File not found
Professore Campanella

Isaac Herzog eletto nuovo presidente di Israele: sarà lui il successore di Rivlin

Affetta da long Covid da un anno si suicida a 50 anni, il marito: "Aveva dolori strazianti"Romania, vaccino Covid gratis per i turisti che visitano il castello del Conte DraculaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 683

post image

Regno Unito, aumentano i ricoveri: la variante indiana diventa dominanteHo fatto parte di Unicost a Napoli nella seconda metà degli anni Novanta ma dal 2010 ho abbandonato qualsiasi impegno associativo,Campanella avendo potuto constatare che, dopo la cosiddetta riforma Castelli-Mastella, i gruppi sono stati percepiti non come centri di elaborazione culturale, ma prevalentemente come centri di potere con obiettivo principale la distribuzione degli incarichi. L’Hotel Champagne è solo la punta di un iceberg di un’attività di spartizione correntizia.  Sono entrato in magistrato nel 1994 (d.m. 8.7.1994). Dal 2018, sono in servizio presso la Procura Generale presso la Corte di Cassazione. In precedenza, dal 2008 al settembre 2018, ho prestato servizio presso il Tribunale di Napoli e, dal 1995 al 2008, presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Esercito da sempre funzioni civili.  Nel triennio 2005-2008 sono stato componente del Consiglio giudiziario presso la Corte di Appello di Napoli, con funzioni di magistrato segretario. Non ho mai svolto incarichi fuori ruolo. Le ragioni della candidatura La scelta di candidarmi in rappresentanza della legittimità nasce dall’esigenza di mettermi al servizio dell’istituzione giudiziaria non contro qualcuno, ma per qualcosa. Sento fortemente di volermi impegnare per cercare di restituire a tutti i colleghi una magistratura che si conforma al modello costituzionale di potere orizzontale, che si diversifica soltanto per funzioni e che costituisce uno strumento di razionalizzazione dello Stato di diritto: il Csm è un luogo privilegiato per contribuire all’attuazione di questi valori. Nessuna sponsorizzazione correntizia e nessuna cordata alle mie spalle: mi anima la sola passione - come tantissimi altri colleghi - di magistrato autonomo e indipendente in servizio ininterrotto da quasi trenta anni.  Non nutro alcun pregiudizio verso le correnti e tornerò a dialogare con esse quando riprenderanno ad essere laboratorio di idee e non cinghie di trasmissione di potere. In questa prospettiva il mio intendimento è quello di rappresentare gli invisibili, i tantissimi colleghi impegnati nel loro quotidiano giudiziario ad amministrare giustizia. L’esperienza associativa Ho fatto parte di Unicost a Napoli nella seconda metà degli anni Novanta. Insieme ad alcuni giovani colleghi iniziammo un percorso di rinnovamento del gruppo, sfociato nella fondazione di un giornale dal nome evocativo “Il ghibellin fuggiasco”. Dal 2010 ho abbandonato qualsiasi impegno associativo, avendo potuto constatare che, dopo la cosiddetta riforma Castelli-Mastella, i gruppi sono stati percepiti (non come centri di elaborazione culturale, ma) prevalentemente come centri di potere con obiettivo principale la distribuzione degli incarichi. Mi sembra che a tal proposito sia attualissima la questione morale non tanto e non solo con riferimento ai magistrati rimasti coinvolti in indagini, quanto piuttosto nel senso che le correnti (come i partiti) “di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela”. È così che la crisi di fiducia è transitata dai soggetti, dai gruppi e dall’autogoverno alla stessa funzione giurisdizionale, percepita dall’opinione pubblica come inidonea ad assicurare una soddisfazione effettiva della domanda di giustizia. Quanto ai fatti dell’hotel Champagne, la vicenda emersa è solo la punta di un iceberg di un’attività di spartizione correntizia.  A mio avviso il Csm andava sciolto. Anche dopo l’esortazione pervenuta dal Presidente della Repubblica “di reagire con fermezza contro ogni forma di degenerazione”, infatti, il Csm non ha abbandonato le logiche che hanno condotto la magistratura al punto più basso; basta guardare all’attività della V commissione per capire come le correnti abbiano continuato a riproporre il solito schema: ogni gruppo si contraddistingue solo per proporre per il posto direttivo o semidirettivo l’appartenente alla propria fazione. La riforma Cartabia Ho un giudizio profondamente negativo della cosiddetta riforma Cartabia, che allontana ulteriormente la magistratura dal modello che la Costituzione le assegna, introducendo una forma di gerarchizzazione anche degli uffici giudicanti.  