File not found
Campanella

Morto Jeff Beck: era stato pioniere della musica rock

Terremoto politico, il governo sfiducia il premier slovacco HegerOnlyFans, la disperazione della modella con il seno rifatto: "Si dimenticano che sono un essere umanLa Corea del Nord lancia gli ennesimi missili balistici

post image

Trovano uno dei serpenti più letali al mondo sotto l'albero di Natale: il raccontoNel nostro paese il prezzo dell’energia elettrica dipende da quello del gas. Per evitare i rincari bisogna investire sulle rinnovabili e aumentare i collegamenti elettrici col resto dell’Ue. Oggi una centrale elettrica che va a metano paga il suo combustibile 70 euro a megawattora contro i 20 euro di un anno fa,éserveunUnioneeuropeadellelettricitàProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock l’elettricità che esce dall’impianto viene a costare circa 140 euro per megawattora, a cui vanno aggiunti una ventina di euro di certificati per le emissioni di CO2. Un meccanismo che sembra diabolico ma è costruito per favorire le fonti più pulite. Spinge infatti i consumatori a ridurre i consumi di energia quando la domanda e i prezzi sono molto alti (favorendo il risparmio energetico) e indirizza gli investimenti verso le fonti più efficienti e di conseguenza più pulite. Se il 40 per cento della produzione di energia elettrica in Italia proviene dalle fonti rinnovabili, perché il prezzo dell’elettricità all’ingrosso risente così tanto della quotazione del gas? E perché la Francia, che va principalmente a nucleare, e la Germania, che utilizza carbone, nucleare e rinnovabili, hanno lo stesso problema? I forti rialzi del prezzo dell’elettricità nelle ultime settimane in tutta Europa suscitano forti preoccupazione e spingono a porsi alcuni interrogativi sul funzionamento dei mercati dell’energia. Con una conclusione: per mettere al riparo l’Italia dal caro gas bisogna investire ancora di più sulle energie rinnovabili e aumentare i collegamenti elettrici con il resto d’Europa. Il boom del prezzo dell’elettricità all’ingrosso nelle contrattazioni dell’Ipex (Italian power exchange), la Borsa elettrica, rivela infatti i limiti e i paradossi di un sistema energetico imperfetto. La Borsa dell’elettricità è nata in seguito alla liberalizzazione del mercato varata nel 1999 con il decreto Bersani, è attiva dal 2004 ed è affidata al Gestore dei mercati energetici (Gme), società controllata indirettamente dal ministero dell’Economia. In genere i clienti che acquistano l’elettricità, cioè le compagnie distributrici o i grandi consumatori come acciaierie e cementifici, firmano contratti di fornitura direttamente con i produttori assicurandosi per una certa durata una certa quantità di energia con prezzi medi che in alcuni casi sono favorevoli a chi ha comprato, altre volte a chi ha venduto. Invece in Borsa gli operatori e i trader comprano di solito quote aggiuntive di produzione per coprire picchi di domanda o per approfittare di quotazioni basse. È un po’ come quando noi decidiamo di comprare un’auto che ci costa una certa cifra al chilometro e che usiamo per coprire molteplici esigenze. Ma poi siamo pronti a spendere di più prendendo un taxi in caso di necessità. Nel caso dell’elettricità il prezzo viene stabilito di ora in ora con un meccanismo simile a un’asta e il più alto vale per tutti. Se in una data ora la domanda è di 10 megawattora e i produttori sono più di uno, e il primo offre 5 megawattora a 150 euro, il secondo 4 megawattora a 280 euro e il terzo 1 megawattora a 300 euro, il totale delle unità domandate e offerte verranno pagate tutte al prezzo più alto, ovvero 300 euro. E in Italia il prezzo lo fa il gas. Anche se il settore italiano dell’energia usa anche eolico, solare e idroelettrico, quando la domanda è medio-alta come in settembre, il gas è la fonte marginale che interviene per ultima e che impone il prezzo all’ingrosso. La fonte più cara L’apparente anomalia del settore elettrico è che alcuni impianti di produzione, come nucleare, idroelettrico, eolico e fotovoltaico, utilizzano una materia prima che è gratuita o costa pochissimo e il prezzo di vendita dell’energia prodotta serve a remunerare gli investimenti e poco più. Il prezzo che si forma invece sul mercato e che è riconosciuto a tutti i produttori è fissato dalla fonte più cara necessaria a soddisfare il fabbisogno in quel particolare momento. In particolare, se il prezzo dell’elettricità è arrivato a toccare i 250 euro per megawattora, contro una media di 52 euro nel 2019, ciò è dovuto al forte rincaro del gas: oggi una centrale elettrica che va a metano paga il suo combustibile 70 euro a megawattora contro i 20 euro di un anno fa, l’elettricità che esce dall’impianto viene a costare circa 140 euro per megawattora, a cui vanno aggiunti una ventina di euro di certificati per le emissioni di CO2. Si arriva facilmente a superare i 170 euro, ai quali vanno aggiunti i margini di guadagno. Di conseguenza chi offre elettricità in Borsa in questi giorni, lo farà a questi livelli di prezzi. Uno potrebbe chiedersi perché non fissare un prezzo medio dell’elettricità, che tenga conto delle varie fonti, senza dover affrontare improvvise impennate dovute al rincaro di un singolo prodotto. La risposta è che un sistema simile non darebbe esiti differenti, perché nessuno accetterebbe di essere pagato meno del concorrente più costoso necessario a soddisfare la domanda per vendere lo stesso prodotto. Un meccanismo che sembra diabolico ma è costruito per favorire le fonti più pulite. Spinge infatti i consumatori a ridurre i consumi di energia quando la domanda e i prezzi sono è molto alti (favorendo il risparmio energetico) e indirizza gli investimenti verso le fonti più efficienti e di conseguenza più pulite. E con un parco di centrali solo eoliche, idroelettriche e solari e una piccola quota di produzione a gas, il prezzo dell’elettricità sarebbe più basso, e si impennerebbe solo nel caso in cui la domanda richiedesse l’accessione degli impianti a gas. Oggi l’Italia è in una fase di transizione, non ha abbastanza produzione di energia da rinnovabili e dipende ancora troppo dal metano. L’ideale, per livellare i prezzi, sarebbe avere un mercato europeo dell’elettricità sempre più integrato. Ma ci sono limiti fisici: sui cavi che collegano l’Italia alla Francia, alla Svizzera e all’Austria può passare una certa quantità di elettricità. Così come avviene, di più o di meno, ai confini dei vari paesi europei. Quindi per abbassare la bolletta che pagano gli italiani e aumentare la sicurezza dei sistemi elettrici ci vogliono più elettrodotti e più collegamenti internazionali. L’Unione europea dell’elettrone. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGuido Fontanelli

