I siti web non riescono a fermare il data scraping da parte dell'AI | Wired ItaliaOpenair di Frauenfeld: 160.000 i presenti, il bilancio è positivoIsraele, imminente l'attacco dell'Iran? Il segnale dall'Egitto fa sorgere dubbi – Il Tempo
Ed Sheeran nel 2025 al Letzigrund di ZurigoAnsa COMMENTA E CONDIVIDI Caro direttore,trading a breve terminela prima lezione della crisi generata dal Covid, la più evidente, è che siamo 'Fratelli tutti', come recita la prossima attesa enciclica. Si è affermata la percezione più netta di un dato di interdipendenza ormai da tempo ineludibile, dal quale ogni scelta economica deve partire. Un comune destino che rende al tempo stesso necessario e possibile il compito che papa Francesco ha indicato in modo chiaro: «Unire l’intera famiglia umana nella ricerca delle strade per uno sviluppo sostenibile e integrale» (Laudato si’, 13). L’Europa stavolta ha capito qual era la sfida e come bisognava reagire. Non era scontato che accadesse. La prima scelta, l’assoluta priorità, è stata la difesa della vita umana. Anche mettendo nel conto un sacrificio delle logiche strettamente economiche, come inizialmente poteva apparire. Non abbiamo esitato a farlo, perché era giusto. Per poi constatare che la scelta di difendere innanzi tutto la vita era saggia anche sul piano economico, perché consentiva di ripartire in sicurezza appena superata l’emergenza: anche questa una lezione importante. E poi un indirizzo robustamente anticiclico e orientato al sostegno del lavoro, delle famiglie e delle imprese. Con scelte nette innanzitutto in ambito regolatorio (sospensione del Patto di stabilità e delle regole sugli aiuti di stato), poi in quello monetario (con il massiccio intervento della Bce), e infine con l’impegno massiccio e inedito della leva di bilancio, con la decisione storica di finanziare politiche comuni e sostenere i paesi più fragili ed esposti attraverso l’emissione di titoli europei di debito da parte dell’Unione europea. Con questo salto di qualità, per il quale l’Italia si è impegnata a fondo è che è stato reso possibile non solo dal coraggio e dalla lungimiranza dei governi di importanti paesi dell’Unione, ma anche dalla spinta di una nascente società civile europea a tradurre l’interdipendenza in solidarietà, l’Europa è stata questa volta all’altezza della sfida. Una sfida che non si limita al contenimento della pandemia e delle sue conseguenze economiche e sociali, ma al rilancio di un percorso di trasformazione orientato all’innovazione e alla sostenibilità ambientale e sociale in coerenza con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. È un’opportunità storica per l’Italia, che il governo intende cogliere appieno. Attenzione però, perché dobbiamo allargare lo sguardo. Oltre l’Italia e anche oltre l’Europa. E qui, dobbiamo essere consapevoli che la crisi sanitaria ed economica senza precedenti che i paesi in via di sviluppo stanno affrontando aggraverà le loro sfide per lo sviluppo e metterà a rischio gli sforzi per la realizzazione dell’Agenda 2030. Sebbene i governi abbiano iniziato a rispondere, la loro capacità fiscale e istituzionale è limitata. Molti di questi paesi non hanno le risorse per aumentare gli interventi sanitari e lo spazio fiscale per attuare misure di sostegno come stanno attualmente facendo i paesi avanzati. Inoltre, le misure di contenimento possono essere difficili da attuare e avere effetti a catena in contesti di informalità diffusa e mancanza di reti di sicurezza per la maggior parte delle famiglie. Possono avere impatti sproporzionati per i poveri e per i gruppi socialmente emarginati ed esclusi. La comunità internazionale deve sostenere questi paesi per prevenire la perdita di vite umane, contenere i costi economici e sociali e investire nella ripresa sostenibile favorendo un nuovo modello di sviluppo che favorisca la resilienza e la sostenibilità. Gli impatti socio-economici della crisi avranno conseguenze a lungo termine, forse invertendo decenni di progressi nell’eliminazione della povertà. Le stime preliminari suggeriscono che la povertà globale può aumentare fino a mezzo miliardo di persone, circa l’8% della popolazione umana totale, e 100 milioni di persone potrebbero essere spinti dalla crisi in una condizione di povertà estrema. Di fronte a una situazione senza precedenti, i leader del G20 hanno segnalato la loro disponibilità a fare 'tutto il necessario' per combattere la crisi e hanno varato un Piano d’azione con importanti misure economiche, finanziarie e sanitarie. Il Piano comprende anche un’iniziativa di sospensione del servizio del debito per i paesi più poveri fino alla fine del 2020, che sta per essere estesa nel 2021. Il Fondo Monetario internazionale, la Banca Mondiale e altre banche multilaterali di sviluppo hanno varato programmi importanti di aiuti per questi paesi. Sono interventi importanti, ma non basta ancora. In primo luogo il G20 dovrebbe affrontare con decisione il tema della riduzione del debito. Laddove i livelli sono insostenibili è necessario procedere a meccanismi di risoluzione e ristrutturazione coinvolgendo tutti i creditori, pubblici e privati, delle economie occidentali e delle economie emergenti più ricche. Nel più recente contesto internazionale, il coinvolgimento del settore privato è indispensabile considerata l’elevata quota di crediti che detengono e per evitare che operazioni di alleggerimento dell’onere del debito da parte dei