La storia dell’associazionismo giudiziario insegna che il rapporto con gli altri poteri dello Stato è sempre e solo un rapporto di forza. In altri tempi, saremmo stati in grado di far comprendere, dal nostro punto di vista, di quali riforme la magistratura ed il Paese ha veramente bisogno. Le recenti vicende hanno insegnato che i tassisti sono più forti della magistratura ordinaria. Tutto questo si risolve in un deficit di rappresentatività per l’incapacità dei rappresentanti di tradurre le istanze dei magistrati. Siamo di fronte, e non da poco, ad un processo di rottura del sistema della rappresentanza, che coinvolge non solo l’associazionismo giudiziario, al quale pure in larga parte i magistrati ancora aderiscono, ma anche l’autogoverno: la rappresentanza (senza rappresentatività) è un vuoto simulacro privo di effettività. Il nuovo sistema delle valutazioni è fortemente penalizzante; il criterio della “tenuta della decisione nei successivi gradi di giudizio” è particolarmente preoccupante; anche la cd. performance del magistrato incide negativamente sulla qualità della giurisdizione; per non parlare poi delle nuove fattispecie di illecito disciplinare che riguardano il PM, che rischiano di compromettere l’autonomia e indipendenza nell’esercizio delle funzioni requirenti. Ho la sensazione peraltro che, complice la necessità di rispettare i vincoli europei legati al PNNR, si sia voluta cogliere l’occasione per scelte non necessitate, piuttosto assertivamente funzionali (non tanto all’efficacia, ma) all’efficienza, trasformata in autentico modello ideologico. Nei limiti delle competenze del Csm, occorre limitare la portata e gli effetti della riforma secondo un’interpretazione costituzionalmente orientata. Gli incarichi direttivi     La corsa sfrenata all’acquisizione di titoli da spendere nell’arco della carriera e la trattazione di affari idonei a dare visibilità hanno trasformato l’incarico direttivo e semidirettivo in uno status. Determinante il contributo del Csm che non sempre ha utilizzato l’ampia discrezionalità conferitale per il conferimento dell’incarico anche in ragione dell’inadeguato ruolo svolto sia dai capi degli uffici sia dei vari consigli giudiziari: statisticamente assistiamo a rapporti e a pareri di idoneità stereotipati e non documentati sui requisiti previsti ex lege che offrono alla V Commissione del Csm praterie di discrezionalità costantemente censurata dal giudice amministrativo. Non a caso Gia Serlenga, la presidente dell’Associazione nazionale dei giudici amministrativi (Anma), ha recentemente dichiarato: «Se la carriera della magistratura viene agganciata a criteri fluttuanti - aggiunge - è chiaro che ognuno è costretto a trovarsi un santo protettore. Ecco che il sistema delle correnti si sbizzarrisce e si dà spazio al Far West». Oltre a ripensare al sistema di elezione degli attuali Consigli Giudiziari, il futuro Csm potrà migliorare il segmento di competenza assegnatogli incidendo sulla novella in tema di audizione, non riducendola come oggi ad una semplice intervista, ma calibrandola sull’ufficio richiesto con una messa a disposizione degli audiendi di informazioni e criticità invitandoli a prospettare ragionamenti tecnici di risoluzione, in modo da arricchire il panorama delle fonti di conoscenze, oggi tutte livellate verso il basso, animate da buonismo tanto nocivo da favorire accordi extraordinem.       Il tema di maggiore attualità è, dunque, quello dell’autoriforma del T.U. sulla dirigenza con valorizzazione della maggiore esperienza professionale acquisita.  Solo se il prossimo Csm saprà recuperare e ricavarsi lo spazio che gli assegna la Costituzione, quale presidio dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura dagli altri poteri, lontana da logiche di conquista del consenso a fini di promozione di circuiti di potere, la nostra istituzione potrà riconquistare la credibilità che oggi pare irrimediabilmente compromessa. Alla luce della riforma Cartabia nei casi di nomina e di conferma dei ruoli direttivi occorre valorizzare al massimo il parere dei magistrati dell’ufficio, per dare senso compiuto all’idea di autogoverno cd. diffuso, da tradursi – nel rispetto di una calendarizzazione rigorosa – nell’adozione di atti di alta amministrazione, facilmente leggibili all’esterno e credibili in quanto caratterizzati da motivazioni ancorate a dati oggettivi, coerenti nel tempo e trasparenti. Per questa ragione sono d’accordo a prevedere la medesima procedura, che contempla il parere dei magistrati per la nomina e di conferma dei ruoli direttivi, anche per la nomina e conferma dei semi-direttivi. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediStanislao De Matteis

