Israele, attacco di Hezbollah: 11 morti in un campo da calcio

A Londra “buco” da 22 miliardi. Crescita giù e progetti a rischioDengue: a Padova una donna infetta dal virus portato dalle zanzare. Sintomi e cura della malattiaSale la preoccupazione. Crosetto: Tempo è scaduto. Tajani: Proteggere italiani

Clelia Ditano morta a 25 anni nel vano dell'ascensore, svolta nell'indagine: «Chiusura delle porte difettosa, nessuno è intervenuto»CalcioUn punto solo per l’ACB a NeuchâtelNonostante una prestazione a lunghi tratti convincente e una rimonta di due reti,trading a breve termine i granata non sono andati oltre il pari in casa dello Xamax (2-2)© CdT / Gabriele Putzu Giacomo Notari09.08.2024 22:13Per la terza volta consecutiva l’ACB esce da una partita con l’amaro inbocca. Dopo la sconfitta rimediata sul finale a Nyon (2-1) e la beffa su rigorenel recupero contro la neopromossa Etoile Carouge (1-1) la squadra di ManuelBenavente non è riuscita ad andare oltre al pari in casa del Neuchâtel Xamax,nonostante una buona prestazione (2-2). Positiva ciononostante la reazione deisopracenerini, capaci di rimontare del 2-0 al 2-2 grazie alle reti di L’ghoul eGorga. Di seguito la cronaca della partita.È una partita apertissima e parecchio scucita quella da subito va in scenaalla Maladière. Il primo sussulto è granata, con Da Silva che dopo meno di dueminuti manda alto da ottima posizione. I padroni di casa vanno invece in retesul loro primo affondo. Ramizi trova Koné che di testa batte un Enzler nonimpeccabile (4’, 1-0). L’ACB propone una reazione convincente e va a sbatteresul palo con Nkama (6’). Subito dopo Da Silva si divora un'altra rete dopo unottimo movimento collettivo. Il Bellinzona fa la partita ma viene punito unaseconda volta al 13’. Ramizi manda in porta deliziosamente Durugbor, la difesagranata si fa trovare scoperta, e l’attaccante neocastellano raddoppia (13’,2-0). Il Bellinzona però non ci sta e questa volta accorcia immediatamente ledistanze grazie ad un bel mancino da fuori di L’ghoul (15’, 2-1). Dopo un primoquarto d’ora di fuoco gli ospiti continuano a tenere in mano il pallino delgioco, ma l’occasione più ghiotta capita a Demashaj che al 40’ vede il suo tiroscheggiare il palo.Nella ripresa la squadra guidata da Uli Forte siarretra per difendere il proprio vantaggio e le possibilità di fare male alloXamax si riducono. Al 60’ Sauter non trova lo specchio della porta su una buonapalla di Chacón, al 68’ il tiro di L’ghoul si inceppa da ottima posizione e al72’ il tentativo di Neelakandan finisce di pochissimo a lato. L’affondovincente arriva allora da una palla ferma. Il solito Nkama al 76’ deposita ilpallone sulla testa di Gorga, che permette così ai granata di pareggiare. L’ACBspinge per portarsi a casa i tre punti ma all’84 è lo Xamax a sfiorare il 3-2con Gonçalves. Troppo timida invece la conclusione di Chacón, solo davanti adOmeragic all’88’. La sfida della Maladière, a tratti spumeggiante, si chiudecosì sul 2-2.IL TABELLINONeuchâtel Xamax – Bellinzona 2-2 (2-1)Reti: 4’ Koné 1-0, 13’ Durugbor 2-0,15’ L’ghoul 2-1, 76’ Gorga. Spettatori: 3.534Arbitro: Tobias ThiesXamax: Omeragic; Soro, Hajrulahu,Hajrovic (90’ Epitaux); Cabral, Bamba, Fatkic, Ramizi (71’ Gonçalves); Demashaj(71’ Saiz); Durugbor (79’ Campos), Koné (79’ Furrer).Bellinzona: Enzler; Richard (46’Gloor), Gorga, Sauter, Mihajlovic; Sangare (67’ Lusuena), Nkama (84’ Tokam);L’ghoul, Chacón, Da Silva (67’ Neelakandan); Nivokazi (71’ Chukwuemeka). Ammoniti: 19’ Richard, 47’ Chacón, 54’ Gorga, 85’ Lusuena, 86’ Saiz. Note: Neuchâtel Xamax senza Touati, Marin (infortunati).Bellinzona senza Sörensen, Matondo (infortunati), Lamy (non convocato).

Giorgia Meloni e Andrea Giambruno in vacanza nel Salento. La premier: «Trascorreremo qualche giorno insieme»Addio Herlitzka, il recitar con l’anima

Italia-Cina, Meloni riparte con piano triennale dopo strappo via della Seta

Anche le raffinerie diventano bio per accelerare la transizione giustaLe aree interne si spopolano e la gente va a vivere nelle grandi città

La preghiera dei vescovi ad Assisi: «Niente è perduto con la pace»Le aree interne si spopolano e la gente va a vivere nelle grandi città

L'Onu: «Il Sudan rischia la più grande crisi di fame al mondo»Troppa burocrazia discrimina e ostacola il diritto d'asilo