Olimpiadi, salto in alto: dove vedere Tamberi? Quando e orario

Nicola Graziano, Autore a Notizie.itSì all’aumento del prezzo dei libri, rischio stangata sulle famiglieHarris presenta Walz e lancia sfida: "Siamo underdog ma vinceremo"

Tragedia in Val Badia: base jumper muore. Si era lanciato dal Piz da LechDopo il 7° posto a Rio e il 4°a Tokyo ,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella l'azzurra tornerà alle Olimpiadi da mamma. Ma come si combina la nuova vita alla preparazione di un evento del genere? Ecco la sua storia 19 luglio - 10:07 - MILANO La rincorsa olimpica di Alice Sotero è ricominciata dopo la maternità. La svolta della vita, dopo due partecipazioni ai Giochi accompagnate da rimpianti. Settima a Rio 2016 e quarta a Tokyo 2021, la pentatleta azzurra ci riproverà a Parigi, a 33 anni. Con un’energia tutta nuova. anno d'oro—  Il sogno olimpico di Alice si era fermato all’ultimo giro della prova finale di laser run, il 6 agosto 2021 al Tokyo Stadium. In quel momento, il desiderio di riprovarci si era incontrato con la scelta di diventare mamma. E di provare a coniugare la vita di atleta con quella di madre. Una decisione che poteva portare alla fine della carriera e che invece ha visto nel 2023 l’anno più bello della sua carriera. Con un oro ai Campionati Europei di Cracovia, la qualifica ai Giochi Olimpici di Parigi e l’argento ai Mondiali di Bath. equilibrio—  Prima di ricominciare il suo percorso sportivo, Alice ha dovuto però trovare un nuovo equilibrio sui campi di allenamento e nella vita privata. Ci è riuscita con il sostegno della Federazione e del Coni, con il programma Atleta-mamma. Ma come si mescola la nuova vita e la preparazione di un’Olimpiade? Dalla ripartenza ai primi sorrisi, passando per le difficoltà, tutto è stato raccontato in una docuserie. la docuserie—  “La dimensione umana”, prodotta da Tilt Associazione Giovanile Aps con il sostegno della Federazione Italiana Pentathlon Moderno e il patrocinio del Coni, racconta in cinque puntate la preparazione di Alice Sotero per i Giochi di Parigi. La preparazione fisica e quella mentale. La dedizione, i sacrifici, i confini della possibilità atletica. È ciò che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, citando come modello proprio Alice Sotero, ha definito “la dimensione umana, la base dei successi”. Mesi di allenamento e di preparazione raccolti nella docuserie per raccontare il valore educativo dello sport, l’importanza delle vittorie e delle sconfitte nella carriera di un’atleta, l’impegno e la resilienza. Diretta da Federico Ferrari e Giovanni Bursi, la docuserie è prodotta da TILT Associazione Giovanile, che si occupa dal 2012 di produzione video, formazione e organizzazione di eventi, tra cui Ennesimo Film Festival, Ennesimo Academy e SFIDE - Festival della Sconfitta, un momento di riflessione, di studio e di sintesi in grado di aprire nuove strade e di fungere da trampolino di lancio verso nuove sfide da affrontare. “La scelta di seguire la preparazione olimpica di Alice Sotero - commentano Ferrari e Bursi - è nata insieme al giornalista Dario Ricci per mostrare il rovescio della medaglia di quello che vedremo tra pochi giorni a reti unificate. La preparazione fisica e mentale, le scelte, i sacrifici che non si limitano all’ultimo anno prima dell’appuntamento olimpico, ma ad anni di allenamenti. Abbiamo voluto mostrare il dietro le quinte di questa preparazione ripercorrendo i passi della carriera di Alice, che l’hanno portata a essere la prima pentatleta italiana a gareggiare in tre diverse Olimpiadi intervistando, tra la sua città di Asti e i centri di preparazione olimpica di Roma e Montelibretti, allenatori, tecnici, amici e preparatori”. il mondo del pentathlon—  “Il 2023 è stato un anno incredibile per il pentathlon moderno italiano - dichiara il presidente della Fipm Fabrizio Bittner - e Alice ne è il simbolo sportivo e umano, capace di salire sul gradino più alto del podio agli Europei a un anno esatto dalla nascita della piccola Ginevra, e confermarsi meno di due mesi dopo con l'argento mondiale alle spalle della compagna di squadra e amica Elena Micheli. Il racconto del suo percorso intenso, faticoso, emozionante, ricco di successi, ma che racconta anche cadute, lacrime di amarezza e di gioia, spero possa far conoscere il mondo affascinante e unico del pentathlon moderno, e soprattutto essere da esempio per tanti giovani atleti e atlete". Olimpiadi: tutte le notizie Gazzetta dello Sport © RIPRODUZIONE RISERVATA

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