La ricetta di Bonomi: "Tagliare le tasse si può modificando il 4/5% della spesa pubblica"Inps ed Inail: stop al lavoro oltre i 35 gradi effettivi o percepitiMutui già più alti: interessi salgono al 3%
Valori aziendali: come individuarli? Perché è importante farlo?Uno degli “attacchini” comparsi per le vie di Palermo stanotte e fotografati per i social network dai volontari di Addiopizzo - Addiopizzo COMMENTA E CONDIVIDI Vent’anni fa nasceva a Palermo “Addiopizzo”,analisi tecnica associazione impegnata a combattere i racket delle estorsioni e dell’usura. Una cinquantina di giovani ispirati dall’esempio dell’imprenditore Libero Grasso, che a costo della vita si ribellò ai ricatti di Cosa Nostra, cominciarono all’alba del 29 giugno 2004 lanciando una prima campagna attraverso centinaia di manifesti adesivi listati a lutto affissi sui muri della città nei quali c’era scritto: «Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». Nacque allora un comitato. Poi gli “attacchini” organizzarono una serie di iniziative per assistere commercianti, artigiani, industriali che avevano deciso di denunciare le estorsioni di cui erano vittime. L’attività del gruppo si è in seguito allargata con un incessante lavoro sul territorio nell’ambito dell’inclusione sociale e del contrasto alle povertà economiche ed educative. «Perché se non ci facciamo carico di rimuovere le condizioni di degrado e povertà che contribuiscono ad alimentare l’illegalità diffusa e il sistema di potere mafioso non basta accompagnare e sostenere gli imprenditori che subiscono il ricatto del pizzo».Per festeggiare il loro ventennale, la notte scorsa gli attivisti di “Addiopizzo” sono tornati per le strade del capoluogo siciliano con lo scopo di «rinnovare la tradizione» e «rilanciare un nuovo messaggio ». «Nel corso di questi venti anni - si legge in una nota diffusa sui social - sono stati innumerevoli i momenti nei quali abbiamo tappezzato in piena notte la città di Palermo. Dal centro storico a Brancaccio, dalla Noce a San Lorenzo passando per Resuttana, Pagliarelli e tante altre aree della città con messaggi e contenuti che volevano stimolare anche una riflessione. A distanza di venti anni, la notte appena trascorsa ci ha visti tornare in strada, per il centro storico di Palermo tra via Maqueda, Corso Vittorio Emanuele, Via Emerico Amari e Via Isidoro La Lumia. Luoghi dove negli ultimi dieci anni si è registrato un cambiamento urbanistico, produttivo e sociale il cui impatto non ha precedenti nella storia di Palermo. Un mutamento da cui si è generata una nuova ed importante economia che ha il proprio perno nella fruizione turistica dei luoghi del centro storico ». L’intenzione di “Addiopizzo” è stata anche quella di rivolgere a condividere con la comunità cittadina una domanda: “Quale economia per queste strade della città?”. «Non abbiamo nessuna pretesa di dare risposte ma la volontà, anche stavolta, di aprire una riflessione» hanno precisato.Ma come è cambiata nel frattempo la realtà in questo difficile contesto socio-economico, anche grazie all’impegno dei coraggiosi ragazzi di "Addiopizzo"? È il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia a tracciare, in un’intervista, una bilancio di questi venti anni: «Le richieste di pizzo continuiamo a registrarle anche se, per fortuna, in maniera sempre meno pervasiva. Il merito di Addiopizzo, di cui oggi celebriamo il ventennale, è di avere costruito un sistema che ha aiutato molti esercenti a liberarsi dal giogo che li opprimeva. Adesso - ha precisato il magistrato - i mafiosi riflettono bene su quali sono i loro obiettivi, cioè vanno solo da chi ha dimostrato disponibilità nei loro confronti, tenendosi lontani da quelli che potrebbero denunciarli». Oggi alle 11.30 è in programma al No Mafia Memorial di corso Vittorio Emanuele, anche l'inaugurazione della mostra “Addiopizzo 20”.
Gas, Eni: "Gazprom riduce di un terzo le forniture all'Italia"Bonus, tutti i sussidi che potrebbero non essere rinnovati dal governo Meloni per il 2023
Pos obbligatorio, scatta la sanzione per gli esercenti che non accettano carte di credito e bancomat
Manovra, il Governo Meloni toglierà le multe per chi non accetta pagamenti PosL'importanza del 5 per mille per le associazioni di volontariato
Report Istat, l'aumento del carrello della spesa è il più alto degli ultimi 40 anniGruppo Bancario IBL Banca: perfezionata la fusione di IBL Family in Banca di Sconto, nasce una nuova banca attiva nella Cessione del Quinto
Radici antiche, spirito innovativo: ecco la Farm idroponica delle sorelle PontettiPrezzi carburanti, proroga taglio accise benzina fino al 18 novembre
Produrre il pane costa troppo: chiuso un terzo dei forni in 5 anniNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 57Aumento prezzi, sale alle stelle anche il costo del caffèQuanti soldi servono per essere felici? 10 milioni di dollari, lo studio
Nuovo decreto, ipotesi bonus ogni mese (ma meno di 200 euro)
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 74
Come cambieranno le tasse: la flat tax ai dipendenti ma solo con copertureAgos, la società finanziaria leader nel credito alle famiglieBonus 200 euro, perché i precari della scuola sono esclusi dal sussidio?Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 61
Reddito di cittadinanza, Tridico (Inps): “Ha aiutato migliaia di famiglie ma va potenziato il lavoro”Caro energia, rischio multe per chi usa stufe o camini a legna: in quali casiBenzina, assicurazioni, mutui: cosa aumenta nel 2023Nuovo record per il prezzo di gas ed energia: inverno da incubo per l'Europa