Mappa del rischio Covid in Europa (Ecdc): metà Italia gialla, Sicilia e Sardegna in zona rossaVariante Delta Covid, triplicati i casi di contagio negli UsaTre donne scoprono di avere lo stesso fidanzato: lo lasciano e partono per un viaggio assieme
Giallo nel Galles, bambino di 5 anni trovato morto nel fiume: tre arrestiTrento è in finale di Champions maschile,ETF in quella femminile avremo addirittura un derby tra Conegliano e la Milano di Paola Egonu. Gli scudetti possono finire altrove, ulteriore prova di una qualità diffusa. I tesserati aumentano, l’interazione social supera quella del basket e quasi eguaglia il calcio. Al boom mancano due cose: creare valore economico e finalmente una vittoria ai GiochiPallavolo nostra che sei nei cieli. E nei palazzetti, nelle scuole, sui social, in tv. Lo sport per tutti. Ma degli italiani più di tutti. Ad Antalya, Turchia, il prossimo 5 maggio Paola Egonu giocherà la sua quinta finale consecutiva di Champions League. Un evento cosmico, perché l’azzurra può mettersi in tasca il quarto titolo con quattro squadre diverse. Non ci si è però concentrati abbastanza sul resto, non esattamente un contorno.La finale femminile sarà tutta italiana: Milano contro Conegliano, il club che più di tutti è cresciuto nel corso degli ultimi anni (l’Allianz Vero Volley) contro quello che da anni vince quasi tutto (l’Imoco). Alessandra Marzari, presidente della squadra milanese, ha detto la prima bugia bianca: «Ci godiamo il momento con serenità». Ma la verità è che ci aspetta un grande show al pepe, con battute e schiacciate da orbi.Non sarà da meno la finale maschile. Con Trento, altra big del made in Italy, che affronterà la squadra di Jastrzêbie-Zdrój, cittadina polacca al confine con la Repubblica Ceca. L’attesa è altissima, al PalaTrento hanno pure allestito un maxischermo. Il solco dell’Europa pallavolistica è insomma tracciato dall’italcompetenza, non ce n’è per nessuno. Alessandro Michieletto - Foto ANSAGli scudettiNel frattempo, in Italia, la lotta per lo scudetto trova i suoi interpreti, le sue leggende, i suoi eroi, differenti dai protagonisti di coppa, a dimostrazione di come la varietà permetta a questo sport di essere un’eccellenza totale per il nostro Paese. In campo maschile è un affare tra Monza e Perugia, mentre per le donne è Scandicci a provare a scalfire Conegliano. Protagonista soprattutto lei: Ekaterina Antropova, 21 anni, che ha scelto l’azzurro e di dire sempre tutta la verità. «Io ed Egonu? Non è necessario essere amiche in una squadra, l’importante è lavorare per il bene comune». FattiVita di Ekaterina. La ragazza russa che schiaccia per l’ItaliaLa forza del movimentoA meno di cento giorni dall’Olimpiade di Parigi anche questi sono segni. Divini o no, lo vedremo. In ballo c’è il tanto agognato oro, mai vinto da una delle nostre nazionali. Intanto ci godiamo la potenza di fuoco dei club. Ma cosa renda davvero speciale la pallavolo nostrana nessuno ancora lo ha capito veramente. È un mix di progettazione e di bellezza, un percorso cominciato negli anni Cinquanta e ampliatosi con costanza nel corso degli anni, fino a oggi. Per Massimo Righi, presidente della Lega Serie A, il punto è che «siamo uno sport bello, con proprietà forti. L’obiettivo è formare società e non squadre. Abbiamo la lega più importante del mondo e questo aiuta a tenere alto il livello dello spettacolo».Una miscela di fattori che è diventata propulsiva rispetto ai tesseramenti registrati dalla Federvolley: le pallavoliste e i pallavolisti in Italia superano quota trecentomila. Nel 2023 i tesserati erano 288.572, quindi lo scarto positivo in dodici mesi è di oltre 25.000 tesseramenti. Nel 2019, prima della lunga fase Covid, i praticanti erano a quota 322.378 (dati Coni), e scesero poi nei due anni successivi durante il letargo dovuto alla pandemia. Paola Egonu - Foto EPALa base è ampia, il vertice della piramide eccellente. Quello che manca, aggiunge ancora Righi, «è il riconoscimento e lo status di sport valoriale. Non a livello etico, intendiamoci, ma economico. Negli altri sport importanti le migliori leghe del mondo hanno valori giganteschi. Qui non è percepito come uno sport che può generare flussi economici importanti. Ci stiamo lavorando. Vogliamo far crescere il valore della pallavolo per avere più risorse. Anche per generare nuovi progetti per tutti».Eppure l’interesse non manca mai. Le finali scudetto italiane, per esempio, vengono trasmesse in tutto il mondo (emittenti anche in Giappone, Sud America e Caraibi), e i numeri sui social sono al top. Da anni il volley femminile ha percentuali altissime di interazione: dal 2020 il rapporto medio di interazione tra follower e post è dell’1,45 per cento, molto vicino a quello del calcio (1,47 per cento) e più alto rispetto al basket.La circolazione dei saperiAnche a livello politico «abbiamo un ruolo importante, con una grande capacità gestionale, realtà super professionali e una filiera organizzativa importante», dice Righi. Vige un principio metadiscorsivo che ha preso corpo anche (ma non