File not found
criptovalute

Cdm convocato d’urgenza da Draghi: focus su ddl concorrenza e fratture nella maggioranza

Martina: "Crisi alimentare preoccupante, prepariamoci a scenari molto gravi"Elezioni amministrative 12 giugno 2022, chi sono i candidati a Messina?Mattarella: "Guerra scellerata che sta ritardando anche gli impegni sull'ambiente"

post image

Dl aiuti, Franco: “Prelievo sugli extraprofitti salirà al 25%”Si sta discutendo di inserire in Costituzione un esplicito riferimento al ruolo della vittima nel processo penale. Accettare che il processo penale ceda il passo all’emotività e offra un ruolo da protagonista alla vittima è operazione dal forte impatto simbolico ma che rischia di comportare,MACD come effetto indesiderato, un indebolimento di quelle irrinunciabili garanzie che riempiono di contenuto il principio del cd. “giusto processo”Si sta molto discutendo, in questi giorni, della proposta di legge che punta ad inserire, all’interno della Costituzione, un esplicito riferimento al ruolo della vittima nel processo penale. Appena dodici parole - «la legge garantisce i diritti e le facoltà delle vittime del reato» - che andrebbero inserite all’interno dell’art. 111 Cost.La proposta – a dire il vero presentata in molte delle ultime legislature – è tornata recentemente al centro del dibattito dopo le dichiarazioni di sostegno di alcune forze dell’opposizione.Ma perché un’affermazione apparentemente banale sta facendo tanto discutere?Laddove non spiegata e contestualizzata, i non addetti ai lavori potrebbero legittimamente domandarsi come mai, nel nostro paese, si riesca a fare polemica anche su un tema quale quello del riconoscimento di diritti e facoltà alle vittime dei reati. E gli stessi potrebbero anche chiedersi se davvero, in assenza di un intervento del genere, alle stesse non siano riconosciute forme di tutela o partecipazione.In realtà, che non si tratti di una modifica banale lo testimoniano le stesse parole di alcuni dei sostenitori della proposta (in particolare l’On.le Scarpinato), secondo cui «inserire in Costituzione i diritti delle vittime imporrebbe, finalmente, un riorientamento dell’intero sistema giustizia, che oggi è orientato tutto dal punto di vista dell’indagato».E lo testimonia anche la relazione di accompagnamento alla proposta di legge, secondo cui è ormai «doveroso intervenire a tutela della vittima del reato anche all’interno delle regole del “giusto processo”» anche al fine di «sostituire» l’attuale configurazione del processo, «che vede come protagonista attivo lo Stato e come soggetto passivo l’autore del reato, lasciando la posizione della vittima sullo sfondo», con una «più ariosa concezione, secondo cui anche la persona offesa assume un ruolo centrale nella dinamica repressiva».Quello che si invoca con quelle dodici parole è, dunque, un vero e proprio cambio di paradigma con il quale, attraverso il riconoscimento di «piena cittadinanza processuale alla vittima del reato», si riveda l’intero sistema di giustizia penale.Il ruolo della vittimaSe è corretto riconoscere anche alla vittima di un reato la facoltà di far sentire la propria voce – e negli ultimi anni si è intervenuti in tal senso - altro è pretendere di orientare diversamente il sistema di giustizia penale ponendo la stessa al centro della scena; e ciò per il semplice motivo che, non potendo esistere “vittima” senza “colpevole”, si entra in conflitto con la presunzione di non colpevolezza, la quale vuole l’imputato innocente sino a quando la sua responsabilità non sia accertata da una sentenza definitiva. Né si può trovare una qualche forma di convivenza, in posizioni di parità, tra un innocente (presunto) e una vittima (non presunta).Nel processo penale il ruolo da protagonista – individuato come tale nella Costituzione – è attribuito all’imputato, essendo lo scopo del dibattimento non quello di “fare giustizia”, bensì quello di ricostruire dei fatti sulla base di ciò che viene contestato dal Pubblico Ministero (su cui ricade, ai sensi dell’art. 112 Cost., l’obbligo di esercitare l’azione penale). Al tempo stesso, il nostro ordinamento già attribuisce, a chi sia danneggiato da un reato, la facoltà di costituirsi parte civile (figura che può distinguersi da quella di persona offesa) e la Costituzione stabilisce che ogni processo si svolga nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti ad un giudice terzo e imparziale (art. 111 Cost.).Le aspettative di condanna della vittima di un reato sono per definizione incompatibili con un processo penale ispirato alla presunzione di innocenza, all’interno del quale le garanzie – che in un processo accusatorio non possono che essere modellate principalmente sulla figura dell’imputato – possono diventare privilegi a seconda dal punto di vista da cui si guarda. Ma se il punto di vista del processo diventa il punto di vista della vittima si innesca un cortocircuito in cui a rimetterci è proprio chi, secondo la Costituzione, è un “presunto innocente”.La centralità dell’imputatoPer la vittima del reato – magari i familiari di una donna barbaramente uccisa – saranno sempre pochi anche i 30 anni di reclusione inflitti da una Corte che abbia, magari per le ragioni più fondate dal punto di vista giuridico, ritenuto di escludere qualche circostanza aggravante.A dire il vero, tale pericolosa deriva – che rischia di essere accentuata da tale proposta – è già presente nel nostro sistema, essendo ormai numerosi i casi di vicende processuali nelle quali, alla lettura del dispositivo da parte del Tribunale, hanno fatto seguito urla, insulti e minacce nei confronti del giudice reo di non aver condannato gli imputati, di non averli condannati tutti o di averli condannati a pene considerate lievi. E non si deve essere esperti per comprendere come tutto ciò indica negativamente sulla serenità di giudizio dei magistrati, i quali saranno – magari inconsciamente – sempre più portati a preoccuparsi delle possibili conseguenze, anche mediatiche, delle loro decisioni.Quelle della vittima sono poi delle aspettative che, per il comprensibile trauma personale che spesso si cela dietro tragiche vicende – su cui non si vuole esprimere alcun giudizio per il rispetto che si deve al dolore dei familiari – spesso finiscono con il travalicare la sede processuale, arrivando a trovare inconcepibile che un imputato possa trovarsi “a piede libero” in attesa della decisione di un Tribunale o a rammaricarsi per il fatto che, trovandosi all’estero, lo stesso non possa essere riconosciuto per strada ed etichettato pubblicamente come “assassino” (cosa che, invece, avviene a Roma dove è conosciuto).Accettare che il processo penale ceda il passo all’emotività e offra un ruolo da protagonista alla vittima è operazione dal forte impatto simbolico ma che rischia di comportare, come effetto indesiderato, un indebolimento di quelle irrinunciabili garanzie che riempiono di contenuto il principio del cd. “giusto processo”, avvicinandosi pericolosamente allo scenario descritto dal Prof. Giostra: quello in cui l'esclamazione «giustizia è fatta» è ormai riservata esclusivamente ai processi che si concludono con una condanna dell’imputato.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGuido Stampanoni Bassi