governi vadano a beneficio di quei creditori privati che, in assenza di chiare salvaguardie istituzionali, potrebbero continuare a prestare a condizioni non sostenibili. In questo senso è cruciale continuare a lavorare sulla trasparenza dei dati sul debito, visto che negli ultimi anni si è assistito a un proliferare di diverse modalità di indebitamento non sempre riflesse accuratamente nei conti pubblici e che impegnano per esempio il futuro dello sfruttamento delle risorse naturali dei paesi. Accanto alla riduzione e risoluzione del debito è necessario che la comunità internazionale continui a finanziare con nuove risorse le necessità dei paesi più deboli e individui nuove modalità di finanziamento dello sviluppo che facciano leva sulle risorse pubbliche e attraggano investimenti privati responsabili per l’attuazione della agenda di sviluppo sostenibile dei paesi. In secondo luogo sarebbe opportuno che il Fondo Monetario Internazionale emettesse almeno 500 miliardi di nuovi Diritti Speciali di Prelievo, un asset internazionale di riserva basato su un basket di cinque valute che rafforzerebbe le riserve dei paesi membri e quindi la stabilità finanziaria e valutaria di quelli più fragili. Infine, occorre percorrere con coraggio e determinazione la strada di una più generale trasformazione del modello di sviluppo capace di realizzare quella 'civilizzazione' della globalizzazione intorno agli obiettivi dell’agenzia dello Sviluppo Sostenibile e al principio della dignità della persona. I temi sono molteplici. Dagli investimenti comuni per raggiungere la neutralità carbonica nel 2050 e proteggere l’ecosistema, alla equa tassazione dei profitti nel luogo in cui sono effettivamente realizzati. Dalle trasfor-mazioni regolatorie necessarie a sostenere gli investimenti di lungo termine, al passaggio da un modello economico e di corporate governance incentrato sugli shareholders a uno imperniato sui diversi stakeholder. Da un multilateralismo regolato e capace di difendere l’ambiente e i diritti sociali e del lavoro, allo sviluppo di un regionalismo economico e politico capace di sostenere modelli di crescita e di specializzazione produttiva più equilibrati e sostenibili. Dal rilancio di modelli di welfare universalistici, allo sviluppo e alla diffusione per tutti dei vaccini. Dall’inclusione finanziaria, al sostegno all’innovazione e alla sua diffusione e finanziamento. Dalla realizzazione di reti digitali affidabili, sicure e accessibili a tutti per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi a favore dei segmenti di popolazione più svantaggiati, agli interventi di formazione a tutti i livelli per ridurre il divario digitale. E questi sono solo alcuni degli elementi di quello che potrebbe definirsi un Green New Deal globale e che saranno alla base dello sviluppo del nostro programma di presidenza del G20 nel 2021. L’attesa per le idee i princìpi che saranno contenuti nella nuova enciclica di Papa Francesco è grande, così come per il contributo di una nuova generazione di economisti che da lui sono stati invitati a impegnarsi a elaborare le categorie adeguate alle sfide di questa nuova stagione. L’Europa ha già avuto un primo importante scatto di orgoglio e di creatività, e ha dimostrato di poter essere all’altezza del momento storico: questa potenzialità deve trasformarsi ora in scelte e atti concreti in grado di contribuire ad avviare in ogni angolo del mondo il cambiamento necessario. Alla guida del G20 nel 2021, l’Italia potrà svolgere un ruolo importante in questa direzione. Sintesi dell’intervento svolto ad Assisi durante l’incontro 'L’economia dopo il Covid', organizzato dal Sacro Convento il 20 settembre 2020
Olimpiadi, super Furlani bronzo nel salto in lungo. Le gare di oggi a Parigi 2024 – Il TempoIl controller Ps5 dedicato ad Astro Bot | Wired Italia
Palexpo a Locarno, cantiere già a metà «e prevediamo di consegnare entro maggio»
Nasa, il cacciatore di asteroidi Neowise ha terminato la sua missione | Wired ItaliaOlimpiadi, la pista di atletica viola ha un ingrediente segreto | Wired Italia
Addio all'attore Donald Sutherland, «tra i più importanti della storia del cinema»Truffe online e frodi informatiche, maxi operazione della Polizia postale in tutta Italia | Wired Italia
Problemi su Starliner, rilevate tre perdite di elioSaype questa volta omaggia chi presta soccorso ai migranti
I chatbot basati sull'intelligenza artificiale non sono facilissimi da promuovere - Il Post10 piscine fuori terra per sentirti al mare anche lontano dal mare | Wired ItaliaAuto elettriche, il brevetto italiano che rende più verdi (ed economiche) | Wired ItaliaC'è stato un forte terremoto nel sud del Giappone: tre persone sono state ferite ma non ci sono grossi danni - Il Post
House of the Dragon, il finale di stagione ha fatto arrabbiare un sacco di gente | Wired Italia
“Il sesto senso” e lo Shyamalan twist - Il Post
Kamala Harris ha scelto Tim Walz come candidato vicepresidente - Il PostC'è un'app che può prevedere i voli in ritardo | Wired ItaliaKevin Gilardoni a caccia del podio nel Campionato Italiano Gran Turismo EnduranceEcco l'eclissi totale di Sole
Ispirare nuovi modi di muoversi: i servizi di Eni per la mobilità sostenibile | Wired ItaliaMarte: la NASA taglia il budget per portare i campioni a TerraOlimpiadi 2024, i Giochi di Parigi rischiano un'epidemia di dengue e morbillo? | Wired ItaliaLa brandizzazione del mare (e della terra) - Il Post