File not found
BlackRock

Non sono solo i più veloci, ma sono anche i più controversi

Leggero calo dell'immigrazione in Svizzera«Spegnete il telefono una volta a settimana», l’avviso dell’Agenzia di sicurezza USACi mancavano anche le zecche: sono già tornate

post image

Sul cammino europeo del Lugano c'è il Partizan BelgradoPer la popolazione israeliana Ben Gurion è più di un aeroporto. Con tanta parte delle frontiere terrestri sigillate,criptovalute per andare all’estero gli israeliani devono volare. Ma le tensioni attuali hanno indotto tante compagnie a cancellare i voli​​​​​​​Nel vortice di notizie di questi giorni di attesa e paura ce n’è una, a tutti gli effetti collaterale, che però ha colpito un nervo scoperto dell’opinione pubblica israeliana. Giovedì 1 agosto un volo di Lufthansa da Monaco a Tel Aviv è atterrato a Cipro, ufficialmente per «ragioni tecniche». Ma ben presto è emerso che l’equipaggio non voleva atterrare in Israele, temendo imminenti attacchi dall’Iran e dai suoi alleati ai danni dello stato ebraico. La rappresaglia in seguito all’assassinio mirato di uno dei vertici di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut, e di quello di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, è d’altronde annunciata.Ai passeggeri sono state date due opzioni: chi voleva poteva scendere a Cipro, ma senza avere accesso ai bagagli. Chi rimaneva sarebbe rientrato in Germania. Il servizio dell’emittente televisiva israeliana Channel 12 ha dato spazio a lamentele indignate: come è stato possibile un tale affronto ai viaggiatori israeliani?Ma in serata Lufthansa ha comunicato che tutti i voli per Israele fino all’8 agosto sono cancellati, assecondando di fatto la scelta estemporanea del suo equipaggio. In totale sono dieci le compagnie, tra cui Ita fino al 6 agosto, che hanno scelto la stessa strada in via precauzionale. MondoNetanyahu festeggia: ma gli israeliani rivogliono gli ostaggiVittorio Da RoldUna porta verso il mondoPer gli israeliani Ben Gurion, lo scalo intitolato al fondatore dello stato il cui volto scolpito nel ferro accoglie tutti i passeggeri in arrivo, è molto più di un aeroporto. Tanta parte delle frontiere terrestri di Israele è sigillata: a nord ci sono Libano e Siria. A est e a sud i confini con Giordania ed Egitto, paesi con cui Israele ha stretto accordi di pace anche se i rapporti rimangono freddi.Ben Gurion si configura così come l’unica porta verso il mondo di una popolazione cosmopolita che ama viaggiare. E che, in uno stato grande quanto una regione media italiana, viene spesso presa da una sensazione di claustrofobia. Soprattutto in tempo di crisi.Ecco allora che le autorità israeliane sono subito intervenute per sdrammatizzare. Il numero uno dell’aviazione civile Shmuel Zakai ha fatto sapere che «i voli per Israele sono sicuri». Zakai ha anche ricordato come lo scorso aprile, in occasione del primo attacco diretto della storia dell’Iran a Israele, lo stato ebraico aveva chiuso i cieli di propria iniziativa. «Questo ci ha fatto guadagnare molto credito a livello internazionale», ha detto. «Quando valutiamo che lo spazio aereo non è sicuro per i voli, lo chiudiamo».Poco dopo l’insediamento del governo di Benjamin Netanyahu, prima della guerra, la via di fuga degli israeliani verso il mondo era già andata in tilt. Lunedì 25 marzo 2023 uno sciopero della Histadrut, la storica federazione dei sindacati israeliani, aveva paralizzato i voli in uscita per protestare contro una riforma della giustizia voluta dal premier e dai suoi alleati. Due giorni dopo Bibi, che fino a quel punto era stato irremovibile anche di fronte a manifestazioni oceaniche, aveva annunciato un passo indietro. MondoInterrompere la guerra perenne: per Israele è l’ora della svoltaMario GiropolitologoGli open-skies agreementsNon è solo il bisogno di evasione, tuttavia, ad aver reso lo scalo di Ben Gurion più di un aeroporto per Israele. A un livello più profondo lo scalo è diventato simbolico del periodo di benessere e relativa sicurezza vissuto dal paese nel decennio e mezzo circa prima del tragico risveglio del 7 ottobre. Fra il 2010 e il 2022 il Pil era cresciuto del 60 per cento, il mercato immobiliare aveva vissuto un’impennata, e l’introduzione dell’Iron Dome e la relativa stabilità delle frontiere aveva reso i morti in guerra quasi un ricordo lontano.In questa fase gli open-skies agreements firmati con i partner internazionali, come l’Unione europea, erano stati la ciliegina sulla torta. Improvvisamente, con l’arrivo delle low-cost, il viaggio all’estero, già colonna portante dello stile di vita israeliano, diventava accessibile quasi per tutti. Israele sentiva davvero di non avere più nulla da invidiare a un paese occidentale.Per l’Italia una volta la scelta tipica era fra un biglietto da 750 euro con El Al o Alitalia o uno da 500 con lo scalo in Svizzera. Ora i voli Ryanair per Bergamo e simili offrivano biglietti al prezzo di un viaggio in autobus. All’estero la forza della valuta locale, lo Shekel, faceva sembrare tutto abbordabile (d’altronde, nel 2021, la Economist Intelligence Unit aveva nominato Tel Aviv la città più cara del pianeta).Negli ultimi dieci mesi gli israeliani hanno visto sfumare una lunga fase di tranquillità e abbondanza. Hanno riscoperto la fragilità che aveva caratterizzato tanta parte della loro storia, ma che si erano illusi di essersi lasciati alle spalle. La vicenda di Lufthansa ha fatto balenare il timore di veder sfumare anche un’altra certezza: quella di poter sempre prendere una boccata d’aria.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDavide LernerGiornalista. Ha lavorato per tre anni a Tel Aviv presso il quotidiano Haaretz e scritto per Repubblica da Israele, Cisgiordania e Gaza. Collabora con vari think-tank fra cui l’ISPI e ha lavorato per le agenzie AP e AFP.

