File not found
analisi tecnica

Sanremo 2024, Angelina Mango può vincere?

Gaming e danni collaterali: il gioco diventa ossessione, cresce l’«azzardopatia». E lo Stato? Bada ad altro - Tiscali NotizieIl tuo nuovo romanzo andrà a ruba a CracoviaLe buone intenzioni mancate di “La petite”, il film di Guillaume Nicloux sulla maternità surrogata - Tiscali Notizie

post image

Antonio Tajani, dichiarazioni da nuovo segretario di Forza ItaliaFederico Barocci,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock "Natività", particolare - Madrid, Museo del Prado COMMENTA E CONDIVIDI Schiacciato fra l’ombra di Caravaggio e la solarità di Raffaello, Federico Barocci, appartiene a quel nutrito gruppo di artisti che, dopo un grande successo in vita, sono poi stati accantonati dalla critica e, a maggior ragione, anche dal grande pubblico. Federico Barocci, invece, è un gigante della pittura non solo italiana perché si è posto come modello per tutta quella lunga schiera di artisti che non s’identificava con il nuovo linguaggio di Caravaggio e dava vita, fra la fine del Cinquecento e il primo decennio del Seicento (muore nel 1612), alla reinvenzione del verbo stilistico di Raffaello. Per questo, adesso – dopo una mostra a Perugia nel 2010 che, però, era incentrata sul restauro della Deposizione della Croce, di cui si dirà, e sulla nascita del Manierismo in Umbria – a distanza di quattordici anni, una grande monografica si è aperta ad Urbino, nelle ampie sale del Palazzo Ducale, oggi Galleria Nazionale delle Marche (fino al 6 ottobre).Il luogo è significativo, al di là del suo valore artistico, perché – come ha ricordato Luigi Gallo (curatore dell’esposizione, nonché direttore del museo marchigiano) –, nel 1916, il grande Lionello Venturi, già all’indomani dell’acquisizione del complesso architettonico da parte dello Stato e della contestuale inaugurazione della Galleria Nazionale, auspicava una grande mostra, mai realizzata, da dedicarsi proprio a Federico Barocci. Oggi quel sogno, dopo anni d’impegno e di studio è divenuto realtà. Corredata da uno straordinario catalogo edito da Electa (destinato a essere nuovo punto di riferimento negli studi sul grande pittore, che si arricchisce dei testi, oltre che del curatore, dagli altri co-curatori Anna Maria Ambrosini Massari, Luca Baroni e Giovanni Russo, cui vanno aggiunti i contributi di Barbara Agosti, Camilla Colzani, Raffaella Morselli, Ilaria Miarelli Mariani, David Ekserdijan, Luca Baroni e Anna Bisceglia), la mostra, affronta lo sviluppo della grande arte di Federico Barocci analizzandola per temi, piuttosto che con il percorso cronologico certamente più scontato. È quello, infatti, il modo corretto di avvicinarsi alla pittura dell’artista, soprattutto se si riflette alla sua scelta di non abbandonare la sua città natale, salvo un periodo iniziale a Roma da cui si allontanò nel 1565, ancora trentenne. Tornato a Urbino, non si spostò più e diffuse il nuovo verbo della sua arte affidandone l’affermazione alle opere di vario formato che, come veri e propri ambasciatori, lasciavano la sua bottega per raggiungere i committenti e, quindi, fecondare l’ambiente culturale cui erano destinati. Così, da quella straordinaria fucina, uscirono ritratti, pale di altare, paesaggi e piccole tele per la devozione privata.Le sezioni della mostra, allestita al piano nobile del Palazzo su pannelli color verde scuro (che fanno risaltare la tavolozza chiara dell’artista), seguono questi stessi temi, non senza una particolare attenzione agli esordi e agli ultimi anni del percorso artistico del pittore urbinate, quando il grande artista contribuì, insieme ad altri, come Carracci, a traghettare il Manierismo verso il Barocco. Il punto di partenza è l’Autoritratto giovanile degli Uffizi dove l’artista compare poco più che trentenne. Accanto a questa piccola tela (e a quella che lo mostra ormai anziano, pure agli Uffizi, come se fossero l’alfa e l’omega di una vita straordinaria), ci sono i ritratti dei committenti di corte, dal Ritratto di fanciulla, forse da identificarsi con Lavinia Feltria della Rovere, sorella minore di quel Francesco Maria II della Rovere che l’artista ritrae nella scintillante armatura all’indomani della vittoria di Lepanto, fino ai fratelli Ippolito e Giuliano che, in quanto cugini di Francesco Maria II, esercitavano i ruoli diplomatici della famiglia sia in campo militare sia in quello ecclesiastico. Insomma, la grande società urbinate della metà del Cinquecento vista con gli occhi dell’artista stesso. Per questo nella stessa sala troviamo la celebre Madonna della gatta che ha sullo sfondo quello stesso Palazzo che oggi ospita la mostra. Il tema successivo è quello delle grandi pale d’altare, come la Deposizione proveniente dalla cappella di San Lorenzo nel duomo di Perugia, già ricordata. L’opera va considerata un vero capolavoro, capace di trasformare le premesse di un Daniele da Volterra o di un Pontormo nelle future passioni di un Caravaggio o di un Guido Reni.Federico Barocci, "Natività" - Madrid, Museo del PradoÈ nel rapporto con la natura, poi, che si palesa al meglio la grande arte di Barocci, in grado di esaltare la poetica delle piccole cose nelle scene sacre. Lo dimostrano la Madonna del gatto proveniente dalla National Gallery di Londra (da non confondersi con quella “della gatta” prima ricordata), oppure il Noli me tangere degli Uffizi dove compare di nuovo il Palazzo di Urbino sullo sfondo o, ancora, il Riposo durante la fuga in Egitto, ove un tenero San Giuseppe coglie un rametto dall’albero di ciliegio per offrire quei frutti rossi (carichi dei valori simbolici della passione) a Gesù bambino. Il che ci offre il destro per due riflessioni. Una relativa al sottotitolo della mostra che, giustamente, è L’emozione della pittura moderna e l’altra alla ricchezza dei prestiti in mostra, dal Prado, al Louvre, dagli Uffizi, alla National Gallery di Londra, passando per i Vaticani, al punto che Barbara Jatta, Direttore dei Musei e Simone Verde, Direttore degli Uffizi, hanno lasciato la loro testimonianza con due scritti introduttivi al catalogo. L’altro valore aggiunto della mostra è costituito dalla presenza di un cospicuo corpus di disegni (fra i duemila che rappresentano la produzione dell’artista) e dalla sezione che raccoglie le stampe derivate dalle opere del pittore che contribuirono non poco alla crescita della sua fama e alla diffusione del suo verbo visivo. Si potrà così entrare nella bottega del maestro dalla porta principale e rendersi conto da vicino del suo metodo di lavoro e della sua straordinaria capacità disegnativa.L’esposizione si conclude con le opere realizzate nel primo decennio del Seicento, come la Presentazione della Vergine al Tempio proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma, figlia di quel rapporto privilegiato con i padri Oratoriani e la famiglia Cesi che era iniziato negli anni romani intorno alla figura di san Filippo Neri. È dal suo dettato, infatti, che nasce la grande arte di Federico Barocci e la sua attenzione alle piccole cose della vita attraverso cui occhieggia l’assoluto del sacro.

