Google: i dati di navigazione online di milioni di utenti verranno cancellatiGaza, Hamas: "Nessun contatto con Yahya Sinwar da una settimana"Nuovo scontro tra USA e Cina: in arrivo guerra commerciale su beni a basso costo?
USA 2024, Trump dichiarato ineleggibile in IllinoisLa ricerca di Italiadecide “L’Italia e la sua reputazione: la giustizia civile cinque anni dopo”,VOL mostra come la situazione dello smaltimento dell’arretrato stia migliorando, ma i tempi dei processi rimangono ancora troppo lunghi rispetto alla media europea La situazione della giustizia civile in Italia sta migliorando, ma i livelli non sono ancora in linea con quelli degli altri paesi europei. Questa è la sintesi della ricerca "L'Italia e la sua reputazione: la Giustizia civile cinque anni dopo", realizzata da Italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che confronta anche i dati italiani con altri paesi europei (Francia, Germania, Polonia e Spagna). I dati analizzati contengono anche quelli del 2020 e 2021, quindi sono condizionati dal periodo pandemico. La riduzione dell’arretrato L’Italia è uno dei paesi migliori per efficienza dei tribunali, grazie alla sua capacità di ridurre l’arretrato, con un clearence rate (procedimenti definiti/procedimenti iscritti nell’anno) del 104 per cento ogni 100 nuove cause di primo grado e del 115 per cento ogni 100 nuove cause di secondo grado. Quanto ai singoli giudici, la media è di 169 definizioni annue e risultano più produttivi rispetto ai colleghi europei (secondi nel ranking, dietro la Spagna). I tempi L’Italia risulta ultima invece per tempi di risoluzione delle cause, con un disposition time (durata dei procedimenti) di 674 e 1026 giorni, rispettivamente nel primo e secondo grado, dovuto all'enorme arretato accumulato fino al 2009. Nonostante una riduzione tra il 2012 e il 2020 di circa 1,5 milioni di pendenze, pari a quasi il 40 per cento del totale, l'Italia è in Europa il primo paese per numero di cause pendenti. Una delle variabili ancora incontrollabili è la variabilità nelle performance dei singoli tribunali, determinata non dalla localizzazione territoriale ma dalla differente disponibilità di risorse o dai diversi modelli organizzativi. E’ stato rilevato, infatti, che una parte considerevole del miglioramento complessivo, in termini di riduzione della durata media effettiva, deriva dai miglioramenti registrati nei tribunali del Centro-Sud. Sul fronte dell’abbattimento delle pendenze ultra triennali, infatti, le migliori performance sono state realizzate da Marsala, che nella variazione tra pendenti ultra triennali tra il 2022 e il 2017 ha totalizzato il -93 per cento; Crotone (-90 per cento) che ha portato le pendenze utra-triennali dal 33,5 per cento al 4,8; Savona (-82 per cento); Pesaro (-76 per cento) e Rovigo (-74 per cento). La media nazionale, invece è del -31, 3 per cento. La spesa in giustizia Confrontando la spesa nel sistema giudiziario (stipendi, tecnologia, periti, spese di formazione, manutenzione e costruzione edifici, spese per le procure e patrocini a spese dello stato) con il Pil nel 2020, risulta che l’Italia spende 61,9 euro pro capite (erano 83,2 euro nel 2018, quindi la diminuzione è avvenuta durante il Covid, come in tutta Europa). Al primo posto nel 2020 si è collocata la Spagna, con 76,4 euro pro capite, ma l’Italia si trova al terzo posto. Se confrontiamo la spesa nel sistema giudiziario con il PIL, invece, il quadro cambia leggermente. La Polonia risulta la prima con lo 0,40%, seguita da Spagna con lo 0,32% e dalla Romania con lo 0,29%. In Italia la spesa per il sistema giudiziario si attesta allo 0,22% del Pil. Il pnrr I target posti dal Pnrr in ambito civile sono la riduzione del disposition time complessivo nei tre gradi di giudizio del 40 per cento entro giugno 2026 e la riduzione dell’arretrato civile del 65 per cento in Tribunale e del 55 per cento in Corte di Appello entro fine 2024; del 90 per cento in Tribunale e in Corte di Appello entro giugno 2026. Lo studio ha dimostrato che il sistema giudiziario è in grado di smaltire l’afflusso di nuovi casi, tuttavia la durata dei processi continua a risentire delle pendenze e dell’arretrato che ancora grava sul sistema. Gli avvocati Uno dei dati che sono stati fatti emergere nel rapporto è che i livelli di litigiosità italiani sono in linea con la media degli altri paesi. L’unica differenza sostanziale è il numero di avvocati, significativamente superiore rispetto agli altri paesi. Correlare questi due elementi significa dimostrare quindi che non esiste correlazione tra litigiosità e numero degli avvocarti. Su questo ha risposto il presidente dell’Unione camere civili italiane, Antonio de Notaristefani, scrivendo che «il rapporto smentisce la favola secondo cui i tempi della giustizia civile sarebbero conseguenza del numero eccessivo degli avvocati, che fomenterebbero la litigiosità dei cittadini». Inoltre, sottolinea De Notaristefani in merito alla produttività dei magistrati che: «nelle statistiche ministeriali per “procedimenti definiti” si intendono non soltanto quei processi che vengono decisi dai giudici, ma anche tutti quelli che vengono cancellati dai ruoli dei magistrati, nella quasi totalità dei casi perché sono stati transatti dalle parti al di fuori del circuito giudiziario». In altre parole, l’alta produttività dei giudici sarebbe condizionata dalla capacità complessivo del sistema di utilizzare strumenti transattivi alternativi al giudizio, «perché sono definizioni cui spesso si arriva proprio per sottrarsi all’inefficienza della giustizia». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Usa, la Casa Bianca conferma: "Mosca era stata avvertita di un potenziale attentato"Crisi diplomatica tra Messico ed Ecuador: denuncia alla Corte dell'Aja dopo arresto in ambasciata
Filippine, ondata di caldo record: scuole chiuse in molte regioni
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 98Attentato a Mosca, le reazioni dal mondo: "Combattere ogni forma di terrorismo"
Bangladesh, incendio divampa in un edificio: almeno 40 vittimeMedio Oriente, la tregua è lontana: Israele diserta i negoziati
USA, manichino di Biden preso a calci e pugniUsa 2024, Trump domina il Super Tuesday: ad Haley solo il Vermont
Rivelata bozza di tregua tra Israele e Hamas: 40 ostaggi per 400 palestinesiDecisione storica in Francia: il Senato pensa al diritto all'aborto nella CostituzioneIstanbul, incendio in un palazzo di 16 piani: almeno 29 mortiCrisi diplomatica tra Messico ed Ecuador: denuncia alla Corte dell'Aja dopo arresto in ambasciata
Guerra a Gaza, Onu: Israele non approverà più i convogli Unrwa
Paura in volo: l'aereo in picchiata, 50 feriti su volo da Sydney
Ilaria Salis, oggi l'udienza per gli arresti domiciliariTragico incidente: perdono la vita in treUsa, terremoto a New York: scossa di magnitudo 4.4L'Onu approva l'idea degli Usa: "Sì alla costruzione del porto a Gaza"
Josep Borrell accusa: Israele usa fame come arma contro GazaYemen, dagli Usa: "Gli Houthi hanno lanciato un razzo verso cargo operato da Italia"Houthi: "Italia si è schierata con i nostri nemici"Case green: il via libera definitivo dal Parlamento Ue