«Cassis deve rivedere la sua politica in Medio Oriente»Milano Unica fra novità e sostenibilità

L'amore gli ha fatto alleggerire le tasche

I grandi campioni si sfideranno in TicinoLa guerra in Israele intacca (ma non troppo) le ferie d'autunno dei ticinesi

Le cliniche ticinesi di Swiss Medical Network riconosciute centri di formazioneOctavia Wagon, Skoda ha affinato il suo best-seller

Il tramonto di ICQ: la fine di un'era della messaggistica istantanea

Una Maserati dedicata al vino TignanelloFra mercatini e Natale al caldo: quali sono le mete più gettonate per le festività?

Ryan Reynold
«Il CIO vuole che i Giochi del 2038 siano organizzati dalla Svizzera»L'IA di Elon Musk diffonde fake news sull'attentato a Donald TrumpUn nuovo cyberattacco ha provato a colpire le Olimpiadi di Parigi | Wired Italia

trading a breve termine

  1. avatarOrologi tra fiere, file e follieProfessore Campanella

    Come fare il CV perfetto: consigli per la scelta del modello e la foto - la RepubblicaChe cosa sappiamo dell'attacco nella regione di Kursk«Il DFAE applica una doppia morale su Ucraina e Israele»Cristian Fracassi, dalle mascherine da sub contro il Covid alle protesi low cost per l'Ucraina

    1. Un nuovo libro di ricette per favorire l’arte della gioiosa accoglienza

      1. avatarAnche il Ticino festeggia la giornata mondiale dello yoga: «Equilibrio tra mente e corpo»Guglielmo

        Il Lugano cerca l'impresa a Istanbul: «Non dobbiamo avere paura»

  2. avatarIl nemico del mio nemico è mio amico: l'alleanza fra Putin e gli HouthiCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    «Il caffè è come il vino»«Così Google educa sul clima»: successo mondiale per un'iniziativa svizzeraLa fiera orologiera di Ginevra apre in tempi incertiA Chênois e Neuchâtel la Supercoppa

  3. avatar«È facile sognare se ci sei tu al mio fianco. Grazie, per oggi e tutti i giorni. Ti amo» - ilBustese.itcriptovalute

    Ius soli, al via la raccolta delle firme digitali per un referendum | Wired ItaliaTaylor Swift, il presunto attentato e i concerti di Vienna cancellati: che cos'è successo?Errore all'UFAS: Baume-Schneider non esclude conseguenze per il personaleGran trambusto e inseguimenti al confine di Ponte Chiasso

Dite addio a 90° minuto la domenica, è la fine di un'era

Mattea David lascia il Gran Consiglio e il Consiglio comunale di LuganoA proposito dell'esportazione di cioccolata e latticini dalla Svizzera*