativa femminile: il progetto Futura a Napoli
Arte | Pagina 2 di 8Lupin la nuova serie di Netflix: cast, episodi trame e recensione
Denis Verdini torna in carcere dopo la revoca della detenzione domiciliareValentina Mericio, Autore a Notizie.itContro la povertà educativa femminile: il progetto Futura a NapoliTisane dimagranti: come perdere peso in modo sano
Sbrigati a uscire o restiamo in dieci. L’esperimento del calcio nel campionato di Messi
Fantoccio di Meloni bruciato alla manifestazione in ricordo di Verbano, la condanna di Mattarella
Piantedosi sulle cariche della polizia a Pisa: «Sono casi isolati, nessun cambio di strategia»Chi era Ismail Haniyeh, il volto di Hamas nel mondo - Tiscali NotizieMotoriUn anno dalla strage di Cutro: le domande senza risposta e le promesse tradite
UEFA approva le liste da 26 convocati agli Europei: le possibili selezioni dell'ItaliaIl giudice sportivo assolve Acerbi dalle accuse di insulti razzisti a Juan JesusAlimentazioneDonna uccisa a coltellate nel Bergamasco: aveva 33 anni - Tiscali Notizie