Damon Weaver è morto a 23 anni. Nel 2009, ancora bambino aveva intervistato Barack ObamaCovid, vaccino Pfizer a bambini e adolescenti: “Da settembre, anche ai piccoli di 2 anni”

Palazzo di 11 piani crollato a Miami: si temono vittime intrappolate sotto le macerie

Botswana, trovato diamante da 1.098 carati: è il terzo più grande al mondoCovid, L'Oms ha approvato il vaccino cinese Sinovac

India, ospedale senza ossigeno: 8 pazienti covid morti in poche oreRaid di Israele distruggono l’unico laboratorio Covid di Gaza per lo screening dei tamponi

Nuova mappa Ue Covid: tutte le regioni d'Italia passano in zona rossa

Canada: due chiese bruciate dopo la scoperta dei corpi dei bambiniSeppellisce la madre morta in giardino. “Non volevo la portassero via”

Ryan Reynold
Merkel, proposta di quarantena obbligatoria in tutta l'Ue per chi arriva dalla Gran BretagnaVariante Delta, focolaio in un centro commerciale di Sydney: 188 persone positiveLondra, riapre Madame Tussauds: le statue di Harry e Meghan tolte dai reali

Campanella

  1. avatarIn Austria amputata gamba sbagliata, i medici: "Errore causato da sequenza di sventurate circostanze"analisi tecnica

    Covid, lettera 18 scienziati su Science: "Serve indagine su ipotesi incidente di laboratorio"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 690Festival di Yulin 2021 al via oggi, 21 giugno in Cina: cos’è e le protesteAstrazeneca in Austria sospeso da giugno: è il terzo Paese europeo dopo Norvegia e Danimarca a sospendere il vaccino Astrazeneca

    1. Morto di covid il pioniere ambientalista indiano Sunderlal Bahuguna

      1. avatarLondra, riapre Madame Tussauds: le statue di Harry e Meghan tolte dai realiMACD

        Belgio, negazionista armato minaccia un virologo e si nasconde nei boschi: chi è Jurgen Conings

  2. avatarGermania, plotone tedesco ritirato dalla Lituania per inni razzisti, molestie e offese antisemitecriptovalute

    Mar Nero, Russia spara colpi di avvertimento contro una nave inglese: "Era in acque territoriali"Il dopo Covid a Malta: 100 euro ai turisti over 65 in bassa stagioneHarry eliminato dalle foto di famiglia: il simbolico messaggio del principe CarloUSA, conosce un uomo online: trovata morta dopo l'appuntamento

  3. avatarAttacco omofobo a Liverpool, aggredito con un coltello mentre è col fidanzato: "Volevano uccidermi"MACD

    Regno Unito, la storia di Paula Smith: la donna rapita per 52 volte dagli alieniYlva Johansson, commissaria Ue per i migranti, sulla questione dei migranti in Italia: "L'Italia non va lasciata sola"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 700Vaccini, direttrice dell'Ema: "Tutti funzionano, sì al richiamo ma non si sa quando"

Guardia costiera libica spara su tre pescherecci italiani: ferito un comandante

Focolaio a Maiorca, l'hotel degli studenti isolati: "Musica, scherzi, lanci di cibo: è un inferno"Migranti, barcone alla deriva alle Canarie per 17 giorni: morta una bimba di 5 anni*