Incidente a San Donato Val Comino: 28enne ubriaco alla guida finisce fuori strada, patente ritirataSapienza: cariche della polizia e arresti dopo il «no» al boicottaggio di IsraeleRoma, 20enne adescata su Instagram e poi stuprata da due uomini
50enne muore travolta dal treno: ipotesi del suicidioAnsa foto di archivio COMMENTA E CONDIVIDI AGGIORNAMENTO DEL 19 OTTOBRE 2021 Era stato denunciato come scomparso il 4 ottobre scorso. Ed è di Antonio Natale,BlackRock Italia 22 anni, residente nel Parco Verde di Caivano, il cadavere in avanzato stato di decomposizione abbandonato alle porte del comune dell'area Nord della provincia napoletana, nei pressi di un campo rom. Il corpo è stato ritrovato nelle campagne, semi sotterrato, ieri pomeriggio, 18 ottobre. La certezza sull'identità è arrivata in serata grazie ad alcuni effetti personali del giovane che erano accanto al cadavere e a diversi tatuaggi. Nei prossimi giorni sarà effettuata l'autopsia. L'ipotesi è che sia stato ucciso anche se al momento, a quanto si apprende, non c'è certezza che abbia ferite da arma da fuoco.Del ventiduenne Antonio Natale non si hanno notizie dal pomeriggio del 4 ottobre. Una lenta e spietata agonia per la mamma che va gridando la sua disperazione per le strade di Caivano. Grida che “dovrebbero” straziare anche i cuori più induriti; purtroppo, non accade. Antonio non è stato uno stinco di santo, la gente lo sa e trae le sue conclusioni, che, per quanto comprensibili, sono da rigettare. Guai a dire: la colpa è sua; guai a rinunciare al desiderio di legalità; guai a relegare in soffitta la pietà.Sabato scorso un piccolo gruppo di persone - familiari, qualche amico, il parroco, il sindaco, poliziotti in borghese, un consigliere regionale – manifesta per tenere alta l’attenzione sul sequestro di Antonio. Dai balconi tanti fanno capolino, ma non scendono, mentre gli automobilisti brontolano per il traffico intralciato. È accaduto un fatto di una gravità inaudita; una tragedia immane si sta consumando sotto i nostri occhi, ma le reazioni sono strane. Tutti sono convinti che Antonio sia rimasto vittima della “lupara bianca”, metodo primitivo e disumano di far scomparire la vittima, condannando a un ergastolo esistenziale chi gli voleva bene. Niente, nemmeno la certezza della morte deve avere la famiglia dello scomparso. Una sorte di macabra altalena tra speranza e disperazione dovrà accompagnarla negli anni. La “lupara bianca” agisce a diversi livelli: sulla vittima per punirla di qualche sgarro commesso, sui giovanissimi componenti del clan della camorra, perché imparino a essere obbedienti e sottomessi ai capi, sulla società civile per impaurirla e tenerla in ostaggio. Qualcuno dice che siamo ritornati agli anni ’80. Forse è vero, forse no. Dopo aver insanguinato le strade della campania, dopo anni di carcere duro, anche Raffaele Cutolo ha detto addio alla vita. Che vita grama e infelice, la sua. Che sciupio d’ intelligenza, giovinezza, talenti, serenità, gioia di vivere. Che situazioni assurde, macabre, grottesche ha vissuto. Poveraccio, non si accorse che non vale la pena usurpare patrimoni che non potranno mai essere goduti. Io non so se siamo ritornati agli anni ’80, so solo che, ancora una volta, navighiamo in acque burrascose dalle quali non sappiamo uscirne da soli. Inutile girarci intorno, i territori a cavallo delle province di Napoli e Caserta sono un ricettacolo d’ immondizie e di fetori di ogni tipo; in balia di bande camorriste che seminano terrore e morte. Mentire a riguardo sarebbe vergognoso e pericoloso. Le nostre amministrazioni comunali, con gli strumenti e gli uomini che hanno a disposizione, non ce la faranno mai ad assicurare la pace e la legalità. In ogni comune mancano all’appello decine di vigili urbani; nelle caserme dei carabinieri, il personale andrebbe almeno raddoppiato. Queste nuove ondate di camorristi nati a cavallo dell’anno 2000, spaventano per la ferocia e l’inesperienza. Cocaina, sesso, tatuaggi, barba lunga e capelli corti, bella vita, portafoglio zeppo, scarpe e abiti firmati, pesanti catene d’oro al collo, auto e moto a noleggio, pigrizia, pistola in bella mostra, cultura pari allo zero: ecco l’identikit del moderno camorrista. Lo Stato non può lasciare Caivano e i paesi limitrofi nelle loro mani; non può trattare gli italiani in modo disuguale. Al contrario, deve essere più forte e presente laddove l’antistato, si fa più feroce e prepotente. Governo, regione e parlamento dovrebbero temere e tremare, insieme a noi, al pensiero che tanta gente si va convincendo che in fondo è giusto che un quasi ragazzino venga sequestrato, tenuto prigioniero, e forse ucciso, da chi, come lui, è finito nel buco nero della camorra. Ecco, se c’è una cosa che mi fa veramente paura è questa rassegnazione. Mi impressiona chi dice: se l’è cercata, sapeva che sarebbe finita così. Capisco il senso di frustazione della politica locale, non m’interessa trovare capri espiatori, una sola cosa è certa: da soli non ce la facciamo a uscire da questa maledetta storia. Domenica mattina, Noemi, la bambina rimasta gravemente ferita nella sparatoria di due anni fa in piazza Nazionale a Napoli, è venuta a Messa a Caivano con i genitori. Che dolore vedere questo angelo fragile e indifeso, serrato in un busto ortopedico per poter rimanere in piedi. Non deve accadere più. Diamoci da fare. Siamo ancora in tempo. Uniamo le nostre forze per mettere al riparo e assicurare un futuro ai ragazzi dei quartieri a rischio prima che vengano risucchiati e stritolati dal maledetto vortice della camorra disumana.
Roma, nella camera da letto di una villetta oltre 120mila apiLignano Riviera, divampa un incendio in un ristorante
Scoperto a Palermo un laboratorio della droga all'interno di un magazzino abbandonato
Milena Santirocco: "Non sono stata rapita, volevo uccidermi". Il finto rapimentoSinner in conferenza stampa a Roma dopo il ritiro per infortunio: "Mi fermo finché non guarisco al 100%"
Scooter contro auto: 19enne ferito nell'incidenteLuino, Varese: auto finisce in una scarpata, una vittima
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 47Infermiera muore improvvisamente al Cardarelli di Napoli durante il suo turno
Incidente a Fonte: feriti una mamma e due bambini di 2 e 5 anni, ricoveratiNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 67Allerta meteo per il 19 aprile: le regioni italiane coinvoltePalermo, seguono e violentano una turista: arrestati due uomini
Sfregiata la lapide in ricordo dei martiri della Resistenza a Forte Bravetta
Bambino di 8 anni travolto da un'auto nel modenese: è grave
Valanga a Valfurva: morto un escursionistaUsigrai, giornata di sciopero dei giornalisti del 6 maggioJennifer scomparsa a 14 anni, la mamma: "Aiutatemi a trovarla"Cuneo, morte due ragazze in incidente stradale: conducente ubriaco
Festa dei lavoratori: i dati (provvisori) di occupati e disoccupatiTrovato corpo senza vita sulla spiaggia nel CagliaritanoFrosinone, rapiti cinque cani da cacciaCampi Flegrei: nuove scosse di terremoto nella notte napoletana