Si spezza il cavo di una giostra: passeggeri sbalzati per ariaUsa, Trump deferito per insurrezione e fronte per l’assalto a Capitol Hill

Forte terremoto al largo della Grecia di magnitudo 4.7

Bolsonaro ricoverato in ospedale in Florida per dolori addominaliIncontro segreto fra il direttore della Cia e Zelensky

Tre sparatorie in tre giorni in California, Biden: "Stretta sulle armi"Usa, bambino spara alla maestra elementare: come sta la donna, ecco le cause del folle gesto

Bimbo morto per arresto cardiaco: i genitori donano gli organi

Turchia, modella di OnlyFans rischia il carcere per contenuti osceni: in tribunale in minigonnaQatargate, Kaili confessa: aveva incaricato il padre di nascondere le mazzette

Ryan Reynold
Sciopero degli infermieri in Gran Bretagna: operazioni e visite rimandateMorta a 118 anni Suor Andrè: era la persona più anziana del mondoL'avvocato della Kaili: "Lei di quei soldi non sapeva nulla"

trading a breve termine

  1. avatarQatargate, Arrestata la commercialista di Panzeri: trema il Pdcriptovalute

    Bimbo di 6 anni spara alla maestra in classe: alla base della lite forse un rimproveroMadre di 16 anni e figlio di 10 mesi uccisi a colpi di pistola e trovati abbracciati l’uno all’altraItalo-Brasiliano trovato morto carbonizzato a San Paolo: indagini in corsoRegno Unito, neonata rischia di morire per la presenza di muffa in casa

    1. L’Onu espelle l’Iran dalla Commissione per i diritti delle donne: 29 voti a favore della risoluzione

      1. avatarCom'è fatta la bara di Benedetto XVI?BlackRock Italia

        Frana investe un campeggio in Malesia: decine di morti e dispersi

  2. avatarViolentissimo terremoto di magnitudo 6.0 a Sumatracriptovalute

    Trump grida al complotto: "False accuse per non farmi candidare"Regno Unito, madre e figlia vengono investite da un'auto in corsa: la piccola aveva solo 4 anniNave da carico incagliata nel Canale di SuezAlluvione in Congo: morte 100 persone

  3. avatarForte scossa di terremoto negli Usa con magnitudo 6.2BlackRock Italia

    Uniqlo aumenta gli stipendi per compensare l'inflazione: +40%Tigna, è allarme in Spagna e focolaio da 107 casi confermatiMarbella, trovato in mare il cadavere di una donna senza testa e maniAddio a Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger è morto a 95 anni: le reazioni politiche

    VOL

Tensioni in Perù: italiani bloccati Machu Picchu

È morto Papa Ratzinger: addio al papa emerito Benedetto XVIKenya: pastorello di 4 anni si perde nella savana e viene ritrovato vivo*