Zaia sull'autonomia: "Il Governo vada avanti"Festival di Sanremo, la scaletta completa con gli orari della terza serata

2/ Rassegna ambientale. I nidi pieni della Caretta Caretta, le farfalle a rischio e i Parchi “colonizzati” - Tiscali Notizie

Indennità, diaria e rimborsi: quanto guadagnano davvero i parlamentariConte contro Meloni sul salario minimo

Con la benedizione alle coppie gay Francesco abbandona l’antropologia di Wojtyla e RatzingerReddito di cittadinanza, Conte contro il Governo e la commissione d’inchiesta

La morte di Michela Murgia, il cordoglio di Simone Pillon e le reazioni dei follower

Scorie nucleari. Alessandria contro il deposito nazionale: rigore scientifico e trasparenza per il sito - Tiscali NotizieMarina Berlusconi sulla Meloni: "Per lei solo massimo rispetto e stima"

Ryan Reynold
Il testo e la traduzione di “I p’ me, tu p’ te”, canzone di Geolier a SanremoReddito di cittadinanza, la Cgil chiede la proroga: "Si vada fino a decembre"Società anonime, franchising e scommesse: così il Sudamerica sta svendendo il fútbol

VOL

  1. avatarOccorre studiare meglio la Guerra civile spagnola nelle scuoleProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Reddito di cittadinanza, la Cgil chiede la proroga: "Si vada fino a decembre"Sanremo 2024, Angelina Mango può vincere?Gli auguri della Meloni a Tajani: "Persona capace, autorevole e di spessore"Gli auguri della Meloni a Tajani: "Persona capace, autorevole e di spessore"

    1. Migranti. La Libia un “luogo sicuro”? No, un inferno dice l’Onu (e la Cassazione sulla nave Asso 28) - Tiscali Notizie

      ETF
      1. avatarRitirato l’emendamento al decreto Pa per riorganizzare il Ministero della CulturaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Ortona: «Tassare i ricchi contro l’austerità europea. Chi se ne accorgerà per prima, Meloni o Schlein?»  - Tiscali Notizie

  2. avatarCinepanettone, guilty pleasure dei millennial: così la “libidine” è entrata nel Blob generazionaleGuglielmo

    Il testo e la traduzione di “I p’ me, tu p’ te”, canzone di Geolier a SanremoStrage nella centrale di Bargi. Si cercano ancora i dispersi ma i responsabili si conoscono già: i committenti - Tiscali Notizie79 anni dalla Liberazione dell’Italia. La Resistenza fu pluralista e cementò la Costituzione antifascista - Tiscali NotizieLe foreste ci salveranno. Bio-economia e transizione pulita: il piano europeo guidato dalla Finlandia - Tiscali Notizie

  3. avatarLa frutta cresce pure in guerra. L’ultimo libro a fumetti di SonnoMACD

    Pd, Piero Fassino mostra cedolino in aula: polemica alla CameraSanremo 2024, questa non è Italodisco. I Kolors anticipano l’estate con un nuovo tormentoneMigranti in mare. Respingimento in Libia, segreto di Stato in Italia. Approda in Procura il caso Vos Triton - Tiscali NotizieFestival di Sanremo, cosa succederà nella terza serata

1/ Lo spot nell’occhio. Dallo spazzolone alla donazione degli organi: quanti volti ha Littizzetto - Tiscali Notizie

Il primo regolamento sull’Intelligenza artificiale. Obblighi, divieti, requisiti secondo l’Unione europea  - Tiscali NotizieClassifica dei libri, continua il dominio delle “narra-star”. Ancora primi Volo, Cazzullo e Carrisi*