Tracollo di Lega e M5s, nei sondaggi mai così male dal 2018Matteo Renzi: "Ricevo minacce di morte da quando parlo del reddito di cittadinanza"

Ucraina, Salvini a Palazzo Chigi: “Ho chiesto a Draghi lo stop dell’invio di armi a Kiev”

Sergio Mattarella ha votato a Palermo per comunali e referendumM5s, Conte contro Draghi: “È grave che un premier tecnico si intrometta”

Paola Taverna pubblica un post contro Beppe Grillo, poi lo rimuove e incolpa l’assistenteFratelli d’Italia in vetta al gradimento, crash Cinquestelle

Salvini attacca Meloni: "Mette l'interesse del suo partito prima di tutto"

Notizie di Politica italiana - Pag. 199Crisi di governo, Renzi attacca il M5S: "Conte clown che non fa ridere"

Ryan Reynold
Covid, Costa: "Ci sono le condizioni per lo stop alle restrizioni dopo il 15 giugno"Ddl Concorrenza approvato al Senato: 180 voti a favore e 26 contrariGuerra in Ucraina, le posizioni dei partiti sull'invio di nuove armi

investimenti

  1. avatarVirginia Raggi cita i Maneskin per smentire la sua fuoriuscita dal M5sCampanella

    Draghi a Metsola: “Unità UE messa alla prova: dobbiamo difenderla con convinzione”Alessandro Meluzzi: “Draghi? Un commesso di banca”Referendum sulla Giustizia 12 giugno 2022, tutti i quesitiMinistro Bianchi: "Le mascherine in classe hanno un valore educativo"

    1. L’ambasciatore russo Razov getta benzina sul fuoco: “Nessun ostacolo per Salvini a Mosca”

      1. avatarSperanza proroga l'uso delle mascherine al chiuso fino al 15 giugnoinvestimenti

        Draghi torna a Roma dal vertice NATO a Madrid con un giorno d’anticipo: domani Cdm sul caro bollette

  2. avatarGuerra in Ucraina, l'Italia valuta l'invio di armi più pesanti per la resistenzaCampanella

    Mattarella: "Guerra scellerata che sta ritardando anche gli impegni sull'ambiente"Crisi energetica, Draghi: "Putin ha già tagliato le forniture di gas"Flop del referendum, i primi a disertare sono stati quelli che l'hanno promossoRiforma della Giustizia, il Senato approva, è legge: cosa cambia ora

    ETF
  3. avatarRussiagate, Matteo Perego: " Conte ignorò gli allarmi, intervento della Difesa provvidenziale"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Elezioni amministrative 12 giugno 2022, orari: quando saranno aperte le urne?Grillo dopo il vertice Conte-Draghi: “Subito una legge sul salario minimo”Covid, Costa esclude lockdown a settembreNuovo decreto energia, il Governo proroga gli sconti in bolletta fino al 30 settembre

L’annuncio di Speranza: “Investiremo un miliardo nella sanità toscana”

Sondaggi politici Swg: Lega al 15%, mai così male dal 2015Stop grano dall’Ucraina, Draghi: “Rischia di causare una straordinaria crisi alimentare”*