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Usa, testa a testa Trump-Harris: la sottile differenza. Il sondaggio – Il Tempogoverno balneari spiagge Sullo stesso argomento:"Dal 2006 a oggi...",èametàOrailgovernodeveintervenire–analisi tecnica Capezzone all'attacco sui balneari: l'elenco che sbugiarda la sinistraI super-ricchi cafoni se ne fregano dei divieti e organizzano un party nell'area protetta | GUARDADamiana Verucci10 agosto 2024aaa«Se il Governo e il Parlamento vanno in ferie, noi chiudiamo gli ombrelloni». È andata in scena ieri mattina, dalle 7 alle 9 e 30, la prima protesta dei balneari italiani contro la mancata iniziativa del Governo sulle concessioni. Una questione che va avanti da anni, a suon di ricorsi e controricorsi, fino alle sentenze definitive del Consiglio di Stato che ritengono improrogabili i bandi per garantire la libera concorrenza «imposta» dall’Europa. L’adesione alla protesta non è stata unanime; sigle come Assobalneari, Federbalneari, Cna, si sono sfilate sostenendo che il Governo è comunque al lavoro per una soluzione, quindi lo sciopero avrebbe poco senso. Tuttavia, dai sindacati che hanno organizzato l’apertura tardiva degli stabilimenti, il primo incrociarsi delle braccia da parte dei titolari degli stabilimenti, è da ritenersi un successo. "Dal 2006 a oggi...", Capezzone all'attacco sui balneari: l'elenco che sbugiarda la sinistra Così ad esempio dai lidi della Sardegna, della Toscana e Marche. Nel Lazio, poteva andare decisamente meglio; secondo Massimo Muzzarelli, di Federbalneari Lazio, l’adesione ha riguardato una struttura su due e dalle 9,30, puntuali, sono ripresi tutti i servizi. Per Edoardo Moscara, concessionario dello stabilimento Bel sito di Ostia e voce di Fibe, Confcommercio: «La manifestazione è stata una protesta a basso impatto». Proprio a Ostia, dei 45 stabilimenti affiliati a Federbalneari, molti hanno mantenuto aperti lettini e ombrelloni come se nulla stesse accadendo. Qualcuno, da Fregene, lamentava che una protesta così non ha senso, perché i disagi per i clienti sono ridotti ai minimi. Ma è proprio questo che si voleva in realtà evitare, che ci andassero di mezzo i primi fruitori dei servizi, «preziosi» per chi fa questo mestiere e punta tutto sulla stagionalità peraltro iniziata tardi quest’estate pervia del tempo incerto di giugno. In molti casi sono stati offerti anche cappuccini e cornetti nell’attesa che l’attività tornasse a pieno regime. «Se da una parte i clienti non hanno subito alcun disagio, dall’altra hanno compreso i motivi della protesta manifestando il proprio supporto e solidarietà», ha dichiarato Antonio Capecchione, presidente del sindaco italiano balneari aderente a Fipe/Confcommercio. Video su questo argomentoI super-ricchi cafoni se ne fregano dei divieti e organizzano un party nell'area protetta | GUARDA Partecipazione molto più ampia, sempre stando ai sindacati di categoria, nei lidi di Romagna e Toscana: oltre l’80% degli operatori balneari ha tenuto chiuso il servizio ombreggio. «Un’adesione che ci dà forza e coraggio nel proseguire questa battaglia giusta e doverosa per chiedere al Governo una legge definitiva che possa restituire certezza al settore», ha spiegato Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti. Anche in Sardegna la protesta ha visto coinvolti migliaia di ombrelloni. Dal Podetti di Cagliari a Villasimius, e poi Santa Maria Navarrese, Alghero, Santa Caterina, Carloforte. «Ci dispiace essere arrivati a tanto - ha spiegato Claudia Comida, presidente regionale del Sib - ma la situazione è diventata oramai insostenibile. Il vuoto normativo col quale stiamo convivendo da anni sta creando situazioni dannose e gravose». A fine protesta sono trapelate delle indiscrezioni che danno per gli inizi di settembre un provvedimento da parte del Governo che dovrebbe mettere finalmente la parola fine alla querelle. Per questo Sib e Fiba rinunceranno agli scioperi del 19 e del 29 agosto. Intanto, come spesso accade, la natura ne approfitta. Vista l’assenza quasi totale dei bagnanti in mare, infatti, si sono registrati diversi avvistamenti di famiglie di delfini che si sono spinte a ridosso di alcune spiagge italiane. Ci mancava Soumahoro a dare lezioni sulle carceri. E Giachetti porta Nordio davanti al giudice
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