solo) con l’Osservatorio permanente sulla pallavolo della Federazione e con pubblicazioni che parlano del sé volleistico: “Miracolo Volley” (2018), “Il Campionato più bello del Mondo: un’analisi statistica della Superlega 2018-19” (2022) e “Il volley Azzurro sul tetto del mondo” (2023).Ma quello della pallavolo è tutt’altro che un mondo chiuso. Le competenze circolano, come nella scienza. All’ultimo Europeo c’erano otto allenatori italiani su altrettante panchine. E di coach, tattici e manager nostrani se ne trovano in lungo e in largo. Il fatturato della Serie A di volley raggiunge però quota 90 milioni di euro, una lega come l’Nba l’anno scorso ha raggiunto i 10 miliardi di dollari. E miliardi fatturano il cricket in India o l’hockey negli Usa. Il paradosso della pallavolo italiana sta lì: un mare di praticanti e tesserati, successi in campo nazionale e internazionale (il volley maschile ha portato a casa 19 Champions League, quello femminile 17), ma una capacità limitata di produrre valore. Un problema comune ad altri campionati di livello assoluto (la Polonia e la Turchia su tutti) e che la politica del volley sta cercando di risolvere. Julio Velasco - Foto EPAIl traino e le nazionaliSilvano Prandi, 76 anni, il Professore, l’uomo che per primo portò all’Italia una Champions del volley (nel 1980, con Torino) e la prima medaglia olimpica (bronzo, 1984), entrato nella Hall of Fame internazionale, da dieci anni allena in Francia. Sostiene che «manca un traino mondiale». Ma ci stiamo arrivando: «C’è un grande fermento, negli Usa stanno nascendo leghe professionistiche, molti ci andranno, e questo aiuterà».Dentro a questa cornice si collocano le nazionali: quelle giovanili (che hanno vinto di tutto e in tutte le categorie) e quelle maggiori, la maschile di Fefé De Giorgi e la femminile di Julio Velasco. Prandi non ha dubbi: «Le nostre squadre saranno protagoniste a Parigi 2024». Il tarlo è però sempre lo stesso: l’oro olimpico. Se la squadra maschile (campione del mondo e vice campione d’Europa in carica) vi si è avvicinata tante volte (2ª ad Atene 2004 e a Rio 2016), per la femminile sarà un’occasione eccezionale. Mai andate oltre il quinto posto nella loro storia, le azzurre sentono che questa può essere la volta buona.Le componenti ci sono tutte. È la Velasco band, tra Egonu e Antropova, tra Orro («A Parigi per una medaglia, l’Italia è stata costruita per vincere») e Sylla, un gruppo eterogeneo da cui tutti si aspettano un exploit anche per via del grande maestro seduto in panchina. Per una vita Velasco ha inseguito l’eldorado olimpico con i maschi, e adesso potrebbe raggiungerlo con le donne. Paradossi dello sport.«Julio sarà un valore aggiunto», dice ancora Prandi, «ma quella dell’oro olimpico non è un’ossessione, la pallavolo italiana ha un suo sviluppo indipendentemente da questo. Manca, è vero. Ma è più un dato statistico. Non condiziona la crescita del movimento». D’altra parte la pallavolo non si progetta a tavolino: si fa, un po’ come la poesia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGIORGIO BURREDDUGiornalista e autore. Cresciuto a Bergamo, diventato adulto a Roma, laureato al Dams di Bologna. Ha scritto una decina di libri, l’ultimo per Rizzoli.
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 655Israele, ragazza di 16 anni stuprata da 30 uomini: 2 arresti
Belgio, bambino a 11 anni si laurea in fisica all'Università di Anversa: chi è Laurent Simons
Covid, due PR di Singapore violano la quarantena: condannati a tre settimane di carcereGermania, forte esplosione in un impianto chimico a Leverkusen: grande nube nera
Covid, nuove restrizioni in Francia: per entrare nel Paese, test negativo nelle ultime 24 oreNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 678
San Marino Covid free, guarito l'ultimo paziente positivo: è il primo Stato in EuropaCovid in Francia, le autorità: “Rischio nuova ondata a fine luglio”
Medico brasiliano muore in uno strano incidente prima delle nozzeGiornalista ucciso in Messico, aveva 47 anni: è il secondo in meno di una settimanaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 663Star di Tik Tok morta in diretta: è caduta da una gru mentre registrava un video
New York, parte di Times Square evacuata per pacco sospetto: l’allarme è rientrato
Migranti, bimbo di 5 anni annegato nel fiume mentre cercava di raggiungere la Croazia
Repubblica Ceca, scontro tra treni: 3 morti e almeno 31 feriti, 4 sono in gravi condizioniSoluzione salina al posto del vaccino: infermiera tedesca finisce sotto accusaCuoco cade nel pentolone e muore a 25 anni mentre stava preparando un pranzo di nozzeCovid-19 nel Regno Unito, oltre 54mila casi in un giorno
USA, morto il serial killer Rodney James Alcala: aveva ucciso almeno 130 vittimeSpagna, è boom di contagi per la variante Delta: torna il coprifuoco a Valencia e in altri 32 comuniScuola, secondo un virologo tedesco non basta il vaccino per poter tornare tra i banchi di scuolaVirginia Giuffre denuncia il principe Andrea per abusi sessuali: era coinvolta nella vicenda Epstein